L'alimentazione è
un pilastro fondamentale nel recupero dalla malattia mentale. Noi
assimiliamo così le materie prime di cui sono fatte le sostanze
necessarie al cervello e tramite l'alimentazione possiamo
controllarle. La maggior parte le esperienze di ex-utenti
psichiatrici , sopravvissuti , esperienze di dismissione farmaci ecc.
hanno in comune l'attenzione verso ciò che entra nel nostro corpo
attraverso il cibo.
Purtroppo
normalmente gli psichiatri ignorano il fatto che uno squilibrio
chimico del cervello può dipendere da uno squilibrio , una
intossicazione di tutto il corpo.
Gli unici
accertamenti che vengono fatti, se proprio sono scrupolosi, servono
solo a escludere i droghe o abuso di alcool e simili intossicazioni.
Difficilmente si
informano sulla dieta dei loro pazienti , su eventuali problemi di
intolleranza o malassorbimento. Posso capire che questo richiede
tempo e risorse ma secondo loro probabilmente non sono da prendere in
considerazione come concause importanti della presunta malattia.
Eppure è un
concetto molto facile da capire, talmente banale da venire quasi
completamente ignorato dalla categoria nella pratica comune.
Depressione,
ansia, disturbo di panico, disturbo ossessivo compulsivo, ADHD,
disturbo bipolare, disturbo schizo-affettivo, schizofrenia sono tutte
malattie che ovviamente colpiscono il cervello. In effetti, questo è
il motivo per cui queste malattie sono attualmente considerate di
natura psichiatrica. Tuttavia, alcune persone (inclusi un cero numero
di medici alternativi) attualmente si rendono conto che queste
"malattie mentali" riguardano anche la ghiandola tiroidea,
la ghiandola surrenale, il pancreas (per quanto riguarda sia la sua
produzione di insulina e le funzioni di produzione di enzimi
digestivi), il fegato , ed ogni altro organo e cellula del corpo
umano in una certa misura. Queste persone si rendono conto che la
malattia mentale è sempre una malattia del corpo intero, non è mai
soltanto di natura mentale.
Molte persone sembrano esitare anche
nel tentativo di acquisire una conoscenza utile del proprio corpo.
Essi erroneamente suppongono che il loro corpo è troppo complesso
per poterlo fare. Spesso sono convinti che avrebbero bisogno di
andare a scuola di medicina e di diventare medici per essere in grado
di curare gravi malattie mentali in sé stessi. Questo non è
assolutamente il caso.
In
realtà non è poi così difficile; basta acquisire una conoscenza
pratica del proprio corpo, al fine di recuperare la salute, e
comprendere qual'è la nostra "salute mentale"
Come si fa allora
per capire se la nostra alimentazione non è corretta?
Oltre le comuni
sostanze di abuso, ci sono alimenti il cui uso è stato messo in
relazione alle malattie mentali. Tra questi figurano lo zucchero
raffinato, il latte, il glutine, il caffè, i dolci etc.
La cosa più
immediata e ovvia da fare potrebbe quindi essere quella di provare a
togliere dalla nostra dieta queste sostanze, o a limitarle molto, una
alla volta e vedere come ci si sente.
Purtroppo però non
è cosa semplice da mantenere. Siamo spesso così legati ai nostri
vizi che preferiamo soffrire piuttosto che privarci del piacere
spesso illusorio che ci danno.
Ma se siamo
veramente preoccupati della nostra salute, se ad esempio scopriamo di
avere un cancro, solitamente è facile smettere di fumare. Allora
perché per il dolore ancora più intenso, nel dolore mentale , per
la depressione, le psicosi infernali non dovremmo fare una simile
scelta?
Credo che sia
semplicemente perché non ci crediamo. Ci rifiutiamo di credere che
il nostro malessere possa dipendere da questo, mentre nel caso del
cancro risulta molto più evidente la correlazione col fumo.
A mio parere la
migliore terapia di attacco è una dieta vegana crudista, che già
esclude molte sostanze potenzialmente nocive e da il giusto apporto
di vitamine , sali minerali e proteine.
Può essere molto
utile seguire forum dedicati e leggere le esperienze di chi ha fatto
questa scelta ed eventualmente farsi consigliare.
Io non non fatto
(ancora) questa scelta che in fondo è piuttosto importante e
impegnativa, perché è stato sufficiente per me limitare e
abbandonare sostanze potenzialmente dannose. Però è una cosa che
vorrei provare per il mio benessere fisico, tenendo presente che non
è separato dal mio benessere mentale.
Un'attenzione
particolare va data al nostro sistema digestivo. Chiediamoci se il
nostro intestino funziona bene oppure no. Gonfiori, alito pesante,
stipsi, diarrea, irregolarità quanto sono frequenti?
Io sono stato molto
irregolare in passato, infatti questo mi ha portato non pochi
problemi fisici tra cui le emorroidi. Ripensandoci adesso però i
periodo in cui stavo meglio erano quelli in cui riuscivo a mantenere
la mia regolarità. Da un paio di anni ho scoperto il mio lassativo
ideale (Acido ascorbico) e da allora il mio intestino si è
miracolosamente normalizzato.
Darman scrive
ancora:
Se
il nostro tratto gastrointestinale (intestino) è troppo intossicato
da Candida o altri agenti patogeni, o il nostro intestino non
funziona perfettamente in modo tale che gli alimenti che mangiamo non
vengono digeriti e assorbiti correttamente ... allora prima o poi
potrebbero diventare causa di squilibrio chimico.
Per quanto
riguarda i nutrienti, è abbastanza logico che sono alla base alla
base dello squilibrio chimico che equivale a "malattia mentale".
Questo perché le sostanze nutritive essenziali sono quelle con
cui tutti i nostri neurotrasmettitori, ormoni ed enzimi sono
realizzati. Quindi se ci mancano dei nutrienti essenziali, ci
mancherà quello che questi nutrienti costruiscono nel nostro
cervello e nel corpo alle migliori condizioni.
Quindi qualsiasi
problema relativo alla ingestione, digestione, o assorbimento di una
quantità adeguata di nutrienti essenziali alla fin e risulta un
fattore di "malattia mentale". Questa semplice logica
sembra ovvia a molte persone. Purtroppo, questa semplice logica è
totalmente ignorata dalla psichiatria.
Oggi abbiamo
dimenticato che n fondo siamo ciò che mangiamo e tanti medici di famiglia
ormai sono diventati molto avari nel dispensare i buoni consigli alimentari che
davano una volta.
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