Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

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mercoledì 8 febbraio 2017

Soteria in Ungheria

E mentre qui da noi migliaia di persone pendono letteralmente dalle labbra dei vari esimii Prof. delle scuole ortodosse di psichiatria, comprese associazioni che sulla carta dovrebbero almeno essere dalla parte dei 'pazienti', da altre parti del mondo c'è chi si impegna a far funzionare qualcosa di nettamente diverso, sicuramente migliore e infinitamente meno traumatico dell'approccio ufficiale per affrontare i problemi di tipo mentale. 
Questi 'ragazzi' si sono guardati intorno chiedendosi se si poteva fare diversamente, magari dopo avere sperimentato da parte di alcuni di loro cosa significa essere trattati per problemi mentali oggi dalle istituzioni preposte. 
Si sono informati tramite internet e sono venuti a conoscenza di metodi già sperimentati con successo nel mondo. Uno di questi , forse il primo che è stato ideato è il progetto Soteria. Rimando al mio articolo precedente per conoscere più informazioni al riguardo, qui mi preme invece mostrare come questa idea è stata ripresa per venire applicata con successo in un altro paese da delle persone comuni che hanno creduto nell'efficacia del metodo. Purtroppo come già era successo a Mosher, lo psichiatra inventore di Soteria, i soldi delle sovvenzioni finiscono inesorabilmente e i contributi statali continuano invece a foraggiare l'industria farmaceutica e tutti i vari addetti professionisti della salute mentale. Un costo che per la collettività risulterà più oneroso della soluzione più semplice ideata da Mosher. 

Sono stato un poco ingiusto all'inizio; in realtà qui da noi, terra dei vari Basaglia, Antonucci, Fava ecc. gente di levatura non indifferente, esiste qualcuno che ha provato ad andare contro corrente ma sempre tra i professionisti. Mi riferisco allo psichiatra pugliese Mariano Lo Iacono che ha sviluppato un metodo chiamato "metodo alla salute" che pare abbia risultati eccellenti senza usare quei veleni chimici chiamati psicofarmaci. 
Quello che voglio dire, è che niente è mai venuto fuori dagli utenti, da quelli che dovrebbero avere maggiore voce in capitolo. Non sto parlando qui dei gruppi antipsichiatrici organizzati, né di quelli dei sopravvissuti. Parlo di persone comuni come quegli ungheresi che si sono costruiti il loro 'ricovero' perché erano probabilmente stanchi di subire le umiliazioni e le prepotenze dalle istituzioni. 

Durante la mia frequentazione in passato di gruppi virtuali per utenti psichiatrici e poi come organizzatore di gruppi di utenti si è prospettata più volte questa necessità da parte di alcuni. Ma con grande rammarico ho potuto appurare che il problema più grande, il maggiore ostacolo non sono le istituzioni ma noi stessi, la nostra divisione interna tra i 'ribelli' e gli utenti 'soddisfatti' del loro trattamento perché gli è stato fatto un tale lavaggio del cervello che considerano giusto e sacrosanto essere trattati da sub-umani. Questi purtroppo sono la maggioranza, come la maggioranza delle persone comuni è convinta della bontà e la correttezza dell'operato della psichiatria... finché qualcosa non gli accade personalmente. 

Ecco qui cosa hanno combinato i colleghi Ungheresi. Spero che possa essere di ispirazione per qualcuno che abbia voglia di riproporre qualcosa del genere anche qui da noi. A questo proposito io sono disponibile per aiutare (tranne economicamente :-) chi abbia il desiderio di realizzare una cosa del genere.


Un reparto chiuso visto da dentro



Shelter Soteria

La natura innovativa di questo programma sta nel dare l'idea che la vita potrebbe essere migliore se ci trattiamo l'un l'altro in un modo migliore.

L'obiettivo del Programma Shelter Soteria è quello di mantenere una casa temporanea in cui le persone in stati estremi possono vivere indisturbati, con la possibilità di smaltire la loro crisi senza farmaci. Il nostro programma è unico in Ungheria non è né un ospedale, né un istituto medico, ma una casa amorevole e amichevole. Il nostro obiettivo è quello di offrire un'alternativa al sistema di assistenza psichiatrica statale, fornendo riparo fisico ed emotivo per coloro che sono alle prese con una crisi esistenziale.

Ho scoperto che la malattia mentale è una cattiva metafora: o abbiamo una malattia del cervello o abbiamo problemi nella vita. Tutte le varie diagnosi nel DSM cercano di descrivere modi in cui reagire ai nostri traumi. Ma ognuno è immensamente diverso e unico, quindi non c'è alcuna utilità nel diagnosticare qualcuno - è dannoso, alienante, traumatizzante e degradante. Mi sono reso conto che non c'è 'noi e loro', c'è solo 'noi', in modo che nessuno deve guardare dall'alto in basso qualcuno. E se non sappiamo cosa fare è meglio non fare nulla.

Informazioni sul programma Shelter Soteria 

Consideriamo la crisi come una condizione da cui non bisogna fuggire ma piuttosto come una possibilità di rinascita: un cambiamento straziante e ineludibile. Noi crediamo che se non facciamo nulla di male, nella crisi non c'è solo pericolo, ma un'opportunità. Coloro che hanno perso il contatto con la realtà di consenso - a coloro che soffrono di dolore, paura e disperazione, degli orrori e la stanchezza dei propri traumi - viene offerta la possibilità di vivere e riposare in un luogo sicuro con il proprio ritmo, con autonomia, senza pressione o coercizione.

I residenti sono assistiti e aiutati dai volontari, dal capo della casa di accoglienza e dai supervisori. Noi non "trattiamo" qualcuno o costringiamo nessuno a fare nulla. Stiamo insieme, al fine di aiutare le persone in crisi attraverso la nostra presenza. Il nostro motto è etico: ". Può succedere anche a te" Questo cambiamento di aspetto pone il nostro pensiero in una nuova luce: se dovessimo finire nei guai? Come ci sentiremmo? Chi o che cosa sarebbe un bene per noi? Alcuni volontari già hanno avuto a che fare con problemi di salute mentale in passato e potrebbero averne in futuro. Come chiunque altro, perché siamo esseri umani.
Il metodo Soteria è stato testato in conformitā delle norme e dei principi di severi esami clinici ( Mosher, Menn, Matthews, 1975 ; Mosher, Menn, 1978 ; paglia, 1982 ; Kiesler, 1982 ; Mosher, Vallone, 1992 ; Ciompi, Dauwalder , Maier, Aebi, Trütsch, Kupper, Rutishauser 1992 ; Mosher, Vallone, Menn, 1995 ; Mosher 1996 ; Mosher 1999 ; Mosher 2001 ; Bola, Mosher 2002 ; Bola, Mosher 2003 ; Ciompi, Hoffmann 2004 , Calton, Ferriter, Huband e Spandler 2008 , etc.) e si è rivelato essere più economico e più efficace del trattamento tradizionale psichiatrico. E per coronare il tutto, è più umano.
[...]
Dopo la raccolta di fondi per il primo anno, all'inizio del 2012 abbiamo trovato una casa con i giusti parametri in una zona periferica nei pressi di Budapest. The Shelter ( ' Menedék ' come lo chiamiamo in ungherese) era una casa temporanea per un massimo di cinque persone contemporaneamente. Ogni residente aveva la propria camera, e c'era una grande sala per la vita comunitaria. Durante il periodo di due anni, che è stata aperta ha fornito rifugio a un totale di nove persone. Ci sono stati i residenti che hanno vissuto nel rifugio per due settimane, e altri che hanno soggiornato per un anno e mezzo. Il modello di business è il seguente: tutti i residenti hanno dovuto pagare un canone mensile di noleggio, precedentemente concordato che potrebbe essere una quantità molto piccola, a seconda delle circostanze. Anche l'importo massimo era di circa un terzo del prezzo effettivo di mercato di affittare una stanza. Il cibo e le altre spese sono state finanziate dal programma.

Durante il periodo di funzionamento abbiamo avuto circa 25 volontari attivi. Abbiamo avuto incontri settimanali presso la casa con tutti i residenti e i volontari. Gli incontri sono stati condotti dal capo casa e i verbali sono stati inviati alla nostra mailing list, a disposizione di tutti nella nostra comunità.
Quando qualcuno era in crisi, abbiamo organizzato una presenza di 24 ore alla Camera. Abbiamo organizzato escursioni, feste per Natale e Capodanno, grigliate, vendite, laboratori artigianali, feste di compleanno, ecc. E'stata ' una comunità vivente' per definizione. Noi, i volontari, abbiamo dovuto imparare che non siamo li per servire, né per dettare; non siamo né inferiori né superiori. Siamo nella casa solo per essere presenti. Essere là. Essere disponibili. La mentalità più desiderabile è stata quella di nessun desiderio: abbiamo fatto uno sforzo cosciente di "non volere" qualcosa dai nostri residenti - nemmeno per loro per farli stare meglio. L'obiettivo era quello di fornire un ambiente completamente privo di tutte le richieste esterne .

Il successo è stato che i residenti potevano vivere per la prima volta liberi dallo stigma delle malattie psichiatriche. I volontari li hanno trattati come persone, in modo da poter togliere le maschere della malattia.

Il programma Soteria Shelter è un'iniziativa civile senza alcun finanziamento governativo. Essa intende essere autosufficiente, in modo tale da mantenere se stessa con il sostegno di organizzazioni non governative con quote di partecipazione, come avviene da programmi simili in tutto il mondo. Nel progetto noi siamo coinvolti come volontari. Anche se tutti noi siamo uniti alla comunità e trascorriamo del tempo con le persone che sono nel bisogno, abbiamo anche a che fare con la raccolta di fondi e la comunicazione. Abbiamo organizzato e co-organizziamo eventi diversi, seminari, workshop e conferenze, e siamo sempre alla ricerca di borse di studio per il progetto.
[...]
Fino a quando siamo in grado di aprire una nuova casa, ci sono in corso servizi mobili gratuiti per le persone o le famiglie in crisi. Questo è il cosiddetto "Minishelter" ( "Minimenedék"), istituito nel 2015. I volontari visitano le persone nelle loro case. Se qualcuno ha paura o non vuole essere solo, offriamo la nostra assistenza per la persona che ha bisogno, una o due volte alla settimana; regolarmente o occasionalmente. I volontari di Minishelter partecipano a conversazioni preparatorie e gruppi, e sono monitorati una volta ogni due settimane da un professionista. 

Fonte: madinamerica.com

lunedì 6 febbraio 2017

Soteria: una valida alternativa alla psichiatria



Anche tra gli psichiatri esistono delle 'mosche bianche', uomini che hanno capito il danno che infliggono se seguono il paradigma corrente sul corretto 'trattamento' dei cosiddetti malati di mente a base di sostanze tossiche chiamate in modo improprio 'medicinali'.  Uno di questi è stato lo psichiatra Loren Mosher (1933-2004). Famosa è la sua lettera di dimissioni dall'APA (Associazione degli psichiatri americana) in cui si rammaricava della brutta china che aveva preso la psichiatria, collusa e in combutta con le aziende farmaceutiche. 
Uomini di tale levatura morale ne esistono sempre meno oggi, specialmente chi ha scelto una professione che ha una certa responsabilità e un impatto non indifferente sulla vita delle persone. 
Mosher organizzò un sistema di cura rivoluzionario per le persone in crisi emotiva, basato unicamente sull'accoglienza, il rispetto e il dialogo in luoghi diametralmente opposti agli ospedali che al contrario opprimono e violentano le persone ivi ricoverate anche con la forza. 
Erano normali case abitative plurifamiliari chiamate Soteria, dove non vi lavoravano  'addetti' professionisti della salute mentale, psichiatri, psicologi e infermieri  ma solo persone 'esperte loro malgrado' per via del loro vissuto di ex utenti della salute mentale. Gli 'utenti' venivano accolti come in un una sorta di nuova famiglia e cosa fondamentale non si davano psicofarmaci, solo in casi di reale necessità (es. per  evitare crisi di astinenza). 
Per farla breve, Mosher ottenne in tal modo, come d'altronde era prevedibile,  un risultato assai migliore di quello dei ricoveri tradizionali, con un numero ridotto di 'recidivi' e soprattutto una spesa molto più contenuta, basti pensare che per esempio per l'ultimo mio ricovero lo stato avrebbe risparmiato il 50% mandandomi a soggiornare in un resort a 4 stelle!

Tali risultati positivi  stavano mettendo in pericolo soprattutto il commercio dei miracolosi farmaci psichiatrici, tanto che alla fine trovarono il modo di bloccargli i finanziamenti, con conseguente chiusura delle case.   
Questo articolo è tratto da un sito che promuove l'idea di Mosher e che sta avendo repliche in più parti del mondo. 
 Grazie a queste e altre idee alternative, auspico che si arrivi presto ad una trasformazione radicale del 'trattamento' dei cosiddetti malati di mente e che l'attuale paradigma faccia la fine che merita: riposto definitivamente tra gli orrori della storia.  

Un reparto chiuso  visto da fuori


Due punti di vista alternativi: psicofarmaci e crisi


I. Uso di psicofarmaci:

I materiali presenti su questo sito chiariscono alcuni dei nostri punti di vista sull'uso eccessivo e improprio dei farmaci psicotropi, in particolare i cosiddetti "neurolettici" o "anti-psicotici". Questi farmaci, anche i nuovi cosiddetti "atipici", hanno gravi effetti collaterali e tossicità associati al loro uso. Alcuni dei loro effetti tossici rendono in pericolo di vita (sindrome neurolettica maligna), mentre altri, come la discinesia tardiva e la demenza tardiva di solito sono esteticamente deturpanti, irreversibili e danno luogo ad una grave diminuzione del funzionamento complessivo. Numerose altre forme di tossicità, sia fisiche che cognitive, sono associate al loro uso a breve e lungo termine. Quindi, se possibile, sembra prudente evitare o minimizzare (a breve termine, a basso dosaggio) il loro uso.

Dall'esperienza  accumulata con i recenti antidepressivi (il Prozac è il più conosciuto, ma ce ne sono un certo numero di altri) sono emersi alcuni fatti importanti:

Sono solo un po 'più efficaci del placebo ("pillole di zucchero").
Provocano, in una certa percentuale di casi, una forma molto inquietante di agitazione chiamata "acatisia", che può sfociare in comportamenti violenti (suicidalità o omicidialità), soprattutto se associati ad un altro dei loro effetti, "disinibizione", o indifferenza emotiva.
Questi farmaci possono anche causare psicosi e / o manie abbastanza gravi da provocare l'ospedalizzazione psichiatrica.
Sono tutti associati ai problemi di sospensione (vedi sotto) che sono molto più comuni e gravi di quanto non sia generalmente riconosciuto.
Così, le grandi aspettative iniziali su questi "meravigliosi" anti-depressivi (come ampiamente annunciato dai loro creatori) sono esagerate. Questi problemi con gli anti-depressivi dovrebbero essere presi nel contesto del fatto che ci sono numerosi studi che indicano che diversi tipi di psicoterapia sono, più efficaci, e con un minor numero di recidive.

Purtroppo, molti psichiatri ritengono che i farmaci sono l'unica reale terapia per le "maggiori malattie mentali" e che hanno migliorato i risultati a lungo termine dei pazienti trattati con loro. Molti studi dimostrano invece che queste due convinzioni sono davvero miti. In effetti, gli esiti a lungo termine, sociali, professionali e i sintomi di persone etichettate come aventi "schizofrenia" sono probabilmente peggiori di prima dell'avvento dei  farmaci anti-psicotici. Tuttavia, poiché non rientra nel sistema di credenze attualmente di moda,  a questa ricerca è dato poco credito ed è scoraggiata dalle fonti di finanziamento e dagli editori di giornali. Inoltre, il 70-80% delle persone che assumono farmaci anti-depressivi riportano di stare vivendo una vita insoddisfacente. Il tasso dei suicidi non è diminuito dopo l'avvento di questi farmaci (anzi è aumentato ndt).

Inoltre, è oggi pratica comune (e, a mio parere, discutibile) dare a molti pazienti un "cocktail" di una combinazione di diversi tipi di farmaci per cercare di trattare i vari tipi di sintomi che un singolo paziente può presentare indipendente dal suo problema reale. Quindi, in psichiatra tendono a "coprire tutte le basi" con i loro regimi di farmaci. Questa pratica non è mai stata sottoposta a studi clinici e non esiste alcuna  prova scientifica che i cocktail di farmaci producono risultati migliori nel trattamento dei sintomi psicotici. Ogni farmaco aggiuntivo ha una propria serie di effetti avversi, tossicità e interazioni con altri farmaci che provocano il ricorso ad un numero sempre maggiore di farmaci con tutti i possibili problemi correlati.

Oltre ai loro effetti indesiderati a breve e a lungo termine,  tutti i farmaci psichiatrici hanno reazioni da sospensione a causa dei cambiamenti che provocano nel cervello. Queste reazioni variano come  tempo di insorgenza, gravità e tipo di sintomi riscontrati. C'è anche grande variabilità inter-individuale, secondo quando e come viene vissuto il ritiro. Come regola, più a lungo un farmaco è stata preso e maggiore è la dose più gravi sarà la reazione  da sospensione.

Non bisogna sospendere il farmaco/i improvvisamente o ridurre la dose in fretta, perché questo di solito aumenta la probabilità di sviluppare gravi reazioni da sospensione. La riduzione della dose e la sospensione dovrebbe sempre essere fatte lentamente, mentre si è in contatto con un medico premuroso e competente, non necessariamente uno psichiatra. Si deve essere consapevoli che è generalmente considerato abusivo per un medico fare prescrizioni (questo include anche un piano di sospensione) per i pazienti che non sono di sua 'competenza'. Quindi, siccome io non sono il vostro medico non sono in grado di dare consigli specifici su cosa fare   se si vuole dismettere i farmaci  o vi viene chiesto di prendere in considerazione questa eventualità.

Io consiglio di trovare un medico che vi piace, di fiducia e con cui si possa formare una relazione collaborativa per discutere le vostre preoccupazioni e desideri. E' responsabilità del medico  fornire le informazioni necessarie per prendere una decisione informata ed essere molto attenti alle informazioni derivanti dalle case farmaceutiche, in particolare sul loro ultimo prodotto "innovativo".

Un elenco abbastanza completo di reazioni da sospensione potenziale da neurolettici, così come un programma di ritiro prudente da realizzare in collaborazione con il medico, sono discussi in "Il tuo farmaco può essere il tuo problema: come e perché smettere di prendere psicofarmaci," di Peter Breggin e David Cohen (Perseo Libri, 2000).

Il mio pensiero sugli psicofarmaci (in particolare i cosiddetti "anti-psicotici") è che dovrebbero essere evitati, se possibile. Il mio approccio vuol essere il primo a sviluppare i rapporti con le persone interessate e stabilire un sicuro e protettivo contesto sociale, preferibilmente in un residence. Poi vorrei adottare un approccio terapeutico edificante  con la famiglia se possibile - sulla base di sviluppare una comprensione comune, e trovare significato nelle varie situazioni. Questo è facile da dire ma difficile da fare nel contesto di gestione delle cure, e i professionisti della salute mentale spesso mancano di formazione di base e capacità di ascolto.

Inoltre, la mancanza di squadre mobili non coercitive per le crisi, le comunità prive di sicuri posti residenziali (come Soteria House) e reti di sostegno coinvolte - ognuna delle quali può sdrammatizzare una crisi - rende il processo ancora più difficile. Se per qualche ragione gli psicofarmaci sono necessari e concordati da tutte le parti, vi consiglio di iniziare con il dosaggio più basso possibile e usare il farmaco meno tossico per il più breve periodo di tempo necessario per affrontare uno specifico comportamento.

La ragione più comune che ho trovato necessaria per usare farmaci è stato quando non è stato possibile mettere insieme personale a sufficienza per garantire la sicurezza di tutti. Purtroppo, le mie opinioni non sono ampiamente condivise dai miei colleghi psichiatri o le società farmaceutiche.
Vi è un ampio dibattito sul perché i farmaci dovrebbero essere evitati, se possibile, e come dovrebbero essere dati in caso di necessità nel capitolo 5 di "la dipendenza da farmaci psicotropi è davvero necessaria?" di Mosher e Burti in " la salute mentale: Una Guida Pratica" NY. Norton, 1994.



II. Affrontare le crisi senza medicalizzare

Ricordate, quanto segue sono generiche linee guida cliniche su cosa fare in caso di gravi personali / familiari crisi emotive (comunque definite). Non posso prescrivere cosa fare perché non sono né il vostro medico né conosco  voi, le risorse e le opzioni disponibili nella propria zona. Inoltre, tali piani dovrebbero essere sviluppati in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti. La prescrizione, per definizione, non è solitamente un processo di collaborazione. Ci sono alcuni principi generici che potrebbero essere utili nel processo decisionale:

1. Cercate di rimanere in un ambiente i più possibile normale - quello che comprende i vostri rapporti consueti - a casa, a casa di un amico, o in un ambiente residenziale che vi ospita, anche se composto da badanti a pagamento. Cercare di coinvolgere le risorse naturali come la famiglia, gli amici, i chierici ecc per aiutare, fornendo supporto, comprensione e consigli di buon senso nel contesto delle loro relazioni con le persone coinvolte.

Se l'intervento professionale è necessario  dovrebbero venire loro nel posto dove ci si trova. Se possibile non coinvolgere psichiatri o  professionisti della salute mentale, in quanto sono con più probabilità portati ad affrontare la situazione da una prospettiva medica.

Le crisi emotive / psicologiche possono lasciare molto perplessi, spaventati e angosciati. Ma il non provare, a tutti i costi, ad evitare la medicalizzazione di qualsiasi "problema" è altrettanto brutto. Ricordate che le crisi non mettono in pericolo di vita i pazienti - la gente di solito non muore a causa di questo.

Se la violenza fa parte della crisi, di solito può essere gestita con la sola forza del numero di persone presenti. Inoltre, anche se non si può sapere esattamente cosa fare - non lasciate che i professionisti della salute mentale tolgano la capacità di controllare la propria vita con l'uso della coercizione. L'uso della coercizione di solito significa che i professionisti non vogliono prendere il tempo per capire il problema e il suo contesto. Poi forniscono un pseudosoluzione con l'uso della forza che produce gravi conseguenze a lungo termine: l'istituzionalizzazione, l' etichettatura, la discriminazione e l'emarginazione.

Una volta che qualcuno è stato diagnosticato, sarà impossibile rimuovere la diagnosi dalla sua cartella clinica, a prescindere dalla fretta con cui è stato applicata, o indipendentemente dal fatto che la diagnosi può essere anche lontanamente considerata "corretta".


Quindi direi di cercare di stare lontano dal pronto soccorso e gli ospedali, verificare che il problema non abbia una causa fisica. Dovrebbe essere possibile determinare questo da una chiamata al medico di assistenza primaria.

Organizzarsi bene, con la famiglia assertiva e una rete di supporto in grado di controllare il coinvolgimento professionale - sia nei tempi e nella quantità - se rimane nel proprio contesto residenziale. Questo dovrebbe essere l'obiettivo.

2. La maggior parte delle crisi nascono in famiglia e nel suo contesto storico. Quindi, il focus dell'intervento relazionale dovrebbe essere orientato verso la famiglia.

Detto ciò, diventa molto difficile decidere chi, ammesso che qualcuno debba prendere psicofarmaci. Non mi opporrei personalmente se un farmaco sedativo venisse dato a tutti coloro che sono stati privati ​​del sonno a causa della crisi. Il farmaco di scelta per tali situazioni è Benadryl, disponibile senza prescrizione medica. Altri sedativi dovrebbero essere prescritti dal medico. I sedativi (tranquillanti minori ndt) hanno dimostrato di essere più utili dei farmaci anti-psicotici nella de-escalation da gravi crisi ("psicotiche") e hanno meno  effetti negativi a breve termine.

Il ripristino del ciclo sonno-veglia e il "chiarimento del tempo" (con il passare del tempo un punto di vista molto più chiaro spesso emerge e quello che sembrava essere un problema molto difficile, è suscettibile di auto-guarigione o non così difficile dopo tutto). Si tratta di due concetti clinici importanti che sono troppo spesso trascurati. Purtroppo, la psichiatria e gli ospedali sono sotto troppa pressione economica per consentire di operare sfruttando  il potenziale curativo naturale del tempo. Queste pressioni non sono presenti se il "trattamento" si svolge in una residenza con un sacco di persone interessate e coinvolte presenti.

3. Nel contesto di un rapporto gli interventi dovrebbero concentrarsi sugli eventi della vita che sono temporalmente legati all'inizio della crisi - per esempio la perdita di un lavoro, la rottura di un rapporto, una morte, il fallimento a scuola, uscire di casa, ecc, ecc

Ogni situazione è unica quindi non c'è una sola risposta a cosa è andato storto e come potrebbe essere meglio gestito. Tuttavia, è bene ricordare che più le persone  vengono trattate normalmente e più normalmente si comporteranno. Inoltre, le crisi offrono opportunità di crescita e cambiamento in una direzione positiva e di solito sono auto-limitanti, se non vengono trattatate in modo da impedire la loro risoluzione.

Un'obiezione importante sull'uso di farmaci anti-psicotici in situazioni di crisi acuta è che  sono così potenti soppressori del sistema nervoso centrale che possono anche avere l'effetto di impedire la risoluzione delle crisi. Essi sono abbastanza potenti per interrompere un processo psicologico, che se supportato e capito, si risolverebbe nel contesto di una relazione.

Potrebbe non essere facile  seguire i principi generali sopra delineati. Devono essere considerate come linee guida probabilmente suscettibili di compromessi. Ma ricordate - è la vostra (o di una persona cara) vita psicologica - che ha bisogno di un approccio molto premuroso, attento, senza fretta ed empatico.

Occorre stare in guardia contro l'accettazione acritica di autorità - soprattutto dalla medicina - anche quando si è nervosi, perplessi e la situazione sembra caotica e fuori controllo. La capacità della psichiatria nel fornire risposte non nocive alle gravi crisi psicologiche non è mai stata ammirevole. Le conseguenze negative dell' istituzionalizzazione - ovvero la sua risposta consueta - sono state dettagliate altrove.

Fonte: Soteria Associates
Loren R. Mosher MD-Psichiatra, Direttore

Il Dr. Mosher è morto il 10 luglio 2004.

venerdì 21 novembre 2014

La follia di Girolamo

Premessa:

R.D. Laing
Fondata negli anni 70 a Londra, Portland Road era una casa di accoglienza gestita da colleghi e discepoli dello psichiatra R.D. Laing, che fu anche uno dei principali ispiratori del movimento antipsichiatrico. 
Laing fu uno dei primi medici a descrivere la cosiddetta malattia mentale come un'esperienza esistenziale o punto di vista che in linea di principio è perfettamente comprensibile agli altri e dotata di senso. Laing tuttavia come psichiatra sosteneva l’esistenza della malattia mentale, intesa come sofferenza psichica, di cui è necessario ricercare la cura attraverso l'intervento esterno del medico.
Negli anni settanta insieme ad altri suoi colleghi e seguaci fondò una serie di luoghi di accoglienza, alternativi all'ospedale psichiatrico, dove mettere in pratica le sue idee non ortodosse sul 'non-trattamento' della schizofrenia e di episodi psicotici in genere. 
Il narratore era un praticante della casa di Porland Road che come Laing aveva sperimentato la depressione. In quella casa di accoglienza non si usavano farmaci e si praticava la psicoanalisi.  
La regola fondamentale di analisi presuppone una capacità di sincerità. Allo stesso modo, a Portland Road la gente si aspettava di essere sincera con le persone a cui offrivano il loro aiuto, per contattare la parte della loro personalità che era ancora sana di mente, non importava quanto pazze potevano apparire.
L'episodio di Girolamo, lungi da essere un esempio significativo per spiegare la 'follia' o la cosiddetta psicosi, fu un caso molto particolare ma tuttavia interessante per capire la filosofia che stava alla base di questi non-trattamenti. 


La follia di Girolamo

Girolamo era un giovane uomo piuttosto magro, una persona dai capelli scuri ed estremamente timido. Negli ultimi due o tre anni  aveva sviluppato una sorta di ritiro dalla sua famiglia composta da  madre, padre, e una sorella minore. Si ritirava nella sua stanza e  vi si rinchiudeva finché i suoi genitori cercavano di convincerlo a uscire fuori da li, e quando questo non funzionava  si arrabbiavano  minacciando di punirlo se non avesse aperto la porta. Girolamo si rifiutava di muoversi. Alla fine, esasperati i suoi genitori contattarono l'ospedale psichiatrico locale per chiedere aiuto. Girolamo fu alla fine prelevato con la forza dalla sua stanza, legato in ambulanza e portato in ospedale. Una volta lì, continuava col suo comportamento schivo rifiutandosi di parlare con chiunque. Per tutto il giorno, non riusciva a dire perché si stava comportando in questo modo o che cosa sperava di ottenere così. 

Fu allora  diagnosticato  affetto da schizofrenia catatonica con caratteristiche depressive. Gli vennero somministrate una serie di sedute di Elettroshock (ECT) e in poco tempo Girolamo fu restituito alla  famiglia, apparentemente risanato e di nuovo cooperativo. Sei mesi dopo o giù di lì si ripeteva lo stesso scenario: il ritiro in camera sua, la rimozione in ospedale, ECT, il recupero. Non fu mai formulata alcuna ipotesi del perché Girolamo si ostinava a comportarsi così. Ma ogni volta che il ciclo si ripeteva, era necessario un trattamento più lungo che fosse in grado di riportarlo "in sé." Lui e la sua famiglia  sopportarono questa routine in tre diverse occasioni nel corso di un periodo di due anni.

Fu così che lo psichiatra che lo aveva in cura contattò Laing confessandogli che lui e i suoi colleghi presso l'ospedale avevano gettato la spugna con Girolamo e disse che se fosse stato ricoverato in ospedale ancora una volta non sarebbe più tornato a casa. Questo, adesso era il quarto episodio del genere. In questa occasione, quando i suoi genitori implorarono Girolamo di uscire dalla sua stanza gli rispose che lo avrebbe fatto a una condizione: che venisse visitato da Laing. Girolamo aveva letto il libro di Laing "L'io diviso" e concluse che Laing era l'unico psichiatra di cui poteva fidarsi perché non lo avrebbe "trattato"  per una malattia mentale come invece avevano fatto gli altri.

Quando infine Girolamo venne a Portland Road, disse  quello che desiderava. Voleva una stanza personale dove poter rimanere fino a quando era pronto a venire fuori. Ci chiese di onorare la sua richiesta e, con un po' di trepidazione, decidemmo di accettare le sue condizioni. Girolamo era diverso da tutte le altre persone che ho conosciuto a Portland Road, perché lui ci ha presentato la sfida più grave che abbiamo mai dovuto affrontare. A causa della natura delle sue richieste , Girolamo privava Portland Road della sua più efficace fonte di guarigione: la comunione condivisa dalle persone che vi abitavano. Il piano di Girolamo minava la filosofia che Laing e Hugh Crawford avevano formulato, tuttavia  sentivamo che Girolamo aveva il diritto di perseguire l'esperienza, anche se il comportamento verso l'esterno fu problematico. Anche se l'esperienza di una persona è un affare privato, il comportamento con cui si impegna con altri non lo è, perché i due soggetti sono sempre legati. La filosofia a Portland Road era quella di tollerare un comportamento non convenzionale in misura straordinaria, al fine di facilitare la lotta di fondo in cui persona era impegnata.

Il setting psicoanalitico tradizionale, ad esempio, pone enormi vincoli sul comportamento di una persona, compreso l'uso di un divano per facilitare la sincerità. A Portland Road, convivevano  tutti insieme esposti ad ogni sorta di comportamenti  imprevedibili, e talvolta violenti. In altre parole, vi era  un elemento di rischio a vivere in queste condizioni perché nessuno sapeva fino che punto qualcuno poteva  credere fino in fondo a quello che stava vivendo.

Fedele alla sua parola, Girolamo andò nella sua stanza e ci rimase. Lui aveva la sua stanza, nessuno lo vedeva entrare o uscire. Anche se non era raro che con la sua famiglia rinunciasse occasionalmente a un pasto, il modo in cui Girolamo si era ritirato dagli altri era estremo. Nessuno ancora lo aveva visto sgattaiolare al piano di sotto per mangiare nel bel mezzo della notte, o per usare il bagno. Il nostro senso di preoccupazione si trasformò ben presto in allarme. Girolamo a quanto pare non mangiava nulla e divenne sempre più chiaro che era anche incontinente. Provammo a parlare con lui. Gli dicemmo che questo non faceva parte del nostro accordo; trasformarci in un ospedale dove avremmo dovuto prenderci cura di lui. "Oh, invece sì!", insistette Girolamo. Eppure, Girolamo apparentemente non soffriva di alcun dolore. Non sembrava particolarmente depresso, ansioso, o catatonico. Era solo molto testardo! Insisteva a voler fare così, anche se non poteva o non voleva spiegarci il perché.

Ricordammo a Girolamo che noi stessi ci eravamo esposti per lui, tenendo i suoi genitori all'oscuro mentre stava giocando con  la sua salute. Dov'era la gratitudine, un gesto di buona volontà, in cambio? Girolamo si  rifiutava di discutere del suo comportamento o esplorare le sue motivazioni di fondo. Né avrebbe  riconosciuto il suo ritiro come un sintomo di una crisi. Egli semplicemente era eccessivamente protettivo della sua esperienza privata, i cui dettagli si rifiutava di condividere. Girolamo alla fine accettò di mangiare alcuni alimenti al fine di scongiurare la morte per fame, finché glieli portavamo. Il fetore della sua incontinenza diventava oneroso, anche se Girolamo era apparentemente ignaro di ciò. Non sorprende che, ben presto divenne l'argomento di conversazione di ogni sera intorno al tavolo da pranzo.

"Che cosa stiamo facendo con lui," ci siamo chiesti. Ironia della sorte, Portland Road si era trasformata  in un ospedale psichiatrico. Eravamo costantemente preoccupati per la sua salute fisica, la sua dieta, e il crescente potenziale di piaghe da decubito, che cominciò a sviluppare. Continuava a perdere peso a causa della quantità esigua di cibo che stava mangiando. Potevamo dirgli che doveva lasciare o che abbiamo dovuto capitolare di fronte alle condizioni straordinarie che ci aveva presentato. Quando trapelò la notizia del nostro dilemma, Laing diventava sempre più nervoso. Una volta Girolamo sviluppò delle piaghe da decubito tali da rischiare di essere portato in un ospedale per le cure mediche. Ad aggravare tutto il resto, Girolamo non riusciva a trattenere le quantità scarse di cibo che stava mangiando vomitando frequentemente. Se questo vomito fu auto-generato o involontario non ci fu dato saperlo.

Nessuno di noi possedeva la competenza o la voglia di operare come il personale ospedaliero. Chi  andava a pulirlo, fargli  il bagno, e tutte le altre cose che erano essenziali per la sua sopravvivenza? Alcuni di noi alla fine accettarono di essere la sua balia, per mantenere la sua condizione di stabilità. Almeno lui era vivo. Ma per quanto tempo ancora avremmo dovuto aspettare prima che Girolamo finalmente avesse abbandonato il suo isolamento?

Altri quattro mesi passarono. Ormai la famiglia di Girolamo insisteva per visitarlo e minacciava azioni legali se non lo  permettevamo. Non eravamo, tuttavia, sul punto di lasciare che accadesse. Crawford ci implorò di rimanere pazienti e lasciare che le cose seguissero il loro corso. Laing, tuttavia, era particolarmente preoccupato, ma data la nostra determinazione a vedere come andava a finire, accettò di sostenerci e mantenere a bada la  famiglia di Girolamo, che ormai si lamentava  con lui.
Nel frattempo, Girolamo continuava a perdere peso e le sue condizioni di salute peggioravano. Ora, dopo sei mesi, avevamo di fronte a noi una vera e propria crisi. Girolamo aveva sviluppato piaghe da decubito, ma continuava a resistere, a non voler parlare con noi o cedere nel suo comportamento. Al contrario, protestò aspramente sui nostri sforzi per fargli il bagno e anche per prevenire la fame.

Finalmente decidemmo che un cambiamento di qualche tipo era  essenziale se speravamo di giungere a una conclusione soddisfacente. Decidemmo allora che Girolamo doveva essere in stretta vicinanza con la gente con cui condivideva la casa, anche se non voleva. La minaccia alla sua salute fisica e la mancanza di contatto, nei termini umani più elementari, era allarmante. Se lui non poteva, o non voleva unirsi a noi, forse avremmo potuto unirci noi a lui. Così decidemmo di spostarlo nella mia camera da letto. In ossequio al sacrificio della mia stanza privata, altri decisero di fare il bagno a Girolamo e dargli da mangiare su un programma normale, cambiare le sue lenzuola, passare del tempo e sforzarsi di parlare con lui, anche se si rifiutava di ricambiare. Gli facemmo massaggi terapeutici per alleviare la perdita di tono muscolare e per qualche contatto fisico. Ci rassegnammo al fatto che abbiamo dovuto, che ci piacesse o no, diventare un "ospedale". Ci siamo sentiti sicuri, tuttavia, che la sua condizione era destinata a migliorare.

In realtà, la sua condizione si era stabilizzata, ma questo era tutto. Mi sono abituato alla puzza, al silenzio. Ma non ha aiutato la mia depressione, condividere la camera con un fantasma che perseguitava lo spazio, ma non poteva occuparlo. Avevo bisogno di qualcosa per alleviare il torpore che ormai permeava il nostro spazio comune, quindi invitai la più florida persona "schizofrenica" di Portland Road, un altro giovane uomo che credeva di essere Mick Jagger, a trasferirsi nella nostra stanza con noi, tutti e tre a condividere la stessa camera. Questa nuova persona, che chiamerò Mick, 'allietava' Girolamo mattina e sera con la sua chitarra - che fra l'altro non aveva idea di come suonare! - E probabilmente fece sentire Girolamo ancora più pazzo di prima. Ma hey, almeno era un vivace diversivo,anche se più folle, a disposizione, e con tutta la commozione e le lamentele di Girolamo  ho subito recuperato dalla mia  depressione. Sia che a Girolamo piacesse o no, il nostro ospite "rock star" venne qui per rimanere, e ammetto il  colpevole piacere che ho sentito nel comfort che Girolamo non era in completo controllo della nostra vita.

In poco tempo un anno era passato, ma ancora nessun cambiamento visibile di Girolamo. Nel frattempo, si era verificato un certo numero di crisi tra la famiglia di Girolamo e Laing, una crescente impazienza di Laing con noi, la nostra impazienza con Girolamo, e, infine, tra noi e Hugh Crawford per non sostenere i nostri numerosi sforzi per dimettere Girolamo. Eravamo pronti, - desiderosi! - Di ammettere la sconfitta e rassegnarci ad un guasto irreparabile. Le condizioni di Girolamo erano apparentemente interminabili. Il suo "asilo" con noi era diventato per lui semplicemente un modo di vivere. Adesso sembrava ovvio per noi che questo era tutto quello che aveva veramente voluto da noi, vivere nello squallore che aveva generato intorno a sé.

L'urgenza della situazione di Girolamo divenne gradualmente un luogo comune, e in qualche modo meno urgente da risolvere. La vita a Portland Road continuiava indipendente della situazione di Girolamo. Altri avevano i loro problemi, che venivano affrontati nel modo consueto come era nostra usanza. Un altro mese era scivolato via, e poi un altro, fino a quando ho finalmente perso la cognizione del tempo e smesso di contare i giorni. Girolamo aveva da tempo cessato di essere l'argomento serale di conversazione e la sua presenza era diventata un appuntamento fisso, come i mobili della casa. Nessuno notò nemmeno l'anniversario di un anno e mezzo che Girolamo era arrivato a Portland Road. Eravamo così abituati alla sua strana definizione di convivenza: i bagni, i cambiamenti di lenzuola, le serenate, che quasi non notammo quella sera accanto al fuoco quando Girolamo con nonchalance sgusciò al piano di sotto per usare il bagno. Quando ebbe finito tirò lo scarico, sbirciò con la testa per dire ciao, e tranquillamente tornò al piano di sopra. Per usare un eufemismo, eravamo in uno stato di shock, ci pizzicavamo a vicenda per assicurarsi che non stavamo sognando.

Un'ora più tardi, Girolamo tornò, sommariamente annunciò che aveva  fame, ed effettivamente aveva terminato il digiuno che l'aveva ridotto a 90 libbre di peso (41 Kg ndt). Questo era un Girolamo che non avevamo mai incontrato: loquace, anche se timido, ma all'improvviso sociale comunque. Non potevamo credere ai nostri occhi e le orecchie. Fino a quando, ci siamo subito preoccupati, forse un ultimo guizzo, prima di tornare al suo solito isolamento? Il giorno successivo, Girolamo aveva evidentemente preso una nuova svolta. Alla fine, inspiegabilmente aveva concluso quello che stava facendo, impegnato in Dio-sa-che sorta di bizzarra meditazione silenziosa. Naturalmente, abbiamo voluto sapere. "Che diavolo sei stato a fare, Girolamo, tutto quel tempo da solo?" Gli chiesi. 
Io non credo che nessuno di noi ci aspettavamo una risposta. Non abbiamo pensato che Girolamo ne potesse avere una, ma si è scoperto che ce l'aveva.Ci disse che la ragione per cui si era isolato tutto quel tempo, per un anno e mezzo, era perché aveva dovuto contare fino a un milione, e poi di nuovo a zero, senza interruzioni, al fine di ottenere finalmente la sua libertà. Questo era tutto ciò che aveva sempre voluto fare, nel corso degli ultimi quattro anni, fin dal suo primo impulso di ritirarsi nella sua camera da letto a casa. Nessuno lo aveva mai lasciarlo fare.

Ma perché, gli abbiamo chiesto, ti ci è voluto così tanto tempo? Un anno e mezzo! Noi gli avevamo dato la possibilità di portare a termine il compito.  Secondo Girolamo, sì e no. Dopo tutto, non l'abbiamo lasciato stare. Abbiamo interferito, parlato con lui, suonato musica, dato massaggi e generalmente lo abbiamo distratto dal compito a portata di mano, dal suo conteggio. Disse che ogni volta che era a poche migliaia, anche alcune centinaia di migliaia, qualcuno ha rotto la sua concentrazione con una canzone, un massaggio, o qualsiasi altra cosa, tale da costringerlo a iniziare il conteggio da capo, dal principio. La cosa peggiore, ha detto, è stata quando abbiamo aggiunto il chitarrista! "Ma perché non ce l'hai detto subito?" abbiamo chiesto, "Ti avremmo aiutato con entusiasmo, se solo avessimo potuto sapere quello che stavi facendo." "Questo non avrebbe contato", rispose Girolamo. "Era essenziale permettermi di seguire la mia strada, senza spiegare il perché."

A quanto pare, è stato solo quando la nostra ansia collettiva sul comportamento di Girolamo si fu placata, dopo l'anniversario quando finalmente abbiamo rinunciato e fatto marcia indietro, che fu in grado di completare il compito che si era prefisso di realizzare. Alla fine, senza apprezzare del tutto il suo significato, ci ha sottoposti alle sue condizioni, permettendogli di andare avanti con la sua missione auto-imposta di questa pazza  ispirazione che lo aveva costretto a contare fino a un milione e viceversa, senza interruzioni, senza scuse o spiegazioni.

La natura non ortodossa del "trattamento" che Girolamo ha ricevuto a Portland Road è impossibile da confrontare con le modalità di trattamento convenzionali. Tuttavia, la domanda che ci siamo posti è : ha veramente "funzionato?" E se sì, come? Quasi quarant'anni dopo, Girolamo non ha mai vissuto di nuovo un altro episodio psicotico. Lasciò presto Portland Road, riprese la sua vita, dimostrò di essere una persona, in realtà ordinaria. Naturalmente, ci siamo chiesti il motivo per cui Girolamo aveva sentito il bisogno di ritirarsi la prima volta. Quali sono state le dinamiche, la motivazione inconscia che lo avevano spinto a una soluzione così radicale dei suoi problemi? Queste erano le domande a cui Girolamo non riusciva a rispondere. È significativo, e doppiamente ironico, che Girolamo non aveva bisogno di quelle domande a cui rispondere.  Nella sua condizione in frantumi, non poteva capire se stesso.

Questa storia non ha molto senso per qualcuno che cerca di cogliere una filosofia di trattamento identificabile, a meno che non si tenga conto dell'importanza centrale che Laing ha dato al problema intrinseco della libertà in ogni esperienza di terapia. Questa è stata una preoccupazione che aveva preoccupato anche Freud nello sviluppo della sua tecnica clinica, proprio come aveva fatto con i filosofi esistenzialisti, come Kierkegaard, Nietzsche, Heidegger, Sartre, con cui Laing si era principalmente identificato. Come si fa ad "aiutare" coloro che sono in qualche misura in pericolo personale senza interferire con il loro diritto alla libertà?

La soluzione di Freud a questo problema è stata la neutralità analitica, la pietra angolare della sua tecnica clinica. Seguita dall'antico detto: "non fare del male"; quello che Laing ha riconosciuto come una forma di negligenza benigna. In molti modi, l'esperienza di Girolamo a Portland Road era un esempio perfetto di negligenza benigna da mettere in pratica. Il rispetto che abbiamo cercato di dare a questo giovane era tutto ciò che nessuno di noi sentiva qualificato da offrire. Non abbiamo capito quale fosse la questione con lui, non potevamo nemmeno fingere. Non eravamo sicuri di cosa lo avrebbe aiutato né quello che avrebbe potuto peggiorare le cose, così abbiamo fatto il meno possibile. Seguendo il principio di neutralità, abbiamo impiegato la negligenza benigna discretamente come abbiamo potuto. Né Laing, né Crawford hanno diretto il trattamento, perché non c'era nessun "trattamento" da impostare.

Il modo in cui abbiamo lottato e risposto al vicolo cieco di Girolamo potrà senza dubbio essere considerato imprudente, indulgente, pericoloso, anche bizzarro da parte del personale di praticamente ogni ospedale psichiatrico nel mondo. Il suo comportamento - intransigente, tenace, resistente - sarebbe senza dubbio  stato trattato con ancora più forza di volontà, determinazione, potenza della sua. Chi pensate che, date le forze in gioco, in ultima analisi, possa "vincere" in un tale duello? Naturalmente, verrebbero usati farmaci e scosse elettriche, così come tutto ciò che si ritiene necessario sotto forma di incarcerazione.

Pochi psicoanalisti credono che sia possibile trattare una tale situazione di stallo con l'analisi. Eppure, il nostro trattamento di Girolamo è stato probabilmente una forma di analisi, tesa forse oltre il suo limite. Poiché Girolamo si  rifiutava di parlare, siamo stati costretti a far "parlare" il suo comportamento. DW Winnicott, Harry Stack Sullivan, Frieda Fromm-Reichmann, Clara Thompson, e Otto Will Allen, Jr., sono solo alcuni degli psicoanalisti di spicco che hanno aiutato le persone in questo tipo di crisi. Alcuni hanno raccontato le molte ore che trascorrevano con i pazienti che stavano in silenzio, lasciando che il tempo facesse il suo corso fino a quando qualcosa si rompeva  attraverso l'impasse. Chi potrebbe negare che Girolamo ha  resistito al trattamento? Ma che tipo di trattamento può avere una persona quando la si costringe su di una strada, senza invito o compassione? E cerchiamo di essere sinceri su questo, senza amore? Mi sembra, a pensarci bene, che era il nostro amore per Girolamo che finalmente ha avuto la sua parte quando abbiamo fatto marcia indietro da tutti i nostri sforzi per "aiutare" lui, quando siamo stati in grado di lasciare che sia lui, come ci aveva chiesto, a permettergli di aderire alla nostra comunità, ma alle sue condizioni, non le nostre.

Laing ha visto il suo ruolo  di aiutare le persone che sono venute a vedere "sciogliersi" quei nodi in cui inavvertitamente si sono legati. Egli ritiene che questo ha comportato una straordinaria cura per non ripetere gli stessi tipi di sotterfugi e di coercizione che aveva portato il formarsi di quei nodi in primo luogo. Girolamo era legato in un nodo, ed era venuto qui con la propria soluzione per quello che doveva fare per scioglierli, tra cui la sua insistenza a fare questo in silenzio. Quello che siamo stati in grado di ottenere dal suo percorso e facilitare il suo compito è stato a dir poco un miracolo.

Questo grado di non-intrusione nel contesto della psicoterapia è una rarità. Quei terapeuti che mantengono la loro autorità sui loro pazienti a tutti i costi, e che riducono l'esperienza di terapia in un insieme di tecniche che possono essere apprese non sono suscettibili di abbracciare una metodo di "trattamento" che sia il più modesto nelle sue pretese, prudente con i suoi interventi. Girolamo mi ha insegnato che le tecniche non sono di alcuna utilità quando tutto quello che una persona chiede è di essere accettato per quello che è, incondizionatamente.

Fonte : madinamerica.com

venerdì 29 agosto 2014

La gestione delle emergenze spirituali

Di recente ho letto un vecchio articolo di Assaggioli, sullo sviluppo spirituale e i disturbi psichici che sebbene sia stato scritto nel 1933 propone un punto di vista originale per cercare di comprendere in termini non psichiatrici il significato di fenomeni con cui ho avuto a che fare che vengono etichettati come psicosi. 
Mi sono sempre chiesto che significato si può dare a questi fenomeni al di la della comune diagnosi che implica  un guasto, una anomalia, una malattia. 
Anche una malattia è pur sempre una risposta o un segnale di qualcosa che sta succedendo nel corpo. E forse anche la cosiddetta 'mania' della sindrome maniaco-depressiva potrebbe essere un segnale di qualcosa che sta 'nascendo' a livello spirituale, spesso senza che il predestinato ne sia consapevole. 

Mai avrei immaginato però che in Brasile fosse così diffusa la consapevolezza dell'esistenza di emergenze spirituali, con addirittura 13000 centri appositi per trattare queste crisi sparsi in tutto il paese. 



Gestione Emergenza Spirituale in ospedali psichiatrici spiritici e centri comunitari in Brasile

   
Emma Bragdon, PhD

11 agosto 2014

Uno dei modi più insoliti di guardare alle crisi di salute mentale è che sono tutte "emergenze spirituali." Ho fatto volontariato nell'ambito della Rete di Emergenza Spirituale per 7 anni, e dedicato gran parte del mio lavoro di una vita come terapeuta per facilitare un sicuro processo di emersione spirituale. Ho anche trascorso sei mesi di ogni anno, dal 2001 al 2012, in Brasile nella ricerca sullo spiritismo e ho partecipato ai lavori dei centri comunitari spiritici. Mi piace il modo in cui gli spiritisti si pongono rispetto ai sintomi della malattia mentale, preferiscono percepire i turbamenti come passi sul sentiero dell'evoluzione che la persona necessita. Si tratta di un cambiamento di prospettiva che ha conseguenze radicali per le pratiche di salute mentale.

Tutte le crisi emotive scaraventano una persona profondamente in identità da affrontare: Chi sono io veramente? Che cosa è più importante per me? Perché sta succedendo a me? Spesso questo ispira l'aspettativa per qualcosa di più grande: un Sé Superiore, un Potere Superiore, un concetto di Dio, un'esplorazione di ciò che è reale. Il potenziale esito positivo quando i farmaci psichiatrici sono utilizzati con molta cautela e l'empatia è dato in grandi dosi è un senso più chiaro di identità e di un collegamento più stretto a ciò che è sacro, o più caro. Se una persona ha il supporto adeguato per rispondere alle domande essenziali della vita, lui o lei acquista più significato e scopo nella vita e più soddisfazione. Quando viene così trattata, l'emergenza spirituale è un parto verso un sé più esteso. Lo sconvolgimento emotivo era solo un sintomo del processo di nascita.

Apertura Psichica

Una forma di emergenza spirituale che può essere travolgente e spaventosa è l'apertura di abilità psichiche. Potrebbe accadere che inaspettatamente si ha una interazione con una presenza che non ha un corpo che sembra essere qualcuno che è morto dandovi informazioni  utili per la famiglia lasciata alle spalle. Oppure, ci  prefiguriamo  un evento futuro che arriva  anche senza predittore razionale (ad esempio, una morte inaspettata di una persona cara, o una tempesta). Un altro esempio, si incontra qualcuno che non si conosce e intuiamo fatti intimi su di lui/lei (ad esempio, delle malattie in alcuni organi del corpo) senza segni esteriori che rivelano un problema; o ancora si può percepire ciò che sta accadendo nella vita di un'altra persona, anche se quella persona è centinaia di miglia a distanza da voi e fuori dal contatto telefonico o e-mail. Ognuna di queste situazioni possono gettare una persona in discussione: "Questo è reale? Cosa devo fare con queste informazioni? Perché io so questo, ma altri no? "

Dal momento che le esperienze psichiche sono state derise nella nostra cultura, al punto che abbiamo considerato parlare con Dio come un segno di psicosi, la maggior parte delle persone hanno paura se cominciano ad avere queste esperienze. Temono di impazzire o che gli amici e la famiglia pensino che sia pazzo. (Ci dimentichiamo che William James, PhD, MD, spesso chiamato il padre della psicologia americana, incoraggiava tutti i medici ad accettare che le esperienze psichiche sono parte dell'esperienza umana.) Così, il più delle volte, lo sperimentatore cerca di trovare un modo per 'spengnerle' bevendo alcolici, andare al centro commerciale, mangiare troppo, o qualche altra distrazione. In alcune situazioni, il dono di abilità psichiche è una parte talmente forte della natura di un individuo, che il rifiuto di questi doni conduce a profondi disturbi  tra cui una profonda depressione, problemi di dipendenza, incapacità di dormire, e anche quelli che sembrano essere stati psicotici o maniacali.

Medianità repressa

Marcel è un uomo brasiliano che è stato ricoverato a 20 anni per i sintomi della schizofrenia. Ha sentito voci nella sua testa e ha avuto sensazioni di insetti e roditori che strisciavano sul suo corpo. Egli  costantemente spazzolava le sue braccia e le gambe con le mani. Era irritabile e ansioso, incapace di lavorare o mantenere le sue amicizie. Abbiamo visto che i farmaci psichiatrici che gli sono stati dati in ospedale lo facevano sentire peggio. I suoi genitori alla fine lo tolsero dall'ospedale tradizionale e lo ricoverarono in un ospedale psichiatrico Spiritista in Brasile, dove è stato identificato come un forte mezzo che aveva bisogno di supervisione per sfruttare le sue capacità. Ora è uscito dall'ospedale, vive in modo indipendente, felice e gradualmente impara a lavorare come guaritore psichico per aiutare gli altri che sono fuori equilibrio. I sintomi che lo avevano infastidito non esistono più.

Jorge è un altro uomo che ho incontrato in Brasile, che non era in grado di lavorare o mantenere rapporti come un giovane adulto. Ha avuto molti sintomi della schizofrenia: deliri e allucinazioni. Andò a trovare  un amico che era stato coinvolto con lo spiritismo per chiedere un consiglio. Il suo amico gli ha offerto amicizia, lo ha aiutato a capire le sue sensibilità più pienamente e insegnato a prendersi cura di se stesso da "sensibile" come egli è. Jorge successivamente è stato in grado di completare un dottorato di ricerca in ingegneria, è ora professore in una grande università, felicemente sposato con figli, e conduce un gruppo di studio spiritico durante i fine settimana con la moglie. Non usa nessun farmaco psichiatrico.

I sensitivi e gli psichiatri che collaborano nei cinquanta Ospedali spiritici  Psichiatrici in Brasile riconoscono che un elemento che può causare gravi disturbi emotivi è la "medianità repressa." In altre parole, coloro che reprimono i loro doni psichici, cercando di nasconderli, possono diventare pazzi fino a quando non ricevono una formazione adeguata per riconoscere e accettare i doni e usarli per beneficiare se stessi e gli altri. Dopo tutto, questi doni possono essere convogliati in modo da essere sfruttati per fare diagnosi usando l'intuizione medica in collaborazione con la ragione umana; oppure diventare consiglieri sensibili e guaritori che possono portare grande conforto per coloro che soffrono.

Il nostro sistema di cura della salute mentale non riconosce la categoria dell'esperienza umana di apertura psichica o medianità repressa e ha scarsa capacità di promuovere efficacemente la guarigione per le persone che le vivono. Il risultato è che più spesso agli individui che provano tali esperienze vengono dati anti-psicotici che possono oscurare le loro capacità psichiche, spingerle più in profondità nel subconscio, e aggiungere energia alla repressione. Sarebbe estremamente raro per chiunque con "medianità repressa" negli USA avere qualsiasi tipo di supporto o di controllo per coltivare questi doni.


Le culture sciamaniche di tutto il mondo riconoscono che spesso uno sciamano guaritore avrà profonde esperienze interiori, le disattiverà per un certo tempo in modo che possano stare bene nella vita quotidiana con la famiglia e il lavoro. Quella persona può avere allo stesso tempo una malattia fisica, spesso scandita da febbri estremamente alte. Un lavoro degli anziani qualificati della tribù è quello di riconoscere i doni che stanno nascendo e, se è caso, aiutare lo sperimentatore a sfruttare quei doni per aiutare la tribù. Ciò comporta la formazione sostanziale nel tempo e la coltivazione di un rapporto molto stretto tra gli anziani qualificati e il tirocinante. E 'anche riconosciuto che, senza tale formazione, l'individuo con i doni di uno neo-sciamano  può impazzire o morire prematuramente.

Formazione adeguata 

I centri spiritici comunitari in Brasile offrono un'eccellente formazione gratuita che dura anni per coloro che hanno doni di abilità psichiche. Questa non è una formazione religiosa, né comporta la conversione a una religione. Inoltre non è un sostituto per cure mediche responsabili o psicoterapia per affrontare problematiche legate a traumi passati.

Lo spiritismo è un modo di vita che insegna che gli esseri umani hanno un rapporto con i regni dello spirito, così come la necessità di essere radicata nella realtà fisica, con una vita affettiva sana. Una persona che entra nella formazione come mezzo ha il dono dell'incontro con gli altri con doni simili e quindi essere in comunione con i coetanei. Si incoraggia fortemente che quelli con abilità psichiche non lavorano da soli, che lavorano in piccoli gruppi, a volte nominati. Questo aiuta a scoraggiare l'inflazione dell'ego. I doni sono considerati "dati da Dio" e la responsabilità di usarli a beneficio di altri non è una risorsa per essere estratto a scopo di lucro personale. Dopo anni di formazione, l'individuo  può condurre una vita equilibrata che sia propositiva, personalmente significativa e di servizio alla comunità. Lui o lei avrà anche il sostegno e il cameratismo di altre persone  addestrati, e quindi non si sentirà come un estraneo in una terra straniera.

Catalizzatori per l'apertura psichica sono pratiche come lo yoga e la meditazione (che spesso coltivano capacità psichiche come un sottoprodotto), così come l'uso di droghe ricreative. Come questi diventano sempre più popolari, continueremo ad assistere a un aumento del risveglio di abilità psichiche. Rudolf Steiner, un brillante educatore e filosofo del 20 ° secolo, ha predetto che un numero crescente di persone  attraverserà l'emergenza spirituale e che lo sviluppo di abilità psichiche fa semplicemente parte dell'evoluzione.

Penso che sia ora di ripensare la psichiatria e sviluppare modi per aiutare le persone dotate di capacità psichiche in modo che possano imparare ad usarle per beneficiare gli altri e condurre una vita equilibrata. Idealmente la formazione dovrebbe essere libera, come in Brasile, e prontamente disponibile. Il Brasile ha circa 13.000 Centri spirituali perciò non  si è mai lontani da una fonte per la formazione. Questo un ottimo modo per sostenere l'evoluzione umana e arricchire gli individui e la comunità!

Fonte: madinamerica.com

lunedì 25 agosto 2014

Cure alternative per i disturbi mentali

Mi sono accorto che su questo blog ho scritto molto sugli psicofarmaci e la psichiatria ma molto poco su quello che dovrebbe essere più attinente al titolo, ovvero il recupero della salute mentale. 
La mia intenzione nel preparare questo lungo articolo è quella di rispondere alla classica domanda che i miei interlocutori mi fanno appena ho finito di spiegare cosa penso delle cure psichiatriche e quindi degli psicofarmaci. " Ma allora cosa altro proponi di diverso?"  

Come se per forza si dovesse effettuare un qualche tipo di terapia, o un intervento per ristabilire la salute mentale ammesso che sia veramente compromessa. 
Ok sono d'accordo che spesso la sofferenza e/o la confusione è tale per cui sarebbe veramente da stupidi non fare niente, ma tuttavia anche non fare assolutamente nulla può essere una opzione possibile, e  a chi lo desidera dovrebbe essere data questa possibilità. Infatti normalmente chi invoca  le cure psichiatriche sono solitamente i familiari o i congiunti, mentre spesso i diretti interessati/e non ne vogliono proprio sapere, magari perché hanno letto questo blog o altri siti simili di stampo anti-psichiatrico, oppure più semplicemente non si sentono affatto 'malati' e perciò bisognosi di cure. 

E come ho scritto in precedenza, anche il non fare nulla può essere sempre meglio delle cure psichiatriche.
Tuttavia se qualcuno si interessa veramente della salute propria o del proprio congiunto/familiare e magari si mette a fare delle ricerche sul web, è facile che si imbatta in quei siti 'allineati' che a loro volta contengono forum o gruppi di persone felicemente 'psichiatrizzate' a cui hanno fatto un tale lavaggio del cervello che non possono che parlare bene dei miracoli farmacologici delle cure psichiatriche, anche se ne stanno subendo consapevolmente o meno, dei gravi danni fisici e cognitivi, attribuiti comunque, non alle cure psichiatriche ma  alla malattia che avanza. (vedi articolo precedente su Anosognosia). 
Pertanto normalmente chi mi scrive chiedendomi un parere, (ovviamente non contattandomi da questo blog ma tramite altre vie), si pone già preventivamente nell'ordine delle idee di intraprendere una terapia psichiatrica, perché appunto gli è stato calorosamente consigliata dalle innumerevoli vittime felici : " Finalmente ho smesso di soffrire", "Quelle pillole mi hanno salvato la vita" e via discorrendo. Queste persone solitamente sono in quella fase di amore verso il farmaco perché per una serie di situazioni fortuite, effetto placebo, fiducia nel medico, ecc pare che i farmaci abbiano  prodotto il risultato desiderato, il quale potrà durare settimane, mesi o addirittura anche degli anni se si è molto fortunati, prima di precipitare in un inferno anche peggiore della stessa 'malattia' che si vuole curare.  

Difficilmente quindi troveranno in rete delle alternative a meno che non cerchino sui motori di ricerca questi termini specifici. E anche se questo è il caso, si trovano informazioni spesso incomplete o specifiche di un solo settore delle infinite possibilità del mondo delle terapie olistiche. 
Lungi dall'essere completamente esaustivo, con questo scritto vorrei mettere in evidenza gli approcci che a mio parere possono avere una certa validità, o perché provati personalmente oppure per aver letto esperienze di altri che hanno seguito un percorso diverso dalla massa inerme di psichiatrizzati, assoggettati alle cure psichiatriche tradizionali basate sulla somministrazione continuativa e spesso perfino coatta di veleni tossici.

Allora quali sono queste alternative ai farmaci?  Prime di parlarne ecco 4 punti da considerare:

1 - Prepararsi moralmente

Intanto occorre mettersi nell'ordine delle idee che per ottenere qualche risultato serve un certo sforzo di volontà e uno spirito di sacrificio di cui normalmente le persone psichiatrizzate difettano, anche perché tutti siamo stati abituati a pensare che quando sei è malati basta prendere diligentemente le medicine e poi tutto passa.
Non è così semplice, perché qui non siamo davanti a vere malattie e perciò nemmeno a medicine adeguate, anche se ci danno ad intendere il contrario, anche se ci fanno sempre il solito esempio del diabete per farci capire di dover sottostare alle loro cure per tutta la vita, nei secoli dei secoli amen.
Quindi levarsi dalla testa il prima possibile tutto quello che abbiamo letto o ci hanno detto sulla nostra presunta malattia mentale. Fare tabula rasa di tutto ciò, a cominciare dalla eventuale diagnosi che ci hanno affibbiato o che abbiamo in mente. 


2 - Indagare a fondo sulle possibili cause organiche

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare esistono numerose cause organiche - biochimiche in grado di produrre problemi mentali. In effetti se siamo in presenza di uno squilibrio chimico dovuto per esempio ad una cattiva assimilazione delle vitamine contenute nel cibo, oppure ad una intossicazione per esempio da mercurio causata dalle nostre otturazioni dentali, vi è la possibilità che tale squilibrio si ripercuota nel funzionamento del cervello, perché si altererebbe così anche la produzione di sostanze fondamentali per questo organo molto delicato come i neurotrasmettitori.
In un mio precedente articolo ho elencato una trentina di queste possibili cause, ma ve ne sono molte altre. 
Purtroppo qualunque psichiatra non avrà mai la pazienza di indagare a fondo su tutte queste possibili cause organiche, perché hanno un fretta terribile di prescrivere  (sindrome da prescrizione?) subito i veleni chimici a loro ben noti. E' già grassa se dispongono un esame del sangue per cercare tracce eventuali di cannabinoidi o altre sostanze stupefacenti e anche nel caso si scopra una positività ai cannabinoidi si fa comunque una diagnosi psichiatrica perché allora si è 'predisposti' alla malattia e quindi sempre suscettibili di cure a vita mentre basterebbe molto più semplicemente chiudere i battenti ad ogni sostanza psicotropa illecita o meno. 

Quindi nell'ordine quali sono le cose su cui concentrarsi? 

  •  Reazioni anomale a sostanze stupefacenti
  •  Reazioni a farmaci (es. anticoncezionali orali) o psicofarmaci prescritti per insonnia, ansia ecc.
  •  Malassorbimento del cibo (disbiosi intestinale) 
  •  Problemi alla tiroide  
  •  Intossicazione da metalli pesanti (es. amalgame in mercurio), eccesso di rame ecc.
  •  Abuso di cibo spazzatura (dolci industriali,bibite zuccherate, farine raffinate ecc)
  •  Particolare sensibilità a sostanze quali caffeina, tabacco, alcool.
  •  Intolleranza al glutine, celiachia, intolleranza al lattosio
  •  Carenza vitaminica (esempio pellagra subclinica, scorbuto subclinico, pyroluria)
  •  Problemi relativi all'ambiente in cui si vive  (a volte si risolve semplicemente cambiando ambiente abitativo o di lavoro)


TEST DI LABORATORIO.
  •  Tiroide
  •  Kryptopirroles nelle urine (pyroluria)
  •  Test del rame in eccesso
  •  Acidi grassi essenziali nel sangue (Omega3, Omega6)
  •  Analisi minerale del capello
  •  Test metalli pesanti nelle urine
  •  Organic acid testing per trovare:
  •   - Insufficienza di vitamine e minerali
  •   - Insufficienza di aminoacidi
  •   - Danno da ossidazione
  •   - Deficienza vitaminica del complesso B
  •   - Deficienza di acido lipoico e coenzima Q10 
  •  profilo microbico gastrointestinale  per individuare malassorbimento, o mancata sintesi di nutrienti essenziali
  •  test delle intolleranze alimentari (glutine, latte ecc)
  •  test per le allergie
  •  test per ipoglicemia


Test fai da te per l'Ipotiroidismo

Suggerito dal Dr. Broda Barnes ecco un test per l'ipotiroidismo. Prendete un vecchio termometro a mercurio, agitatelo per abbassarlo sotto i 35 gradi e mettetelo sul comodino prima di andare a letto. La mattina al risveglio, senza alzarsi o muoversi, mettere il termometro sotto l'ascella per 10 minuti controllando con l'orologio. Se la temperatura è inferiore a 36,5 gradi probabilmente vi è ipotiroidismo. La temperatura deve essere compresa tra 36,5 e 36,8 gradi. La maggior parte dei medici non consigliano questo test ma i medici alternativi si. 
E' consigliabile tuttavia fare anche un test di laboratorio di conferma qualora vi fossero forti sospetti.


Test fai da te per la candida

Test della saliva
Questo test di autodiagnosi si effettua come segue: al mattino, al risveglio, prima di mettere in bocca qualsiasi cosa, stimolare la secrezione di un po’ di saliva e sputarla in un bicchiere di acqua pulita. Tenere sotto controllo il bicchiere per un periodo di tempo di massimo 30 minuti. Se da essa si sono formati dei filamenti che vanno verso il basso o se l’acqua è diventata torbida o ancora se la saliva è andata a fondo, avete sicuramente un problema che concerne la candida. Una saliva sana semplicemente galleggia in superficie.


Autotest delle urine
Un auto- test casalingo abbastanza affidabile, almeno come primo indizio sul cammino dell’auto-accertamento, è il seguente: riempire un bicchiere della propria urina e coprirlo con un coperchietto. Lasciare riposare per ventiquattro ore. Se dopo tale periodo di tempo ci sono delle briciole giallastre nell’urina sarà meglio fare dei test più approfonditi perché le possibilità che ci sia un’infestazione sono elevate.




3 - Indagare su possibili fattori psicologici

Questo è solitamente un compito da psicologi ma qualcosa è possibile anche trovare da soli se si ha la voglia di studiare un po in giro e guardarsi dentro. Anche se passata di moda la teoria dei traumi irrisolti riscuote ancora un po di credito presso alcuni psicologi. 
Comunque esistono tecniche apposite per combattere gli effetti dei traumi vedi ad esempio EFT, adesso è abbastanza in auge una forma di meditazione derivata dal Buddismo chiamata Mindfulness che pare riscuota un certo successo, va citato anche l'EMDR, una tecnica di rieducazione dei movimenti oculari involontari.   
Insomma per trattare tutto ciò che riguarda il lato psicologico e spirituale si apre un mondo di possibilità che normalmente fanno bene per un sacco di problemi non solo del tipo psichiatrico. 

Per approfondire:






4 - Emergenza spirituale

E se fossimo in presenza di una emergenza spirituale?
Che significa? 
Questa è una opzione che nessuno psichiatra mai considererà davanti ad un caso di sospetta psicosi, ovvero comportamenti o pensieri bizzarri, del tipo credere di avere delle facoltà speciali come ad esempio parlare con i morti, leggere nel pensiero,  parlare con Dio, credere di avere il potere di guarire gli altri ecc. 
Normalmente la persona che per la prima volta riceve questi 'doni' o diventa consapevole di avere certe facoltà difficilmente riuscirà ad inquadrarle nella prospettiva 'spiritica' e spesso in preda all'esaltazione oppure se va male al terrore e alla paura finisce nelle maglie della psichiatria senza avere la minima possibilità di affrontare la questione in modo diverso. Purtroppo così finiscono miseramente un grande numero di aspiranti medium o sciamani, a meno che non vengono presi in carico e addestrati da veri esperti spirituali. 

Approfondimenti







LE TERAPIE ALTERNATIVE / INTEGRATIVE

Lungi da essere esaustivo ecco un elenco delle terapie alternative delle quali sono venuto a conoscenza direttamente da chi le ha sperimentate o indirettamente tramite gli scritti delle loro esperienze. 
Le metto in ordine di importanza (secondo me) ma è ovvio che non corrisponde necessariamente alla realtà. 
Le varie possibilità non devono spaventare, naturalmente non vanno praticate tutte insieme ma uno dovrebbe scegliere tra le cose a lui/lei più congeniale e con cui ha maggiore predisposizione, familiarità o semplicemente simpatia. 


- Medicina ortomolecolare
Termine introdotto dal doppio premio nobel Linus Pauling.  
"Il programma ortomolecolare richiede la piena partecipazione del paziente nel cambiare il suo stile di vita e l'abbandono di abitudini alimentari sbagliate. Questi principi di nutrizione sana sono inerenti al programma, incluso una dieta che fornisca alti valori nutritivi ad ogni individuo, evitando comunque l'assunzione di cibi allergenici. In molti casi, sono necessari alti dosaggi di fattori essenziali, ed infine i pazienti vengono mantenuti in un normale stato con l'aiuto della sola terapia nutrizionale".
"Legge Pfeiffer: Qualunque cosa un farmaco può fare, può essere trovata una sostanza nutritiva che fa di meglio - e senza effetti collaterali. Ho lavorato per molti anni con il dottor Carl Pfeiffer, fondatore di Brain Bio Center di Princeton. Abbiamo trattato persone con la schizofrenia, il disturbo bipolare . ecc con megavitamine e psichiatria ortomolecolare. Abbiamo testato e prescritto individualmente le sostanze nutritive  necessarie per il corretto funzionamento del loro cervello, senza farmaci - che non curano nulla, tranne sopprimere i sintomi e trasformare un problema acuto in una malattia cronica."
http://www.orthomed.org




- Omeopatia 
 " La cura omeopatica agisce stimolando le naturali reazioni di difesa dell’organismo, portandolo ad un miglioramento o alla guarigione, tramite la correzione dello squilibrio profondo che aveva portato alla comparsa dei sintomi fisici e mentali."



- Medicina tradizionale cinese 
"Secondo la medicina tradizionale cinese (MTC) ogni circuito energetico  simbolicamente legato ad un organo sostiene determinate attività mentali e sentimenti.
Così i circuiti energetici producono emozioni, e a loro volta le emozioni possono danneggiare i circuiti stessi.
La collera danneggia il fegato; la gioia eccessiva il cuore; la tristezza il polmone; la paura il rene.
Il medico che conosce la MTC ha una vasta griglia concettuale che orienta la sua azione terapeutica volta al riequilibrio del corpo e della mente."
Tratto dal libro: Mente inquieta. Stress, ansia e depressione

- Medicina ayurvedica
 " E' la medicina tradizionale utilizzata in India fin dall'antichità, diffusa ancora oggi nel sub-continente più della medicina occidentale.
  L'ayurveda si occupa da tutti i punti di vista del benessere delle persone, nel loro aspetto fisico, psichico e spirituale e si occupa delle patologie tanto quanto dello stato di salute normale. Lo scopo è quello di aiutare le persone malate a curarsi, e le persone sane a mantenere il proprio benessere e prevenire le malattie. I principi medicinali utilizzati sono, in genere, minerali, metalli purificati e combinati con acidi fulvici ed erbe, in forma di polveri, pastiglie, infusi ecc."




TRATTAMENTI ALTERNATIVI

- Metodo alla salute (Dr. Loiacono)

Il "Metodo Alla Salute"  è un percorso di carattere terapeutico che rinuncia definitivamente all’utilizzo degli psicofarmaci, portando avanti attività di gruppo con l’inserimento attivo e funzionale dei familiari. Sviluppato dalle esperienze professionali sul campo del disagio psichico dello psichiatra Mariano Loiacono.

"Da medico-psichiatra-psicoterapeuta mi son voluto "de-vertere" dall'approccio psichiatrico dominante (diagnosi, ricoveri TSO, psicofarmacoterapia, ricoveri per cronici in comunità psichiatriche) perché, per me, è un approccio inadeguato, è causa di inopportuni trattamenti, è fonte di pesanti conseguenze esistenziali per le persone, è causa di cronicizzazione e di menomanti effetti collaterali."





- Piano di vita (Dr. Eduardo Grecco)

Al paziente bipolare non si dovrebbe proporre un trattamento, ma un nuovo progetto di vita, vale a dire una motivazione a fare un cambiamento sostanziale e progressivo della sua esistenza.
[..]
Il paziente bipolare ha bisogno di regole, non rigide, ma ben strutturate; ha bisogno di un tessuto per sostenersi, ma non affogare; ha necessità di sviluppare spazi sistematici e definiti di attività quotidiane senza sentirsi imprigionato.
[..]
Il cambiamento di vita può cambiare le credenze errate e il cambiamento delle convinzioni può a sua volta cambiare la vita. 

Maggiori informazioni su:




 - Il ruolo degli amminoacidi nel Disturbo Bipolare e nella Salute Mentale

Di Margot Kidder


(L'attrice Margot Kidder, ben nota per la sua lunga carriera sullo schermo, tra cui la sua interpretazione di Lois Lane in Superman, è stata un potente portavoce per trattamenti di salute mentale alternativi dopo un personale recupero da sbalzi d'umore che sono comunemente indicati come disturbo bipolare. Ms . Kidder ha inviato ad AlternativeMentalHealth.com le seguenti informazioni, sulla base della sua esperienza di successo con la terapia nutrizionale.)


GABA, o acido gamma-amminobutirrico , è scarso in entrambi gli stati di mania e depressione, come la serotonina. L-triptofano è il precursore principale della serotonina, quindi se si prende triptofano, insieme a B6, B12, C, calcio, magnesio, zinco e il necessario per metabolizzarlo prima in 5HTP e poi in serotonina, non è necessario prendere farmaci potenzialmente dannosi chiamati inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI).  

Alcune persone, a causa di un difetto genetico oppure danni ai neurorecettori o problemi di circolazione, oppure a causa di intolleranze alimentari (grano e latticini in particolare) hanno ridotto la capacità del  loro intestino di assorbire le sostanze nutrienti dal cibo e quindi non sono in grado di accedere o assorbire  correttamente il Triptofano. Quindi la quantità necessaria da ingerire può variare notevolmente da persona a persona. Questo è vero per tutti gli aminoacidi. Il Triptofano non deve essere assunto in concomitanza con un SSRI. 

Il GABA è disponibile nella maggior parte dei negozi di alimenti naturali ed è un amminoacido che è di per sé un neurotrasmettitore, inibitore specifico di dopamina e noradrenalina. Si metabolizza più facilmente se viene assunto con inositolo e niacinimide (B3).
E' anche un antidepressivo di provata efficacia. 
Molti degli anticonvulsivanti ora regolarmente dati ai maniaco-depressivi cercano di mimare il GABA. Ovviamente non possono essere la stessa cosa perché non è possibile brevettare una sostanza presente in natura, e di conseguenza, i loro effetti collaterali per molte persone sono spaventosi. 

L-Taurina aiuta a stabilizzare l'eccitabilità delle membrane nel sistema nervoso. È sia un neuroinibitore che un neurotrasmettitore. Sopprime le uscite per incentivare neurotrasmettitori come la dopamina e noradrenalina. È un amminoacido non essenziale nel senso di essere prodotto dal corpo, ma molti corpi non possono produrre abbastanza sostanze per soddisfare le proprie esigenze. 
La sua funzione fondamentale è quella di aiutare gli ioni di sodio, potassio, calcio e magnesio  dentro e fuori delle cellule e quindi di stabilizzare elettricamente le membrane cellulari. E tutti sappiamo quanto sono importanti il calcio il sodio, il potassio e il magnesio per i maniaco-depressivi! 
Ha una grande utilità nel controllo delle crisi e visto che molti dei farmaci somministrati per la mania sono farmaci anti-psicotici, è ovvio che la taurina è l'opzione più sana in quanto è un orto-molecola (naturale), non una sostanza sintetica fatta in laboratorio che il corpo riconosce come tossica con conseguenti effetti collaterali. 

Secondo un paio di articoli che ho letto sul New England Journal of Medicine, in molti maniaco-depressivi è stata trovata scarsità di Tirosina. L-tirosina è un precursore sia della dopamina e noradrenalina e trasmette impulsi nervosi al cervello. E 'quindi un forte anti-depressivo e un eccitante quindi  non deve essere assunto da qualcuno che sta sperimentando qualcosa di simile all'ipomania o alla mania, o da persone che hanno "cicli rapidi." 
Viene sintetizzato dalla fenilalanina, che è un amminoacido essenziale, cioè il corpo non lo produce e deve essere ingerito in qualche modo. (La selvaggina ha da 3 a cinque volte di più di questo aminoacido rispetto ad un manzo) Ha bisogno di B6, C, ferro, magnesio, rame, manganese e zinco per essere metabolizzato in noradrenalina e dopamina.

Dovrebbe essere preso al mattino per assicurarsi che non interferisca con il sonno, proprio come il GABA. La taurina, e il triptofano dovrebbero essere presi la sera per favorire il sonno. L'equilibrio di amminoacidi nel corpo / mente è una componente essenziale della salute mentale ed è imperativo che la gente capisca questo. Importante: Prendere abbastanza Sole! Le persone dovrebbero anche cercare di prendere almeno un'ora di  sole ogni giorno, al fine di contribuire a stabilizzare i loro ritmi circadiani. 



Mio commento: 
Anche se apprezzo il fatto che queste sostanze non danno i grossi problemi che sono attribuibili ai farmaci, credo che così facendo, ancora non si intacchi l'origine del problema. Nel senso che come con i farmaci si è costretti ad assumere costantemente queste sostanze per tenere a bada i sintomi, che si ripresenterebbero qualora il trattamento venisse interrotto. 
Nonostante questo, se l'efficacia fosse scientificamente provata, sarebbe assai meglio dei veleni che veniamo costretti ad assumere oggi.





Altre terapie / interventi di tipo psicologico

- Dialogo aperto 
  forma di terapia di gruppo che coinvolge tutti gli elementi (familiari educatori , pazienti) orientata alla minimizzazione di farmaci ed al recupero. Adottata  per ora con notevole successo in Finlandia. 
Particolarmente indicata per il trattamento delle fasi acute che solitamente richiedono ospedalizzazione e terapia chimica forzata.




- Psicoterapie (CBT, psicoeducazione, psicoterapia familiare)

- Terapia di gruppo 

- Supporto tra pari 
  Si viene seguiti da una persona (pari) che conosce il problema perché lo ha già affrontato e risolto.

- Ipnoterapia

Terapie specifiche per alcune condizioni

- Idroterapia
- Light therapy (detta della luce per la depressione)
- Dartkness therapy (detta del buio per contrastare la mania)

Esercizio e discipline fisiche
  - yoga
  - Tai chi
  - Danza e sport

- Esercizi di respirazione 

Controllare la respirazione, imparare a respirare correttamente potrebbe essere di grande giovamento per gli stati ansiosi, per la depressione e per un'infinità di patologie cliniche, prima fra tutte l'asma bronchiale. Il Dott. Buteyko, famoso medico russo ha studiato la respirazione per tutta la vita. Ha elaborato dei semplici esercizi respiratori e guarito grazie ad essi una moltitudine di asmatici. 
Il Dr. Buteyko ha osservato che le persone malate, non solo di asma, respirano troppo, ovvero che il pericolo maggiore è rappresentato dall'iperventilazione. Egli ha escogitato un test molto semplice per fare un check della propria condizione di salute generale che ha chiamato: 

Test della pausa controllo

Secondo il dr. Buteyko, quando si respira in modo sano si introducono nei polmoni non più di 4-6 litri di aria al minuto. E' facile introdurne di più senza rendersene conto e chi ne introduce di più respira troppo e quindi cade nei pericoli dell'iperventilazione, magari leggera ma preoccupante se diviene permanente.
Per accertare da soli quale sia il volume d'aria che si introduce nei polmoni non servono complicate apparecchiature, serve solo un orologio con la lancetta dei secondi, e si procede in questo modo:

1. Sedetevi comodi su una sedia con lo schienale dritto.
2. Rilassatevi ed espirate normalmente.
3. Ripetete una normale inspirazione, esalate normalmente e dopo l'esalazione chiudete il naso con le dita e tenetelo chiuso.
4. Tenendo anche la bocca chiusa, contate quanti secondi potete aspettare senza molto disagio prima di dover inalare di nuovo.
Non sforzatevi troppo. L'esattezza del test dipende dal fatto che vi fermiate prima di raggiungere la soglia di un vero disagio.
Il numero di secondi che trascorre prima che sentiate la netta esigenza di dover inalare è la cosiddetta "pausa-controllo"; (abbreviata in "PC").

E' molto importante misurare correttamente la pausa-controllo. A questo proposito va' precisato che con il termine "senza molto disagio" si intende appunto questo. Nel momento in cui si inizia ad avvertire distintamente la sensazione di disagio, la netta sensazione di mancanza d'aria, si misura il tempo trascorso da quando, dopo aver esalato, ci si è tappato il naso; non bisogna quindi esagerare ed aspettare un disagio forte (si avrebbe un valore eccessivo ed illusorio della PC), ma non bisogna nemmeno interrompere la pausa non appena si avverte la prima voglia di inalare di nuovo (si avrebbe un valore della PC troppo breve); bisogna aspettare la sensazione distinta di mancanza d'aria e di un netto disagio, e solo allora misurare il tempo raggiunto.

E' importante anche tenere presente che non bisogna mai trattenere il respiro a polmoni pieni; bisogna prima espirare normalmente e poi trattenere il respiro per misurare la pausa-controllo.
Una pausa-controllo di 50-60 secondi o più indica che siete in eccellente salute. 
Se invece non superate i 25 secondi, ciò significa che nella vostra salute c'è qualcosa da migliorare, anche se non si è ancora manifestata alcuna malattia. E’ bene adottare urgentemente delle misure preventive, sotto forma di un miglioramento della respirazione, con gli esercizi  Buteyko. 
Se la pausa-controllo non supera i 10 secondi avete un serio problema di iperventilazione; probabilmente soffrite già di asma o di qualche malattia che si è già manifestata. 

L'importanza di tenere regolarmente sotto controllo la vostra salute con la pausa-controllo non può essere sottovalutata. La sua durata rispecchia esattamente il vostro attuale stato di salute. 
Se, a seguito degli esercizi Buteyko, raggiungete dei valori di 50-60, tutti i vostri sistemi quello immunitario, metabolico, digestivo, cardiovascolare- funzioneranno in modo ottimale, avrete più energia , meno bisogno di sonno, raggiungerete il vostro peso ideale e sembrerete ringiovaniti di dieci anni..
Se la vostra PC si aggira sui 20 dovreste iniziare subito gli esercizi Buteyko, per sventare il pericolo di essere colpiti, in un futuro più o meno prossimo, da qualche serio disturbo. Non è il caso tuttavia di farsi prendere dal panico. Il problema in genere si localizza nel   punto più debole di ognuno; tutti abbiamo dei punti tradizionalmente deboli e questi punti deboli risentono più degli altri dei fattori negativi, come gli eccessi di alimentazione , di respirazione, stress o altri.
Se la vostra PC non supera i 10-15 secondi è probabile che si sia già manifestata qualche malattia, anche se forse non ve ne siete ancora accorti. Malattie come il diabete, la tubercolosi, il rialzo della pressione, possono essere presenti già da tempo senza che l'interessato se ne sia accorto. Secondo il dr. Buteyko non esistono praticamente eccezioni nel collegamento tra la durata della PC e le condizioni di salute di una persona Questa affermazione, che può sembrare azzardata, è basata sui controlli effettuate dal dr. Buteyko in Russia su centinaia di migliaia di persone.

Per maggiori informazioni sul metodo Buteyko :



- Gestione dello stress e sonno
Le persone con problemi mentali sono fino a 5 volte più propensi ad avere anche problemi di sonno. Quindi è importante trovare delle soluzioni efficaci. La mancanza di sonno sembra che sia anche  la causa principale delle psicosi. 
Ho scritto in precedenza che l'esposizione regolare alla luce solare è un buon fattore che favorisce il sonno. 
Altri fattori sono un costante esercizio fisico, non necessariamente impegnativo, per esempio una lunga passeggiata e naturalmente del cibo sano. 
Tra le cose da evitare, naturalmente sostanze  eccitanti come il caffè prese prima di andare a letto, da evitare anche guardare la televisione  o stare al computer fino all'ora del sonno.   
Tra le sostanze utili da integrare per favorire il sonno posso citare la vitamina C , il Cloruro di Magnesio che ho sperimentato personalmente e la Melatonina. 
Tranquillanti naturali in forma di tisane o decotti anche posso essere utili: Valeriana, camomilla e altre erbe come la Cicoria selvatica. 



Sostanze interessanti 

NB: Anche se alcune sostanze sembrano piuttosto semplici e di facile reperibilità, è sconsigliabile il fai da te. Conviene trovare l'appoggio di un medico che  approvi la vostra scelta e vi possa seguire.
A maggior ragione quando si è in fase di dismissione da psicofarmaci e si vuole passare ad altro.


Le prime 3 sostanze sono state sperimentate da me personalmente.


- Vitamina C (acido ascorbico) 
E' incredibile in quante funzioni vitali viene coinvolta la vitamina C. Potente antiossidante, rinforza il s
istema immunitario e previene un'infinità di malattie. Secondo alcuni famosi scienziati che l'hanno studiata (Stone, Linus Pauling ecc), noi umani, insieme ai primati e a un tipo di roditori  abbiamo una deficienza genetica rispetto al resto degli animali che se la autoproducono in quantità di circa 100 volte quella che noi assimiliamo tramite il cibo. 

Per approfondire:




- Niacina (vitamina B3)
 Usata dal compianto famoso psichiatra ortomolecolare Abram Hoffer insieme alla vitamina C per curare la schizofrenia, da lui considerata essenzialmente un problema di tipo organico di deficienza o malassorbimento di questa vitamina la cui carenza provoca la Pellagra, una malattia che presenta la demenza tra i suoi sintomi. 

Vedi anche:



- Cloruro di Magnesio

Il cloruro produce l'equilibrio minerale che anima gli organi nell'espletamento delle loro funzioni. Il cloruro di magnesio elimina l'acido urico dai reni. Il cloruro decalcifica fino alle più sottili membrane nelle articolazioni e nelle sclerosi calcificate. Evita gli infarti purificando il sangue, ringiovanisce il cervello, restituisce o mantiene la gioventù fino alla vecchiaia. Dopo i 40 anni l'organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori perciò, deve essere preso secondo l'età. 

NB: Il cloruro di magnesio è controindicato in pazienti con insufficienza renale ed in pazienti con prolasso mitralico e/o tricuspidale

Vedi anche:





- Probiotici 
Aiutano in modo significativo ad abbassare lo stress e migliorare l'umore.

- Iperico (erba di san Giovanni)
  E' il più conosciuto antidepressivo naturale 

- Inositolo
Da qualche anno si sperimentano e si studiano le proprietà benefiche dell'inositolo riguardo alla cura dell'amenorrea e dell'infertilità femminile. 
Pare che sia un potente ansiolitico di efficacia al pari degli psicofarmaci ma senza avere effetti indesiderati.

Abbassano il livello di inositolo il diabete, un forte stress, una dieta ad alto contenuto proteico o una dieta a basso contenuto calorico, antibiotici, eczema, costipazione, anomalie degli occhi, colesterolo alto, alcuni medicinali.
L'assunzione di antibiotici a lungo termine può aumentare il bisogno di inositolo, come pure se si consuma un sacco di caffè. Il caffè uccide questo nutriente.


Menzione a parte meritano 2 stabilizzatori dell'umore alternativi a farmaci come litio carbonato oppure antiepilettici come l'acido Valproico, lamotrigina e carbamazepina. 

Acidi grassi Omega 3/6
Si tratta dell'olio di origine animale o vegetale Omega3 il quale viene studiato per il trattamento della depressione e il disturbo bipolare. Personalmente ho provato l'olio di semi di canapa, che rispetto a quello di pesce ha il vantaggio di essere libero da sostanze pericolose come il piombo e sembra che abbia il perfetto equilibrio di acidi grassi omega3 /6. 

Litio orotato
Altra sostanza interessante, non ha la tossicità del litio carbonato e la sua biodisponibilità superiore consente un dosaggio assai ridotto rispetto al litio carbonato (es. 150 mg contro 1500 del carbonato) per ottenere lo stesso effetto terapeutico. Inoltre non c'è bisogno del periodico controllo ematico. C'è solo un piccolo particolare: non è facile trovarlo qui in italia. Dovrebbe essere venduto come integratore. 




Ultimo punto ma non di inferiore importanza che merita un'esposizione approfondita riguarda le condizioni del nostro intestino. 



Da una news fresca fresca:
"I batteri nell'intestino influenzano voglie alimentari, malattie e stati d'animo, secondo una revisione delle attuali evidenze scientifiche pubblicate in BioEssays . In un comunicato stampa, i ricercatori di UC San Francisco, Arizona State University e University of New Mexico hanno dichiarato che "i microbi influenzano il comportamento alimentare umano e le scelte alimentari per favorire il consumo dei nutrienti particolari con cui crescono meglio" I ricercatori si sono concentrati principalmente su prove che batteri intestinali possono influenzare le scelte alimentari e malattie fisiche, ma hanno anche citato studi che dimostrano impatti su stati d'animo come irritabilità e ansia."

Cos'è la disbiosi intestinale

Nel nostro intestino, in condizioni naturali, è presente sin dalla nascita una popolazione di batteri benefici che producono vitamine ed altre sostanze nutritive, che ci difendono dai batteri, dai funghi e dai lieviti patogeni, e che ci aiutano a digerire il cibo. In loro assenza non riusciamo a digerire correttamente il glutine, la caseina, il lattosio e non riusciamo ad assorbire molte delle sostanze nutritive presenti nel cibo.
Tale flora benefica può venire danneggiata da cattive abitudini alimentari, cure di antibiotici, cure ormonali, cure chemioterapiche, uso della pillola anticoncezionale, utilizzo di farmaci antidolorifici ed anti-infiammatori, dai vaccini, e anche da una condizione di stress psicologico prolungato.

La disbiosi intestinale, causa carenze di magnesio e vitamine del gruppo B (nonché di altri nutrienti essenziali) indispensabili al buon funzionamento del sistema nervoso,  causa la presenza nel sangue di un notevole carico di tossine generate dai microbi patogeni. A tal riguardo la dottoressa Campbell-McBride ha ben spiegato nel suo libro La sindrome psico-intestinale come dai problemi intestinali si originino i cosiddetti problemi mentali.

Dieta GAPS, dieta Paleo

Sono diete studiate appositamente per ridurre i problemi della disbiosi. Cercare i termini citati per approfondire.

Lista delle malattie che secondo la dottoressa Campbell possono essere trattate col suo metodo GAPS: Dipendenza (da alcool, droghe o altre sostanze), disturbo dell'attenzione/iperattività, alcoolismo, allergie, anemia, anoressia ansietà artrite asma, problemi autoimmuni (inclusa quindi sclerosi multipla), infezioni da candida e da altri lieviti, colite, costipazione, morbo di Crohn, cistite, problemi dentali, depressione, disordini digestivi, dislessia, infezioni auricolari, eczema, epilessia, intolleranze alimentari, FPIES (sindrome da enterocolite indotta dalle proteine del cibo), riflusso gastro-esofageo, allergie da inalanti (oculo-riniti, asma e faringiti allergiche), perdita di capelli, mal di testa, iperattività, problemi di cuore, sindrome dell'intestino irritabile, infertilità, malattia di Kawasaki, Lupus, problemi mestruali, cefalea, narcolessia, disturbo ossessivo compulsivo, PANDAS (disordine autoimmune pediatrico associato con infezione da streptococchi), attacchi di panico, PDD-NOS (disordine dello sviluppo pervasivo non altrimenti specificato), PMS (sindrome pre-mestruale), psoriasi, riflusso, rosacea, schizofrenia, sinusite, apnea durante il sonno, insonnia, attacchi di collera, problemi alla tiroide, tic, colite ulcerosa, problemi urinari, vomito.

Parassitosi intestinale

Nel nostro corpo convivono numerosi parassiti più o meno dannosi. Non c'è modo di evitarli, sono ovunque in Natura, non esiste nessun essere umano su questo pianeta che non ne abbia.Alcuni parassiti sono lunghi più di un metro,(es. la Tenia) altri sono microscopici. Ma ancora non sappiamo abbastanza su di loro e perché compaiano. Si nutrono dei rifiuti del nostro metabolismo e del cibo rimasto nel nostro apparato digerente. Ingoiano anche le tossine (sostanze chimiche, radioattive, tessuti alterati da inquinamento elettromagnetico e altri prodotti artificiali). Più tossica una persona è, più parassiti avrà. Se i vermi e parassiti sono troppo numerosi causeranno dei problemi. Questo è il motivo per cui così tante persone notano un miglioramento dei loro sintomi quando cercano di rimuovere dei parassiti.

Rimedi per la parassitosi

- L'agio, un potente antiparassitario
Secondo Kerri Rivera, "l’aglio, mangiato regolarmente, trasforma lo stomaco e l’intestino in un ambiente letale per i parassiti, fornendo costante protezione Il trattamento più semplice consiste nel mangiare tre spicchi di aglio ogni mattina o di prendere un cucchiaino da tè di olio di aglio. In alternativa mescolate aglio sminuzzato in un poco di acqua fresca e bevete immediatamente la mistura."
NB: fare attenzione ad eventuale intolleranza all'aglio e se avete otturazioni dentali al mercurio in bocca. In ogni caso è consigliabile rivolgersi al proprio medico. 



Contro i parassiti secondo le esperienze di molti genitori che stanno aiutando i propri figli a guarire dall'autismo (e non solo) è molto utile il biossido di cloro (MMS), specie se associato al protocollo antiparassitario Kalcker; secondo il dottor Ruffini anche l'ipoclorito di sodio ha azione antiparassitaria.



Concludo questa carrellata con un doveroso avvertimento, che lungi da scoraggiare dall'intraprendere queste terapie alternative dovrebbe indurre alla cautela, specialmente se siete già sotto terapia farmacologica. 
E' altamente sconsigliabile smettere di colpo gli psicofarmaci, di qualunque tipo essi siano. 
Consiglio vivamente di trovare un medico qualificato che appoggi le vostre scelte o, in mancanza di questo documentarsi a fondo, leggere esperienze di altri, seguire forum appositi. In definitiva , cercare di diventare il maggiore esperto di sé stessi.