Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

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martedì 14 luglio 2020

Il fallimento epocale della medicina moderna

Basterà questo sfacelo a permettere finalmente un radicale cambiamento di paradigma?




Nel mio articolo precedente mi ero fermato prospettando un bivio: una via che va verso l'autodistruzione della razza umana che consiste nel proseguire lo stesso andamento adottato finora oppure andare verso una rivoluzione radicale del concetto stesso di 'cura' che tiene conto di tutto ciò che può conseguire il traguardo di una buona salute duratura.
Oggi sempre più persone si starebbero 'svegliando' ad una nuova concezione della vita intesa come modo più corretto di stare al mondo. Molte sono le teorie ed i consigli in tal senso ma tutti più o meno concordano su un paio di punti basilari: Il primo è l'attenzione verso ciò che si mangia secondo il detto Ippocratico: "Fai del cibo la tua medicina" il secondo è di natura prettamente spirituale, quasi una logica conseguenza del primo e da qui il detto: "Mens sana in corpore sano" (Mente sana in un corpo sano), mente che dovrebbe tendere al riconoscimento e alla liberazione da un parassita chiamato ego.
Durante questa cosiddetta 'pandemia' non ho potuto fare a meno di notare che nessuno tra i 'liberi pensatori' considerate guide spirituali, ovvero persone dotate di un certo livello di consapevolezza, e non solo medici o esperti di medicina, nessuno di questi dico ha accettato acriticamente quello che era il dogma della scienza ufficiale.
Per contro, ho invece visto alcuni amici o conoscenti che già avevano la loro brava posizione pro-psichiatrica ed hanno mantenuto tale posizione in difesa di questa 'falsa scienza' anche contro le più schiaccianti evidenze. Casualmente sono comunque persone che non hanno avuto alcun danno da questa tragedia.
Chi invece viene danneggiato difficilmente accetta acriticamente  una certa narrazione della realtà quanto da più parti si levano voci contrastanti. E' naturale che si cercherà di comprendere più a fondo la questione.  Chi ha fatto questo avrà avuto l'occasione di compiere un ulteriore  passo in avanti, magari ribaltando completamente il proprio paradigma, e queste io credo che siano le persone più fortunate.  
Come diceva qualcuno, ricevere solo conferme sul proprio pensiero non è di alcuna utilità rispetto invece a qualcosa che ha la potenzialità di ribaltare completamente la propria concezione della questione. Certo che diventa una cosa dolorosa, perchè perdere una certezza può fare anche molto male. Ma una volta superato  il trauma iniziale ci si accorge di essere cresciuti un bel po'.
A me è capitato,  raramente ma è capitato , penso che a tanti non capiti mai, ma non perchè  non hanno occasione di guardare 'fuori dalla loro caverna' , piuttosto perché hanno paura del dolore dovuto alla perdita delle loro certezze. Eppure la vita stessa è dominata dall'incertezza e dalla impermanenza di tutti i fenomeni.

Ma anche sul tema del 'risveglio' vi sono più tendenze. Ci sono quelli più moderati che si mantengono cauti davanti alle teorie più azzardate complottiste, tra presunti illuminati , rettiliani alieni, demoni e angeli in lotta per la supremazia, falsi filantropi, persone assai danarose diventate mostri assetati di sangue e chi più ne ha più ne metta. Io cerco di mantenere verso  queste teorie una certa distanza e non do mai nulla per completamente campato in aria o assolutamente vero. In effetti se non ho modo di valutare la veridicità di una teoria, qualunque essa sia, semplicemente la ignoro, non sto a prenderla come oro colato ne a denigrarla.
Faccio un piccolo esempio relativamente  a questa situazione pandemica.
Dicono che le migliaia di persone che sono morte intubate non avrebbero necessitato di questo trattamento estremo, come abbiamo scoperto più avanti ma bensì di ben altro trattamento a base di farmaci specifici contro la cosiddetta  'tromboembolia polmonare' ; sono allora morte per caso o per un preciso disegno?  
Io sarei propenso a credere che i medici in buona fede hanno applicato quel protocollo pensando ad una situazione ben differente, ovvero un trattamento di routine davanti a dei sintomi che potevano ricondurre alla polmonite interstiziale. Ma io adesso faccio una semplice constatazione: possibile che dopo mesi di studio su questo problema in cina non sia arrivato niente  a noi?
A quel tempo  mi ero documentato su siti cinesi trovando un protocollo che guarda caso rispecchiava la giusta cura o una cura senz'altro migliore di quella praticata qui da noi. Cosa significa tutto ciò?
Nemmeno prendersi la briga di parlarsi fra persone di scienza? Di scambiarsi le proprie esperienze in una situazione così drammatica? Per quale motivo?
E questa è solo una cosa, purtroppo ci sono tante cose di questa faccenda destinate a rimanere senza una risposta chiara.
Perchè vietare (sconsigliare) le autopsie quando è risaputo che un virus non può sopravvivere su un'ospite morto? Eccesso di prudenza o cosa altro?  
Perchè incenerire subito i corpi?
Perchè nessun capoccione della task force governativa ha mai accettato un confronto serio con colleghi molto più preparati ma con pareri discordanti?  
Ci sarebbero altre questioni ma mi fermo qui, veniamo al punto di questo articolo.

Quindi abbiamo appurato che anche il fiore all'occhiello della scienza medica, la medicina di urgenza e salvavita, l'unica cosa che forse si poteva salvare dell'attuale paradigma medico ha fallito miseramente davanti ad un virus letale quanto un'influenza o un raffreddore o poco più. Anzi la cura è diventata la condanna a morte dei malcapitati, partiti da questo mondo infame senza nemmeno un saluto e un'abbraccio dei propri cari. Si dirà che tanto erano vecchi , tanto erano malati.. in effetti la maggioranza erano anziani e malati in modo grave ma anche in quelle condizioni potevano 'godere' della loro vita ancora per un po di tempo proprio grazie ai loro farmaci 'salvavita' tra i quali ACE inibitori guarda un po' favorenti il disordine da COVID.  
Dunque siamo sempre convinti che la cosa migliore per gestire malattie croniche sia il farmaco salvavita vita natural durante?  Siamo davvero convinti che non ci siano valide alternative?
Non sono della stessa opinione centinaia di medici olistici, naturopati, fisioterapisti , igienisti ecc.  
Il farmaco, i vaccini e il metodo allopatico sembrano funzionali solo agli interessi economici di chi li produce, non certo alla buona salute dei pazienti.
Spero che sempre più persone si rendano conto di questo inganno e considerino prioritaria la prevenzione essenzialmente tramite una corretta educazione alimentare, il miglioramento dello stile di vita che non favorisca lo stress, la messa in sicurezza fin quanto e possibile degli ambienti ma non tramite disinfestazione inutili e dannose, piuttosto con l'abbattimento delle fonti inquinanti dell'aria e delle acque. Limitare i trasporti inquinanti favorire mezzi di trasporto puliti specialmente nelle città e per i piccoli spostamenti.  
Nonostante i disagi , si è visto che una drastica riduzione delle attività industriali e gli spostamenti hanno fatto soltanto del bene al nostro ambiente. La strada è tracciata, lavoriamo per una cambiamento possibile finché siamo in tempo ad invertire questa tendenza maligna.
L'alternativa quale sarebbe? Lasciare tutto come sta, tornare ai tempi precedenti il problema, affidare la salvezza del genere umano ai fabbricanti di vaccini e aspettare il prossimo turno con una vera ecatombe che decimerà questa volta davvero la popolazione mondiale. Una ecatombe secondo alcuni complottisti ben programmata e realizzata proprio tramite i vaccini. 
Ma davvero siamo intellettualmente così limitati?
Mi ritorna in mente un commento che scrissi in un gruppo di discussione tanti anni fa, credo oltre 20 anni or sono: in breve predissi che con lo sviluppo del web sarebbe sparito o comunque messo fortemente in crisi il concetto di privacy. "Se accettiamo che internet sia un'estensione della nostra mente" dissi, "si arriverà ad un punto che ricalca ciò che Asimov descrisse così brillantemente nella sua trilogia, quando si sarebbe andati verso la condivisione dei pensieri di tutti tramite telepatia". Quello che infatti è accaduto finora è che la nostra privacy è diventata sempre più preda dei grandi network  del web, e nonostante timidi tentativi di limitare il loro strapotere, siamo arrivati al punto di accettare che i nostri gusti e abitudini siano acquisiti e usati per 'guidarci' nelle nostre scelte nell'acquisto di prodotti, ma niente vieta a questi signori di carpire informazioni ben più sensibili, cose che per esempio riguardano la nostra salute o la nostra disponibilità economica.  
Il bivio odierno credo sia quello di dover arrivare ad accettare che anche questi 'padroni' sconosciuti sono o saranno soggetti ad uscire allo scoperto proprio grazie ai loro stessi strumenti con i quali stanno tenendo sotto controllo le masse. Ne consegue che arriverà il momento in cui 'ogni giustizia sarà provata' ed ogni crimine punito, senza necessariamente mettere in ballo la legge del  karma o per chi ci crede, alla resa dei conti finale nel giorno del giudizio.  
Sarebbe auspicabile allora tornare o incominciare a considerare la dignità della vita al centro della scala dei valori, spodestando il profitto e la ricerca del potere. Non una rivoluzione nel senso canonico del termine perché sarebbe soltanto un ennesimo passaggio dei poteri da un gruppo ad un'altro. Piuttosto auspico una sorta di rivoluzione umana che nasce dall'interno, dal cuore di ogni singolo individuo. I poteri oscuri tendono a dividere le persone, a metterle l'una contro l'altra e questo lo stiamo vedendo sempre più accentuato. Ma la salvezza rimane nel reciproco aiuto, dopo tutto siamo animali sociali come diceva qualcuno.
C'è una metafora molto bella che mi ha sempre colpito la illustro brevemente per chi non la conosce:
Un tizio visita l'inferno accompagnato da una guida. Ad un grande tavolo rotondo pieno di ogni prelibatezza siedono i dannati, tristi e dall'aspetto scarno perchè nonostante avessero tutto quel ben di dio davanti a loro non riuscivano a portarselo alla bocca a causa di lunghe bacchette legate agli avambracci.  
Il tizio esclama: "cavolo che terribile punizione è questa qui!".
"Andiamo a vedere il paradiso" disse la guida. Stessa scena , stesso tavolo , stesse bacchette , ma la gente mangiava allegramente. Beh cosa era cambiato? Semplicemente ciascuno imboccava la persona che aveva davanti.
La soluzione per vivere tutti meglio forse esiste e sarebbe anche semplice come un piccolo, ma profondo cambiamento nella visione del mondo.

venerdì 2 agosto 2013

Cause mediche per i disturbi mentali

Anche il compianto Abram Hoffer è stato un pioniere nel trattamento della cosiddetta "schizofrenia" attraverso la medicina ortomolecolare. Egli ha trattato con discreto successo circa 5000 casi, con una percentuale di 'recupero' del 90% secondo quanto egli affermava. 
Se prendiamo per valide le sue affermazioni , per altro mai riconosciute dai suoi 'colleghi' psichiatri ortodossi, sembrerebbe che una grande fetta di disturbi mentali, in particolare quelli con manifestazioni psicotiche quali ad esempio la schizofrenia siano riconducibili a precise cause organiche, verificabili. 
Qui un altro pioniere della psichiatria ortomolecolare , il Dott. Carl Pfeiffer elenca 29 cause mediche per i disturbi mentali tra cui cause ben conosciute, meno conosciute e completamente sconosciute ai medici.    
Sfido chiunque sia stato diagnosticato con una patologia mentale abbia mai fatto esami specifici per escludere con certezza ciascuna  di queste patologie mediche. 



29 Cause mediche per la  schizofrenia


Di Carl Pfeiffer Ph.D., M.D. medico di fama internazionale, pioniere nel trattamento dei disturbi mentali attraverso la nutrizione.
Il termine "schizofrenia" è una diagnosi inadeguata e fuorviante. "Dispercezione  con causa sconosciuta" è un termine migliore.
Se includiamo le febbri, i problemi ambientali, e le reazioni ai  farmaci, ci saranno un centinaio di modi per "diventare pazzo" e venire diagnosticato come "schizofrenico".

CAUSE BEN CONOSCIUTE


La demenza paralitica

E' una forma di sifilide, che colpisce generalmente i pazienti nei loro 40 o 50 anni. Si verifica un aumento del deterioramento comportamentale per cui alla persona può venire diagnosticata una "malattia psichiatrica" o la malattia di Alzheimer. I sintomi possono includere convulsioni, irritabilità, difficoltà di concentrazione, deterioramento della memoria, giudizio difettoso, mal di testa, insonnia, affaticamento, letargia, scarsa igiene, instabilità emotiva, depressione e manie di grandezza con mancanza di insight. Il paziente progredisce gradualmente verso la demenza e la paralisi.


Pellagra

Una malattia causata dalla  mancanza di vitamina B3 (niacina) nella dieta o scarso assorbimento della vitamina. E 'comune in tutto il mondo, ma poco frequente negli Stati Uniti. Colpisce principalmente coloro che mancano di proteine nella loro dieta o che hanno una dieta ricca di mais o non sono in grado di assimilare la vitamina B3. I sintomi spesso iniziano con debolezza, apatia, insonnia e perdita di peso. La pelle esposta diventa rossa e squamosa. Si verificano perdita di appetito, indigestione e diarrea. Col progredire della malattia è influenzato il sistema nervoso, manifestando sintomi quali mal di testa, vertigini, dolori muscolari, tremori e disturbi mentali. 
(Le famose tre D : Demenza, Dermatite, Morte (Death) sintomi principali della pellagra n.d.t.)


Porfiria

La porfiria è una malattia ereditaria, di solito si manifesta dopo la pubertà, che impedisce la sintesi dell'eme, la parte del sangue che trasporta ossigeno e rende rosso sangue. Ci sono un certo numero di tipi di porfiria, alcune dal midollo osseo e altri dal fegato. Sintomi neurologici spesso si verificano in quelle derivanti dal fegato. Una revisione di 2500 pazienti psichiatrici, ha mostrato una percentuale dell' 1,5% di porfiria.

La porfiria si può identificare dal  colore dell'urina e feci che scuriscono con l'esposizione alla luce. Altri sintomi possono essere perdita della vista, sensibilità alla luce, dolori, acne, vomito, diarrea, costipazione, e il metabolismo grasso anormale.

Sintomi mentali e neurologici includono irritabilità, confusione, delirio, psicosi, depressione, allucinazioni, convulsioni, alterazioni della coscienza, sbalzi d'umore, e paralisi. Vettori genetici possono sperimentare sbalzi d'umore e il dolore del corpo, mentre non presentano alcun altro segno di malattia.


Ipotiroidismo

E' caratterizzato da insufficiente produzione di ormone tiroideo. Esso può anche essere causato da scarso metabolismo dell'ormone tiroideo. Il risultato netto è un generale rallentamento del metabolismo. Il Dr. Broda Barnes nel suo libro : La malattia insospettabile, discute il fatto che l'ipotiroidismo non può essere rilevato con esami del sangue standard e altre prove possono essere richieste.

I sintomi fisici possono includere aumento di peso, la sensibilità al freddo, diradamento dei capelli, pelle gonfia secca, pallore, raucedine, difficoltà di parola, cecità notturna, disturbi dell'udito, perdita della vista, mal di testa, costipazione, edema, anemia, dolori articolari, rallentato polso , dolori muscolari e debolezza, e  libido bassa.

Sintomi mentali comprendono sogni terrificanti, ossessioni, allucinazioni spaventose, paranoia, ruminazione suicidaria, psicosi, depressione, instabilità emotiva, deliri, paura, sospettosità, risentimento, uditive o allucinazioni visive, paranoia e psicosi.

L'ipotiroidismo spesso si manifesta prima come conseguenza di grave stress.

Il libro di guarigione naturale per la Schizofrenia riporta che il 10% dei pazienti con diagnosi di "schizofrenia", avevano squilibri tiroidei. È stato stimato che fino al 20% delle donne oltre 60 anni dispone di elementi di ipotiroidismo.


Intossicazioni da farmaci o sostanze di abuso

Questo è evidente.Non serve una spiegazione.


Homocysteinuria

L'omocisteina non si trova normalmente nel sangue o nelle urine in quantità notevoli. Homocysteinuria è una malattia metabolica risultante in un eccessivo accumulo di omocisteina nel sangue e nelle urine. La frequenza del problema è di 1 su 100.000 pazienti.

Elevati livelli di omocisteina sono un fattore di rischio per tutti i tipi di malattie vascolari tra cui ictus e malattie cardiache. Homocysteinuria può causare ritardo mentale e convulsioni.


Carenza di Acido Folico/B12 

Occorre acido folico (vitamina B9) per formare proteine dell'organismo e dell'emoglobina. E 'anche necessario utilizzare B12. L'acido folico e B12 lavorano insieme per metabolizzare i carboidrati, grassi e proteine e per formare i globuli rossi. Gli anziani sono più a rischio di sviluppare carenze di B12. Inoltre, la rimozione chirurgica di una parte dell'intestino può portare a carenza di B12.

La carenza di vitamina B12 è la causa di anemia perniciosa, caratterizzata da una graduale riduzione del numero di globuli rossi e da disturbi gastrointestinali e nervosi. L'ottanta per cento dei pazienti con anemia perniciosa mostrano cambiamenti neurologici e il 60% mostra cambiamenti di personalità.

Sintomi fisici di carenza di acido folico includono stanchezza e debolezza, pallore, rosso, mal di lingua, lesioni in un angolo della bocca, bruciore ai piedi, la sindrome delle gambe senza riposo, mancanza di respiro, nausea, vomito e, raramente, diarrea.

Sintomi fisici di carenza di B12 includono debolezza delle braccia e delle gambe (a volte di essere scambiato per la sclerosi multipla), oltre ai segni di anemia perniciosa.

Sintomi mentali per carenza di B12 o di acido folico includono confusione, stanchezza, disturbi della memoria, difficoltà di concentrazione o di apprendimento, e letargia mentale. Può essere scambiato per il morbo di Alzheimer nei pazienti più anziani. Altri disturbi mentali sono: perdita di vigilanza, unità, fiducia in se stessi, e indipendenza, ritiro sociale, irritabilità nervosa, mal di testa, insonnia, sbalzi d'umore, agitazione grave, mancanza di coordinamento, ansia, manie di persecuzione, e mania. La carenza può anche indurre allucinazioni uditive, psicosi e paranoia.


Privazione del sonno

La mancanza di sonno può verificarsi in un certo numero di modi. La totale privazione del sonno è completa assenza di sonno. La privazione parziale è una insufficiente notte di sonno. Il sonno può anche apparire in quantità sufficiente ma essere povero in qualità. Ciò si verifica con apnee del sonno, caratterizzate da un forte russare e occasionali rantoli per prendere aria - la persona si risveglia spesso centinaia di volte a notte senza saperlo, ingoiando aria a causa di una via aerea ostruita in gola.

Sintomi di privazione del sonno includono irritabilità, affaticamento, visione offuscata, difetti di parola, vuoti di memoria, e incapacità di concentrarsi. Nelle fasi estreme possono verificarsi comportamenti bizzarri e allucinazioni.


Tossicità da metalli pesanti

Metalli pesanti è il termine usato per un gruppo di elementi che hanno particolari caratteristiche di peso. Essi sono al termine "pesante" della tavola periodica degli elementi. Tracce di alcuni metalli pesanti - come il cobalto, rame, ferro, manganese, molibdeno, vanadio, stronzio e zinco - sono essenziali per la salute. Altri non sono essenziali e possono essere dannosi per la salute in quantità eccessive. Questi includono  cadmio, antimonio, cromo, mercurio, piombo e arsenico - questi ultimi tre sono i più comuni nei casi di intossicazione da metalli pesanti.

Fonti di tossicità possono includere la fornitura di acqua potabile, lavorazione industriale dei cibi, gli hobby, e altri, quindi la storia completa del lavoro della persona e le sue abitudini di vita possono aiutare a individuare le potenziali fonti di metalli pesanti.

Come esempio della portata della tossicità di un metallo pesante, il piombo può influenzare il sistema nervoso, il sistema gastrointestinale, il sistema cardiovascolare, la produzione di sangue, i reni e il sistema riproduttivo.
Sintomi fisici della tossicità del piombo includono una combinazione di disturbi gastrointestinali, anemia e problemi neurologici, anche mal di testa e convulsioni. Sintomi mentali comprendono irrequietezza, insonnia, irritabilità, confusione, eccitazione, ansia, deliri e sogni inquietanti.

I sintomi dell' arsenico includono problemi di stomaco, disturbi neurologici, insufficienza renale, aumento della pigmentazione di suole, palme, o altre aree, odore di aglio sul respiro, salivazione eccessiva, progressiva cecità, e altri. Sintomi mentali comprendono apatia, demenza, e anoressia.

La tossicità del mercurio è stata collegata , tra le altre cose, alle otturazioni dentali, in particolare quando le persone hanno un gran numero di otturazioni in bocca. I sintomi includono un gusto metallico in bocca, l'eccesso di salivazione, gengivite, tremori, mal di stomaco e problemi renali. Sintomi mentali sono la timidezza, irritabilità, apatia e depressione, psicosi, deterioramento mentale, e anoressia.


CAUSE MENO CONOSCIUTE

L'ipoglicemia

Questa è una condizione comune di un anormale basso livello di zucchero nel sangue. I livelli di zucchero cambiano frequentemente durante il giorno e possono essere a volte normali e anormali altre volte. I sintomi includono debolezza, tremore, eccesso di fame, ansia, scoppi, debolezza, mal di testa, svenimento, delirio, coma, allucinazioni, sudorazione eccessiva, la comparsa di ebbrezza, cambiamenti di personalità segnate, irritabilità, negativismo, sbalzi d'umore, depressione, crisi di pianto, e un panorama di simili sintomi mentali.

Numerosi pazienti trattati con diagnosi psichiatriche hanno effettivamente rivelato di avere ipoglicemia, compresi quelli classificati con la depressione, disturbo maniaco-depressivo, e schizofrenia.



Epilessia psicomotoria

L'epilessia psicomotoria  è anche conosciuta come l'epilessia del lobo temporale o crisi parziali complesse. L' Epilessia è una malattia cronica del cervello in cui l'attività elettrica del cervello è periodicamente interrotta temporaneamente con conseguente grippaggio.

Non tutte le crisi epilettiche producono convulsioni. Nell'epilessia psicomotoria (mente-motion) le crisi si manifestano in personalità, emozionale, pensiero, e cambiamenti comportamentali. Questa condizione è molto probabile che venga diagnosticata come un disturbo mentale. Le persone con epilessia psicomotoria vengono etichettate con  schizofrenia, psicosi maniaco depressiva, depressione, disturbo da deficit di attenzione, e  altre diagnosi.

Il disturbo ha fasi cicliche. La fase di pre-crisi può durare per ore o fino a sette giorni con sintomi di sbalzi d'umore, depressione, ansia o rabbia costante di basso livello, irritazione o fastidio, accompagnato da infelicità generale e argomenti costanti.

La fase critica di 60 a 90 secondi può includere errate percezioni dell'ambiente, allucinazioni e sensazioni bizzarre.

Tra le crisi epilettiche, la personalità è influenzata da un eccessivo, discorso tangenziale, sentimenti eccessivamente emotivi, e la mancanza di desiderio sessuale. Sotto stress fisico o emotivo, possono verificarsi episodi psicotici.


Allergia cerebrale

L'allergia è una sensibilità negativa, solitamente ad una sostanza, che provoca una reazione fisica. Risposte classiche comprendono la creazione di anticorpi nel sangue, il rilascio di istamina, gonfiore, prurito, naso che cola, e altri. Tuttavia, le sostanze possono causare molte reazioni negative non comunemente associati alle allergie.

Nel caso delle allergie cerebrali (cervello)  - in cui le allergie colpiscono il sistema nervoso - reazioni includono infiammazione del cervello, irritabilità, paura, depressione, aggressività, sbalzi di umore estremi in un solo giorno, iperattività, e psicosi.

Uno studio di "schizofrenici" del Dr. William Philpott ha mostrato reazioni allergiche, come segue: frumento (64%), mais per adulti (51%), latte vaccino pastorizzato intero (50%), tabacco (75% con il 10% di diventare gravemente psicotico con deliri, allucinazioni e paranoia in particolare) e idrocarburi (30% con la debolezza di essere comune e alcuni partecipanti che reagiscono con deliri o inclinazioni suicide). Il novanta per cento dei pazienti ha mostrato reazioni allergiche, con una media di dieci articoli per persona provocando reazioni.


Sensibilità al glutine di frumento

Il glutine è una proteina presente nel grano, segale, orzo, avena che dà un impasto di consistenza appiccicosa. L'incapacità di digerire questi grani si chiama malattia celiaca. E 'stato stimato che fino al 20% degli americani hanno questa malattia in una certa misura.

Gli studi hanno dimostrato che la malattia celiaca risulta eccessivamente alta in popolazioni di "schizofrenici". Ricerche sulla rimozione di glutine e latticini (che sembra spesso aggiungere al problema) dalla dieta di un reparto chiuso ha determinato un significativo miglioramento del comportamento dei pazienti. Vedi anche lo studio Philpott sopra menzionato alla voce "Allergia cerebrale."
I sintomi includono sbalzi di umore (dopo aver mangiato e dopo evitamento), depressione grave, ansia, irritabilità, comportamento compulsivo, sintomi della "schizofrenia", e altri disturbi mentali.



Histapenia - eccesso di rame

Histapenia (Hista-: istamina;-Penia: mancanza di) è una carenza di istamina nel corpo. L'istamina è un importante neurotrasmettitore coinvolto in molte reazioni. Si è trovato che il 50% dei pazienti classificati come "schizofrenici" hanno bassi livelli di istamina nel sangue che salgono a un livello normale quando migliorano.

Questi stessi pazienti si trovano ad avere livelli elevati di rame. Rame elevato riduce l'istamina nel sangue. Un eccesso di rame è collegato con la psicosi.

Secondo Pfeiffer, le persone con histapenia tendono ad avere segni classici, tra cui afte, orgasmo difficile con il sesso, nessun mal di testa o allergie, pesante  crescita di peli sul corpo, idee di grandezza, indebito sospetto di persone, pensieri che si rincorrono,  sensazione che qualcuno controlli la mente, vedere o sentire cose anomale, ronzio alle orecchie, e altri.


Histadelia

Questo è un disturbo, prevalente nei maschi, di troppa istamina nel sangue. (Confrontare con histapenia sopra). Si stima, che interessi il 15-20% dei pazienti classificati come "schizofrenici".

I sintomi includono iperattività, compulsioni, ossessioni, le tensioni interiori, episodi mente vuota, fobie, depressione cronica, e  forti tendenze suicide.

Segni fisici possono includere scarsa tolleranza per il dolore, rapido metabolismo, costituzione magra, sudorazione profusa, allergie stagionali, e raffreddori frequenti.



Pyroluria

Un pirrolo è una sostanza chimica che è coinvolta nella formazione di eme, che rende rosso sangue. Pirroli legano con B6 e poi con lo zinco, riducono in tal modo questi nutrienti. La produzione anormale di pirroli e la loro apparizione nelle urine degli psicotici è stata notata nel 1958 durante la sperimentazione dell'LSD. Si pensa che circa il 15-30% degli "schizofrenici"  abbia la pyroluria. (Almeno il 10% di questi hanno anche problemi di istamina.)

I sintomi includono   respiro dolce fruttato, e odore del corpo, generale perdita di appetito,  problemi di metabolismo degli zuccheri, allergie. Fenomeni mentali includono deliri, allucinazioni, paranoia, occasionale perdita di contatto con la realtà, incantesimi amnesia, e  bassa tolleranza allo stress. La persona ha la tendenza ad avere comprensione (capire che hanno problemi mentali).

La malattia, che colpisce di solito le femmine, generalmente risponde bene al trattamento con vitamina B6 e zinco.


Malattia di Wilson

Questa è una malattia del fegato ereditata dal nome del neurologo britannico Samuel Wilson. L'intestino tenue assorbe troppo rame e il fegato ne espelle troppo poco, con un conseguente accumulo di rame nel fegato e nel cervello. L'esordio è lento e inizia tra 11 e 25 anni di età.

Una vasta gamma di sintomi si verificano, simulando un certo numero di diagnosi psichiatriche, tra cui "depressione maggiore", "schizofrenia" e "isteria". I bambini con malattia di Wilson possono sembrare  mentalmente ritardati. Perdita di appetito e perdita di peso possono essere associati con allucinazioni e deliri.

Le manifestazioni fisiche del morbo di Wilson non appaiono fino alle ultime fasi, quindi è facilmente diagnosticata come "malattia psichiatrica".



Infezione cronica da Candida

La Candida è un lievito che vive nel corpo normalmente. Tuttavia, gli antibiotici ad ampio spettro tendono a uccidere i nemici della Candida nel corpo e può portare a crescita eccessiva di questo lievito. I lieviti emettono tossine che possono indebolire il sistema immunitario e causare una lunga lista di sintomi.

Anche se la psicosi non è una manifestazione comune della Candida, sintomi mentali includono  stanchezza, incapacità di concentrazione, depressione, sbalzi d'umore, ansia, iperattività, deliri, "depressione maniacale", psicosi e tendenze suicide o violente.


CAUSE SCONOSCIUTE


La corea di Huntington

Una corea è un disturbo nervoso caratterizzato da movimenti involontari del corpo e del viso e la mancanza di coordinamento degli arti. La corea di Huntington, una rara malattia ereditaria che prende il nome dal neurologo americano George Huntington, viene comunemente etichettata come "schizofrenia" per il suo  progressivo declino mentale. Anche quando appaiono movimenti involontari, che possono essere scambiati per effetti collaterali dei farmaci (discinesia ndt).

La corea di Huntington appare di solito nella mezza età. I sintomi iniziali possono includere irritabilità, eccentricità e psicosi. Ulteriori segni includono paranoia, ostinazione, indifferenza, euforia, e  violenza. Il disordine si sviluppa in un deterioramento mentale completo. Il Dott. Abram Hoffer trattò con successo due casi tramite la nutrizione.
 Un importante strumento di diagnostica nell'individuare la corea di Huntington è una storia familiare della malattia.


Le prostaglandine

Le prostaglandine ("prosta": in piedi davanti; "glandin": ghiandola) sono sostanze che agiscono come ormoni nel corpo. Hanno effetto sulla pressione sanguigna, il metabolismo, la temperatura corporea, e altre funzioni importanti. Livelli di prostaglandine che sono troppo alte o troppo basse possono creare sintomi. Ci sono diversi tipi di prostaglandine con funzioni specifiche, quindi diverse reazioni fisiche e mentali si verificano con squilibri in ciascuno di questi. Elevati livelli di prostaglandine sono stati osservati,  per esempio, nella sindrome pre-mestruale (PMS). La ricerca ha dimostrato che alti livelli di una prostaglandina chiamata E2 accoppiato con bassi livelli di una chiamato E1 è stato visto come una delle principali cause di alcune forme di depressione. E2 è un depressore del sistema nervoso centrale.

E 'stato osservato che le aree geografiche con bassi livelli di selenio nel terreno e meno sole hanno tassi più alti di "schizofrenia". Poiché alcune prostaglandine richiedono selenio per la loro sintesi, si crede che una carenza di  prostaglandine può essere fonte di "schizofrenia".


Eccesso di dopamina

La dopamina è una sostanza coinvolta con la risposta emotiva e ormonale e l'integrazione di esperienza, emozione e pensiero. Inoltre, stimola il centro del piacere del cervello e si occupa dell'eccitazione sessuale. La dopamina sembra essere un fattore nelle allucinazioni che producono voci e altri sintomi associati alla "schizofrenia". Quelli con histapenia (vedi sopra) hanno spesso elevati livelli di dopamina.



Le endorfine

Le endorfine, scoperte nel 1975, sono sostanze secrete nel cervello. Essi hanno un effetto antidolorifico e anti-stress simile alla morfina. Molecole di endorfine bloccano i recettori nel cervello per eliminare la percezione del dolore.

E 'stato dimostrato che i farmaci che stimolano artificialmente e sopprimono i recettori delle endorfine possono produrre sintomi confinanti psicosi. Molecole di glutine (vedi "Sensibilità Grano-glutine" di cui sopra) sono molecolarmente simili nella forma alle endorfine e, quindi, in grado di creare la stessa stimolazione / soppressione di attività. Alcune proteine del latte è stati dimostrato che  hanno qualità simili.


Eccesso di Serina

Serina è un amminoacido che è parte di molte proteine. Esso svolge un ruolo fondamentale nel mantenere i livelli di zucchero nel sangue. Ha una parte vitale nella produzione della guaina mielinica - il rivestimento che protegge certe fibre nervose.

In numerosi studi i livelli plasmatici di serina sono stati trovati per essere significativamente più alto in "schizofrenici" rispetto ai gruppi di controllo. Vi sono anche prove che il metabolismo della serina è anormale in individui psicotici. In uno studio di un settore limitato di pazienti psichiatrici che hanno risposto a una dieta ricca di carboidrati, a basso contenuto di proteine sono diventati di nuovo psicotici dopo l'assunzione orale della serina.

Eccesso di prolattina

La Prolattina è un ormone noto anche come ormone luteotropico. Proviene dalla ghiandola pituitaria e induce l'allattamento. Donne non gravide hanno bassi livelli di prolattina  che aumenta circa dieci volte nelle donne in gravidanza. Quando i livelli di prolattina sono eccessivi nelle donne non gravide, la condizione è nota come iperprolattinemia.

Questa condizione può produrre un certo numero di sintomi, tra cui l'allattamento da una donna non neomamma e periodi mestruali irregolari o assenti.

L'eccesso di prolattina è stato collegato con la sindrome pre-mestruale e una serie di estremi stati mentali che possono verificarsi con essa. In alcune persone i tranquillanti possono aumentare i livelli di prolattina.

Dialisi

Pazienti che si sottopongono regolarmente a dialisi possono essere esposti ad alti livelli di alluminio nei fluidi di dialisi e medicinali. Una reazione chiamata encefalopatia dialitica può verificarsi. (Encefalopatia è un termine generale per la "malattia del cervello"). Quella che segue è una degenerazione mentale progressiva che si manifesta con tremori, convulsioni, psicosi e altri cambiamenti nel linguaggio e nel comportamento. Riduzione dei livelli di alluminio riduce significativamente l'incidenza di questo problema.

Squilibrio di Serotonina

La serotonina è un neurotrasmettitore, una sostanza chimica che trasmette messaggi da un nervo all'altro. Troppo o troppo poco serotonina è stato associato con la depressione, psicosi, e altri problemi. Mentre i farmaci possono essere utilizzati per mascherare i sintomi di questo problema, non risolvono il problema dello squilibrio. Ulteriore indagine medica è  indicata in queste situazioni per trovare la causa o per trovare supplementi nutrizionali che permetteranno al corpo di produrre livelli di serotonina corretti.

Squilibrio di Leucina, istidina 

Leucina e istidina sono aminoacidi essenziali (il corpo non li rende). Lo squilibrio di leucina, istidina  - leucina alta e bassa istidina - era una condizione che Pfeiffer aveva teorizzato come una causa di "schizofrenia". La ricerca moderna ha dimostrato, tuttavia, che lo squilibrio leucina-istidina non gioca un ruolo significativo.

Interferone, amantadina, farmaci antivirali

Un certo numero di farmaci non psicotropi possono creare psicosi. Va ricordato che il sistema nervoso è intimamente connesso con altri sistemi corporei. I farmaci possono influenzare la chimica del sangue, equilibri ormonali, e una miriade di altri settori che incidono direttamente il cervello e il sistema nervoso.

L'interferone è un trattamento per l'epatite. Si stima che l' 1-2% di utenti che assumono interferone manifestano psicosi o comportamento suicidario.

L'Amantadina, è un farmaco per la malattia di Parkinson, può causare allucinazioni, depressione, nervosismo e confusione. Si raccomanda cautela nel suo uso in persone con una storia di psicosi.

Per chiunque sperimenti un episodio psicotico, l'ingestione recente di farmaci deve essere considerata come possibile causa.

Le piastrine carenti di MAO (monoamino ossidasi)

Monoamino ossidasi è un enzima che metabolizza (distrugge) il neurotrasmettitore serotonina. Le piastrine sono piccole cellule del sangue coinvolte nella formazione di coaguli di sangue. Se le piastrine hanno troppo poco MAO, i livelli di serotonina aumenta. Alta serotonina è collegato con una serie di gravi stati mentali come quello classificato come "schizofrenia paranoide".



Tradotto da qui:

mercoledì 27 marzo 2013

Antipsicotici timeline

MIA (MadInAmerica.com) è una risorsa molto interessante che seguo più o meno dalla sua nascita. 
D'ora in poi inserirò in questo blog le traduzioni di quegli articoli di MIA che ritengo più interessanti. Purtroppo non esiste in italia un sito analogo, formato da professionisti e utenti /ex di altrettanta levatura. Così si scopre che negli stati uniti a fronte di un massiccia medicalizzazione di massa  vi è  per contro un movimento di dissenso molto attivo con progetti concreti orientati al recupero (recovery) al di fuori dalla psichiatria istituzionale. 



Una timeline di ricerca per farmaci antipsicotici

1883 Le Fenotiazine vengono sviluppate come coloranti sintetici

1934 USDA sviluppa le Fenotiazine come insetticidi

1938 Le Fenotiazine vengono usate per uccidere i parassiti dei suini

1949 In esperimenti sui ratti, le Fenotiazine ostacolano l'abilità di arrampicarsi.

1950 Rhone Poulenc sintetizza la Clorpromazina, una fenotiazina, per uso come anestetico

1952 Gli psichiatri francesi ricorrono alla clorpromazina come parte di un cocktail di farmaci capace di  mettere i pazienti mentali in "ibernazione"

1952 La Cloropromazina è descritta capace di produrre una sorta di lobotomia chimica

1954 La Clorpromazina, commercializzata negli Stati Uniti come Thorazina, si scopre in grado di indurre i sintomi della malattia di Parkinson

1955 Si dice che la Cloropromazina può indurre sintomi simili all'encefalite letargica

1959 Prime notizie di una disfunzione permanente al sistema nervoso collegata ai  neurolettici, poi chiamata discinesia tardiva

1960 Medici francesi descrivono una reazione tossica ai  neurolettici potenzialmente fatale, in seguito denominata sindrome neurolettica maligna

1962 Il dipartimento di Igiene Mentale della California stabilisce che  i neurolettici come la clorpromazina e altri prolungano l'ospedalizzazione

1965 Scoperto che i neurolettici mettono in pericolo l'apprendimento negli animali e nell'uomo

1966 Uno studio del NIMH di un anno rileva che i pazienti trattati con farmaci hanno più probabilità di essere riospadalizzati rispetto ai pazienti trattati con placebo.

1972 Si dice che la discinesia tardiva assomiglia alla malattia di Huntington, o "danno cerebrale postencefalitico"

1973 E' domostrato che i neurolettici causano una diminuzione delle cellule nervose dei gangli basali nei ratti

1975 ricercatori di Boston riferiscono che i tassi di ricaduta erano inferiori prima dell'epoca dei neurolettici, e che i pazienti trattati con farmaci hanno maggiori probabilità di essere socialmente dipendenti

1977 In studi su animali con neurolettici viene osservato un aumento significativo dei recettori della dopamina nel cervello, che è la patologia ipotizzata essere una causa della schizofrenia

1978 Il  ricercatore Californiano Maurice Rappaport riporta decisamente superiori a tre anni gli esiti per i pazienti trattati senza neurolettici

1978 Ricercatori canadesi descrivono  cambiamenti nel cervello indotti da farmaci che rendono il paziente più vulnerabile alle ricadute, che chiamano "psicosi indotta da neurolettici supersensitivita"

1978 Si osserva che i neurolettici causano il 10% di perdita cellulare nel cervello dei ratti

1979 La prevalenza di Discinesia Tardiva  in pazienti trattati con farmaci neurolettici va dal 24% al 56%

1979 La Discinesia Tardiva si scopre essere associata a deterioramento cognitivo.

1979 La ricaduta nei pazienti trattati con flufenazina iniettabile si osserva che porta a un "grave peggioramento clinico"

1979 Loren Mosher, responsabile degli studi sulla schizofrenia presso il NIMH, riporta i risultati di qualità superiore a un anno e di due anni per i pazienti trattati senza neurolettici.

1980 ricercatori del NIMH trovano che i neurolettici non migliorano la performance sociale e ruolo nei non-relapser

1982 I farmaci anticolinergici usati per trattare i sintomi parkinsoniani indotti da neurolettici sembrano essere causa di decadimento cognitivo

1985 L'Acatisia indotta da farmaci è legata al suicidio e  omicidi violenti

1992 Organizzazione Mondiale della Sanità riporta che i risultati positivi sulla schizfrenia sono molto superiori  nei paesi poveri, dove pochi pazienti sono mantenuti su neurolettici

1992 I ricercatori riconoscono che i neurolettici possono causare una patologia riconoscibile, che hanno chiamato sindrome neurolettica indotta da deficit

1994 I neurolettici causano un aumento del volume della regione caudata nel cervello, che è un segno di danno cerebrale

1994 ricercatori di Harvard riferiscono che i risultati sulla schizofrenia sono peggiorati negli ultimi 20 anni, e ora non sono migliori che nei primi decenni del 20 ° secolo

1995 Il tasso di recidiva per i pazienti schizofrenici trattati con neurolettici risulata essere superiore all' 80% in due anni dopo la dimissione ospedaliera, che è molto superiore a quella dell'era pre-neurolettici.

1995 La "Qualità della vita" in pazienti trattati con farmaci risulta essere "molto scarsa"

1998 studi di risonanza magnetica mostrano che i neurolettici sembrano  causare ipertrofia del caudato, putamen e talamo, con l'aumento  "associato con una maggiore gravità dei sintomi sia negativi che positivi"

1998 L'uso di neurolettici si trova ad essere associato ad atrofia della corteccia cerebrale

1998 ricercatori di Harvard concludono che "stress ossidativo" può essere il processo attraverso il quale neurolettici possono causare un danno neuronale nel cervello

1998 Il trattamento con due o più neurolettici comporta un aumento del rischio di morte prematura

2000 L'uso di neurolettici è legato alla formazione di coaguli di sangue fatali

2000 La Discinesia Tardiva è legata alla morte precoce

2003 Il rischio di morte precoce per i pazienti affetti da schizofrenia si è riscontrato in aumento dopo l'introduzione degli antipsicotici atipici

2005 i ricercatori NIMH riferiscono che gli antipsicotici atipici forniscono pochi, se del caso,  vantaggi rispetto ai vecchi neurolettici

2006 Il tasso di suicidio per i pazienti schizofrenici è segnalato per essere 20 volte più alto di quanto non fosse un secolo fa.

2007 ricercatori britannici riferiscono che la qualità della vita era migliore con i vecchi farmaci rispetto agli  atipici

2007 ricercatori Illinois riferiscono che a lungo termine i tassi di recupero per i pazienti schizofrenici non trattati sono otto volte superiori rispetto ai pazienti medicati

Link articolo originale: MIA

martedì 31 gennaio 2012

Luoghi comuni in psichiatria VIII

8 - Gli psicofarmaci  semplificano la vita

Ma.. ci era sempre stato detto che le medicine fanno bene, per quale ragione si dovrebbe stare peggio? Le hanno inventate apposta per semplificarci la vita, basta ingoiare una pillola e tutto è più facile.
Purtroppo questo non è vero per la maggior parte dei farmaci in commercio, e a maggior ragione  per i farmaci psichiatrici. Perché come ho detto più volte, è il metodo allopatico profondamente sbagliato, ovvero non è concepibile intossicare l'organismo per guarire un sintomo.

Intossicazione
Ora, i pochissimi che riescono a rimanere in mono-terapia con farmaci di provata efficacia a lungo termine (esempio gli stabilizzatori) possono sentirsi sollevati e scegliere di subire gli inevitabili effetti come un male minore rispetto alla vita che farebbero se ne fossero privi.
Anche se a questi purtroppo non gli viene detto,  esistono terapie organiche altrettanto o più efficaci, ma rispondono bene al farmaco e tutti sono più contenti.
Ma a quale prezzo?
Al prezzo di una lenta e inesorabile intossicazione che porterà inevitabili problemi nel lungo termine.
Tante  persone ho sentito poi lamentarsi, dell'appiattimento emotivo provocato dal lito o da altre sostanze. E questo è solo uno dei molteplici aspetti  che si verificano nel breve termine. Ma nel lungo termine di una terapia protratta a vita c'è da aspettarsi di tutto.   
C'è però un numero sempre crescente di persone che  fanno uso di miscugli .
Come si può umanamente pensare che con un  simile attacco chimico al corpo, un individuo  si senta  meglio?
E infatti si odono lamentarsi continuamente della loro malattia, difficilmente  pensano che sia colpa del cocktail che gli è stato prescritto. Il più delle volte, molti continuano  a eccedere con altre sostanze 'ludiche' ammesse o meno per trovare un minimo di sollievo.
Questi passano con facilità da una cura all'altra, con leggerezza e senza riguardo per gli effetti  di dismissione rapida delle sostanze lasciate.
Una trappola senza fine, da cui è difficilissimo uscire, perché fondamentalmente sei convinto di avere una malattia cronica, inguaribile. Dal momento che questa convizione crolla,   sarà possibile uscire  riducendo drasticamente le sostanze fino alla completa liberazione e disintossicazione del corpo. 

Dipendenza
La dipendenza non è sempre una cosa negativa. Noi dipendiamo dall'aria e dal cibo per esempio.
Ma qui si tratta di dipendenza da sostanze tossiche , proprio come l'alcoolismo il tabagismo e altre dipendenze nefaste. L'unica differenza è che le sostanze da sballo sono più desiderabili, anche se diversi psicofarmaci ormai hanno preso quella strada. Una grossa fetta di malati psichiatrici proviene da storie di abuso, anche di psicofarmaci.
 "Avrò preso le pillole oggi?"  ecco la domanda più gettonata.
Molti psichiatri lamentano una minima percentuale di aderenza alla cura, scervellandosi per cercare strategie di convincimento dei  pazienti, per prendere queste benedette medicine. Ignorando però che questo loro comportamento viene peggiorato dalle cure stesse, in un perverso gioco di reazioni.
Più le persone sono intontite dai farmaci, maggiori sono probabilità di commettere errori, purtroppo  anche fatali.
Spesso si fa confusione con i dosaggi, fino a sbagli clamorosi e molto pericolosi.
Gli psicofarmaci sono un'arma letale in mano al 'paziente'.
Anche non conoscendo  la tossicità delle sostanze prese ad altissime dosi, è facile trova la soluzione più a portata di mano per togliersi la vita. E infatti molti scelgono l'overdose di un mix alcoolico come metodo  preferito per tentare di suicidarsi. 

Difficoltà a distinguere i sintomi.
Spesso si senti dire "ho questo problema" ma non so se è dovuto ai farmaci o alla malattia. Questa difficoltà di distinguere è logorante. La maggior parte delle volte viene imputato alla supposta malattia anziché ad un possibile e comprensibile effetto collaterale dei farmaci, col risultato di aggiungere un altra sostanza alla collezione.  Sento di persone che assumono fino a 5 anche 10 molecole differenti contemporaneamente. Ogni nuovo sintomo che spunta è presto 'coperto' dal successivo farmaco. Fino a quando è ammesso continuare a tappare falle sempre più grosse e numerose se non si toglie l'acqua dalla diga? Fino alla morte del paziente? 

Problemi pratici
Ma i problemi non sono finiti , purtroppo.
Dobbiamo aggiungere tutti quelli dovuti ad una drastica riduzione cognitiva, gente perfino incapace di svolgere azioni semplici come per esempio guidare un'automobile, figuriamoci fare un qualunque lavoro che richiede attenzione e impegno.
La maggioranza dei giovani che vedo, non è ancora in tali condizioni ma tende a diventarlo col passare del tempo. Una parte di essi ha già ottenuta l'invalidità parziale con l'assegno se  nullafacente, che a malapena gli copre la spesa delle sigarette.
E' molto probabile che in futuro gli venga tolta la patente insieme alla salute psicofisica.

Spesso vengo apostrofato in questi termini :
“Io sto peggio con la malattia, quindi devo ringraziare  le mie medicine perché adesso posso continuare a vivere”.  
Bene hai fatto la tua scelta, perché ci credi e sei libero di scegliere. Ma questo tuo benessere è illusorio o precario, perché non stai cercando di cambiare le vere cause del tuo malessere.
Fino a quando riuscirai a mantenere questa illusione, ti perderai tutto ciò che sta intorno a te, in un declino inesorabile verso la cattiva salute.
Hai fatto solo un passo ,  perché ti hanno convito che è necessario ed hai visto dei risultati ma questi  benefici li perderai con gli interessi nel tempo.
Io non ti dico di non curarti, ma che piuttosto curarti in tal modo è sbagliato. Anche se è dimostrato che senza psicofarmaci vi è una maggiore percentuale di recuperi, trovo che esistono per fortuna metodi efficaci privi di conseguenze indesiderate. 
Esiste dunque questa  terza via, poco esplorata e che va ricercata un tutti quelli che capiscono e riconoscono la trappola chimica, riuscendo a recuperare la propria vita e la dignità per mezzo di azioni molto più efficaci ma che hanno il brutto difetto di sacrificare la parte stupida di noi stessi. 

Problemi economici

Qui in Italia i costi sono per la maggior parte a carico del SSN ma non tutto. I farmaci  non espressamente prescritti per quella patologia vengono solitamente pagati, e spesso si ricorre a farmaci generici per limitare altri sintomi farmaco-indotti.
Una famosa 'paziente' americana spende solo di farmaci, due stipendi medi italiani. Quanto costa in Italia un 'malato' psichiatrico?
 Risorse che potrebbero essere ridotte e dirottate in ben altro modo, vengono sprecate per arricchire  baroni della medicina. Si stima in circa 120 miliardi annui  la spesa italiana attuale nella sanità.
Una bella fetta di questo mercato è in mano alle compagnie farmaceutiche.



venerdì 28 ottobre 2011

La parola ai medici

Come ho già ripetuto, non sono contrario ai farmaci per ideologia ma solamente perché ritengo inconcepibile intossicare il corpo per guarire da una malattia che a sua volta può provenire da un'intossicazione.
Anche nel campo psichiatrico 'olistico' i medici si dividono tra quelli che in nessun caso userebbero farmaci psicotropi ed altri che li considerano indispensabili in casi estremi.
La gravità di tali casi dipende anche da una valutazione soggettiva.
Un conto però è sentire un paziente parlare del suo desiderio di farla finita, altro è vedere una persona che si tortura con atti di autolesionismo oppure manifesta violenza sugli altri.
Sebbene anche queste situazioni estreme, possono essere gestite e risolte in modo 'pacifico' applicando tecniche specifiche, i medici preferiscono usare la sola cosa che riconoscono efficace, ovvero i farmaci, piuttosto che sforzarsi di capire le ragioni dell'altro, entrare per un po nel suo mondo. (1)
Ecco qui alcuni pensieri di medici che a mio parere, hanno veramente abbracciato il loro giuramento di "Primo non nuocere":


Dr. Luigi Cancrini, Psichiatra

La depressione clinica è diventata il riferimento per ogni forma di disagio psicologico. Siamo tutti malati e tutti da curare: con i farmaci, naturalmente. Lo dicono con sicurezza 'scientifica' gli psichiatri-vedette della pillola a tutti i costi. Lo ripetono ormai da anni in libri, giornali e trasmissioni televisive, con un martellamento persuasivo che ha, purtroppo, avuto i suoi effetti. Il paradosso è che l'allarme è tanto amplificato, quanto la terapia proposta - il farmaco - è improntata a sopprimere ogni riflessione e ogni approfondimento sui motivi della sofferenza. Si grida alla depressione, ma la cura è il silenzio.


Quali consigli si possono dare a chi sta scivolando in uno stato psichico patologico?
Gli direi con umiltà i cercare l’aiuto di qualcuno che possa aiutarlo temporaneamente nel decodificare i segnali del suo disagio, nel capire il senso, cogliendo così l’opportunità di riorientare la sua vita. Gli direi di scegliere con accortezza uno specialista che non instradi verso l’utilizzo del farmaco, ma che sia disposto e preparato alla via psicoterapeutica e ad un approccio olistico.
Gli direi infine di riferirsi a dei gruppi di auto aiuto, dei gruppi tra “pari” in cui è possibile trovare importanti condivisioni, scambi e supporto reciproco, partendo da similari esperienze di sofferenza.
Quali stili di vita possono aiutarci a mantenere un equilibrio psicofisico e relazionale?
Produrre buoni pensieri, avere buone emozioni, dire parole buone, fare buone azioni: sorridere a se stessi, agli altri, al mondo. E salutare con il cuore bene-dicente. Portare gioia nella vita: amare, lavorare e pregare. Non uccidere, neanche gli animali: diventare vegetariani, ancor meglio Vegan.
E infine non dimenticare che chi punta sulla pastiglia, la salute non la piglia!



Non può esserci infatti vera guarigione se non si comprende prima il senso profondo della propria sofferenza; non può esserci vera guarigione se non si trascende se stessi e l’equilibrio esistenziale prima strutturato.
Spesso gli psicofarmaci, mal utilizzati, impediscono la presa di coscienza delle vere problematiche a monte della malattia. Problematiche ben più ampie di quanto il riduzionismo farmacologico accademico imperante ci voglia imporre.
Un cambiamento di paradigma in psichiatria è da anni rincorso, con vicende alterne.
Una visione olistica del problema, dove i fattori psicologici, sociali, antropologici, spirituali e culturali, si fondono, nella genesi e cura dei disturbi psichici - in maniera circolare - con il ruolo dell’alimentazione, della tossicità ambientale e della iatrogenesi farmacologica laddove documentata, potrebbe essere, a nostro avviso, un nuovo coraggioso modo di procedere.
Da tale nuovo paradigma scaturirebbe un’appropriato utilizzo degli psicofarmaci, riservato alle condizioni di contenimento del disagio mentale, non diversamente trattabile.
A nostro avviso, lo psicofarmaco è una terapia sostitutiva, e per definizione le terapie sostitutive sono indicate per sostituirsi al biochimismo interno quando insufficiente, non certo per stimolarlo.



Ma il concetto più psichicamente mostruoso ed inaccettabile che l'industria-psichiatrica ha inventato, consiste nel << malato che resiste alla terapia>>: quando la psichiatria non guarisce, bolla il malato come “cronico” e, piuttosto che accettare il suo fallimento e dire la verità, “incolpa” il paziente del suo insuccesso il quale diventa capro espiatorio…..di se stesso! Invece di essere l'emblema evidente della sconfitta scientifica, furbescamente viene “medicalizzato” l'insuccesso, con il marchio di ...<<resistente alla terapia>>.



..Sono state coniate purtroppo, anche le cosiddette "malattie Iatrogene" o da farmaci, che
invece di sancire, con il minimo di buon senso rimasto a noi medici, il momento di interrompere il danno introdotto dai farmaci stessi, vengono invece trattate indovinate con cosa? Eh si proprio con altri farmaci!



La mia lunga attività di medico oncologo e di ricercatore, assolutamente libero ed indipendente dalle multinazionali del farmaco o da qualsiasi altro potente interesse economico organizzato, mi porta a sostenere con assoluta convinzione che qualsiasi malattia non è altro che una risposta perfettamente normale ad un ambiente patologico o ad uno stile di vita patologico, detto altrimenti ”anormale”.
Ma l’ambiente patologico e lo stile di vita patologico sono la naturale conseguenza di uno spirito malato. Uno spirito malato è uno spirito caratterizzato da pensieri, convinzioni, valori, emozioni, sentimenti ,stati d’animo patologici.



Per quanto si senta dire che questo disturbo venga efficacemente "curato" dalla medicina tradizionale è bene fare alcune considerazioni:

  • la terapia farmacologica, anche se continuativa, non esclude affatto l'eventualità di possibili ricadute;
  • la terapia farmacologica non guarisce dalla malattia, possiamo dire al massimo che riesce (in maniera più o meno efficace) a controllarla;
  •  i pazienti che si rivolgono all'omeopatia lo fanno in genere sia perchè sentono gli effetti collaterali, spesso importanti, dei farmaci che assumono, sia perchè si rendono conto che il farmaco non aiuta a risolvere il loro problema (= guarire la persona) ma si limita a tenere sotto controllo in maniera sintomatica una situazione che è comunque destinata a rimanere tale e quale senza nessuna prospettiva di vera guarigione.


La sesta considerazione di base della medicina olistica è che ogni malattia è l'effetto dell'ignoranza o inconsapevolezza delle leggi del Tutto. Guarire quindi significa innanzitutto rientrare in una profonda armonia con il tutto, evolvere interiormente, trasformare la propria inconsapevolezza in coscienza luminosa ed amorevole di sé. La via della guarigione diventa la via della realizzazione, della saggezza. Per questo le grandi medicine del passato sono sempre state fatte risalire a grandi personaggi spirituali, ai Budda della medicina, ai maestri di saggezza, agli uomini ed alle donne di conoscenza. Ad essi spettava il compito di guarire l'animo delle persone, oltre che il corpo e la mente. Nelle tradizioni taoista, greca, ayurvedica, tibetana, la legge del tutto veniva chiamata: Dharma, Logos, Tao. Queste leggi di natura regolano le nostre cellule, il metabolismo del nostro corpo, così come il ritmi più sacri della vita e della morte.



Antidepressivi:
Si tratta di farmaci altamente tossici, dei quali è largamente ignoto il meccanismo d’azione e che vengono spesso utilizzati sulla base di ipotesi non provate.
[..]
Gli psicofarmaci non hanno la possibilità di risolvere problemi, ma regolarmente li aggravano e ne introducono di nuovi, tra cui appunto impoverimento spirituale e dipendenza. Se un tempo non lontano erano solo gli psichiatri (ma non tutti) che promuovevano cure farmacologiche per la mente (fa parte della cosiddetta gestione terapeutica psichiatrica, quello di convincere la persona ad assumere farmaci affermando che otterrà dei risultati certi), mentre i medici di famiglia erano sostanzialmente contrari, oggigiorno la maggior parte di questi ultimi, spesso in buona fede, sono pienamente coinvolti e i farmaci che danno dipendenza sono ovviamente i più remunerativi. La dipendenza dagli psicofarmaci è del tutto simile alla dipendenza dalle droghe, con l’aggravante che i primi vengono promossi da parte di chi invece dovrebbe mettere in guardia dal loro uso, visto che l’unica conferma scientifica è relativa alla loro tossicità e pericolosità, il resto sono solo congetture mai confermate.


NOTE
(1) Beyond Belief  - Tamasin Knight  2009

giovedì 20 ottobre 2011

Farmacrazia

In un articolo pubblicato da medicitalia.it si legge di un rapporto di uno studio che stabilisce al 38% l'incidenza dei disturbi mentali nella popolazione europea: + 40% dal 2005. “Ci stimo avvicinando a grandi passi verso una medicalizzazione totale”, afferma lo psichiatra americano Allen Frances.

Attualmente circa la metà della popolazione da 6 anni in su, risulta affetta da una malattia cronica che dovrà essere curata con farmaci specifici vita natural durante. Una persona su due sono già un mercato molto allettante ma evidentemente non basta ancora. Il nuovo manuale diagnostico in lavorazione, il DSM V aggiunge altre nuove patologie psichiatriche per allargare ulteriormente il mercato. Tuttavia emergono molte critiche, specialmente da quei medici che si stanno accorgendo come le prescrizioni di psicofarmaci siano ormai diventando una norma, ancor prima di indagare (non senza fatica) su possibili cause organiche , condizione di salute generale, intossicazione ecc.
Meglio quindi liquidare subito il paziente, dopo 15 minuti , mezz'ora di colloquio con la sua brava ricetta in mano.

Questa pratica degrada sia il medico, che si vede ridotto a pusher autorizzato e ancora di più il paziente al quale viene fornita senza tanti preamboli una prospettiva di sofferenza senza fine. Certo, gli viene detto che curandosi riuscirà a stare bene anche a lungo se segue scrupolosamente le istruzioni. Egli osserva dall'esterno i suoi pazienti ed ha già stabilito il suo criterio di salute mentale: i suoi pazienti stanno bene se non hanno crisi. Non importa se sviluppano altre patologie in seguito alle cure, se hanno ulteriori problemi fisici, se aumentano di peso in modo abnorme, se perdono la vitalità . la concentrazione , la memoria , il desiderio e la sensibilità verso le emozioni. Quello che conta è la vittoria sui singoli sintomi della malattia , del marchio indelebile di cui il paziente è portatore cronico.

Un'amica mi raccontò cosa gli disse il suo psichiatra, quando gli fece una domanda sul farmaco che prendeva, se poteva avere effetti spiacevoli sui suoi reni già malandati. Gli disse semplicemente : “Ti preoccupano più i tuoi reni o la follia?” U altro più cauto avrebbe risposto come ci si aspetterebbe, cioè consigliare un farmaco più tollerato dai reni.
“Meglio sovrappeso e diabetici che psicotici!”, questo è il ragionamento che normalmente fanno.
Perché in fondo sanno che questi rimedi non sono proprio caramelle, ma davanti alla prospettiva della follia diventa tutto lecito, anche rinnegare il proprio giuramento “Primo non nuocere”.
E comunque sempre meglio la contenzione, il TSO e le iniezioni forzate rispetto al rogo, la deportazione , il coma insulinico e la lobotomia del passato. Si può dire di essere in un certo senso fortunati, come pazienti/utenti psichiatrici a vivere in questa epoca.
Pure molti medici cosiddetti olistici, davanti alla malattia mentale si tirano indietro, consigliano il parere di uno psichiatra con la scusa: “Esistono malattie che richiedono inevitabilmente psicofarmaci”.
Il movimento dei sopravvissuti/utenti psichiatrici è anch'esso diviso tra chi proclama la necessità dei farmaci e chi li evita e sconsiglia.

A questo punto ai pazienti non rimane altro che subire , oppure diventare esperti loro stessi della propria salute mentale, studiare le caratteristiche dei farmaci e eventuali rimedi alternativi, leggendo esperienze di altri nelle stesse condizioni che ne sono usciti ecc.. in altre parole : “Dovete capire da voi se i farmaci sono parte della soluzione o piuttosto parte del problema” come diceva Judi Chamberlin.
In base a questo decidere cosa è meglio per noi: accettare di intossicarci a vita, consci delle difficoltà oppure scegliere la via della libertà, consapevoli delle enormi capacità di guarigione del nostro corpo. Una via anch'essa non certo priva di ostacoli ma possibile.
In gran parte questa consapevolezza viene negata dalla diagnosi in poi, le persone accettano loro malgrado questa pesante sentenza, rincuorate dalla certezza di avere a che fare con una subdola malattia 'curabile' proprio come il diabete.

Ci sono innumerevoli cause organiche nelle quali sono state individuate relazioni con sintomi mentali, ma queste relazioni non vengono quasi mai prese in seria considerazione.
In caso di psicosi, la cosa più urgente da fare è somministrare veleni tossici per attutire i sintomi, segnando già chimicamente i malcapitati/e per il resto della loro vita.
Se si ha fortuna e se la terapia ha un termine, può darsi che l'episodio non si ripresenti in futuro, però gran parte delle persone restano intrappolate a vita in questa morsa.
Più andiamo avanti con l'assunzione di queste sostanze, più difficile sarà la loro dismissione fino a diventare praticamente impossibile liberarsene. Anche per questo motivo molti scelgono di rimanere sui loro farmaci pur consapevoli dei danni fisici e psichici che inevitabilmente subiscono.

A chi mi chiede perché mi accanisco sempre contro i farmaci rispondo che:
intanto ciascuno dovrebbe essere libero di scegliere cosa è meglio per sé, che questo ci viene negato dalla coercizione e dal lavaggio del cervello che ci fanno per convincerci della bontà delle loro cure.
Allo stesso tempo ci nascondono astutamente possibili rimedi alternativi per ragioni di convenienza pratica, marketing e ignoranza. Quei rimedi adottati da tutte quelle persone che hanno sperimentato e stanno sperimentando la remissione dalla malattia mentale senza usare droghe di sintesi.
Libertà non significa far finta di non avere un problema, ignorare i sintomi, soffrire gratuitamente per gusto sadico. Significa piuttosto libertà di conoscenza , di scelta ragionata e consapevole.
In definitiva si tratta di scegliere tra la violenza e la compassione verso noi stessi. La scelta farmacologica è un atto di violenza verso il nostro corpo per stare bene, quando si può stare bene lo stesso  senza bisogno di avvelenarci. Questo lo sanno gli animali allo stato libero, lo sapevano gli umani da millenni ma noi a quanto pare siamo così evoluti che ce ne siamo dimenticati.

giovedì 29 settembre 2011

A chi è rivolto questo blog.


Questo blog non è rivolto a chi difetta di spirito di ricerca, a chi pende dalle labbra dei medici e subisce acriticamente tutto ciò che gli viene imposto.

A chi, incurante del rispetto del proprio corpo, crede di essere una macchina da spingere sempre al massimo delle possibilità per sentirsi vivo.

A chi persevera nei propri errori, blocchi e abitudini radicate con la scusa di crederle immutabili.

A chi difetta dell'umiltà e del desiderio di autodeterminazione, di consapevolezza.

A chi crede alle soluzioni 'facili' che non richiedono alcuno sforzo tranne quello di ricordarsi di prendere costantemente le proprie pillole. 

A chi è profondamente convinto di avere una malattia cronica, piuttosto che una possibile condizione umana temporanea di disagio.

A chi per niente al mondo rinuncerebbe ai propri vizi deleteri.

A chi è convinto di essere sbagliato, di non contare più nulla, ovvero niente di ciò che fa, che pensia , che sente è uguale agli altri 'normali'.


NOTA

La mia posizione avversa sui farmaci in generale ed in particolare verso quelli psicoattivi non nasce da una posizione ideologica, antipsichiatrica o altro. Nasce dalla semplice constatazione della loro tossicità. Credo sia molto ambiguo l'atteggiamento dei medici psichiatri quando condannando l'uso delle droghe di strada ed evidenziando la comorbilità nei disturbi mentali, propongono altre droghe legalizzate.
Una droga di abuso per definizione è una sostanza psicotropa, tossica per l'organismo che può creare dipendenza, esattamente come gli psicofarmaci.
Ripararsi nel concetto del 'male minore' è un atteggiamento ipocrita: squalificare a vita le persone intossicandogli la mente e il corpo non è il male minore, è una delle cose peggiori che un essere umano può fare ai suoi simili.

Qualcuno potrebbe obbiettare che la medicina è utile in casi gravi, un salvavita. Molti affermano di essere rinati dopo l'introduzione della terapia, di avere ottenuto quella stabilità che desideravano, anche se con effetti collaterali comunque sopportabili.
Purtroppo nessuno di loro ha fatto i conti con il lungo periodo. Forse non hanno mai conosciuto psichiatrizzati di lunga data, valutato i loro problemi fisici e psichici.
Questa 'rinascita' si dimostra illusoria nella maggioranza dei casi, la sua durata può variare da pochi mesi a qualche anno o più in casi particolari.
I casi particolari che ho osservato possono essere comunque interpretati a livello olistico, ovvero in realtà più che il farmaco è stato determinante il cambiamento dello stile di vita, l'attenzione verso le sostanze di abuso e l'alimentazione. Inoltre si tratta quasi esclusivamente di persone in monoterapia, ovvero sembra che il numero dei problemi sia direttamente collegato al numero di farmaci assunti, ai loro effetti sinergici e collaterali.

Detto questo, ritengo importante lasciare libertà di scelta. Chi desidera intossicarsi per guarire da un malessere dovrebbe essere libero di farlo, conoscendo i rischi a cui va incontro. Ma non esiste una valida ragione per costringere gli altri a fare questa scelta; gli psicofarmaci vengono sempre più spesso imposti anche contro la propria volontà, esiste una pressione e una cultura medica che opprime chiunque abbia a che fare con problemi mentali e non solo. Nessuno si chiede come mai la malattia mentale è in aumento nonostante le medicine. Eppure la buona medicina dovrebbe per definizione debellare la malattia come probabilmente ha fatto con la peste il colera, il vaiolo e altre malattie una volta incurabili. 

Un altro luogo comune è sentire da questi presunti luminari, parole colme di presunzione tipo: “La malattia mentale semplicemente una volta non veniva riconosciuta ma era egualmente diffusa. “
Certo, una volta ci si arrangiava con altri rimedi per affrontare un disagio, ma questo generalmente non diventava cronico. Si pensi all' 80 % dei casi di remissione rispetto al 10% scarso di oggi nella depressione.
Inoltre  la civiltà moderna, lo stress, la lotta per il sostentamento è alienante e concorre a peggiorare la situazione, ma dovrebbere essere vista non come la causa primaria del disagio psichico, bensì un fattore importante in più nel ventaglio delle possibilità.