Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

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sabato 9 giugno 2018

La violenza è terapeutica

"Il Terrore agisce potentemente sul corpo, per mezzo della mente, e dovrebbe essere impiegato nella cura della follia" Benjamin Rush, padre della psichiatria americana.

Come abbiamo avuto modo di appurare più volte, il modo più efficace di 'curare' la cosiddetta malattia mentale è quello di infliggere un danno al paziente. Maggiore è il danno, maggiore è il successo della 'terapia'. 
Basta leggere la storia della psichiaria per rendersene conto. I suoi 'trattamenti' del tempo sono una lunga sequenza di violenze e danni inflitti ai malcapitati. 
Oggi si potrebbe pensare che nell'era moderna questo principio non sia più in auge, o non sia applicato. Niente di più falso; questo importante concetto, pilastro della psichiatria ha soltanto cambiato aspetto, cammuffandosi per bene dentro sostanze apparentemente innocue che assomigliano tanto a quelle buone medicine che aiutano ad esempio nella pressione alta, nel diabete o nell'asma bronchiale. In realtà come spiega molto bene Peter Breggin, qualunque farmaco psichiatrico è una neurotossina, intendendo con questo termine un veleno progettato per arrecare danno al sistema nervoso e per estensione a tutto l'organismo. Questa non è una semplice esagerazione, è sufficiente leggere con attenzione un foglietto illustrativo di qualunque psicofarmaco per rendersene conto. 

Mi si obbietterà che per mantenere la salute è spesso necessario danneggiare qualcosa, che tale è il principio che sta alla base del metodo allopatico in medicina, che data la gravità della presunta malattia mentale la cura rappresenta  il male minore ecc ecc. Ho già scritto in abbondanza su questo argomento e non mi voglio ripetere, nè dilungare ulteriormente. Quello che voglio ribadire è un concetto molto semplice che si può riassumere nella massima di Asimov: "La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci". Questa semplice frase racchiude tutta la questione ed indica una via per uscire da questo assurdo sistema. 

Il trattamento di eccellenza che racchiude e condensa l'incapacità innata della psichiatria di trattare problemi di questa natura è senza dubbio l'elettroshock, un metodo che come sappiamo consiste nel friggere cellule celebrali e provocare una crisi epilettica tramite una corrente elettrica di sufficiente intensità fatta circolare nel cervello. 

La diffusione e l'esistenza della TEC che con un eufemismo viene chiamata impropriamente 'terapia', dimostra sostanzialmente 2 cose: la prima è l'incapacità della psichiatria di trattare in modo non invasivo e distruttivo i problemi mentali. La seconda è la completa ignoranza della natura dei problemi che la psichiatria pretende di trattare come malattie biologiche. 

Io penso che la TEC  avrebbe dovuto essere confinata in un museo dell'orrore per dimostrare la stupidità della classe medica psichiatrica di 50 anni or sono. Purtroppo la scienza avanza mentre la stupidità della psichiatria è rimasta al palo. 

Il seguente articolo spiega perchè tale strumento dovrebbe essere messo al bando una volta per tutte. 

Il metodo allopatico


ECT: da una causa a un romanzo - Il momento è ora!

Di Bonnie Burstow, PhD
26 ottobre 2017

Gli occhi mi guardano, poi distolgono rapidamente lo sguardo. 
Perché hanno paura. 
Perché sentono l'umiliazione. 
Perché non sanno cos'altro fare. 
Barelle di fronte a me. Barelle dietro di me. 
Qualche povera anima viene trascinata dove nessuno di noi vuole andare.
Chi avrebbe mai pensato che un singolo urlo potesse riempire l'universo? 

(Burstow, 2017 - L'altra signora Smith )

Nel bel mezzo del flagrante travisamento professionale dell' ECT, questo articolo fornirà informazioni incisive e accurate sul "trattamento psichiatrico" noto come elettroshock (ECT o TEC in italiano ndt). Questa è una chiamata alle armi. Molto semplicemente, è giunto il momento per un assalto frontale all'industria dell'ECT e ai professionisti ad esso associati. È giunto il momento di liberare la società da questo barbaro "trattamento".

Naturalmente, non avrebbe senso chiedere la fine di un "trattamento" a meno che non fosse, prima di tutto, chiaramente profondamente dannoso. Dunque..

Quali sono i fatti salienti dell' Electroshock?
Ci sono così tanti fatti orribili sull' ECT che ci vorrebbero diversi articoli per elencarli tutti. In breve, tuttavia, alcuni dei più urgenti di questi sono:

L'ECT è un presunto "trattamento" che comporta l'applicazione di energia elettrica al cervello  sufficiente per produrre un grande male (Whitaker, 2002). Un punto rilevante qui è che ogni altra branca della medicina muove le montagne per prevenire le crisi epilettiche a causa del danno che ne deriva. Al contrario, la psichiatria sta deliberatamente perpetrando grandi offese organiche, negando allo stesso tempo il danno in questione.
L'ECT è intrinsecamente dannoso per il cervello, con danni derivanti sia dalle convulsioni che dall'elettricità.
L'ECT causa sempre una perdita di memoria, in gran parte estesa e permanente, sia la perdita di ricordi prima dello shock (amnesia retrograda), sia l'incapacità di ricordare nuovi fatti (amnesia anterograda) (vedi Burstow, 2015).

Contrariamente a quanto affermano i suoi sostenitori, non una singola forma di ECT aggira il problema del danno cerebrale e della perdita di memoria. Che cosa mostra il più grande studio sulla storia dell'elettroshock, a livello di significato statistico? 
Nonostante il riferimento standard a "nuovo e migliorato", ogni singola modalità dell' ECT danneggia e crea perdita di memoria (si veda Sackeim et al, 2007).
Come migliaia di coraggiosi sopravvissuti all'ECT ​​hanno testimoniato nel corso dei decenni, la maggior parte dei sopravvissuti agli shock è fortemente ostacolata nella loro capacità di vivere la loro vita come conseguenza di questo presunto "trattamento benigno". Un giorno tipico per un numero spaventosamente grande è dover prendere appunti tutto il giorno a lungo, altrimenti, quando il giorno sarà finito, non avranno modo di sapere cosa è successo. Più in generale, un'abbondanza di sopravvissuti dimentica abitualmente le persone nella loro vita, non può ricordare fatti, modi di procedere, dettagli. Restano bloccati a doversi accontentare di un lavoro semplice, nonostante abbiano una preparazione per qualcosa di molto diverso, perché molte sono le abilità che hanno acquisito spendendo una vita intera(vedere la testimonianza dei superstiti dell'ECT ).

L'elettroshock è in gran parte un attacco alle donne. A questo proposito le donne sono sottoposte  all'elettroshock due o tre volte più degli uomini. La logica psichiatrica di questa differenza è che l'elettroshock aiuta nella depressione e le donne sono più depresse degli uomini. La verità, tuttavia, è che le donne ricevono l'elettroshock due o tre volte più spesso degli uomini indipendentemente dalla diagnosi . Ciò che è allo stesso modo significativo, sono proprio le persone che sono bersagliate dallo shock (le donne) in genere le più danneggiate (vedi Burstow, 2006).
La ragione per cui questo  terribile attentato alla mente e all'integrità del proprio essere viene ancora praticato è che l'ECT ​​presumibilmente impedirebbe il suicidio. La verità è che non riduce il tasso di suicidio (Black et al., 1989). In effetti, uno studio di Munk-Olsen, et al., 2007, suggerisce invece che nei giorni successivi al "trattamento", in realtà aumenta il rischio di suicidio.
L'elettroshock non è efficace nemmeno per le misure di efficacia self-serving della psichiatria. Come dimostrano decenni e decenni di studi, entro sei settimane l'elettroshock non è più efficace del placebo (per una vasta meta-analisi dei vari studi sull'efficacia, vedi Ross, 2006).
In breve, le persone vengono danneggiate in modo permanente - per niente! Praticamente niente! Da qui la chiamata alle armi.

Cos'è che rende questo un buon momento per combattere lo shock?
Un buon momento per mobilitarsi su qualsiasi problema è quando è possibile rilevare del movimento su di esso, che è esattamente dove ci troviamo in questo frangente. Il punto è che, dopo decenni di attivisti che in gran parte hanno concluso poco, nell'ultimo semestre l'attacco allo shock ha avuto un vero e proprio slancio. Cosa stiamo vedendo? Importanti cause legali, interventi legislativi, un nuovo romanzo senza compromessi che mette veramente a nudo la realtà dello shock: tutti i motivi per cogliere l'attimo.

Le cause legali 

L'azione legale principale è in California. Ed è una causa di class-action (causa colletitva di più persone ndt) contro i produttori di macchine da shock. Gli accusatori sono igli esponenti del DK group e i principali imputati sono i giganti costruttori di macchine per lo shock MECTA Corporation e Somatics - e sì, questi sono giganti! Le accuse sono: negligenza, mancata avvertenza e perdita del consenso. Chiunque può partecipare all'azione collettiva se ha subito un infortunio in California in qualsiasi momento a partire da maggio 1982 in seguito alla negligenza dei produttori di shock (per ulteriori dettagli, incluso come partecipare, vedere il blog di David Karen ).

Significativamente, mentre questa azione è limitata alla California, il DK Law Group si impegna ad aiutare gli studi legali in altri stati a presentare casi simili. E l'interesse sta crescendo in tutto il mondo.

Qui sta una promettente nuova direzione e un impulso che non abbiamo mai visto prima.

Vorrei solo aggiungere: uno studio legale canadese sta prendendo in considerazione anche il varo di un'azione legale collettiva, ma sfortunatamente sarebbe aperto solo ai canadesi sottoposti all'elettroshock negli ultimi due anni (chiaramente un tentativo di rimanere entro la prescrizione). Ciò che è promettente, tuttavia, è che il dibattito sia aperto.

Il movimento della Pennsylvania
Allo stesso modo si è materializzato uno sviluppo promettente in Pennsylvania. In breve, un progetto di legge è stato introdotto dai rappresentanti dello stato Stephen Kinsey e Tom Murt per vietare l'uso dell'elettroshock sui bambini, un'iniziativa fortuita che potrebbe invertire l'attuale obiettivo dei bambini e dei giovani.

Modi mirati per contribuire allo slancio attuale, includono:

a) prendere parte o sostenere in altro modo le azioni legali e le leggi attualmente in corso, e 
b) fare il lavoro necessario per ottenere simili semi e leggi in altre giurisdizioni. Ovviamente ancora altri modi sono parlamenti, dimostrazioni e processi educativi.

Uno sviluppo di tipo diverso e un'opportunità speciale: il romanzo "L'altra signora Smith"

Quando pensiamo di sconfiggere lo shock, pensiamo giustamente a cause legali e interventi legislativi - tutto ciò è necessario e va bene. Pensiamo anche a dimostrazioni e parolacce, d'accordo. Purtroppo, tendiamo a trascurare l'enorme potere dell'arte. L'arte è magica; apre uno spazio pubblico per la comprensione e la trasformazione.  L'arte si muove ed educa, può stimolare il pubblico a protestare. Se le dimostrazioni o le dichiarazioni fossero sufficienti a destare l'indignazione pubblica contro lo shock, avremmo vinto la battaglia contro lo shock già molto tempo fa. E anche qui è avvenuto uno sviluppo, qualcosa che può aggiungere lo slancio attuale? In una parola, "sì". Nel nuovo romanzo The Other Mrs. Smith e nell'interesse della piena divulgazione, per essere chiari, sono l'autrice.

Il blurb sulla copertina di The Other Mrs. Smith è una buona introduzione iniziale a questo romanzo. Vi si legge:

Questo romanzo ripercorre le esperienze di vita di Naomi, una donna di grande successo che cade preda dell'elettroshock e successivamente fatica a ricomporre la sua vita. Naomi soffre un'enorme perdita di memoria; inoltre, un allontanamento dalla sua famiglia di origine che non ha modo di preoccuparsi. Il romanzo inizia con il suo vagabondare nel corridoio del Centro di salute mentale St. Patricks-St Andrews (St. Pukes) di fronte alla sfida apparentemente impossibile di venire a patti con il danno fatto, scoprendo anche i dettagli nascosti della sua vita. Si sposta avanti e indietro tra un'infanzia relativamente felice nel leggendario nord-ovest Winnipeg della metà del 1900 e l'età adulta post-ECT a Toronto. Un uomo eccezionalmente gentile di nome Ger che fa amicizia con Naomi viene a sospettare che pezzi importanti del puzzle di ciò che le è accaduto si nascondano sotto la superficie della scrittura in un suo raccoglitore, che viene chiamato Black Binder Number Three. Ciò che Naomi progressivamente viene a fare, spesso con l'aiuto di Ger e altrettanto spesso con l'aiuto di una sorella molto diversa e stranamente simile di nome Rose, è trovare modi per rendere giustizia alla sua vita e alle varie persone in essa. Pieno di una vasta gamma di personaggi colorati e perspicaci provenienti da una varietà di comunità - il Kensington Market di Toronto degli anni '70, la comunità trans degli anni '70, l'ebreo Winnipeg del nord e l'ingenua e frequentemente esilarante comunità - questo romanzo ci sensibilizza all'orrore dell'elettroshock ci porta a nuovi livelli nella nostra comprensione di cosa significa essere umani.

Questo è un romanzo accattivante con un ampio appeal. Allo stesso tempo, rivela  l'orrore dello shock in un modo mia visto prima nella finzione. Vediamo gli effetti di questo "trattamento" nel corso della vita dell'eroina. Vediamo gli effetti sulla successiva generazione. E arriviamo a conoscere la realtà dello shock dall'interno - non solo dall'esterno - perché il romanzo è narrato in prima persona da uno scampato immaginario sopravvissuto. Inoltre, la natura sessista di questo "trattamento" è inevitabile.

Come sono arrivata a scrivere questo romanzo, aggiungerei, è esso stesso informativo. Ho fatto parte della grande spinta degli anni '80 per abolire lo shock. Allora vi erano momenti in cui all'epoca sembrava che noi attivisti stessimo per vincere. Poi ho visto che perdevamo totalmente lo slancio. Per i successivi decenni, come altri nella lotta, ho continuato a spingere per l'abolizione dello shock con pochissimo che prometteva di materializzarsi, quando un giorno mi venne in mente l'idea di scrivere un romanzo centrato sull'ECT ​​narrato in prima persona. Sapevo che una narrativa in prima persona su qualcuno gravemente danneggiato contrasta con la saggezza ereditata di ciò che è possibile realizzare in un'opera di finzione, ma in breve, ho deciso di perseguire comunque questo progetto apparentemente impossibile.

Poco dopo aver preso questa decisione, ho telefonato al Toronto shock survivor e all'attivista di lunga data Carla McKague dicendole cosa stavo facendo. "Per l'amor di Dio, Bonnie, fallo", ha insistito lei. "Non abbiamo mai avuto nulla di simile. Quello che stai descrivendo è un romanzo di cui il movimento ha decisamente bisogno. "

A questo punto ho gettato il mio cuore e la mia anima in questo progetto per i due anni a venire. Tuttavia, il problema continuava a materializzarsi. E presto ho capito perché un romanzo di questo tipo era stato dichiarato qualcosa che non doveva essere scritto. Ciò che è emerso è stato spesso travolgente e altrettanto spesso confuso.

Ad ogni modo, è arrivato il momento in cui ho chiamato di nuovo Carla per dirle che dovevo fermarmi perché non funzionava. La sua risposta fu: "Bonnie, non fermarti. Il movimento, ha assolutamente bisogno di questo romanzo. "E capendo il suo punto troppo bene, tornando al tavolo da disegno sono andata avanti.

Due anni più tardi, dopo un considerevole lavoro, ho sentito l'urgenza di fermarmi, questa volta non tanto perché non funzionava, anche se c'erano ancora problemi di questa natura, ma perché era troppo difficile, troppo angosciante. Insieme a questo, c'era un enigma al centro del progetto: cioè, mentre io stessa potevo raccontare la storia di Naomi, il narratore immaginario nella cui testa mi ero immedesimata era spesso in difficoltà per  esprimersi correttamente a causa del deterioramento della memoria, proprio a causa del danno fatto dallo shock.

Un problema correlato è che ci sono stati momenti in cui ho sentito che non potevo sopportare ancora un secondo in più di essere nella testa di qualcuno la cui memoria era compromessa. Per dirla in un altro modo, non volevo dover continuare ad affrontare un vicolo cieco dopo un altro vicolo cieco. "Che bello sarebbe riavere la mia vita!" Mi sono trovata a pensare. E per riaverla, tutto quello che dovevo fare era rinunciare a scrivere questo romanzo. Ora, per un breve momento, questo è esattamente ciò che ero determinata a fare - quando improvvisamente la realizzazione mi ha colpito come un fulmine:

Sì, certo, potrei riprendermi la mia vita. Ma  voi che siete sopravvissuti allo shock, non avete la stessa opzione, vero? Cioè, non avete il lusso di riavere le vostre vite . E se non potete farlo voi, allora neanche io dovrei. Qui riporto l'imperativo morale.

Mi ci sono voluti quasi dieci anni per completare questo romanzo e per convincere  un editore, ma più ci lavoravo, meglio e più ricco, diventava. Ciò che è particolarmente significativo è che proprio le difficoltà che in origine mi avevano portato a dichiarare impossibile la scrittura di questo romanzo  erano esattamente ciò che permetteva a questo romanzo di diventare ricco, multi-livello e potente. In effetti, fu presto evidente non solo a me, ma a tutti quelli intorno a me che ciò che era emerso era a dir poco "dinamite".

Il romanzo  ora è uscito, e sì, la mia sensazione è che ha davvero il potere di motivare il pubblico, perchè è sensibilizzante, nonchè potente - ma solo se viene letto da molti. Da qui la mia attuale campagna.

Se, dopo aver letto il romanzo, anche tu sarai convinto dell'importanza di assicurare che questo romanzo sia letto diffusamente, ecco alcuni modi in cui puoi aiutarmi:

Scrivi una recensione su Amazon.com o Amazon.ca e incoraggia gli altri a fare lo stesso (se oltre 100 di questi si materializzeranno, il romanzo inizierà effettivamente a decollare).

Seguimi su Twitter e ri-tweetta le citazioni del romanzo che pubblico.
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Invia per e-mail informazioni sul romanzo agli amici, pubblicalo su listservs; scrivi su di esso su Facebook, sul tuo blog, sulla tua pagina web personale.
Scrivi una recensione in scala completa per una pubblicazione importante.
Regalalo per il compleanno o per  Natale ai tuoi cari.
Se fai parte di un club del libro, cerca di mettere The Other Mrs. Smith all'ordine del giorno.
Inserisci una richiesta per la tua biblioteca locale per l'acquisto di una copia; Collegati anche con centri per donne e trans nella tua zona e incoraggiali ad avere una copia a portata di mano.

In qualsiasi dimostrazione e altre azioni che organizzarai o parteciperai  a sostegno dell'attuale azione contro l'elettroshock - e spero che ve siano legioni - considera la lettura di un passaggio del romanzo.
Mettiti in contatto con figure letterarie e mediali che potresti conoscere con l'obiettivo di interessarle.


In conclusione
Questo articolo ha fornito un breve riassunto di cosa c'è di sbagliato nell'elettroshock e del perché dovrebbe essere abolito. Ha chiarito ciò che rende questo un momento ottimale per agire mentre articola lo slancio che sta costruendo. E nel processo, ti ha introdotto alle azioni attuali a cui potresti contribuire: un'azione legale rivoluzionaria, un disegno di legge che potrebbe aiutare a salvaguardare i nostri figli e, infine, un romanzo che ha il potenziale per sollevare pesi pesanti per noi .

Detto questo, per terminare questo articolo come all'inizio, con una citazione dal romanzo, ecco le prime parole dell'eroina immaginaria Naomi, che ti introduce nel mondo di quello che chiamo nel romanzo L'altra signora Smith e quello che lei chiama la sua "memoir":

Mi chiamo Naomi, in breve Nomi. Due anni fa ero ad un incontro pubblico a Toronto, dove una donna anziana ha guardato tutti negli occhi e ha chiesto: "Dopo tutti questi anni di lotte, è questo ciò che dobbiamo guardare avanti?" Due mesi dopo,  la donna più giovane, sempre così preziosa per me mi chiama con una richiesta urgente. "Scrivi di tutto", ha supplicato. "Fallo per chiunque per te, per me, per gli altri che sono a rischio. Fallo e basta. " 
Di seguito questo curioso viaggio sul quale ci stiamo imbarcando.    

Ora, nella spazzatura della letteratura, ci sono stati molti insoliti, si potrebbe anche dire "stravaganti" narratori - cadaveri, la croce su cui Gesù Cristo era appeso - e non ti sto prendendo in giro - un pesce. Secondo questi standard, sono un narratore abbastanza ordinario, perché, per quanto meglio riesco a capire, non sono né il sacro passo, né alcun tipo di pesce, beh, almeno non da quando l'ho controllato per l'ultima volta. Quello che sono è un attivista sessantacinquenne con buchi nella testa e un problema di memoria. E questo è il nocciolo della questione. 

Vedi, questa è una di quelle storie, che è meglio lasciarla spiegare da sola. Come un tramonto autunnale a sorpresa. Come un omicidio all'alba. Vorrei solo sottolineare che qui ci sono profondità da scandagliare, verità da sondare. Entra nel mio mondo,  e ti ritroverai presto a sfidarti con una vasta gamma di alcune delle anime più accattivanti e affascinanti che una persona potrebbe sperare di incontrare, alcune ospitate come Gerald, alcune provenienti dalle strade come il mio amico Jack che potrebbe sempre rotolare la sigaretta più cattiva in Turtle Island. Ah, ma tutto questo a tempo debito.

Ora potrei iniziare quasi da qualsiasi parte - quando ho scoperto i film di Ingmar Bergman, quando ho riscoperto i film di Ingmar Bergman - ma se devo fidarmi di quella vecchia formula di Spenser, "dove più mi preoccupa", c'è davvero solo un posto per iniziare: quando ho iniziato a strisciare fuori dal nulla. Quando quei barlumi di coscienza mi sono venuti per la prima volta nei giorni di apertura del marzo 1973 ...


Fonte: madinamerica.com

venerdì 20 ottobre 2017

Lettera aperta al proprio psichiatra

Di storie dell'orrore se ne sente parecchie, ma con questo livello di crudele ottusità psichiatrica c'è da sperare che ve ne siano poche. 
Si comincia quasi sempre con una banale prescrizione, in questo caso  benzodiazepina per cercare di placare uno stato di forte stress. Si finisce, come è accaduto a questa persona, con la peggiore tortura e offesa che si può infliggere al cervello dopo la lobotomia. Una cura miracolosa chiamata TEC (terapia elettro convulsiva in inglese ECT) perché il nome originale 'elettroshock' evoca cose poco felici: torture da nazisti o dissidenti sovietici, contenzione, puzza di carne e capelli arrostiti, denti e ossa frantumati dalle violente convulsioni. 
Ma ho già scritto in precedenza di questa 'terapia' e non mi vorrei ripetere. 
Riscrivo soltanto che a mio parere il ricorso a questa TEC indica in modo inequivocabile l'assoluta incapacità della psichiatria e il suo fallimento nel trattare i problemi che si propone di curare. 
Questa persona ha avuto un 'recupero spontaneo' una volta cessato di assumere veleni psichiatrici, ma i danni inflitti dalle amorevoli cure sono ancora tutti integri, e le hanno rovinato la vita. In fondo le è andata bene rispetto alle altre sue amiche che non sono sopravvissute al 'trattamento'.    



Come  e perché mi hanno costretto a fare l'ECT - una pratica dannosa, da mani ignoranti e pericolose. 
......... .. 
Avevo preso una benzodiazepina a bassa dose a breve termine per uno stato estremo di stress. Quello che segue è un estratto della lettera aperta che ho scritto al mio medico. 

"Ho cercato di dismettere le benzo. Mi sentivo orribile. Ha insistito che ero "depressa". Mi ha detto che era a causa della mia infanzia traumatica. La mia infanzia non era la questione. La questione è stata la sua droga. 
............... 
Non ha riconosciuto le mie reazioni avverse alla benzodiazepina. E  non ha riconosciuto la sindrome di sospensione. Mi ha diagnosticato un 'disturbo d'ansia' e 'depressione'. Mi ha dato un antidepressivo. Quando sono diventata agitata e ho sviluppato un tremito come effetto collaterale, ha detto che avevo 'la depressione maggiore con agitazione'. Quando l'agitazione è diventata così grave che ho perso completamente il sonno, mi ha dato ancora più antidepressivi e aggiunto anche sonniferi. 
............... 
Ha detto che avevo un 'Disordine di Regolazione' - ma le uniche cose a cui non mi sono adattata sono stati i suoi farmaci. Sono crollata spesso, a volte in strada, e sono stato prelevata due volte dall'ambulanza fino al pronto soccorso. Non si è accorto che uno dei farmaci aveva causato la caduta repentina della pressione sanguigna.

Quando ho cominciato a tremare e scuotermi in modo incontrollabile, mi ha dato più pillole - da prendere tre volte al giorno e durante la notte. Quando mi sono addormentata durante un appuntamento, ha detto che avevo una 'Depressione Vegetativa'. Quando ero in movimento costante, mi ha detto che avevo un 'disturbo bipolare'. Quindi ci siamo stabiliti sulla "Depressione psicotica".

Mi ha dato antipsicotici. Ho cominciato a urlare come un cane. Marciavo sul posto. I miei movimenti del corpo sono diventati caotici. La mia faccia era una smorfia, e la mia lingua sballottava dentro e fuori dalla mia bocca.

Mi ha dato 35 diversi farmaci psichiatrici. Mi ha dato un nuovo farmaco quasi ogni settimana. Ha detto che stava 'disinfettando' i disturbi mentali. Non ha lasciato un periodo di tempo di 'lavaggio' tra i farmaci. Stava trattando gli effetti negativi della farmacia e della polifarmacia con più polifarmacia. Perché ho accettato tutti quei farmaci? Avrei fatto di tutto, acconsentito a qualsiasi cosa, ingerito qualunque cosa pur di  fermare l'orrenda agitazione che si chiama Akathisia. 
............... .. 
Non potevo smettere di muovermi. Mi ha detto che era un sintomo della mia malattia mentale. Mi ha detto che era demenza. Avevo paura di uccidermi.  Ho scritto una direttiva a Living Will e Do not Resuscitate (ordine di non essere rianimati ndt). Ho dato via i miei beni. Ho scritto lettere d'addio. Ho dettagliato come le mie ceneri dovevano essere smaltite. Ho chiesto a mio marito di radere il mio viso - uno dei  suoi farmaci ha causato la crescita di peli facciali. Mio marito mi guardava con immensa incredulità, orrore e dolore. 
................

Volevo smettere gli psicofarmaci e  andare in una struttura psichiatrica per un aiuto. Mi ha convinta e trattenuta forzatamente. Ha detto che avevo un 'Disordine dissociativo di Identità' e 'Disordine di somatizzazione'. Ha detto che ero "delusionale, assente, e violentemente agitata". Lei mi ha tolto di botto molti dei farmaci e ha scritto che ero "un eccellente candidata per l'ECT (elettroshock  ndt)". 

Ho rifiutato il trattamento, ma ha costretto mio marito a firmare. Gli ha detto che l'elettroshock era l'ultima e unica opzione. Sono rimasta per 10 settimane e mi ha trattato con 25 anestetici generali e 25 applicazioni bilaterali. Non mi ricordo molto, tranne la linea di montaggio delle guarnizioni nei giorni di shock. Cercavo di scuotermi dal terrore mentre guardavo il suo volto freddo aspettando l'oblio misericordioso  dall'anestesia. Mi ha dato  pillole per dormire - tre volte al giorno, una volta di notte e ha aggiunto nuovi farmaci. Mi ha detto che avrei avuto bisogno di essere istituzionalizzata, e dei farmaci per il resto della mia vita , oltre a dei trattamenti di ECT di mantenimento settimanalmente. Non sono tornata indietro per l'ECT di mantenimento e ho gradualmente mollato tutti i farmaci. Per anni ho vissuto con la paura che mi avrebbe nuovamente impegnato per più elettroshock. Non ero più una persona umana. Non avrebbe potuto essere più distruttivo. 
............ .. 
Quando si promette di non fare del male, si deve riconoscere quando succede e condividere in modo che non accada di nuovo. Non riconoscerà mai di aver fatto del male e nessuno avrà mai imparato dai suoi errori. Il giuramento che aveva fatto era quello di 'non ammettere alcun danno'. Ha anche preso "il giuramento del silenzio". 
.......... 
Dopo essere stata drogata per molti anni adesso non vedo nessuno psichiatra. Ho avuto un "recupero spontaneo" da ogni etichetta che mi è stata data quando ho smesso di assumere i suoi prodotti farmaceutici. Beh, non proprio. Quando ho cercato di ottenere aiuto per denunciare il trauma che avevo sperimentato, mi è stato detto che avevo "ideazione paranoica". Quando si promette di non fare del male, si dovrebbe riconoscere quando succede e condividere in modo che non accada di nuovo. lei non riconoscerà mai di aver fatto del male e nessuno potrà  mai imparare dai suoi errori. 

I medici hanno sistematicamente distrutto il mio cervello e il sistema nervoso con farmaci e elettroshock. Ho amnesia. Più di 20 anni della mia vita sono totalmente mancanti. La maggior parte della memoria della mia vita con mio marito è andata. Ho anche amnesia anterograda cioè la perdita della capacità di creare nuovi ricordi. Ho disfunzioni cognitive, danni ai nervi ottici, tremori, convulsioni, ticchettii vocali, diminuzione della capacità polmonare, scarsa capacità di lavoro e scarsa capacità organizzativa. Vado avanti con un muro di bigliettini per promemoria 
............ .. 
Vivo nel terrore di coloro che hanno dimenticato che una volta hanno fatto un giuramento per non fare alcun male. Tuttavia, se incontrassi qualcuno di voi, i miei medici, per strada, non li riconoscerei. Avete rubato la mia memoria. 
.......... 
Tre delle dieci donne ricoverate con me sono morte - due suicidate, una da  infarto post-ECT. 
......... 
I medici sono troppo ignoranti per fare una diagnosi corretta. Nessuno psichiatra dovrebbe usare l'ECT.

Fonte: madinamerica.com


venerdì 2 maggio 2014

Incubo iatrogeno - esperienza

Ho scovato questo testo da brividi. E' talmente assurdo che  si stenta a credere che sia realmente accaduto. Eppure è stato oggetto di denuncia presso l'autorità competente per gli episodi di malasanità. 
La vittima è una donna che ha iniziato a prendere dei calmanti per dormire. Tutto andava bene per qualche anno finchè ha iniziato un calvario di politrapia durato 8 mesi in cui le sono stati dati, in totale almeno 35 psicofarmaci. Nello  stesso periodo ha collezionato una serie impressionante di diagnosi psichiatriche con relativi trattamenti chimici,  culminando nell'elettroshock, l'ultima carta da giocare da parte dei suoi zelanti medici quando si sono resi conto che i sintomi iatrogeni erano ovviamente farmaco-resistenti essendo farmaco-prodotti.
Questo breve racconto illustra in modo impressionante il danno iatrogeno, l'incompetenza di questi psichiatri nel gestire un caso relativamente semplice, la complicità del governo che anziché tutelare i cittadini verso questo tipo di danni si schiera a favore dei medici e delle case farmaceutiche. La cosa più incredibile è che per l'establishment medico questo non è stato considerato un trattamento fuori standard.
La donna in questione ha subito questo trattamento 'soltanto' per 8 mesi, e porta addosso ancora oggi le conseguenze dopo anni dalla dismissione. Anche se qui siamo in un altro paese, la pratica psichiatrica non cambia e penso a tutte le persone che conosco che sono rimaste e stanno ancora annaspando  nella melma iatrogena anno dopo anno.



Malasanità Iatrogena

Contributo anonimo


Tu sei un sopravvissuto 

"Tu sei un sopravvissuto", mi disse uno psichiatra che avevo consultato otto anni prima per un secondo parere. Me lo ha ricordato lui perché io non lo ricordo. Il mio ricordo degli ultimi otto anni è incerto. I 20 anni prima sono quasi completamente vuoti. "Tu sei un sopravvissuto" è l'unica cosa positiva che un medico ha detto di me. Non si dovrebbe  'sopravvivere' dall'andare da un medico. Questa è la lettera ai miei dottori. L'ho scritta dai miei appunti, dalle mie e-mail e le mie cartelle cliniche.

Voi che vi chiamate medici, una volta avete giurato di "Non Nuocere"

Mi era stata prescritta una benzodiazepina (il tranquillante Ativan) per un disturbo del sonno a seguito di una reazione avversa a un vaccino. Prendevo una dose bassa di volta in volta da qualche anno.  Sembrava aiutarmi, ma stavo diventando ansiosa. A quel tempo non sapevo che l'ansia è un possibile effetto negativo della benzodiazepina. Né sapevo niente dell'intervallo di recesso; l'effetto di molte benzodiazepine è talmente di breve durata che si possono verificare sintomi di astinenza tra le dosi. Non avevo idea di essere diventata dipendente. Sapevo solo che quando la prendevo, mi  sentivo meno 'cablata'.

Ritiro da Benzodiazepine 

Quando mia madre anziana è morta, il mio sonno è peggiorato e ho iniziato a prendere la benzodiazepina regolarmente. In brevissimo tempo il problema è peggiorato molto e sono anche diventata nervosa.  Ho provato a smettere di prenderla ma mi sentivo orribile. Si è insistito che io ero "depressa". Avete detto che era a causa della mia infanzia  traumatica. La mia infanzia non era il problema, sono stati i vostri farmaci.  

Disturbo d'Ansia, Depressione Maggiore con agitazione

Non avete riconosciuto le mie reazioni avverse alle benzodiazepine.   E non avete riconosciuto la sindrome da astinenza.   Mi avete diagnosticato un 'disturbo d'ansia' e 'la depressione.'   Mi è stato  dato un antidepressivo. Quando sono diventata agitata e ho sviluppato tremore per gli effetti dell'antidepressivo, mi avete detto che avevo una 'depressione maggiore con agitazione.' Quando l'agitazione è diventata così grave che ho perso il mio sonno del tutto, mi avete dato ancora più antidepressivi. È inoltre anche sonniferi.

Disturbo di regolazione, depressione vegetativa, disturbo bipolare, depressione psicotica.

Avete detto che avevo un 'Disturbo dell'Adattamento', ma le uniche cose a cui non  mi adattavo, erano i farmaci. Cascavo per terra di frequente, a volte sulla strada, e sono stata per due volte portata in ambulanza al pronto soccorso.  Non avete riconosciuto che uno dei farmaci stava facendo cadere precipitosamente la mia pressione sanguigna.

Quando ho iniziato ad avere spasmi e agitazione incontrollabile, mi avete dato più sonniferi, da prendere tre volte al giorno e di notte. Quando mi sono addormentata durante un appuntamento, avete detto che avevo la 'depressione vegetativa'. Quando ero in costante movimento, dicevate che avevo il  'disturbo bipolare'. È quindi fu stabilito che avessi una 'Depressione  psicotica'.

Mi avete dato antipsicotici. Ho iniziato a ululare come un cane. I movimenti del mio corpo sono diventati caotici. Il mio viso si era contratto, e la mia lingua andava dentro e fuori dalla mia bocca.   

Mi avete dato 35 diversi farmaci psichiatrici. Un nuovo farmaco quasi ogni settimana. Mi avete detto che stavate 'smascherando' dei disturbi mentali.   Non sono mai stata 'pulita' per un periodo durante il cambio di farmaci. Stavate trattando gli effetti negativi della  politerapia con altra politerapia. Perché ho accettato tutti quei farmaci?   Avrei potuto ingerire di tutto,  qualsiasi cosa per fermare quell'agitazione orrenda che si chiama Acatisia.   


Una diagnosi di demenza

Non riuscivo a smettere di muovermi. Mi è stato detto che era un sintomo della mia malattia mentale. Mi avete detto che ero pazza.   Avevo paura di uccidermi ma  avevo anche paura di non essere capace di uccidermi. Ho scritto un testamento biologico e una direttiva per non tentare di rianimarmi. Ho dato via le mie cose.   Ho scritto lettere d'addio. Ho disposto come le mie ceneri dovevano essere smaltite. 
Ho chiesto a mio marito di radere la mia faccia; uno dei vostri farmaci ha causato la crescita di peli sul viso. Mio marito guardava incredulo e impotente, orrore e dolore. E'stato davvero kafkiano.

Disturbo dissociativo dell'identità, Disturbo di Somatizzazione, "un ottimo candidato per ECT"

Quando ho voluto ritirarmi da tutti i farmaci e sono andata in una struttura psichiatrica per chiedere aiuto, mi avete preso e tenuta lì con la forza. Mi avete detto che avevo un 'disturbo dissociativo dell'identità' e un 'Disturbo di Somatizzazione.'
Avete detto che ero 'delirante, egocentrica, e violentemente agitata.'   Ho smesso di botto  molti dei farmaci e avete scritto che io ero 'un eccellente candidato per l'ECT '. 

Ho rifiutato il trattamento, ma avete costretto mio marito a firmare. Gli avete detto che l'elettroshock era l'ultima opzione possibile. Mi avete tenuta per 10 settimane sottoponendomi a 25 applicazioni  con anestetici generali, 25 grandi crisi epilettiche bilaterali. Non mi ricordo molto tranne la catena di montaggio di barelle nei giorni del trattamento. Tremavo dal terrore quando guardvo il vostro freddo volto, aspettando l'oblio misericordioso dell'anestetico. Mi avete dato sonniferi per tre volte al giorno, una volta di notte e aggiunto nuovi farmaci. Mi avete detto che avrei avuto bisogno bisogno di essere istituzionalizzata, con farmaci per il resto della mia vita, e trattamenti di elettroshock settimanali. 

Non sono andata a fare i trattamenti settimanali di ECT e poco a poco ho diminuito gradualmente tutti i farmaci. Per anni ho vissuto con il terrore di venire nuovamente ricoverata nella vostra struttura e sottoposta ad altri elettroshock. Non ero più un essere umano. Voi medici non avreste potuto essere più distruttivi.

Secondo parere

Mi avevate medicata fino alla pazzia. Dalle mie cartelle cliniche vedo che avevo richiesto una seconda e terza opinione. Alcuni dei vostri commenti sono interessanti: "I sintomi attuali cominciarono entro alcune settimane dalla sospensione dell' Ativan." "Ha senso che le benzodiazepine hanno contribuito alla instabilità attraverso effetti di ritiro / rimbalzo".    "ipereccitazione del sistema nervoso." "Io sostengo le attuali raccomandazioni terapeutiche che comportano il minimo uso di farmaci. " 

A quanto pare una prova di sospensione del farmaco era stata istituita (su suggerimento dello psichiatra mi riferisco al primo appunto), ma lo psichiatra scrisse che  "era stata negativa, così come risultava dai suoi sintomi di peggioramento ". Era ovviamente ignaro di effetti da sospensione del farmaco.  

Siete rimasti perplessi dei miei movimenti del corpo incontrollabili. Avete usato il meglio della medicina moderna. Mi avete mandata ad un'esame del sonno, un elettroencefalogramma, una TAC e una risonanza magnetica. La causa dell'agitazione, però, era seduta proprio lì nel vostro ufficio, sulla vostra scrivania - il vostro ricettario - la cosa peggiore della medicina moderna. 

I 35 Farmaci

Qui ci sono i miei farmaci come risulatano registrati nelle mie cartelle cliniche e ricette - 35 o giù di li in un periodo di otto mesi, la maggior parte di loro prescritti in rapida successione in un periodo di quattro mesi da uno psichiatra. Diversi sono stati  dati, tolti e ridati avanti e indietro. Alcuni sono stati dati in diversi punti di forza.  Alcuni altri (non riportati) mi sono stati dati come "campioni" dei rappresentanti farmaceutici. Tutti quanti sono stati prescritti :

Ativan (Lorazepam), Rivotril (clonazepam), Xanax (Alprazolam), Valium (Diazepam), Celexa (Citalopram), Novo Pranolol (propranololo), Amitriptilina (Elavil), propranololo, Imovane (Zopiclone), Effexor (venlafaxina), Litio carbonato (Lithium), Moclobemide (Manerix), Imovane (Zopiclone), Seroquel (Quetiapina), Wellbutrin (Bupropione), Imovane (Zopiclone), nortriptilina (Aventyl), nortriptilina (forma diversa), Perphenazine (amitriptilina), Gabapentin (Neurontin), Ativan-sublinguale (Lorazepam), Trazodone (Desyrel), Ritalin (metilfenidato), Fluvoxamina (Luvox), Oxycontin (ossicodone), Methotrimeprazine (Nozinan), Paxil (Paroxetina), Remeron (Mirtazapina), Zyprexa (Olanzapina ), Risperdal (Risperidone), Parnate (tranilcipromina), Haldol (Haldoperidol), Aventyl (Nortriptyline), Cogentin (Benztropine), Loxapine, clorpromazina (Largactil), Starnoc (Zaleplon.)

Uno di voi ha anche scritto: "L'elenco delle prove psicotrope precedenti è impressionante nella sua ampiezza." E non aveva nemmeno visto tutta la lista, olè! 

Ammettere di non nuocere, il giuramento del silenzio

Ho presentato una denuncia all'organo medico  governativo della nostra provincia per lo  psichiatra che ha fatto la maggior parte delle prescrizioni. Ho sostenuto la mia denuncia allegando le monografie di tutti i prodotti farmaceutici che mi avevano dato, la maggior parte con effetti simili di agitazione, insonnia, depressione, pensieri suicidi. Molti hanno avvertimenti 'scatola nera' (come hanno da noi le sigarette ndt). La mia denuncia è stata considerata e respinta da quattro persone che non mi hanno mai incontrata. Uno di questi è uno 'specialista' il cui nome è stato oscurato. 

L'organo governativo ha trovato che la documentazione dello psichiatra della nostra consultazione iniziale, le prove farmacologiche, e le "conversazioni sul consenso informato" erano "insufficienti". Hanno trovato che l'uso del litio era sceso "sotto lo standard di cura." Hanno scritto che lui aveva fatto modifiche per "rispettare pienamente lo standard della sua professione", che aveva "iniziato con misure notevoli per ovviare alle carenze riscontrate nella sua pratica" e che ha "frequentato corsi appositi per le prescrizioni e psichiatria ."

Allo stesso tempo, hanno deciso che la diagnosi di "depressione maggiore agitata" è stata "chiaramente corretta"   Hanno respinto l'Acatisia. Hanno trovato che non vi era "alcuna prova di politerapia irragionevole o eccessivo uso del farmaco." Hanno trovato che i farmaci sono stati "attivati in conformità con gli algoritmi standard, le linee guida e le prove. "Hanno deciso che era" abbastanza adeguato e standard passare da un antidepressivo ad un altro senza una pausa per ripulirsi"  "Per quanto riguarda il numero totale dei farmaci utilizzati, anche se sulla carta questo sembra molto più di un relativamente breve periodo di tempo, la ragione di questo è essenzialmente la presenza di gravi e continui peggioramenti dei sintomi e la mancanza di risposta clinica con le lamentele di effetti collaterali." Hanno deciso che la "disposizione appropriata era quello di non prendere ulteriori azioni contro la denuncia." 

Ero ingenua a credere che l'organo di governo era lì per proteggere il pubblico dal male. Ora mi rendo conto che è lì per proteggere coloro che danneggiano il pubblico. E' accettabile per i pazienti che hanno subìto elettroshock e che sono stati medicati fino alla pazzia, essere ancora conformi con lo standard della professione. 

Se promettete di non fare del male, si dovrebbe anche riconoscere quando succede, e condividere in modo che non accada di nuovo. Voi non potrete mai ammettere che avete fatto del male e nessuno di voi potrà mai imparare dai propri errori. 


Una remissione spontanea, diffamazione, "Ideazione paranoide"

Sono stata senza farmaci per molti anni e non ho più visto psichiatri.  Ho avuto un 'recupero spontaneo' da ogni etichetta che mi era stata data quando ho dismesso tutti i prodotti farmaceutici. Beh, non proprio. Quando ho cercato di ottenere aiuto per il trauma che ho vissuto nelle mani dei medici, mi è stato detto che quello che stavo dicendo era diffamatorio e che avevo "Ideazioni paranoidi".

I medici hanno sistematicamente distrutto il mio cervello e il sistema nervoso con farmaci ed elettroshock. Ho amnesia. Non ho più il ricordo di 20 anni della mia vita. La maggior parte della memoria della mia vita con mio marito è andata. Ho anche amnesia anterograda, cioè la perdita della capacità di creare nuovi ricordi. Ho disturbi cognitivi, danni al nervo ottico, tremori, convulsioni, tic vocali, capacità polmonare ridotta, scarsa memoria di lavoro e scarse capacità organizzative. Io vado avanti con un muro di post-it  adesivi.

In Chiusura

La maggior parte dei miei amici sono andati. Ero troppo per loro.   E loro non erano abbastanza per me. La malattia mentale è uno stigma. E le etichette psichiatriche un bastone.

Io vivo nel terrore di coloro che hanno dimenticato che una volta hanno fatto il  giuramento di non nuocere. Tuttavia, se incontrassi uno di voi medici, per la strada, io non vi riconoscerei. Avete distrutto la mia memoria.

mercoledì 19 febbraio 2014

E la chiamano terapia

E' incredibile quanto agli psichiatri piaccia difendere le loro idee malsane anche contro ogni evidenza. 
Un caso eclatante è la cosiddetta terapia elettro-convulsiva o TEC che suona meglio rispetto al suo vero nome che aveva in origine : elettroshock. 
E' ormai evidente che la classe medica psichiatrica ignora e viola sistematicamente il primo principio Ippocratico di 'non nuocere al paziente'. Nessun 'trattamento' psichiatrico che si voglia chiamare così, che sia chimico o fisico fa eccezione alla regola generale di produrre danni a chi lo riceve, ma questo in particolare,  è l'ultimo baluardo rimasto di una serie di trattamenti inumani che hanno caratterizzato la  storia della psichiatria: vere e proprie torture inflitte a persone che disgraziatamente cadevano sotto le grinfie di questi aguzzini, che sarebbe un'eresia chiamarli medici nonostante si fregiassero di questo titolo. 

Fu verso la fine degli anni 30 che lo psichiatra Ugo Cerletti, osservando i maiali in un mattatoio che venivano resi docili da forti scosse elettriche alla testa pensò bene di usare lo stesso sistema per rendere calmi i pazienti psichiatrici troppo agitati. Il 15 aprile 1938 Cerletti provò la sua invenzione sul primo essere umano, un paziente maniaco-depressivo. Dopo la prima scossa questi rimase talmente 'shoccato' che scongiurò il Cerletti di non ripetere l'applicazione pensando che sarebbe sicuramente morto. Naturalmente lo psichiatra, per il bene della scienza ripetè più volte le applicazioni e ancora oggi si parla di 'cicli' di applicazioni di TEC.  

Elettroshock sui bambini

Lauretta Bender era una psichiatra americana negli anni 50 che durante la sua brillante carriera ha somministrato la TEC a circa 500 bambini ed è stata uno degli psichiatri più onorati del suo tempo. Nel 1955 racconta di avere somministrato 20 trattamenti di TEC ad un bambino sotto i 3 anni, ricoverato nell'ospedale di Bellevue a New York. Ecco cosa scriveva:

E 'il parere di tutti gli osservatori in ospedale, nelle aule scolastiche, dei genitori e degli altri tutori che i bambini sono stati sempre un po' migliorati dal trattamento di shock, in quanto erano meno disturbati, meno eccitabili, meno ritirati e meno ansiosi. Erano meglio controllati, sembravano meglio integrati e più maturi ed erano maggiormente in grado di soddisfare le situazioni sociali in modo realistico. Erano più composti, più felici, e sono stati più in grado di accettare l'insegnamento o la psicoterapia di gruppo o individualmente.

Ok ma sentiamo cosa ne pensano invece le vittime di questo meraviglioso trattamento: 

Avevo sei anni [nel 1944]. Mia madre era stata rinchiusa in un ospedale psichiatrico poco prima che io nascessi. Una psichiatra al Bellevue Hospital di New York, il Dr. Lauretta Bender, aveva appena iniziato la sua serie infame di esperimenti con il trattamento TEC sui bambini, e aveva bisogno di più soggetti. Così fui diagnosticato come "schizofrenico infantile," strappato dai miei genitori adottivi, e mi furono somministrati 20 trattamenti d'urto ....in 18 dei quali venni trascinato lungo il corridoio gridando, con un fazzoletto farcito in bocca in modo da non mordermi la lingua. Mi sono svegliato [dopo il trattamento d'urto] senza sapere dove ero, o chi ero, ma la sensazione era come se avessi subito l'esperienza della morte. Dopo quattro mesi di questo calvario tornai finalmente alla mia casa adottiva. Il trattamento di shock mi aveva cambiato: da  ragazzino timido che amava sedersi in un angolo e leggere ero diventato un bambino terrorizzato che voleva aggrapparsi solo alla sua madre adottiva e piangere. Non riuscivo a ricordare i miei insegnanti. Non riuscivo a ricordare il ragazzino che mi era stato detto fosse il mio migliore amico. Non riuscivo nemmeno a trovare la mia strada intorno al mio quartiere. L'assistente sociale che mi visitava ogni mese disse ai miei genitori adottivi che la mia perdita di memoria era un sintomo della mia malattia mentale. Pochi mesi dopo, fui spedito in un ospedale statale a trascorrere i successivi 10 anni della mia vita.
Questa cosidetta terapia è appannaggio di alcuni sadici isolati, qualche scienziato pazzo che ama praticarla di nascosto? No, la psichiatra che mi ha fatto questo a me e diverse centinaia di altri bambini è ancora una leader nel suo campo, con molti articoli pubblicati su riviste psichiatriche prestigiose, lei riceve ancora uno stipendio dal Dipartimento di Igiene Mentale dello Stato di New York. E non una sola voce è mai stata sollevata all'interno dell'intera professione psichiatrica per protestare contro quello che aveva fatto. (Ted)

Ted non è stato il solo che si è lamentato del trattamento ricevuto. Nonostante che la zelante psichiatra Bender pubblicasse articoli entusiasti, una analisi più approfndita su diversi bambini 'shoccati' ha rivelato che questo trattamento li rendeva sicuramente peggiori di quanto già non fossero. Uno di loro a 9 anni finì pure per tentare il suicidio, disse che "aveva paura di morire e voleva farla finita in fretta". La maggioranza diventarono violenti e furiosi cronici. 

Ma vediamo più da vicino come funziona questa meravigliosa elettro-terapia: 

La scienza  
L' Elettroshock viene definito dagli psichiatri come terapia elettroconvulsiva o ECT (TEC in italiano) perché comporta la produzione di forti convulsioni, simili ad un attacco epilettico, applicando fino a 600 volt di tensione elettrica sulle tempie e facendo attraversare alla corrente il cervello per quattro secondi. Prima dell'applicazione, ai soggetti vengono somministrati anestetici e farmaci per paralizzare i muscoli, per sopprimere la paura e il dolore e per ridurre il numero di ossa rotte - soprattutto nella spina dorsale, un evento comune, prima quando non venivano utilizzati tali farmaci.
La convulsione indotta di solito dura 30-60 secondi, può produrre complicazioni pericolose per la vita, come l'apnea e l'arresto cardiaco. La convulsione è seguita da alcuni minuti di incoscienza. L'Elettroshock è generalmente somministrato in ospedali attrezzati per gestire le situazioni di emergenza, compresa la morte, che si possono sviluppare durante o subito dopo la scossa.
 
Danni cerebrali
I medici, così come le imprese di costruzioni, fanno del loro meglio per impedire alla gente di essere ferita da scosse elettriche. Alle persone sono somministrati farmaci anticonvulsivanti per prevenire crisi epilettiche, perché sono note per danneggiare il cervello.
Il cervello funziona naturalmente in millivolt di elettricità. Con l'ECT, tuttavia, si applicano scossoni al cervello con una media di 150-400 volt di elettricità. L'ECT induce un attacco epilettico ed è ovvio che l'elettroshock provoca danni al cervello.
Il professor Peter Sterling dell' università di neuroscienze della Pennsylvania   si esprime così in una testimonianza nel corso di un'audizione nel 2001 sull' ECT al comitato permanente di New York dell'Assemblea sulla salute mentale, ritardo mentale e disabilità dello sviluppo:
"L' ECT indiscutibilmente danneggia il cervello. Il danno è dovuto ad una varietà di meccanismi noti:
1) L'ECT è stato progettato per evocare una forte crisi epilettica che coinvolge una massiccia eccitazione dei neuroni corticali che provocano anche l'eccitazione di strutture cerebrali inferiori. La crisi provoca un aumento acuto della pressione sanguigna nella gamma ipertensiva, e questo provoca spesso piccole emorragie nel cervello. Ovunque si verifica una emorragia nel cervello, le cellule nervose muoiono - e queste cellule non vengono sostituite.
2) L'ECT rompe la 'barriera emato-encefalica.' Questa barriera impedisce normalmente a molte sostanze nel sangue di raggiungere il cervello. Questo protegge il cervello, che è il nostro organo più chimicamente sensibile, da una varietà di potenziali infortuni. Quando questa barriera viene violata, le cellule nervose sono esposte a danni e possono anche morire. La rottura di questa barriera porta anche un 'edema' (gonfiore), che, poiché il cervello è racchiuso dal cranio rigido, porta all'arresto locale di afflusso di sangue, anossia [mancanza di ossigeno], e morte dei neuroni.
3) L'ECT provoca nei neuroni il rilascio grandi quantità di un neurotrasmettitore, il glutammato. Questo prodotto chimico eccita ulteriormente l'attività neuronale che rilascia ancora più glutammato, portando a 'eccito-tossicità' (letteralmente i neuroni muoiono a causa di iperattività). Tale eccito-tossicità è stata riconosciuta relativamente di recente ed è ora un importante argomento di ricerca. E 'nota per accompagnare le crisi e più  applicazioni ripetute di ECT possono avere un contributo significativo all'accumulo di danni cerebrali.
 "
La linea di fondo è che l'ECT "funziona" nella misura in cui danneggia e disabilita il cervello. 
Perdita di memoria
La perdita della memoria è un fattore chiave che indica l'esistenza di un danno cerebrale. E 'altamente significativo, poi, che l'industria dell'elettroshock tenta di negare o minimizzare la perdita di memoria elettroshock-indotta.
Nel 2001, il leader ricercatore e sostenitore dell'ECT, lo psicologo Harold Sackeim ha ammesso in un editoriale del "The Journal of ECT" che "virtualmente tutti i pazienti avvertono un certo grado di persistente e, probabilmente, amnesia retrograda permanente". Anche i più ardenti sostenitori dell'elettroshock "esperti" ora ammettono la perdita di memoria.
Più di recente, Sackeim ed i suoi colleghi hanno pubblicato i risultati di un importante studio nel numero di gennaio 2007 della Neuropsicofarmacologia. Essi hanno riconosciuto che l'elettroshock può causare amnesia permanente e deficit permanenti nelle capacità cognitive, che influiscono sulla capacità di funzionare: "Questo studio fornisce la prima prova in un grande futuro campione che gli effetti cognitivi negativi possono persistere per un lungo periodo, e che caratterizzano il trattamento di routine con ECT in contesti comunitari."
 
Morte
Il risultato peggiore dell'elettroshock è la morte. Leonard Frank ha fornito una delle migliori sintesi dei dati esistenti sulla morte elettroshock-indotta, mostrando che le stime variano ampiamente. La  giornalista Sandra Boodman fornisce un po 'di prospettiva:
Secondo l'APA (Associazione Psichiatrica Americana) in una  relazione del 1990, uno in 10.000 pazienti muore a causa della moderna ECT. Questo dato deriva da uno studio di morti entro 24 ore dalla ECT riferito ai funzionari della California tra il 1977 e il 1983. Ma le statistiche più recenti indicano che il tasso di mortalità può essere più alto.
I funzionari del Dipartimento del Texas di Salute Mentale e Ritardo Mentale riportano che tra il 1 Giugno 1993 e 1 settembre 1996, hanno ricevuto segnalazioni di 21 morti tra i circa 2.000 pazienti.
In uno studio è emerso che uno su 95 pazienti erano morti entro 14 giorni dall'applicazione di ECT. Un altro studio  riporta i risultati sul trattamento di 65 pazienti anziani depressi di 80 anni di età o più Un anno dopo il trattamento, gli autori hanno trovato 10 decessi  tra i 37 pazienti che hanno subito l'ECT e 1 decesso tra i 28 pazienti che non lo hanno subito.
 
Efficacia
Oltre al fatto che elettroshock viola direttamente il primo giuramento di Ippocrate di non nuocere non è stato nemmeno dimostrato che fornisce un beneficio a breve termine. Sono stati fatti studi prospettici, randomizzati, controllati con placebo confrontando l'amministrazione di veri ECT rispetto a farre finta in condizioni di doppio cieco. Nella finzione dell' ECT, i pazienti ricevono un anestetico generale, sono collegati alla macchina ECT, il pulsante viene premuto, ma nessuna corrente viene generata. Come riporta lapsichiatra Colin Ross nella sua recensione della letteratura, questo finto elettroshock (anestesia, ma non l'elettroshock) ha gli stessi risultati a breve termine, come il vero elettroshock, e non vi è alcuna prova che fornisce un effetto benefico duraturo. Molti studi non sono riusciti a trovare una differenza neanche durante il trattamento. 

Si dice che questa 'terapia' sia molto efficace nella depressione più resistente, quella che non passa nemmeno con i farmaci più potenti. Quando qualcuno in tali condizioni tenta il suicidio, e a causa di ciò va in coma o subisce un grosso trauma, solitamente quando il peggio è passato la sua depressione è magicamente sparita e sta bene per un po di tempo. Questo allora significa necessariamente che per far passare una depressione occorre massacrare di botte il paziente? Questa è l'idea che probabilmente ha spinto gli psichiatri quando usavano per esempio portare vicino alla morte i loro pazienti attraverso il coma insulinico, ed è più o meno lo stesso principio ad essere applicato per quanto riguarda la TEC: a riempire di botte il bambino troppo vivace sicuramente si calma. A volte una tv guasta riprende a funzionare se viene percossa. Ma questo significa che tale violenza sia la cosa corretta da fare?  
Cosa rimane della  umana pietà in questi individui col camice bianco? 
Possibile che non capiscano il male che provocano?
E pensare che dicono di farlo per il bene del paziente!
E' il momento di abolire questa pratica assurda. Non è cosa degna di un paese che si voglia chiamare civile.  

Rcuperamente


Il fatto che abbiamo bisogno di argomenti contro l'elettroshock ai bambini dimostra quanto la nostra società assurda e crudele è vicina a completare il proprio collasso.
Sharon 

Tutti coloro che sono sopravvissuti a questa atrocità devono alzarsi e raccontare le loro storie con la forza e la chiarezza della verità. 
Dorothy

La psichiatria è una dannato spettacolo dell'orrore, non un trattamento o un aiuto o qualcosa di simile.
Copycat

E' così triste che questo deve ancora essere discusso. Ti fa chiedere se molti psichiatri siano veramente crudeli e sadici.
Madincanada

Solo psichiatri e medici nazisti potevano usare strumenti di tortura e chiamarli "trattamento!"
Stephen

Ciò che è affermato  essere il miglior trattamento di salute mentale è spesso indistinguibile dalla punizione.
Joe

Fonte delle citazioni : Madinamerica.com