Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

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lunedì 2 ottobre 2017

Litio: Il suono del SILENZIO

Come ho già scritto in precedenza in un articolo intitolato 'Io non credo in Dio ma credevo nel Litio', ho avuto modo di ricredermi su questa sostanza. A sentire quelli che lo osannano come farmaco miracoloso contro la temibilissima sindrome maniaco-depressiva e le esperienze di molti amici letteralmente 'rinati' dopo essere passati ad assumere gli altissimi dosaggi tossici di litio carbonato, pronti a spergiurare di non abbandonarlo mai e prenderlo diligentemente, vita natural durante amen per non dover cadere mai più nella loro mania distruttiva.
Non nego di avere iniziato anche io a prenderlo per un periodo di almeno due anni, anche se a dosaggi di un terzo inferiori  alla quantità 'terapeutica'. Non nego nemmeno di non essermi mai lamentato o comunque di avere trascurato gli effetti immediati che comprendevano una maggiore sete con minzione più frequente e un leggero tremito. Non posso avere memoria degli eventuali effetti cognitivi o la sensazione di essere sottotono in quanto quando lo assumevo ero già abbastanza depresso di mio come risposta alla cosiddetta fase di mania appena trascorsa. Anzi in quel frangente il mio psichiatra mi disse che il litio avrebbe avuto  la capacità di tirarmi su dalla depressione, solo che occorreva aspettare diversi mesi prima che facesse effetto, salvo che poi ho scoperto che dopo diversi mesi la depressione sarebbe passata comunque da sola.  
Ecco un commento che dimostra in modo eloquente come ci si sente con il litio:

"Sì. Il litio è molto bravo a intorpidire il cervello, paralizzare le emozioni, a disconnetterci dalla 'vita', dal nostro senso di sé e dalla creatività. Penso che possa essere 'salvavita', ma a quale costo per lo spirito umano? Ci sono altri modi per raggiungere una vita degna d'essere vissuta. Una vita che non è definita da un esistenziale 'esserci fino alla morte'. Ci sono altre possibilità. Ci sono altri modi per vivere nel mondo che non richiedono l'intervento (o imposizione) di sostanze che alterano la mente che ci permettono di intorpidire il nostro dolore ma anche di farci vivere come uno zombie. Questa è stata la mia esperienza, comunque, per quello che vale. Un'esistenza libera dal litio è molto più degna d'essere vissuta."

Solo più di recente (da 10 anni a questa parte) sono venuto a conoscenza di studi che dimostrerebbero il legame tra 'mania' e dismissione del litio , ma anziché essere considerato un ritorno della condizione tenuta a bada dal litio sarebbe proprio un effetto indesiderato di tale sostanza quando improvvisamente viene a mancare. Ho avuto modo di appurare personalmente questo fatto ma allora fu fatto passare per un ritorno della 'malattia' quando al contrario senza farmaci non sarebbe mai avvenuto.
In sintesi, il litio dovrebbe stabilizzare una condizione che per sua natura gode di  lunghissimi periodi di stabilità, a meno che non si interrompa l'assunzione o si diminuisce bruscamente la dose tossica, pardon 'terapeutica'. 

Ecco dunque come anche in questa 'cura', ritenuta la più, solida, studiata e di provata efficacia nasconde una trappola infida, così come tutte le altre cure psichiatriche.

Hello darkness my old friend.     

Ma dulcis in fundo, non sapevo ancora nulla di una sindrome irreversibile dal nome inquietante procurata dal litio: SILENT. Ce ne parlerà brevemente lo psichiatra Peter Breggin nell'articolo che segue, scritto in risposta all'idea degli psichiatri, evidentemente innamorati alla follia di questo veleno, di proporre l'inserimento del litio, perfino nell'acqua potabile perché tutti possano beneficiare delle sue tossiche proprietà.  



Litio nell'acqua potabile?

Di Peter R. Breggin, MD
Pubblicato Domenica 25 Giugno 2017


“Lithium: il dono che continua a darci in Psichiatria” è il titolo su un pannello al meeting annuale del 2017 della American Psychiatric Association (APA).  Gli psichiatri esaltano il valore di questa neurotossina  come una cura naturale da mettere nell' acqua potabile. Questo farmaco è approvato dalla FDA per reprimere episodi maniacali ed è anche prescritto, senza l'approvazione della FDA per livellare la depressione e per prevenire il suicidio. Questi utilizzi mancano entrambi di una solida base scientifica.

Cos'è che rende il Litio un tale dono per la psichiatria? E 'il farmaco più velenoso e specificamente neurotossico usato in psichiatria. La maggior parte dei trattamenti che danneggiano il cervello sono sempre tra i più lodati come cure in psichiatria, da qui la popolarità dei farmaci antipsicotici e dell'elettroshock . Ovviamente la maggior parte di questi trattamenti sopprimono drammaticamente  nell'individuo,  i sentimenti, i pensieri e le attività. L'effetto finale comune di tutti gli interventi psichiatrici dal Ritalin al  Prozac al Risperdal e altri psicofarmaci è la soppressione dei sentimenti della persona.

Nel 1983, ho iniziato ridicolizzare la promozione del litio nella nostra acqua potabile,  ma non mi sarei mai sognato che questa idea fosse ancora viva come non mai nel 2017.

I medici di Harvard hanno recensito la prova certamente contraddittoria e speculativa riguardante il miglioramento della salute mentale nelle comunità con elevati livelli naturali di litio nella loro acqua da bere. Il concetto è ridicolo, naturalmente. Non bastano gli studi difettosi sull'acqua potabile. Questi irriducibili sostenitori non possono nemmeno produrre studi scientifici che dimostrano un solo beneficio a lungo termine del litio per qualsiasi problema umano, mentre è relativamente facile dimostrare il danno a lungo termine per la funzione del cervello e della cognizione , così come la mania dovuta al ritiro dalla neurotossina.

Il trattamento farmacologico psichiatrico di lunga durata con il Litio provoca una sindrome chiamata SILENT: Sindrome Irreversibile Litio Effectuated Neuro Tossicità. SILENT comprende perdite durevoli nella capacità di camminare, parlare, e danni alle funzioni mentali superiori.

Il trattamento con litio provoca indifferenza, ritiro sociale e disfunzioni cognitive in volontari sani. Il trattamento di routine può danneggiare i reni, la tiroide e altri organi.

Quanto è neurotossico il litio? 

Questa sostanza è così neurotossica che i pazienti devono fare prelievi  periodici di sangue per verificare la concentrazione della tossina nel sangue. Piccole variazioni di questa concentrazione possono diventare così neurotossiche che i pazienti possono ammalarsi e morire senza realizzare ciò che sta avvenendo. E 'così neurotossica che provoca letargia, stanchezza, flaccidità e altre anomalie neurologiche nei neonati e nei lattanti di madri che assumono il litio.

I livelli di litio nell'acqua sono relativamente minuscoli rispetto ai livelli a volte mortali e sempre distruttivi indotti nel flusso sanguigno umano dalla prescrizione. Queste piccole esposizioni in acqua potabile non hanno alcun effetto noto sugli esseri umani.

Allora, perché spingere un idea così stupida come mettere il litio nell'acqua potabile? Perché può influenzare gli psichiatri altrettanto stupidamente ad ignorare i pericoli estremi del farmaco al fine di darne di più agli adolescenti come sostiene il pannello APA.

Nulla induce di più in errore ben intenzionati genitori, di un breve riferimento dal loro psichiatra infantile di fiducia dicendogli che il litio è “una sostanza naturale” già presente nell'acqua potabile e pensata per essere utile. I medici non ricordano a questi genitori che alcuni dei minerali ed elementi più velenosi sono “naturali”, cioè, si trovano in natura. I veleni “naturali” comprendono il mercurio, il piombo, l'amianto, l'arsenico, e le radiazioni ionizzanti.

La libertà richiede una mente libera dai farmaci

La psichiatria è sempre alla ricerca di risposte in tutti i posti sbagliati. Ma forse questi sostenitori del litio sanno quello che stanno facendo. Uno degli effetti più evidenti di questa sostanza sulle persone e gli animali è la soppressione generale di attività volontaria o di forza di volontà . Tutti i comportamenti creativi e spontanei si riducono. 
Volete rimanere  persone libere e indipendenti? State all'erta sui piani di mettere litio nella vostra acqua potabile. Nel frattempo, evitate l'uso del litio come farmaco psichiatrico per voi e i vostri familiari.

Come ho descritto nel mio libro sulla dismissione di psicofarmaci , se si sta già assumendo litio,  prendere in considerazione un aiuto professionale nel ritiro da questa sostanza, usare molta cautela in quanto il ritiro dei litio può causare mania.