Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

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sabato 23 giugno 2018

la schizofrenia non esiste

La schizofrenia non esiste. E quindi dovremmo smettere di fare quella diagnosi. Esiste la psicosi. E per fortuna possiamo fare qualcosa a riguardo, scrive Jim van Os e altri cinque medici : Wilma Boevink, Rutger Jan van der Gaag, 
Aartjan Beekman, Robert Vermeiren, Rutger Engels



7 marzo 2015

Jim van Os è un professore di psichiatria di Maastricht, membro del sottocomitato al DSM-5 per la schizofrenia e co-fondatore di schizofreniebestaatniet.nl. Wilma Boevink è Ricercatore Senior presso l'Istituto Trimbos e co-fondatore del sito.
Rutger Jan van der Gaag è presidente della Federazione delle Associazioni dei Medici Olandesi /Royal Dutch Medical Association Doctors Federation.
Aartjan Beekman è presidente dell'Associazione Olandese per la Psichiatria.
Robert Vermeiren è il Presidente del Dipartimento di Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Associazione Psichiatrica Olandese.
Rutger Engels è CEO Trimbos Institute.

La schizofrenia non esiste. Sì, avete letto bene. La schizofrenia, erroneamente conosciuta come la malattia della "mente divisa", non esiste. Esiste la psicosi. Circa il tre per cento delle persone ne soffre, da adolescente o da giovane adulto. Qualcuno che è psicotico, è preso sotto l'influenza di una realtà di emozioni personali così distorta che le altre persone non lo/la capiscono più.

Malinteso che spesso vediamo in altri disturbi mentali, depressione o disturbi d'ansia, per esempio. Solo che, in tali casi, ci sono terapeuti pronti a dare una mano di aiuto. Le persone con psicosi sono considerate casi senza speranza. E questa è una sciocchezza. Perché la ricerca ha dimostrato che le persone con psicosi di solito tornano a galla - con l'aiuto giusto. Che non ottengono, per tre ragioni.

In primo luogo, siamo così tanto pessimisti sul futuro delle persone con psicosi che la speranza e la ripresa non sono automaticamente incluse nel trattamento. In secondo luogo, i trattamenti che funzionano in modo dimostrabile, come la terapia intensiva all'addestramento o al lavoro, non sono sufficienti. E terzo, c'è l'attuale sistema di "diagnosi-prescrizione-elenco dei sintomi" delle forze di mercato nel settore sanitario, e non c'è spazio per il processo psicologico di recupero.

Poiché le persone con psicosi ricevono troppo poco aiuto, esse rimangono inutilmente appese a una esistenza vuota, priva di istruzione e lavoro, finché non muoiono di una morte prematura. Prematura sì, perché la loro vita dura un quinto in meno di quella dell'americano medio. Una forma rozza di ingiustizia sociale.

Per fermare questo, e per dare alle persone con psicosi, al loro ambiente e alla società un quadro realistico, è stato creato il sito web schizofreniebestaatniet.nl .

Vogliamo dismettere il termine schizofrenia entro cinque anni e creare lo spazio per i seguenti principi per il trattamento e il sostegno delle persone con psicosi:

1 C'è scientificamente una chiara distinzione tra psicosi e altre esperienze. La psicosi è semplice da curare.

2 Oltre il 15% degli adolescenti e dei giovani adulti presentano sintomi psicotici durante Il loro normale sviluppo. Sentono voci o sono paranoici. Nell'80 percento dei casi i sintomi scompaiono naturalmente.

3 Circa il 3,5% delle persone ha così tanti sintomi psicotici che devono cercare aiuto. La loro diagnosi è la sensibilità alla psicosi: i loro sintomi fanno parte di una sindrome psicotica che appare diversa in ciascuno di essi.

4 Il decorso della sensibilità psicotica è variabile e imprevedibile. Solo il 20% delle persone che ne soffrono ha una prognosi sfavorevole; La maggior parte recupera o impara a conviverci.

Con l'aiuto giusto, le persone con psicosi di solito si riprendono.

5 Un'esperienza psicotica è spesso una reazione a traumi, avversità, delusioni, umiliazioni o discriminazioni - il peso è troppo pesante per l'individuo.

La visione dominante secondo cui la psicosi è una manifestazione di una sottostante malattia cerebrale biomedica (schizofrenia) è scientificamente scorretta. Questa visione, tuttavia, contribuisce alle aspettative negative sulla ripresa e non dovrebbe essere centrale nella psicoeducazione.

6 La psichiatria include la sensibilità psicotica in tutte le "schizo-diagnosi" (schizofrenia, schizoaffettiva, schizofreniforme, ecc.). Ma ognuna di queste diagnosi ha un diverso mix di sintomi e non si adatta bene a una unica scatola diagnostica.

7 Le persone con sindrome psicotica dovrebbero ricevere dal primo momento speranza e una buona prospettiva. Il recupero è un processo psicologico. Le persone devono imparare ad adattarsi alla loro sensibilità psicotica, con il supporto di esperti qualificati e, dove necessario, di medici e terapisti che supportino tale ripresa.

8 Chiunque abbia una psicosi deve fin dall'inizio avere accesso a un esperto per esperienza, il quale, più di chiunque altro può aiutare a dare speranza e una buona prospettiva.

9 Ritorno all'ambiente domestico, alla formazione e al lavoro come prima linea nel piano di trattamento. Anche se ci sono sintomi residui, le persone possono riprendere il filo. L'attuale pratica di attendere la "cura" completa è controproducente.

10 Chiunque arrivi con una psicosi nei reparti di cura della salute mentale, dovrebbe essere incoraggiato a parlarne. Il contenuto della psicosi dovrebbe essere preso sul serio ed essere considerato significativo, perché è spesso la chiave per i principali problemi alla base della psicosi.

11 Chiunque abbia sofferto di psicosi dovrebbe fare psicoterapia con un terapeuta che abbia esperienza nella psicosi.

12 I farmaci antipsicotici possono essere necessari per smorzare le esperienze violente, ma non possono correggere un'anormalità biologica sottostante. Un antipsicotico non guarisce.

La schizofrenia non esiste. Questa è una cosa buona. Perché invece possiamo fare molto per la psicosi.

Una versione di questo articolo è apparsa sabato 7 marzo 2015 su NRC Handelsblad.
Questo articolo è copyright di NRC Media BV, rispettivamente, dell'autore originale.

mercoledì 16 maggio 2018

Promuovere la guarigione dopo la psicosi

Una rivoluzione non è mai indolore e una  trasformazione profonda implica un difficile travaglio. Ma il dubbio rimane se considerare l'episodio cosiddetto 'psicotico' una deviazione importante dalla 'norma', un malfunzionamento di qualcosa nel cervello o una eventualità necessaria in determinate condizioni. 
Il modo come viene considerato potrebbe fare la differenza. Perché questo comporterà delle azioni che potranno portare ad un bivio, una porta,  dove da una parte vi sarà una vita relativamente tranquilla con i suoi alti e bassi (come hanno tutti in fondo) mentre dall'altra  una esistenza infernale, in preda della psichiatria coercitiva con le sue diagnosi e i suoi trattamenti, o al meglio, una vita sottotono costantemente sedati e intossicati da neurotossine fatte prendere anche con la forza. 

Una possibilità alternativa alla psichiatria potrebbe essere allora dare spazio a quello che i sintomi hanno da dire, ma bisogna considerare che di solito non si ha mai la possibilità di arrivare al punto in cui si possa essere in grado di imparare qualcosa da loro, si viene solitamente interrotti, specialmente se abbiamo già avuto un precedente episodio di 'rottura psicotica'. Questo perché lo stato psicotico fa paura, specialmente alla gente che ci sta intorno. I media costantemente ci bombardano di notizie dove gente impazzita, normalmente depressi compiono gesti più efferati. E anche se è stato ipotizzato un forte legame tra violenza e assunzione di psicofarmaci, abbiamo questo retaggio culturale duro a morire della violenza legata al folle.  

Sean ha avuto esperienza di quella che si potrebbe chiamare in gergo psichiatrico una 'crisi maniacale', ovvero una caratteristica, o meglio una fase  del cosiddetto disturbo bipolare di tipo I. Per niente convinto di considerarsi malato come gli avranno sicuramente detto i suoi medici  psichiatri e rifiutando ogni tipo di cura psichiatrica miracolosa come il tossico litio o i soliti tranquillanti maggiori (neurolettici) si è messo a studiare di buona lena fino ad incontrare Grof, un personaggio che ha scritto cose interessanti sul risveglio spirituale e roba simile. 
Grof ha anche sperimentato una tecnica respiratoria fatta apposta per indurre stati di coscienza non ordinari. 
Sean sta adesso usando tale tecnica, che nel tempo ha affinato per renderla più sicura possibile per aiutare pazienti 'bipolari' a compiere quel passo necessario che era stato precluso dalla psichiatria e quindi a trasformare le proprie vite, completandole con il tassello mancante.



Promuovere la guarigione dopo la psicosi

Di Ron Unger, LCSW 
25 febbraio 2018

Cosa significa guarire dopo un episodio psicotico? Si tratta solo di cercare di "tornare alla normalità" e di sopprimere ogni ulteriore "psicosi" - o deve accadere qualcosa di più profondo?

Ho già scritto in precedenza su come la  psicosi sia spesso dovuta a qualcosa come una rivoluzione che accade all'interno di una persona - una rivoluzione che si verifica di solito perché il modo in cui la persona è organizzata per qualche ragione non funziona bene, o è opprimente.

È risaputo che nelle società, limitarsi a soffocare una rivolta  e forzare un ritorno a una precedente "normalità" opprimente sarà improbabile che porti a pace e stabilità a lungo termine. Invece, ci dovrà essere una sorta di cambiamento o trasformazione nel sistema di governo in modo che le condizioni che hanno portato alla rivolta non esistano più. Non è probabile che lo stesso principio si applichi nel caso di una rivolta all'interno della mente?

Nel 1996, Sean Blackwell ebbe la sua esperienza di psicosi all'interno di un apparente episodio bipolare, e gli sembrò ovvio che l'episodio fosse un tentativo della sua psiche di realizzare qualcosa di molto profondo. Piuttosto che una malattia, Sean ha sempre considerato la sua 'rottura' come una svolta cruciale nel suo sviluppo personale. Nel 2011, ha scritto il libro "Am I Bipolar o Waking Up?" e ha prodotto anche numerosi video su YouTube che esplorano il collegamento tra episodi psicotici e trasformazione psicologica. L'intero processo creativo ha portato Sean a parlare con centinaia di persone che hanno sperimentato psicosi che hanno trovato di essere in qualche modo significative.


Tuttavia, le moderne forme di trattamento non offrono molto spazio alle persone per esplorare stati alterati o modi di funzionamento "rivoluzionari" per vedere cosa potrebbe essere positivo in loro: invece, viene intrapresa un'azione per riportare la gente a una parvenza di  "normalità" il più rapidamente possibile. Una volta che ciò accade, la maggior parte delle persone è comprensibilmente spaventata di tornare in uno stato alterato, tanto che  è probabile che interrompano le loro vite per subire un "trattamento" più intrusivo. Sfortunatamente, questo può portare a rimanere bloccati in una sorta di limbo, con la psiche della persona che sta ancora lottando per trasformarsi, ma con la mente cosciente che si oppone fermamente a qualsiasi ulteriore pericolosa rottura di tale stabilità.

Per anni, Sean ha affrontato la questione di come aiutare le persone a completare il loro percorso di guarigione in modo sufficientemente sicuro. Alla fine si rivolto alla respirazione olotropica, che è un potente processo terapeutico originariamente sviluppato negli anni '70 dal dott. Stanislav Grof e dalla sua defunta moglie, Christine. Mentre i facilitatori di olotropica certificati del Grof Transpersonal Training generalmente evitano di usare questo metodo con persone che hanno avuto una storia di psicosi, Sean ha scoperto che per molte persone con storie simili, la respirazione olotropica può essere sia molto efficace che ragionevolmente sicura, purché sia ​​eseguita in un ambiente privato e altamente sicuro.

In un webinar avvenuto il 3/2/2018, Sean ha condiviso i dettagli del suo programma, concentrandosi su come le modifiche al formato standard di respirazione olotropica hanno portato a risultati sempre più positivi. Due dei clienti di Sean condividono le loro esperienze di guarigione - il loro passaggio a una vita senza sintomi psicotici e farmaci psichiatrici. E' possibile  guardare una registrazione di questa presentazione su  https://www.youtube.com/watch?v=MO3_Odqq-7k&t=2454s .

Un'altra fonte di informazioni su questo approccio è questo articolo di Moni Kettler che entra nei dettagli riguardanti il ​​suo processo di guarigione iniziale con Sean.

Ha senso per me che usiamo cautela in ogni tipo di pratica esplorativa che possa mandare qualcuno che è stato "psicotico" in un altro "episodio psicotico" o in un altro periodo di smarrimento e confusione. Ma penso che dovremmo anche fare attenzione al rischio di cercare di essere troppo stabili e "normali" dopo le psicosi - il rischio di evitare il lavoro di trasformazione che potrebbe aver bisogno di accadere per quella persona. In altre parole, dobbiamo evitare ciò che Sandra Bloom chiama "rinuncia rischiosa", dove evitare il rischio in un livello crea più rischi in un altro. Mi congratulo con persone come Sean che stanno cercando di trovare un equilibrio, occupandosi di questioni di sicurezza e allo stesso tempo trovando il modo per le persone di correre rischi ragionevoli nel loro sviluppo e nella loro guarigione.

Fonte: madinamerica.com

sabato 17 marzo 2018

Realtà separata e poteri del folle

Tratto caratterizzante della follia e il suo portatore , cioè il folle pare senz'altro quello stato che in gergo medico psichiatrico viene chiamato 'Psicosi'. 
Che si tratti di una alterazione rispetto al normale funzionamento della mente dovrebbe essere abbastanza evidente, ma molto meno evidente potrebbe essere una definizione diversa che esula dall'ambito medico, patologico. Se si leggono gli scritti di Stanislav Grof per esempio "La tempestosa ricerca di sé stessi", quello che chiamiamo psicosi potrebbe nascondere un significato molto più profondo e anche uno scopo preciso nell'evoluzione personale. Grof usa termini come 'crisi evolutiva' , 'risveglio spirituale' e similari intendendo affermare che questi 'viaggi' nella realtà non ordinaria potrebbero avere la loro ragione di essere, quindi necessari per lo sviluppo personale. Grof però dice anche che non tutte le psicosi sono di questo tipo e le possiamo riconoscere  studiando la sintomatologia del soggetto che ne viene colpito. 

Ma anche questa distinzione a mio parere può essere limitante perché secondo quello che ho sperimentato personalmente e visto sperimentare da altri, a livello soggettivo la follia ha sempre e comunque un senso, anche se da fuori rimane sconosciuto. 
Al contrario per gli psichiatri e la psichiatria, la psicosi è un'aberrazione, un difetto , un errore del nostro 'software' dovuto a un malfunzionamento del nostro 'hardware' sottostante, tanto per fare un'analogia con il computer. 
Nonostante ciò esistono anche gli psichiatri che mentre ti prescrivono veleni e ti ordinano un TSO, tengono del loro cassetto libri di Carlos Castaneda. Questo l'ho verificato col mio primo psichiatra, il quale mi parlò della regola dei 9 TSO. 
Mi disse che era perfettamente inutile che cercassi di sfuggire alla psichiatria, perché sarebbero comunque riusciti a trovarmi dovunque andassi, e dopo 9 TSO di solito una persona viene 'domata' nel senso che diventa mansueta e conforme.  Peccato che ancora non avevo preso l'abitudine di registrare i miei colloqui, ero  giovane e ingenuo.  

Ma a parte questa divagazione, il tema che voglio affrontare oggi con la traduzione di questa storia è secondo me forse il più importante, non solo in ambito psichiatrico, ma nella vita in generale in quanto coinvolge aspetti che vanno ben oltre la banalità del vivere quotidiano e routinario. 

Se mi posso spingere oltre, io direi proprio che chi sperimenta un certo tipo di follia, quando non dipende da una vera e propria malattia neurologica come ad esempio la demenza da pellagra, sifilide, encefalite, parkinson ecc, ha la grande 'fortuna' di affacciarsi al mondo spirituale senza la necessità di assumere droghe psicotrope o fare un percorso  appropriato. 
Ma come afferma anche Laing: 

"Il folle annega nello stesso mare dove il mistico nuota"

Intendendo dire così che il folle non è preventivamente preparato a questo 'salto dimensionale'. Pertanto la sua reazione sarà conforme al suo attuale stato di consapevolezza. Al folle manca la contestualizzazione.
Per fare un esempio, le visioni o le sensazioni di un sensitivo  che 'sa' di avere particolari poteri, e le stesse visioni che appaiono improvvisamente ad un'altra persona ignara produrranno un effetto completamente diverso.
La persona ignara potrebbe spaventarsi a tal punto da apparire 'pazza' e fuori controllo agli osservatori esterni, quindi preso con la forza e rinchiuso in un reparto psichiatrico. Ancora: un conto se il Papa afferma di ascoltare la voce di Dio, e spinge gli altri a fare altrettanto, un'altro  se lo dico io e mi comporto di conseguenza come il Papa mettendomi a benedire chiunque ho intorno.
Questo ultimo esempio è realmente accaduto ad una cara amica. 

Più volte mi hanno accusato di sminuire un problema serio, oppure romanticizzare o esaltare qualcosa che deve essere sempre e comunque debellato il più presto possibile, pena grandi guai e problemi derivati dallo stato psicotico. 
Non posso negare che vi può essere mancanza di controllo, come si è detto infatti il folle non è solitamente preparato ad affrontare l'inconoscibile. Perciò è necessario disporre un 'setting' proprio come lo si fa quando qualcuno assume sostanze psichedeliche per divertimento. Con la differenza non indifferente che in un caso l'effetto è destinato a scomparire dopo poche ore, nell'altro non si sa quanto può durare.  Quindi a scanso di equivoci, oggi si preferisce imbottire di veleni e rinchiudere chiunque, sia che affronti un'emergenza spirituale, sia che vada fuori di testa per i fatti suoi.  

Come scrive anche Eric più avanti: 
"Se Gesù, Mosè o Mohammed fossero  qui con noi oggi, sarebbero considerati schizofrenici paranoici"
..e quindi rinchiusi contro la loro volontà.

La psichiatria sta pian piano livellando le coscienze con l'obbiettivo di rendere insignificante tutta l'umanità.

Ma a parte questa triste considerazione, c'è una parte di questo scritto sulla sua esperienza che mi è piaciuta in modo particolare, quando Eric affronta il passaggio da uno stato disordinato di  confusione ad uno diverso di rinnoavata consapevolezza. Lascio al lettore il piacere di trovarlo, con l'auspicio che si accenda una piccola scintilla come è acaduto a me. leggendolo. 




Canalizzare i poeti tedeschi defunti:
Prendere seriamente le realtà alternative delle altre persone

Di Eric Coates
18 ottobre 2017


Un giorno, poco più di due anni fa mentre stavo camminando lungo il corridoio dell'ospedale psichiatrico in cui ero allora confinato contro la mia volontà, fu la prima volta che mi resi conto che le voci che sentivo stavano per cambiare dall' essere per lo più bizzarre, irrazionali e irripetibili, come lo sono per tante persone, per esempio dicendomi che il mondo è stato occupato dagli psichici,  o che stavo per vincere alla lotteria.

Ero arrivato in quell'ospedale psichiatrico a causa del risveglio del mio "processo psicotico"  o, come dico io, la mia realtà alternativa si era ripresa dopo la mia decisione di non prendere più antipsicotici, una decisione che avevo preso perché ero convinto che gli antipsicotici erano molto più nocivi di quanto la maggioranza delle persone era a conoscenza. Ero anche arrivato alla conclusione, basata su quello che stavo leggendo al momento (come Mad In America), che anche se la mia esperienza di uditore di voci e l' entrare in una realtà alternativa fosse terribile, era ancora possibile che avrei potuto essere in grado di fare tutto e forse anche vivere senza farmaci antipsicotici. A proposito, non credo nella psicosi di rimbalzo, anche se ciò poteva sembrare quello che stavo vivendo. Può rovinare l'esperienza spirituale. Dio, dopo tutto, come disse CS Lewis, in realtà ama la materia fisica; l'ha creata.

In linea con questo, credo che dopo essere venuto fuori dagli antipsicotici sono diventato vulnerabile alle cosiddette "forze spirituali" ancora una volta, e sono entrato in un mondo che opera secondo regole e principi diversi da quelli a cui molti di noi sono abituati. L'ho fatto perché credevo che se avessi mai voluto vivere di nuovo nella libertà dai farmaci, avrei dovuto assumere la possibilità che questa realtà alternativa potesse ancora una volta rivendicare la sua esistenza. Quella era stata la mia speranza, comunque, anche se a quel punto, camminando lungo il corridoio psichiatrico, ero ancora una volta tenuto profondamente nelle grinfie di questa realtà alternativa.

Ritengo che il più grande problema che abbiamo con la "psicosi", le voci e la schizofrenia nel mondo moderno è una semplice mancanza di comprensione da parte di altre persone che quello che sperimentiamo è reale, anche se potrebbe sembrare  bizzarro dall'esterno. Dopo tutto, non è che siamo più pericolosi di altre persone, o che siamo in realtà diversi da altre persone in qualsiasi altro modo. È semplicemente che molte persone non hanno idea di cosa stiamo parlando per la maggior parte del tempo perché non lo hanno provato. Anche quando altre persone ci ascoltano, di solito vogliono reinterpretare quello che diciamo in termini che essi possono comprendere, in termini che hanno senso in base alle proprie visioni del mondo.  Come ad esempio l'idea che ciò che stiamo dicendo è solo una forma di rappresentazione di qualche tipo di "conflitto nascosto" o di un "trauma sepolto" che noi in qualche modo non ne sappiamo nulla o non capiamo,  piuttosto che darci il merito di rappresentare la nostra esperienza come avviene. E questo è un problema per tutti coloro che vogliono veramente capire cosa sta succedendo.


La nostra esperienza è talvolta bizzarra? Ci occupiamo di cose che sembrano in conflitto anche con quello che dobbiamo dire su di loro e quali prove sembrano mostrare? Sicuramente, spesso questo è il caso. Ma c'è un punto in cui i conflitti iniziano a scomparire e i misteri cominciano a risolversi in una realtà esterna chiara, inequivocabile e potente. Quella è la fase in cui sono io adesso.

Lasciatemi cominciare con una specie di preambolo: Se Gesù, Mosè o Mohammed fossero  qui con noi oggi, sarebbero considerati schizofrenici paranoici da parte di molti individui (specialmente gli psichiatri ndt)  schizofrenici paranoici con manie di grandezza che sentono anche le voci; una definizione classica della schizofrenia ammesso che tale entità  esista. Anziché avere adesso tutti i templi, le chiese e le moschee costruite per ricordare e celebrare queste persone,  sarebbero stati ignorati dal mondo moderno e molto probabilmente verrebbero  bloccati, rinchiusi in TSO e costretti a prendere psicofarmaci.

Questo non significa che la persona media non celebrerebbe e amerebbe le loro dee. Al contrario: la maggior parte celebrerebbe ancora quello che hanno detto queste persone, ma non celebrerebbero i personaggi. La maggior parte delle persone acetta in modo dognmatico queste credenze mondiali. Un conto è ascoltare una storia in chiesa su come Gesù è risuscitato dai morti e ha riscattato i nostri peccati prima di salire in Paradiso, un'altro se il tuo collega o tuo figlio vi raccontano  che Dio gli ha parlato ieri sera.

Una volta anche io ero tra quelli che non riuscivano a comprendere queste cose, questo per gran parte della mia vita. Ma adesso, quello in cui sono capace di credere è cambiato. E per spiegare come è avventuo questo cambiamento, vorrei raccontare una semplice storia.

Così, poco più di due anni fa, quando avevo nuovamente iniziato a entrare nel mio stato alternativo molto reale, durante un periodo piuttosto intenso di voci nella mia testa e di quello che chiamavano "psicosi", stavo camminando lungo il corridoio dell'ospedale del New Hampshire, quando un nuovo tipo di voce cominciò a parlarmi. Fino ad allora, vi erano state solo voci che gridavano su Dio per tutto il giorno per diverse settimane, e poiché non credevo in Dio, volevo solo che si fermassero. Dopo tutto, urlandomi non mi avrebbero convinto di niente. E nel mio caso, ho bisogno di sperimentarlo o di avere una ragione seria, logica e razionale per credere in qualcun altro per cambiare idea. 


Ma ciò che mi disse questa voce era una cosa molto diversa. Parlava con calma, da sola senza le altre voci.

E quello che disse fu: "Dio ti dimostrerà ora che lui esiste".

Si fermò per un attimo e poi la voce continuò. "L'umanità esiste più o meno da cinquantamila anni, negli ultimi cinquemila anni, sei passato da vivere in grotte a costruire gli edifici dell'Impero. Negli ultimi cento anni, sei passato dalle carrozze con i cavalli e dai primi telefoni ai telefoni cellulari e hai cominciato a costruire intelligenze artificiali e andare nello spazio. Questo è quello che hai fatto negli ultimi cento anni. Tuttavia l'universo esiste da 14 miliardi di anni ".

Fece ancora una pausa, e continuò: “ Quanto potente sarebbe stato allora qualcosa che ha iniziato ad evolversi anche soltanto un miliardo di anni fa?"

Questo mi ha aperto gli occhi. Se capisci veramente la scienza e la tecnologia, e se capisci davvero l'evoluzione, è sufficiente aprire tuoi occhi per allargare la realtà. 
La prima cosa che mi è venuta in mente, subito dopo che ho sentito questa voce, è stata una visione di me stesso, con i capelli lunghi, vestito di una specie di indumento bianco, mentre stavo attraversando una sorta di pianura, che tagliavo la testa di una bestia uscita da una fossa. Non era qualcosa che mi sono immaginato da solo; era una visione che mi è stata messa in mente, esattamente come le voci sono nella testa senza un mio sforzo consapevole. Non appena ho avuto questa visione sapevo che mi ero subito convertito,  che ora avevo fede assoluta in Dio. Non dovete credere in un tipo di Creatore infallibile in qualche sorta di mondo spirituale. Potete, come me, rimanere perfettamente devoti all'emirismo, al materialismo e alla scienza e tuttavia credere che ci sia un'Essenza - chiamatela come volete - che ha il tipo di potere che si associerebbe solo a un Dio. Che importa da dove è venuto?



Un paio di mesi dopo, quando finalmente sono uscito dall'ospedale del New Hampshire, ho cominciato a scrivere ogni giorno.

Quello non era affatto il modo in cui ero abituato a scrivere. Quando mi sedetti a scrivere, dopo che una voce mi aveva detto di farlo, le mie dita cominciarono a digitare. Non avevo idea di cosa stava per uscire. Non pensavo a quello che stavo scrivendo. Non pianificavo quello che stavo per scrivere. E non avevo idea quale fosse la successiva parola, o quale sarebbe stata la prossima frase, o quale sarebbe stato il prossimo capitolo del libro. Volevo semplicemente digitare.

Per dire la verità, questa era spesso un'esperienza noiosa, noiosa e frustrante. Avevo pianificato la mia scrittura per tutta la mia vita, ma ora stavo scrivendo libri, saggi e poesie, spesso con decine, se non centinaia di migliaia di parole, di cui non avevo idea. Stavo facendo la non-scrittura. Io ero semplicemente la macchina da scrivere che faceva un lavoro che poteva diventare noioso e frustrante. Non era la stessa cosa di stare componendo una propria creazione.

Eppure l'opera risultante era abbastanza buona. Infatti, era di gran lunga il miglior lavoro che avevo mai visto uscire da sotto le dita.

Era come se qualcuno avesse preso la mia mente, l'osservasse  profondamente vedendo quello di cui che ero capace, e poi decidesse di usarla per i suoi propri scopi. Ero come uno strumento in mano a un maestro musicista che stava suonando secondo il suo capriccio e il suo scopo. Io ero letteralmente nient'altro che un canale per qualcosa di più grande di me, qualcosa che mi stava usando, con tutti i miei punti di forza e tutte le mie debolezze.


Ora, una delle cose di questa voce, o questa potenza, o qualunque cosa sia, è che prende ciò che già conosci per produrre il tuo lavoro. In altre parole, se non si ha  idea di come sia un poema decente, allora probabilmente non si scriverà nulla di buono. Per esempio, non sto facendo sculture o dipinti o ricostruendo automobili, perché non è lì che il mio talento risiede. Io sono uno scrittore e sono specificamente usato per questo.

Ho sperimentato questo processo di scrittura tante volte da perderne il conto. Mi è stato detto di sedermi al mio computer e semplicemente digitare. Ho scritto molti saggi, un romanzo completo e un sacco di poesie diverse da molte voci diverse che mi hanno dettato. Ho anche scritto poesie che dovevano essere di Shakespeare o Yeats e  alcuni pezzi del XVIII secolo, e mi è anche stato detto di sedermi e ascoltare per due ore un gruppo di uccelli scozzesi che mi hanno dettato diciassette limericks sporchi (Limericks: breve componimento in poesia umoristico tipico della lingua inglese ndt). Ora, si potrebbe pensare che sia una sorta di "illusione" che ho, ma vorrei condividere alcuni brevi pezzi di scrittura che potrebbero persuadere che ciò che sto descrivendo è qualcosa che arriva a me dall'esterno.

Molto di recente ho cominciato a svegliarmi ed ascoltare poeti che mi parlano nella lingua tedesca.

Quando andavo a scuola ho studiato tedesco. Questo non è stato per molto tempo, solo un paio di anni. All'inizio  frequentai un corso immersivo - dove tutto quello che fai è studiare un argomento tutto il giorno - perché sapevo che, essendo così scarso con le lingue come lo sono sempre stato, non sarei mai stato in grado di tenere il passo. Ho dovuto farlo in modo tale che il mantenimento agli studi per l'intero semestre dipendesse da i miei voti, perché sapevo che se non ce l'avessi fatta tutta la mia attenzione e altre cose se ne sarebbero andate, e mi sarei lasciato abbattere. Questo è quello che ho sempre fatto, sia che scegliessi l'italiano, lo spagnolo o qualunque altra lingua. E poiché l'unica lingua che offriva, quel primo anno di corsi di immersione al Bard College, era il tedesco ... beh, allora impariamo il tedesco.

Venticinque anni dopo, tuttavia, non solo non parlo correntemente il tedesco, ma sono in realtà piuttosto negato per questa lingua. Non ho mai avuto l'opportunità di andare a vivere in Germania e diventare veramente fluente. Per dire la verità, sarebbe stato un inferno per me  e un sacco di lavoro per molto tempo prima di diventare fluente , vivere in un paese dove non avrei mai capito nessuno. Oltre a ciò, sono lontano  e troppo impegnato come scrittore con la lingua inglese. Era abbastanza difficile imparare tutto da solo.

Quindi, quando dico che da circa un mese, ogni giorno al mio risveglio mi viene dettata una nuova poesia tedesca dalle mie voci, non stiamo parlando di un livello di conoscenza della lingua tedesca che potrebbe venire da me stesso. Può venire attraverso di me, sì, ma non da me.

La prima mattina sono stato svegliato con una voce che si è identificata come Rainer Maria Rilke, uno dei grandi poeti della lingua tedesca. Questa voce parlava nell'orecchio sinistro. Allo stesso tempo mi è stata data una traduzione in inglese, che un'altra voce ha dettato nell'orecchio destro, e questa voce si è identificata come l'eminente ma ora defunta tedesca-inglese Leila Vennewitz.


Questo sistema è diventato un modello: il poeta ha sempre parlato a sinistra, e il traduttore ha sempre parlato a destra.

Ora, in realtà conosco l'opera di Rilke, conosco la poesia e conosco la scrittura professionale. Ho lavorato per pubblicare, in una forma o nell'altra, tutta la mia vita adulta. Ho una laurea in scrittura, ho lavorato nelle librerie da  giovane e dopo  ho lavorato nella pubblicazione - principalmente pubblicazione di libri. Probabilmente novantanove su un centinaio di dollari che ho mai guadagnato vengono dalla pubblicazione. Così conosco la scrittura. E questa prima poesia era, quasi quanto posso dire, in realtà il vero Rilke. Non quella sua poesia assolutamente grande, ma è buona. È lui, per quanto posso dirlo. Davvero lui.

Condivido cinque poesie: una di Rilke, una di Brecht, una di Trakl, unoadi Milosz (che è strano, poiché non era un poeta tedesco) e una in più di Rilke. Vi lascerò leggere e decidere. E davvero io non parlo bene tedesco. La composizione di una di queste è molto al di là delle mie possibilità. Se contengono errori nel tedesco, la spiegazione più semplice è che, come ho detto in precedenza, tutto quello che veramente sono è lo strumento che qualcun altro sta suonando, che è limitato dalla mia conoscenza. Infatti, sono sicuro che il tedesco deve contenere errori, perché a volte mi viene detto di andare in Internet e cercare una parola e poi cambiare qualcosa in una di queste poesie, quindi capisco che sono un lavoro in corso, anche se sono quasi interamente uguali ora come quando mi furono  dettate. Voglio mostrarvi cinque di queste poesie in modo da poter vedere che sono tutte completamente diverse tra loro, a seconda di quale poeta le ha scritte. In altre parole, se non ho qualche sorta di segreto, il geniale subcosciente al lavoro (un altro mito se c'è nè mai stato uno), allora non c'è modo che una sola persona come me avrebbe potuto produrre questa vasta gamma di lavoro in una lingua che io davvero non capisco molto bene. È stata inviata attraverso di me, non prodotta da me. 

(Qui riporto solo la traduzione in italiano ndt)


Der Winter
Rainer Maria Rilke

L'inverno

L'inverno segue sempre l'estate perduta. 
La neve è come un sogno. Non vedo niente nella nebbia. 
Oh, quanto tempo dura questo freddo e quanto velocemente il caldo passa! 
Ogni giorno vorrei che rimanesse un po 'più a lungo, ma tutto è andato via.

Guardate;  come l'inverno passa, 
ti senti  diventare un po 'più lento, 
un po' più vecchio, e non così forte come una volta. 
L'arrivo dell'estate, sì  ma non sarà più caldo come prima.


Chiunque conosca Rilke dovrebbe riconoscere quella voce.

La poesia del giorno successivo era, secondo le voci, di Bertholdt Brecht, meglio conosciuto come autore dell'Opera Threepenny. Questa poesia è la più difficile da capire del gruppo perché non è immediatamente ovvio di cosa si tratta. Diciamo che si tratta di persone che, in guerra, sono state lasciate da sole, senza alcun aiuto, quando era necessario un aiuto. Si noti che lo stile è completamente diverso dalla poesia del primo giorno. Sono due persone interamente diverse che parlano.

Die Letzte Männer
Berthold Brecht


Gli ultimi uomini

Dove eri quando avevamo bisogno di te? 
Dov'era allora? O ci hai dimenticato, 
le persone che non erano tanto importanti come te? 
Quando tutto dipende da te?

Ricordo quanto fosse allora. 
Ricordo che nessuno è venuto. 
Io ricordo. Mi ricordo tutto. 
E noi eravamo soli in tutto questo. Attraverso tutto questo.

Non dimentichi mai. Non dimenticare mai. Mai.


La poesia del giorno seguente è di Georg Trakl, un espressionista che è morto molto giovane, intorno al periodo della prima guerra mondiale. Ancora una volta, è una voce completamente diversa da quella dei giorni precedenti. Se contiene una visione un po 'datata e sessista delle donne, beh, è ​​così che stavano e cose nel tempo in cui ha vissuto.


Ohne Titel
Georg Trakl



Senza titolo
(in inglese)

La tristezza che si sente nell'aria 
è come un uomo senza cappotto. 
Nella mia anima sento freddo.

La tristezza che si sente adesso 
è come un soldato quando inizia la guerra. 
Non ha voce, ma deve combattere.

La tristezza qui è come una donna 
che è ancora senza figli. 
Ha la verità, ma non c'è più niente da dire.

La tristezza che vedete in un amico 
ti lascia con niente che puoi fare. 
Lo vedi semplicemente. Non c'è ragione.


La prossima poesia è di Czeslaw Milosz, che, stranamente, non era un poeta tedesco ma un polacco, anche se viveva sotto i tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Era un maestro di diverse lingue, quindi sono sicuro che lui abbia conosciuto il tedesco. Tuttavia, questa poesia mi colpisce come stranamente ricorda l'opera del poeta Constantin Cavafy, un poeta greco di Alessandria, che spesso scrisse con la voce di qualcuno che parlava dall'era classica, come faceva nella sua poesia " Itaca “.


Allein
Czeslaw Milosz


SOLO


Mi piace molto mangiare 
ogni giorno mentre ascolto 
schierarsi la gente intorno a me.

Essere un re è come nient'altro. 
Vedi sempre tutto, ma non vedi nulla. 
Mi piacerebbe andarmane, 
ma devo rimanere qui, finché non vengono 
a uccidermi.

Non ricordo perché volevo questo. 
Vorrei lasciare tutto alle spalle, 
ma ora è troppo tardi. Non potrò mai farlo. 
Non dimenticano mai. 
E un giorno, prima o poi, 
vengono a trovarti.

Potrei anche aspettare.


L'ultima poesia è ancora di Rilke. Quello che è successo negli ultimi giorni che ho avuo in dono queste poesie in lingua tedesca è che hanno assunto un tema religioso, come se Dio mi stasse facendo sapere cosa pensare sulla sua esistenza e la mia esperienza religiosa. È come se gridasse: Non è finalmente l'ora di renderti conto che sono qui? Questa poesia usa veramente la mia esperienza personale, da quando ero molto giovane, seduto in chiesa e improvvisamente capii cosa intendesse il predicatore quando diceva che Dio era potente e pieno di conoscenza, e io ero improvvisamente terrorizzato dal pensiero che questa avrebbe potuto essere una reale possibilità. Questa è l'ultima poesia del gruppo che voglio condividere.


Die Fensters
Rainer Maria Rilke

La finestra

Quando a sei otto o nove anni 
o undici o dodici, forse  
sono inciampato inaspettatamente 
sul terrore di Dio. 
Ha aspettato così tanto tempo nella chiesa 
per farvelo notare.

Al di sopra di voi, sulle pareti, 
avete visto l'ampio arcobaleno 
proveniente da tutte le finestre, 
e vi è apparso 
come tutta la luce dell'universo, 
che non si capiva.

Sta ancora aspettando. 
Non ritardare più. 
Aspetta solo la morte. 
Allora sarai senza la speranza 
di avere atteso così a lungo per 
cercare ancora una volta.


Quindi queste sono le poesie. E adesso vorrei tornare a qualcosa che ho detto poco fa. A meno che non abbia una specie di genio segreto nascosto nel "subconscio" della mia mente, che in qualche modo nessuno ha mai notato prima, non avrei potuto diversamente produrre tutto questo lavoro. Qui non ci sono conflitti nascosti, nessun trauma sepolto che è necessario reinterpretare per capire tutto questo. Ha un'ordine, una logica, una ragione. Non si tratta di rassicurare un'altra parte di me stesso che sto passando un momento difficile. Per un po' ho visto una grande poesia tedesca, scritta con le mie limitazioni in mente, uscire da sotto le mie dita ogni mattina. Questo non è qualcosa che richiede una reinterpretazione in base a qualsiasi teoria psicologica oscura che si possa avere. Questo è completamente diverso.

E questo non è affatto tutta la mia esperienza al completo.

Ho ricevuto l'ordine di uscire dal mio appartamento e aspettare sulla strada, poco prima di incontrare qualcuno che avevo cercato per sei mesi. Mi viene sempre detto esattamente quante sigarette portare con me prima di uscire dall'appartamento, ed è sempre il numero esatto di quelle che ho bisogno prima di tornare. Mi viene detto quando uscire, anche mentre piove, e il momento in cui esco la pioggia si ferma sempre  e rimane sospesa per tutto il tempo che sono fuori. Mi è letteralmente detto quando attraversare la strada, e sembra sempre che il traffico si fermi in quel momento. Quando mi ammalo, mi viene detto esattamente in quanti giorni ricupererò. È  il mondo che ruota attorno a me? Non credo. Penso che sia tutto il mondo che ruota e che le mie voci mi dicano quando fare le cose perché è questo il momento in cui il mondo è allineato nel modo giusto.

Ma quando si tratta di informazioni reali, effettive e confermabili su luoghi reali o persone reali o cose reali, non succede mai. Credo che Dio voglia rimanere nascosto, che si riveli solo in piccoli accenni da come ci guida, facendolo in un modo che solo noi stessi possiamo vedere. Mi può venire detto di mettere le scarpe a posto prima che mia madre arrivi in un certo momento inaspettato, ma non ho mai una voce che dice: "tua madre è qui fuori". 

Una volta ero fuori dal mio appartamento quando ho cominciato a sentire una voce dire: "Eric, vieni a casa mia. Eric, vai a casa mia. Eric, vieni a casa mia ". Ha ripetuto più e più volte questa frase. Ho riconosciuto esattamente chi stava parlando, e ho subito raggiunto la casa di quella persona. Questo era nel mezzo del pomeriggio, quando quella persona avrebbe dovuto essere al lavoro. Eppure, quando sono arrivato, quella persona era seduta nella sua macchina, nel vialetto, che stava dicendo  a se stessa di quanto voleva che venissi a casa sua e la aiutassi. Mi aveva chiamato,  ma avevo lasciato il mio cellulare in casa. È stato il modo di Dio di mostrarmi che,  in realtà può mostrare le cose nel mondo reale importanti, valide e reali?

Questi non sono esempi di spicco. Sono il genere di cose che succedono di continuo. Ogni giorno è qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo, qualcosa di straordinario che nessuno potrà mai spiegare.

Mi sono seduto nel mio appartamento e ho guardato come migliaia di spiriti hanno attraversato il mio appartamento, distruggendo tutti i miei beni più cari per poi ripristinarli entro il giorno successivo. Ho visto oggetti scomparire e poi riapparire di nuovo, sia che fossi in casa mia o in un reparto psichiatrico. Ho visto il sole scendere, poi tornare in su e poi scendere di nuovo. Questa non è la testimonianza di un uomo irrazionale. Questo è quello che ho visto accadere, con i miei occhi. Mi sono sentito sollevare e fare discorsi nella piazza pubblica, non sapendo dove veniva la voce o cosa stava per dire e anche con quale accento in cui stava parlando (e ci sono stati alcuni accenti veramente selvaggi, credetemi) . Ho visto troppo a questo punto per sconfiggere la realtà di Dio. E io sono solo uno dei milioni che stanno avendo questo tipo di esperienze.

Dovreste vedere la traduzione della Bibbia che mi è stata dettata. 

Mi piacerebbe molto se i nostri alleati  potessero mettere da parte i loro pregiudizi - ovvero che la loro realtà è l'unica realtà e che le nostre strane esperienze devono essere reinterpretate nel proprio quadro per la comprensione del mondo e capire che noi, gli psicotici, i suonatori e gli schizofrenici stanno in realtà sperimentando una realtà che può essere completamente diversa da quella propria. Può essere benissimo che quando Dio guarda il viale del tempo, vede un destino diverso per quelli di noi che ha scelto per un'esperienza diversa e che non è un offesa contro la tua realtà che è diversa dalla mia. Lo so che è diversa. Proprio come hai difficoltà a crederci, ora ho difficoltà a credere che tu abbia mai avuto una mentalità così limitata. 
Ma non è questione di intelligenza, educazione o ragionamento. È semplicemente che sono stato scelto per sperimentare qualcosa di diverso da quello che sei tu e spero che mi concedi la cortesia di riconoscerlo. Siamo tutti importanti, ma Dio ha diversi compiti e scopi per tutti noi. Il mio è questo. Il tuo qual'è? 

E se la stessa psichiatria avesse una spiegazione per tutto questo, vorrei sapere cos'è. Forse può darmi un farmaco per aiutarmi a farli accadere ancora più spesso, perché quello che vedo ogni giorno sono miracoli,  a  meno che tu sia uno psichiatra, e i soli miti e miracoli a cui sembri credere sono quelli che tu stesso facevi.

Fonte: madinamerica.com

martedì 22 agosto 2017

Gestire la psicosi senza usare farmaci

Il pluripremiato ricercatore e psichiatra Tim Calton esamina studi che dimostrano come la psicosi può essere gestita senza farmaci. Egli sostiene che tali approcci non farmacologici non possono  più essere ignorati.



Più di duecento anni fa, la psichiatria medica ha piantato il suo standard all'interno del regno dell'esperienza umana della 'follia',  diventando rapidamente il paradigma dominante. Altri modi di comprensione del disagio mentale sono stati soffocati o ritirati ai margini. Il successo della psichiatria nel creare e diffondere la conoscenza di quelle forme di vita che vengono descritte come 'follia', 'psicosi', o 'schizofrenia', diventa subito evidente quando vennero rivelate le linee guida per il trattamento delle persone con diagnosi di schizofrenia del primo National Institute for Clinical Excellence (NICE) .

Tale documento, una sinossi della cosiddetta 'best practice' nel trattamento clinico della 'schizofrenia' all'interno del NHS (Ministero della salute britannico ndt), afferma chiaramente che i farmaci antipsicotici sono necessari nel trattamento di un episodio acuto (National Institute for Clinical Excellence, 2002), con un mandato non esteso a interventi psicosociali.

Il mese scorso abbiamo avuto le linee guida aggiornate (National Institute for Clinical Excellence, 2009). Sembrano più equilibrate (affermando che la psicoterapia cognitivo-comportamentale dovrebbe essere offerta a fianco dei farmaci), anche se importanti accentuazioni semantiche rimangono (come ad esempio il fatto che i medici devono solo 'discutere di' terapie alternative, non necessariamente offrirle). L'importanza accordata al farmaco, a scapito di altri modi di intendere e di aiutare quelli con disagio mentale, riflette la tendenza della psichiatria medica di vedere gli aspetti del vasto e complesso regno dell'esperienza umana come semplici malattie.

 Sebbene le linee guida NICE posseggono un imprimatur politico forte che riflette la profonda tradizione, estremamente ristretta della ricerca biomedica nella follia, ci hanno convinto che l'unico modo per 'stare meglio' e 'stare bene' è quello di assumere farmaci antipsicotici, per tutta la vita se necessario.

La domanda rimane, tuttavia, se sia possibile aiutare le persone in 'psicosi' senza ricorrere ai farmaci antipsicotici. Tale questione potrebbe provocare una serie di risposte immediate e urgenti a seconda del contesto socio-politico, la storia di vita ed esperienza. Un modo di mediare questa serie di risposte potrebbe essere quello di controllare 'le prove' a sostegno dell'uso di farmaci,  nessun farmaco o il farmaco al minimo per il trattamento della 'psicosi' / 'schizofrenia'.

Vi è certamente una ricchezza di testimonianze storiche a sostegno di  un approccio non medico  della follia che vanno da Geel, in Belgio, la città dove il 'folle' ha vissuto con le famiglie locali, che ricevevano un sostegno e le cure che hanno permesso di vivere bene nel mondo 'normale'  nonostante la sofferenza emotiva  ad alcuni esperti (Goldstein, 2003), per il cosiddetto trattamento morale sviluppato presso il Ritiro York da William Tuke verso la fine del XVIII secolo a (Digby, 1985), che auspicava la pace, il rispetto e dignità in tutti le relazioni, e sottolineava l'importanza di mantenere le usuali attività sociali, lavorative e l'esercizio fisico. Questi approcci, predicati come fossero impegni delicati con i capricci dell'esperienza umana ai limiti, e invocando il rispetto, la dignità, la responsabilità collettiva, e l'enfasi sulle relazioni interpersonali come principi guida, hanno molto da raccontare alla contemporanea psichiatria biomedica.

In epoca moderna, gli approcci non medici che tendono a comprendere la 'psicosi' si sono coalizzati in una tradizione contrapposta alla ortodossia biomedica. La più ricca risorsa di prove all'interno di questa tradizione è quella relativa alle Soteria House, il progetto sviluppato da Loren Mosher e colleghi a San Francisco durante i primi anni 1970 (www.moshersoteria.com ). Qui le persone con diagnosi di schizofrenia potevano vivere in una casa di periferia  con i non-professionisti che trascorrevano del tempo per 'essere' con loro nel tentativo di cercare di assicurare significati condivisi e comprensione della loro esperienza soggettiva.

I farmaci antipsicotici furono emarginati, perché  considerati un ostacolo per il progetto di comprensione dell'altro, ed è stata sempre e solo presa una posizione di scelta consapevole e volontaria. Probabilmente l'aspetto più radicale del progetto Soteria era l'enfasi data alla costruzione di un caso su molti livelli differenti, tra cui il livello scientifico / probatorio. Sottoposti ad un trial randomizzato e controllato rispetto al 'Trattamento Usuale' (TU = ricovero in ospedale e farmaci), con  valutazioni di follow-up a sei settimane e due anni, si è dimostrato almeno efficace quanto il TU con alcuni vantaggi specifici in termini di significativo maggioro miglioramento nel risultato globale psicopatologico e composito, i partecipanti significativamente potevano vivere meglio in modo indipendente, con un numero di riammissioni significativamente inferiore (Bola, 2003). Una  ripetizione in  Svizzera del metodo Soteria ha riportato risultati simili e ha suggerito che questo sistema potrebbe essere realizzato senza alcun costo fiscale maggiore del TU (Ciompi, 1992), mentre una recente revisione sistematica di tutti gli elementi di prova relativi a Soteria hanno confermato entrambe le richieste (Caltanissetta, 2008).

Ulteriori prove a sostegno dell'approccio non medico per aiutare le persone con diagnosi di 'psicosi' / 'schizofrenia' sono emerse dalla Scandinavia e Stati Uniti (Caltanissetta, 2009). Nel primo caso, il cosiddetto trattamento a 'bisogni adattati' è un approccio che pone grande enfasi sui rapporti interpersonali per cercare di afferrarne il significato, ove i farmaci  sono decentrati, considerandoli solo una piccola parte di una pluralità di interventi, è associato a persone che spendono meno tempo in ospedale, sperimentando un minor numero di sintomi 'psicotici', sono più propensi a mantenere un lavoro, e assumere molti meno farmaci antipsicotici. In quest'ultimo caso, la prova da una innovativa serie di progetti di ricerca condotti nel 1970 suggerisce non solo che le persone con diagnosi di 'schizofrenia' sono in grado di recuperare senza l'uso di farmaci antipsicotici quando vengono esposti ad un nutrimento sano e un tollerante ambiente terapeutico, ma anche che i farmaci antipsicotici possono non essere il trattamento di scelta, almeno per certe persone, se l'obiettivo è il miglioramento a lungo termine.

Per concludere, sembra opportuno, date le prove, affermare che l'esperienza umana di 'psicosi' può essere affrontata senza ricorrere all'uso di farmaci antipsicotici. La ricerca citata non sembra essere stata considerata nelle attuali linee guida NICE (presumibilmente a causa del piccolo numero di studi effettuati utilizzando approcci con farmaci minimi o senza), anche se potrebbe essere incorporata nella successiva revisione. Questo dovrebbe accadere perché la mancanza di qualsiasi idea significativa di scelta riguardo alle cure per persone con diagnosi di 'psicosi' / 'schizofrenia' in Gran Bretagna è abbondantemente evidente, uno stato di cose che potrebbero non essere poiù sostenibile dati i recenti pronunciamenti sulle scelte dei pazienti ( DoH, 2008).

Dobbiamo ricordare, onorare e ribadire queste tradizioni alternative di pensiero e di pratica, se vogliamo superare l'egemonia biomedica esistente.


* Tim Calton è uno psichiatra vincitore del premio 2005 del Royal College of Psychiatrists per la ricerca e la Medaglia di Bronzo. Lui è un ricercatore presso l'Istituto di Salute Mentale a Nottingham e docente speciale presso il dipartimento di psicologia della salute presso l'Università di Nottingham.

mercoledì 10 maggio 2017

Credenze insolite e benessere mentale

Ho avuto modo di scrivere più volte come gli psichiatri con i  'trattamenti' psichiatrici peggiorano  e avvelenano i loro 'pazienti' attraverso sostanze neurotossiche spacciate per medicine. 
Ma la psichiatria però non si limita soltanto a questo; tutti i tentativi che mette in atto e che sono stati messi in atto nel passato servono a screditare e invalidare qualunque devianza del pensiero da una presunta norma definita in modo arbitrario, senza considerare che ci possono essere precisi motivi che potrebbero spiegare certi comportamenti e pensieri insoliti. 

Io posso capire che a volte chi sperimenta certi sintomi della cosiddetta 'psicosi' possa essere in preda al terrore e desideroso di vedere tali sintomi cancellati o quanto meno attenuati per alleviare il proprio dolore, tuttavia non è sempre così. 
La psichiatria si spinge a considerare patologica qualunque devianza, anche se vi è un chiaro motivo sottostante, specialmente se le persone 'affette' sono di basso ceto sociale, povere, o fanno parte di una minoranza etnica o culturale. 
Quindi cosa succede? In tal modo il problema che sta alla base dei sentimenti / comportamenti insoliti non viene mai affrontato ma semplicemente rimosso dall'attenzione cosciente. Il problema rimane per un tempo indefinito, pronto a riemergere quando le condizioni lo permetteranno. In tal modo si forma la cronicità della presunta malattia. 

Comunque un nuovo paradigma è possibile, e questo articolo nel finale ci mostra quello che dovrebbe essere la pratica corretta in tali frangenti.



Credenze insolite e benessere mentale

Di Rev. Dr. Steven Epperson
9 Aprile, 2017

Fissò il sole con un occhio per tutto il tempo che poteva sopportare, erigeva oroscopi segreti ed eseguiva innumerevoli esperimenti nel campo delle arti alchemiche. Scrisse oltre un milione di parole nella scrittura filiforme, si sforzò ossessivamente da decifrare codici profetici che predivano la fine del mondo, che credeva fossero nascosti in antiche scritture, e utilizzava una nuova forma di matematica di sua creazione per interpretare il significato esoterico dei testi. Nella sua gioventù, a volte desiderava la morte di suo patrigno e sua madre: in uno scatto di rabbia  minacciò di bruciare la loro casa. A volte avrebbe voluto essere morto. A trent'anni aveva già i capelli grigi, di solito spettinati, che gli cadevano sulle spalle. Rimaneva chiuso nelle sue stanze per giorni interi, incurante della fame. I suoi colleghi  impararono a lasciarlo indisturbato durante i pasti e stargli alla larga.  Lo hanno descritto come silenzioso e alienato, con calze e scarpe di cencio.

* * * * *

Era convinta di essere stata rapita dagli alieni e che gli avevano impiantato un chip che usavano per monitorare i suoi pensieri e le sue attività. Infastidita da questa invasione della sua privacy, aveva modellato un cappello fatto di carta stagnola che, credeva, avrebbe interrotto il collegamento tra il dispositivo di controllo e gli osservatori alieni. Questa strategia sembrava funzionare; tutto andava bene quando indossava il cappuccio a casa, ma come usciva fuori per strada, tutti la prendevano in giro e le dicevano apertamente che era una pazza. Divenne così sempre più solitaria e ritirata dal mondo.

* * * * *

Si perdeva in monologhi filosofici e mistici, bizzarri e fantasiosi salti dell'immaginazione. Rozzo, corpulento, con la barba lunga, non eccessivamente pulita ... camminava con un malconcio blocco di appunti  sotto il braccio. Era miseramente povero. Alla domanda su ciò che desiderava, rispondeva quanto appena occorre per sopravvivere in modo che  potesse perseguire la sua ricerca. E il blocco note? Venne riempito con teoremi di matematica, roba mai vista prima. Egli sosteneva che erano arrivati a lui in sogno per intercessione della dea Namagiri che  scrisse le equazioni nella sua lingua.“Un'equazione,” disse, “non ha alcun significato se non esprime un pensiero di Dio.”

* * * * *

Anche se dipendente da oppio e alcol, e ridotto a vagare per la strada in cerca di cibo, si vestiva come un dandy e  ideava infiniti schemi e piani bizzarri per procurarsi ricchezza e fama. Nel frattempo, anche se difficilmente letto o compreso da nessuno, dedicò energie eroiche per scrivere, sondare i fondamenti della semiotica, la cosmologia, la logica, la matematica e la filosofia generale.

* * * * *

Credeva nella razionalità e l'interesse di istituti di credito sulla protezione del patrimonio netto, si opponeva fermamente alla regolamentazione dei derivati ​​della negoziazione e dei crediti swap di default , aveva totale fiducia nel potere di auto-correzione del libero mercato e del credito ipotecario.

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Intuendo che era arrivato ad un bivio cruciale nella sua vita e che stava subendo una crisi spirituale, in estate prima di uscire di casa per l'università, iniziò a leggere un libro anticonformista sulle Sacre Scritture e pregò. Più tardi,  descrisse ciò che era accaduto: era come se la parte superiore della sua testa fosse venuta fuori, riempiendosi di quella che sembrava luce calda e una sorta di intelligenza affettiva. Era convinto che il libro dicesse il vero. Sarebbe andato all'università da persona religiosa; credette che un Dio personale aveva ascoltato e risposto alle sue preghiere.


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Credenze insolite? illusioni? reazioni Paranoidi o psicotiche a paure irrazionali e infondate ai transitori, incerti, momenti pieni di stress nella vita? Sappiamo con certezza che tali credenze e azioni sono anormali, insolite, e dannose?

E se dovessimo essere di fronte a uno di questi individui e situazioni, come potremmo rispondere? E se fosse è un membro della famiglia? Imbarazzati perché  è un amico? Chiamiamo il 118? Proviamo a parlare con loro dalle loro credenze? Facciamo appello alla ragione, al buon senso, alla propria storia, portando avanti i nostri valori e le convinzioni? Chiediamo aiuto a squadre di salute mentale? E poi dopo, facciamo cenno con la testa consapevolmente, con simpatia, quando veniamo a sapere che sono stati diagnosticati con una malattia mentale, ricoverati in ospedale, medicati ed eventualmente avviati alla disabilità?

Chi era il tizio  trasandato, alchimista solitario  ossessionato dalla profezia biblica apocalittica? Isaac Newton, successivamente  esaltato  come la figura archetipica dell'avvento dell'era della ragione.

E il mistico a cui in sogno una dea indù suggeriva  equazioni fantastiche? Il suo nome era Srinivasa Ramanujan, il genio indiano i cui contributi straordinari hanno rivoluzionato la matematica del 20° e del 21° secolo.

Il dipendente da oppio, maniaco e  malinconico Dandy  che ossessivamente scrisse tomi filosofici ai fantasmi e al pubblico senza essere compreso? CS Peirce, oggi venerato come uno dei più grandi filosofi del 19 ° e 20 ° secolo.

Il credente convinto nel potere di auto-correzione del libero mercato e della concessione di mutui ipotecari che ha presieduto il crollo dell'economia americana nel 2007-8? Alan Greenspan, ex presidente della Federal Reserve americana.

Il ragazzo fissato con le Scritture strane e goffa esperienza religiosa? Io all'età di diciassette anni.

Chi sono gli illusi? Chi è posseduto dalle credenze insolite? Tali  credenze, se espresse e messe in pratica pubblicamente, effettivamente possono causare il danno maggiore? Credenze e  comportamenti anomali accompagnano sempre azioni ingiustificate e prive di significato? Chi arriva a decidere ciò che è normale o anormale, e in base a che tipo di prove?

Ho pensato molto a queste domande e le loro conseguenze. E 'difficile  per me, in ogni caso, perché quando rallento abbastanza a lungo per considerarli, per aprire realmente il mio cuore e la mente ad altre persone e le loro credenze, si può innescare qualche reale confusione e realizzare quanto spesso, culturalmente, abbiamo distolto lo sguardo, rinviato ed evitato la tragedia e l'isolamento, la perdita e la disperazione, la povertà e l'arroganza. Non c'è da meravigliarsi se non ci sentiamo abbastanza coraggiosi, abbastanza pazienti, o abbastanza sani di mente noi stessi a volte per avere a che fare con tutto questo. E così li respingiamo,   e facciamo uscire questa  domanda della nostra mente, andiamo avanti con la nostra vita, e li consegnamo ai professionisti.

Ma pensiamo a questo: consideriamo gli esempi di credenze insolite che ho condiviso con voi in precedenza. Consideriamo gli indiani Hopi del sud-ovest americano che oggi praticano la danza del Serpente Antelope. Nel loro mondo, è perfettamente accettabile e ragionevole per un individuo ballare con serpenti a sonagli in bocca a volte designati e in contesti rituali a causa di una visione del mondo, un paesaggio e credenze in cui questi serpenti sono visti come messaggeri delle divinità che vivono nelle montagne di San Francisco ad ovest dei villaggi Hopi e che detengono il potere di inviare o trattenere la pioggia.

In virtù di autorità sacerdotale, un prete cattolico romano presiede la transustanziazione degli elementi del pane e del vino nella presenza reale del corpo e del sangue di Cristo. A coloro che credono, che sono cresciuti cattolici, nelle case e nelle famiglie in cui queste attività si svolgono e sono accettate come eminentemente plausibili, tali credenze e rituali hanno un senso. Lo stesso si può dire di Ramanujan, il genio indiano della matematica nella sua casa induista strettamente osservante, non c'era nulla di inverosimile se una dea indù  appariva nei suoi sogni per scrivere teoremi matematici nella sua lingua.

Queste cose hanno un senso per coloro che credono a causa di ciò che gli studenti di religione chiamano “strutture di plausibilità.” Cioè, le credenze e le pratiche hanno senso perché sono insegnati fin dalla nascita in casa, da parte dei genitori, i vicini e le altre autorità di adulti, e sostenuti da chiese, templi, sinagoghe, scritture, la storia, l'inno che si canta, gli edifici religiosi e le burocrazie istituzionali. Le strutture di plausibilità non si limitano alla religione e fino a quelle che qualcuno potrebbe pensare siano credenze irrazionali. Visioni del mondo sono anche conferite e sostenute dalle strutture di plausibilità della formazione universitaria, titoli accademici, ideologie laiche e culture professionali. 
Il libro “Padrone dell'universo” di Alan Greenspan dal punto di vista  del proprio interesse razionale, di de-regolazione e il potere di auto-correzione dei mercati liberi ha reso un eminente senso per lui perché era circondato da persone che hanno condiviso la sua convinzione, e lo hanno salutato come un saggio in economia,  stravedevano per ogni sua parola, fino a quando l'economia è crollata. Poi ha confessato di essere “in difficoltà” e scioccato in uno “stato di incredulità.” La sua struttura di plausibilità si stava sgretolando. Peccato per noi, un  po 'troppo tardi!

Gli psichiatri sovietici, spalleggiati dalla macchina dello Stato, hanno ricoverato  in ospedale con la forza e chimicamente lobotomizzato migliaia di cittadini dissidenti sovietici negli anni '70 e '80, nonostante l'indignazione di molti in Occidente. Perché? A causa della struttura di plausibilità dell'utopia marxista-leninista  e il suo cosiddetto materialismo scientifico. Chiunque dissentiva da questo, dalla logica della storia,  compromettendo la propria felicità, la  carriera e la famiglia, doveva essere pazzo, e in tal modo sono stati diagnosticati da psichiatri compatibili con “paranoia” e qualcosa chiamato “schizofrenia lenta,”, sintomi  che comprendevano “deliri di riforma”, “perseveranza”, “progetti per il bene del genere umano”, e “la lotta per la verità.” credenze davvero inusuali! 

Viste dall'esterno, le credenze dei ballerini Hopi  l'Hindu matematico Ramanujan, Alan Greenspan, e i cattolici possono sembrare davvero insoliti. Bill Maher, il critico di fumetti e del sociale, ha detto che un cattolico “ deve essere schizofrenico per  passare la sua vita normalmente per sei giorni alla settimana, e solo il settimo andare in chiesa e credere che quando si beve il vino della comunione uno sta bevendo il sangue di un dio vecchio di  2000 anni" E  mentre i principi e le pratiche unitarie possono sembrare del tutto plausibili, i fondamentalisti cristiani possono vederci un  culto satanico neo-pagano. Martin Luther King Jr.  decise che non poteva essere un Unitario perché siamo “troppo sentimentali per quanto riguarda la natura umana” e che “si era avvicinato al falso ottimismo.”

Ad essere sinceri, vedo poca differenza essenziale tra il Mormone, il Sikh, e l'ortodossa pratica ebraica di indossare indumenti intimi religiosi, gli uomini in turbante, fez e yarmulkes, suore  in hijab, o individui che con carta stagnola si fanno un cappello per impedire i tentativi di leggere i loro pensieri privati ​​e quelli vestiti di tute Brooks Brothers, abiti firmati Boss e Gucci e biancheria intima, che guidano in giro in BMW e mercedes. Ognuno esprime bisogni profondi, valori e credenze supportati da esperienze personali, contesto sociale,  classe economica, e struttura di plausibilità. Ognuno si comporta in modi che si allineano con una visione del mondo che abbraccia ciò  che altri, in linea di principio, evitano. Ciascuno si veste con abiti tipici, al fine di ricordare a se stesso  chi è e il significato  che trova nella vita, quello che temono, quello che accolgono, al fine di affrontare le incertezze, i bisogni, le prove, gli oltraggi, e il piacere di vivere in un mondo complesso.

Posso immaginare che la fede in rapimento alieno potrebbe essere una risposta comprensibile a traumi come visioni  eccessive di Fox News, o di venire spedito in collegi, o di essere  caduti nel giro di uno straniero terrificante con una lunga barba bianca, vestito di un rosso ridicolo che continua a ridere: “ho, ho ho!” più e più volte.

Posso ben immaginare che la paranoia potrebbe essere una risposta comprensibile se fossi stato un giovane uomo, in particolare di colore, di età compresa tra 18 e 30 anni, che, quando fa un passo fuori in strade costellate di telecamere di sorveglianza , sa che può essere visto in modi inimmaginabili da altri, di particolare interesse pregiudizievole per quei poliziotti che continuano a guardarlo mentre corre spaventato.

E a proposito di correre: i neri e gli asiatici, secondo un rapporto dal Regno Unito, e le donne messicane negli Stati Uniti, hanno tutti il ​​50% in più di probabilità di essere diagnosticati come paranoici e schizofrenici di quanto lo siano i bianchi. Se ci si trova in una posizione sociale caratterizzata dalla mancanza di potere e la minaccia di ritorsioni, se sei povero e vivi da solo in un alloggio inferiore alla media, si può essere portati ad immaginare di essere seguiti e oppressi. Essere portati a credere e sperare che si disponga di una soluzione messianica per i problemi del mondo e si possa  un giorno desiderare di incontrare Alan Greenspans (ex presidente della federal reserve ndt), per imparare da lui.

Potete vedere dove cerco di arrivare. Quello che è stato  più importante per me nella storia di Ramanujan, il matematico indiano, è che GH Hardy, un professore di matematica dell'Università di Cambridge, non respinse Ramanujan come un povero demente. Hardy in realtà lesse le lettere non richieste inviate da Ramanujan dall'India piene di fantastiche, equazioni senza precedenti, e  invitò il giovane, autodidatta in costume di Madras in Inghilterra, a Cambridge.

Cioè, lui ascoltava, non ha cercato di discutere con Ramanujan delle sue convinzioni insolite; invece, ha ascoltato, imparato e si è meravigliato. Si è  pazientemente seduto con Ramanujan per giorni e mesi per decifrare e capire il significato dei suoi teoremi. Ha aiutato Ramanujan, il devoto indù, a far fronte al vivere in una città europea strana trovando ingredienti e negozi che avrebbero soddisfatto la sua insolita, dieta strettamente vegetariana, e rintracciare luoghi in cui Ramanujan poteva continuare la sua pratiche rituali e di culto.

Ma poi, forse, c'è  voluto qualcuno come Hardy, un omosessuale non dichiarato, un ateo impegnato, qualcuno che è venuto da una bassa  classe media, per apprezzare e non respingere la storia fantastica di Ramanujan. Erano entrambi outsider in un mondo di alto anglicanesimo, di privilegi aristocratici, e rispettabilità sessuale.

Lasciatemi ripetere questo: Hardy ha accettato la realtà di Ramanujan e lo ha aiutato a convivere con essa.

Un crescente corpo di ricerca e pratica sta dimostrando che il modo più efficace, umano e reciprocamente trasformativa per aiutare qualcuno che ha credenze ed esperienze insolite non è negare, istituzionalizzare o portarli fuori tramite farmaci dalla loro realtà percepita. Piuttosto, è di invitare la persona a parlare delle loro convinzioni ed esperienze, e ascoltare attivamente senza giudicarli o cercare di modificare le loro convinzioni. Scoprire la loro realtà, e poi cercare modi per aiutarli a far fronte in modo più efficace con le cose come le percepiscono.

Fonte: madinamerica.com

venerdì 20 giugno 2014

Come aiutare chi sta delirando

Nelle nostre discussioni on-line, tra gli argomenti più gettonati vi era la supposta pericolosità del malato di mente. Benché la maggioranza fosse d'accordo che gli atti di violenza compiuti dai cosiddetti malati di mente siano statisticamente inferiori a quelli dei presunti 'normali' non mettevano in dubbio l'assunto psichiatrico che il 'delirante' fosse meritevole di venire rinchiuso e forzatamente drogato in base alla cosiddetta "pericolosità per sé stesso e per gli altri". Purtroppo, considerando anche la mia esperienza, la violenza quando c'è non è altro che una  risposta perfettamente umana alla violenza inflitta dalla coercizione psichiatrica, dall'abuso 
della forza e dalla violazione dei più elementari diritti umani. 

Da secoli la risposta alle manifestazioni estreme, a parte certe culture, è stata quasi sempre di tipo coercitivo e quindi traumatico, con l'unico risultato di peggiorare le condizioni del malcapitato nel lungo termine. 
Oggi le cose non sono migliorate di molto. L'approccio biomedico, considerando malattia ogni manifestazione estrema del disagio emotivo e cognitivo non impedisce al 'malato di mente' di subire grosse ingiustizie e maltrattamenti, tutto per via della sua presunta pericolosità. 
Tuttavia ci si chiede se può esistere un'altro modo per approcciarsi a chi sta sperimentando stati alterati senza infliggere traumi e senza coercizione. Anche se la violenza non è argomento di questo articolo,  Paris Williams  fornisce  alcune idee e spunti su cui riflettere partendo appunto dalla domanda:



Come possiamo aiutare chi sta delirando?


di Paris Williams, Ph.D

5 giugno 2014

Nella società tradizionale, quando si tenta di valutare se qualcuno è "pazzo" o "malato di mente", un grande sforzo è messo in atto per cercare di determinare se qualcuno è "delirante" (cioè, è nutre convinzioni non conformi a quelle generalmente detenute all'interno della società tradizionale), e se ritenuto tale, si cerca di costringere la persona a conformarsi. Credo che questo approccio, tuttavia, non è solo gravemente sbagliato, ma potenzialmente molto dannoso, non solo per l'individuo ma anche per la nostra società, la nostra specie e il nostro pianeta.

Sono prontamente d'accordo che quando si cerca di sostenere il movimento di qualcuno verso la salute e il benessere, è molto importante considerare i propri sistemi di credenze; Tuttavia, non credo che sia il grado di anomalia (il grado del cosiddetto "delirio"), che è particolarmente importante, ma piuttosto la capacità di sostenere queste credenze o interferire con l'incontro dei propri bisogni. Credo che questo spostamento di enfasi (lo spostamento dalla conformità alla riunione dei propri bisogni), ci offre un quadro relativamente semplice per offrire un sostegno reale per qualcuno che è soggetto ad angoscianti credenze anomale.

Prima di tutto, in qualità di sostenitori, è importante che valutiamo se le credenze anomale di un individuo sono davvero debilitanti (cioè, impediscono in modo significativo l'aiuto di altri), e valutiamo onestamente le nostre ragioni per volerle sfidare.
Occorre un sano scetticismo sulle proprie convinzioni, non solo per la persona che stiamo cercando di sostenere, ma anche verso noi stessi.
Infine, cercare di determinare le esigenze di base che non sono sempre soddisfatte, distinguere queste esigenze da una particolare strategia o un comportamento che qualcuno possa avere al momento, e sostenere la persona ad esplorare le strategie più sostenibili e meno dannose per soddisfare queste esigenze. (Qui do seguito c'è una buona lista di ciò che intendo per "bisogni").Io esamino ciascuno di questi:

1 - Credenze disturbanti e credenze anomale  non disturbanti:

Come ho già detto, tende ad esserci una forte enfasi nella corrente principale della salute mentale e il pensiero mainstream generale di considerare il nostro obiettivo primario per determinare una particolare credenza è conforme o meno al consenso, per vedere la deviazione a questo proposito come rappresentativa di una  "malattia", e poi sforzarsi per costringere la persona a conformarsi. Ma è davvero così vantaggioso, e se sì, per chi?

Io credo che Ernest Becker (nel suo libro, "Denial of Death"), ha descritto molto bene come la mera presenza di altri individui in possesso di sistemi di credenze radicalmente diverse dalla nostre può generare dentro di noi un profondo senso di angoscia, minacciando il nostro senso di sicurezza esistenziale e  agire non diversamente da qualcuno che ci punta una pistola alla testa. Inoltre, questa profonda insicurezza rischia di costringerci a fare tutto il possibile per eliminare questa minaccia, sia convertendo l'individuo/i  sui nostri sistemi di credenze o eliminandoli dalla nostra sfera di esistenza del tutto, ad esempio uccidendoli, incarcerandoli o invalidandoli (per esempio, sono "pazzi", "malati di mente", "male", ecc)

Ma se abbiamo il coraggio e l'onestà di riconoscere la nostra insicurezza a questo proposito, alla pratica "accomodante nel non sapere", e rivalutiamo il sistema di credenze di qualcuno da questo punto di vista, saremmo probabilmente  in una posizione molto migliore per determinare se le credenze di questa persona sono in sé e per sé è in realtà dannose. Solo perché sono anomale non significa che sono dannose; e in effetti, possono anche essere utili.

Per fare un esempio personale, mia madre crede che un venusiano sia venuto ad abitare il suo corpo  quando aveva solo 7 anni, benevolmente presa in consegna dopo che l'occupante originale aveva sperimentato gravi abusi e aveva bisogno di una via d'uscita (lei agì apertamente, quindi non ha importanza la condivisione qui). Ha mantenuto questa convinzione solidamente per tutto il tempo che posso ricordare, e non sembra avergli causato alcun danno significativo per sé o per gli altri, al contrario, penso che in molti modi le è  davvero servita. Trovo difficile vedere il beneficio di cercare di convincerla a conformarsi al consenso comune e abbandonare questo sistema di credenze.

Guardando più in generale, noi come società abbiamo messo tanta enfasi sull'importanza di determinare che le credenze e le percezioni delle persone siano allineate con la realtà di consenso, insistendo sul fatto che coloro che si allontanano troppo hanno bisogno di un "trattamento". Questo va bene? Diamo un'occhiata in giro a questo mondo che sta rapidamente prendendo la forma dei suoi abitanti umani: sempre più indottrinati e globalizzati che acconsentono alla realtà dilagante della distruzione ambientale e della biosfera; della guerra perpetua e dell'imperialismo; dell'aumento esponenziale della distribuzione ineguale della ricchezza, delle risorse e del potere; un occhio di riguardo alla costante erosione dei diritti umani e della democrazia genuina; una delle più grandi estinzioni di specie che il nostro pianeta abbia mai visto, con la nostra specie probabilmente non molto indietro; e la lista potrebbe continuare all'infinito ... ho davvero difficoltà a vedere i nostri sistemi di credenze consensuali e comportamenti corrispondenti come "sani di mente." Se questo è ciò che chiamiamo "sanità mentale", ho il sospetto che la nostra specie potrebbe utilizzare molto di più la "follia", e  molto più rispetto, curiosità e apertura verso i messaggi trasmessi da coloro che riteniamo "pazzi" o "deliranti".

In breve, se le credenze anomale di qualcuno non stanno causando un danno significativo per sé o per altri, possiamo trovare il coraggio di lasciarle essere, e forse anche aprirsi alla possibilità che le loro credenze possono avere qualche merito ed essere disposti a rivalutare le nostre convinzioni ?


2 -  Promuovere un sano scetticismo :

Credo che tutti noi percepiamo e sperimentiamo il mondo attraverso le lenti deformanti dei nostri sistemi di credenze. Se vogliamo offrire un sostegno reale a chi è afflitto da credenze anomale, è importante che siamo disposti a sospendere il nostro sistema di credenze in modo che possiamo sostenere la persona in un'esplorazione realmente "open-minded" delle proprie credenze, aiutandoli a guardare onestamente le prove a favore e contro le loro convinzioni. In questo approccio, è particolarmente utile  sottolineare la distinzione tra osservazione e interpretazione, e incoraggiare la volontà di mantenere interpretazioni leggere.

Per esempio, un giovane uomo con cui stavo lavorando è venuto da me con una diagnosi di "schizofrenia paranoide", era su un pesante cocktail di psicofarmaci, e stava lottando con la convinzione altamente angosciante che la maggior parte delle persone che incontrava (sconosciuti sull'autobus, studenti e insegnanti in classe, ecc) erano occupati a fissarsi intensamente su di lui, con pensieri molto critici e di odio. Ho riconosciuto che non ero in grado di confutare direttamente le sue convinzioni (come avrei potuto, non ero stato con lui in quei luoghi e anche se ci fossi stato, come potevo mai sapere con certezza cosa stava succedendo nelle altre menti?) Tuttavia, incoraggiandolo a notare prima come era preoccupato con se stesso e le sue necessità, e condividendo la mia esperienza personale e la mia esperienza con gli altri in questo senso, lo incoraggiai a considerare che forse gli altri erano anche troppo preoccupati per sé stessi e le proprie esigenze per dedicare a lui il tipo di attenzione che stava immaginando. Abbiamo anche esplorato quali ragioni poteva immaginare la gente aveva per avere un tale odio intenso per lui, e lui non era in grado di trovare qualcosa di concreto. Così insieme abbiamo sviluppato una nuova ipotesi, che altri possano in realtà essere molto più preoccupati di se stessi di quello che era stato immaginato, e che forse la maggior parte di loro in realtà non nutrono un tale intensa animosità verso di lui. Io poi l'ho incoraggiato a testare questa nuova ipotesi nel mondo, confrontandola con i comportamenti che stava realmente osservando in altri. Ben presto si rese conto che queste nuove credenze sembravano essere molto più congruente con le sue osservazioni rispetto alle sue ex convinzioni. La sua angoscia diminuì, ha ridotto e dismesso con successo il  suo cocktail di farmaci, e la porta si è aperta per noi per cominciare ad esplorare il materiale del nucleo più profondo che stava alimentando questo tipo di credenze dolorose.

Come secondo esempio, tornando a mia madre e le sue convinzioni anomale, negli anni della mia gioventù. Ci sono stati momenti in cui ho provato a sfidare le sue convinzioni (per vari motivi, tra cui le mie insicurezze esistenziali); eppure, era sempre in grado di replicare con risposte difficili da confutare molto coerenti, anche considerando che io sono una persona che ha studiato fisica e cosmologia abbastanza estesamente. Lei era così convincente, infatti, che ha sviluppato un seguito di fedeli. Come risultato, sono arrivato a tenere le mie convinzioni a questo proposito molto leggermente da un lato, forse ha inconsciamente costruito un sistema di credenze elaborato per proteggere se stessa dalle terribili ferite della sua giovinezza; d'altra parte, forse lei è davvero un venusiano, chi sono io per dire il contrario?

3 - Infine, Esplorare i  bisogni insoddisfatti sottostanti al sistema di credenze disturbanti, e sostenere la persona a sviluppare strategie efficaci per soddisfarli:  

Credo che questo sia davvero quello che possiamo definire un reale sostegno. Come organismi viventi, quando i nostri bisogni primari sono soddisfatti "abbastanza bene", generalmente godiamo la nostra vita ed è improbabile dover ricorrere a strategie potenzialmente nocive o dolorose o sistemi di credenze nei tentativi di soddisfare le nostre esigenze.

Tornando al caso del giovane che ho discusso in precedenza, quando abbiamo iniziato insieme il nostro lavoro, la sua esigenza più pressante era quella di sentirsi al sicuro. Poiché il suo sistema di credenze in sé era chiaramente doloroso e relativamente semplice da sfidare, concentrandosi inizialmente sulla strategia di favorire un sano scetticismo verso questo sistema di credenze, e sviluppando la sua capacità di distinguere osservazioni da interpretazioni, egli fu in grado di soddisfare il suo bisogno di sicurezza, "abbastanza bene." Questo poi ha aperto la porta a riconoscere bisogni più profondi che erano stati generalmente insoddisfatti nella sua vita e che avevano alimentato le sue angoscianti credenze, primo fra questi era l'auto-accettazione, l'appartenenza l'accettazione da parte degli altri, che siamo rimasti in grado di esplorare e poi lavorare sullo sviluppo di strategie efficaci per soddisfarla.

Quindi, in questo caso, le credenze erano relativamente semplici da sfidare, ma come facciamo a sostenere qualcuno che sta avendo convinzioni anomale angoscianti che non sono così facili da sfidare? Un esempio che trovo illuminante a questo proposito (credo in Tamasin o Rufus May) era di una donna che credeva che gli alieni irraggiassero  messaggi nella sua mente. Questa è chiaramente una convinzione molto difficile da sfidare direttamente. Come potremmo mai veramente smentire questo? Chi lo sa? Ipoteticamente, potrebbe in realtà essere vero? Così la persona di sostegno ha scelto di concentrarsi sul più urgente bisogno insoddisfatto di sicurezza, ma senza sfidare direttamente la convinzione. Lavorando in collaborazione, si è convenuto che la persona dovrebbe provare ad indossare un cappello di carta stagnola sulla sua testa. Questo ha effettivamente avuto il risultato di sentirsi più al sicuro, ma ora si trovava in imbarazzo quando notava che gli altri la guardavano col suo cappello di carta stagnola. Quindi questa strategia, pur soddisfacendo il suo bisogno di sicurezza, non soddisfaceva i suoi bisogni di accettazione e di appartenenza. Quindi la strategia è stata modificata, la carta stagnola è rimasta ma un cappello ordinario è stato usato per coprire e nascondere la carta stagnola. Ora che i suoi bisogni di base per la sicurezza e l'accettazione sono rispettati abbastanza bene, la sua sofferenza è stata ridotta a un livello più praticabile, gli "alieni malvagi" scomparvero, e lei fu in grado di fare la risoluzione significativa con più materiale di base da porre sotto queste esperienze.

E per quanto riguarda i casi in cui un individuo sta vivendo sistemi di credenze che sono altamente instabili, una condizione che spesso vediamo come "psicosi florida"? Credo che questa particolare esperienza suggerisce una sorta di stato estremo in cui una persona sta subendo una trasformazione orientata alla crescita ad un livello di base del loro essere. Anche in questi casi estremi, la ricerca di recupero è abbastanza robusta nel suggerire che, quando l'enfasi è sulla soddisfazione dei loro bisogni di base (ad esempio, la sicurezza, l'empatia, la dignità, il rispetto, la scelta, ecc), sono molto più propensi a sperimentare un successo nella risoluzione di questa condizione caotica e procedere verso il benessere autentico (ho discusso questo più in dettaglio nel mio libro "Ripensare la follia" ).

Infine, sul tema dei bisogni e lo sviluppo di strategie per farvi fronte è importante riconoscere che siamo esseri molto sociali che vivono in un mondo profondamente interconnesso e interdipendente. Questo è il motivo per cui è importante prendere in considerazione non solo i nostri bisogni, ma anche quelli degli altri nello sviluppo di strategie efficaci. Ad esempio, uccidere qualcuno che pone una sorta di minaccia per noi può sembrare essere una strategia efficace per soddisfare il nostro bisogno di sicurezza o forse di dignità. Tuttavia, per quanto riguarda le esigenze della persona a cui si intende fare del male? E anche se siamo così furiosi o insensibili che non siamo in grado di prendere in considerazione le esigenze di quest'altra persona, dobbiamo ancora riconoscere che i nostri bisogni rischiano di essere compromessi da tale atto. 

Così, dopo aver indirizzato le Credenze anomale,  cosa facciamo con quelle credenze che hanno il consenso generale ma che sono nocive?  

Suggerisco di adoperare lo stesso approccio nel lavoro con tali credenze prevalenti come facciamo con le credenze anomale nocive.

Un esempio di una convinzione che ha il consenso all'interno di molti grandi gruppi, e che potrebbe essere potenzialmente molto dannosa è la convinzione che le attività umane non portano al cambiamento climatico. Quindi, per sostenere coloro che adottano questa particolare credenza, vorremmo in primo luogo valutare se la convinzione è effettivamente dannosa. In questo caso, il fatto che questa convinzione ha il potenziale per spazzare via gran parte della vita su questo pianeta, tra cui la nostra specie, mi sembra essere molto pericoloso, quindi penso che possiamo dire che questo criterio preliminare è soddisfatto in modo sicuro.

In secondo luogo, promuoviamo sano scetticismo: Le prove a sostegno della teoria del cambiamento climatico indotto dall'uomo sono molto abbondanti e in crescita da molto tempo, mentre le prove contro di essa stanno rapidamente diminuendo avvicinandosi a zero, se non siamo già lì. Tuttavia, poiché la convinzione che gli esseri umani non  possono causare un cambiamento climatico non può apparire direttamente doloroso per l'individuo in possesso di esso e può essere anche vantaggioso per loro, è probabile che essi avranno poca motivazione per sfidare questa convinzione in modo aperto. Pertanto, potremmo avere bisogno di iniziare con il terzo passo e andare dritto a individuare i bisogni insoddisfatti alla base di questa convinzione.

Ho il sospetto che per molte persone che negano il cambiamento climatico indotto dall'uomo, tale rifiuto è una strategia per cercare di soddisfare il loro bisogno di sicurezza e forse anche la facilità (con la "negazione" che implica un rifiuto di guardare onestamente ad osservazioni reali fatte da se stessi e da altri ). Tuttavia, non è difficile notare che la negazione tende ad essere una strategia efficace a breve termine e una strategia molto povera a lungo termine, in quanto inibisce l'osservazione aperta e la capacità di risposta flessibile necessaria per continuare a soddisfare i propri bisogni, chiaramente queste persone potrebbero usare qualche sostegno nello sviluppo di strategie più efficaci per soddisfare le loro esigenze di sicurezza a lungo termine. Un'altra strategia che possiamo dire è spesso impiegata da chi nega il cambiamento climatico (in particolare quelli investiti nel settore dei combustibili fossili) è l'accaparramento delle ricchezze e delle risorse per se stessi, per i quali più probabilmente significa incontrare il proprio bisogno di sicurezza e potere personale . Ma ancora una volta, vediamo una strategia che può essere molto efficace per questi individui nel breve termine, ma molto inefficace nel lungo termine. Ancora una volta, questi individui potrebbe davvero usare un supporto nello sviluppo di strategie più sostenibili per soddisfare le loro esigenze. (E considerando quanto sia devastante questo particolare sistema di credenze ha il potenziale per essere, questo potrebbe essere uno di quei casi in cui sia giustificato l'uso della forza nella protezione, ma questa è un'altra storia.)

Ci sono molti altri esempi di credenze consensuali nocive che avremmo potuto avvicinarsi a lungo su queste stesse linee (ad esempio, la credenza nel modello medico di "malattia mentale", la credenza nella sostenibilità dell'economia di espansione e il capitalismo sfrenato; la convinzione che la violenza è un modo efficace per ottenere la pace, ecc.) 

Ma il mio punto principale è che quando si tratta di sostenere il movimento verso il benessere, sia per gli individui, le società e il nostro pianeta nel suo complesso, non credo che sia particolarmente utile concentrarsi su come sia sbagliata una particolare credenza. Piuttosto, ciò che è più utile è riconoscere che, in ultima analisi, il benessere è direttamente legato al modo in cui siamo in grado di soddisfare le nostre esigenze.Quando esploreremo tutti i sistemi di credenze con sano scetticismo e  svilupperemo strategie efficaci per soddisfare tali esigenze in modo sostenibile, riusciremo con molta più probabilità a muoverci verso la vera salute e benessere.

Fonte: madinamerica.com