Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

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giovedì 14 luglio 2016

12 anni di litio

Con una diagnosi come la mia, io dovrei essere un candidato ideale per il tossico litio da prendere vita natural durante amen. Ed in effetti anni fa  più di uno psichiatra mi ha consigliato caldamente di prenderlo perché dicono, anche senza avere prove certe, che sia l'unica cosa che funziona per trattare la cosiddetta sindrome maniacale, ovvero le persone che come me tendono per qualche oscuro motivo ad andare troppo fuori delle righe con l'umore, l'immaginazione e le fantasticherie. 

A parte i dubbi sulla sua reale efficacia di cui ho scritto in precedenza, io non mi sono mai fidato a dover sottostare a una cura a base di carbonato di litio. Al massimo l'ho sopportato a un dosaggio minimo per un paio di anni, ma sempre con la tremarella alle mani, la sete continua e la scocciatura dei prelievi ematici periodici, per scoprire poi una litemia naturalmente sempre troppo bassa, sotto il cosiddetto livello terapeutico. Perché dovete sapere e qui mi ripeterò ma una dose chiamata 'terapeutica' di carbonato di litio rasenta vicinissima una dose tossica. Per questo motivo occorrono frequenti controlli ematici; come si supera un po troppo la litemia massima si può incorrere a sgradevolissime sorprese tra cui anche il coma e la morte. 
Eh si perchè purtroppo è anche un farmaco abbastanza gettonato per togliersi dall'impiccio di vivere, dato che ne basta relativamente poco per uccidersi. Ehi, che non vi venga in mente di provarci! dicono sia una morte veramente orribile con dolori e sofferenze indicibili, una vera tortura. 
Sono grandi questi psichiatri, ti danno le loro pillole magiche per curarti e allo stesso tempo ti mettono in mano le armi per ucciderti.

Una dose di vitamina C sufficente al fabbisogno umano per evitare lo scorbuto  è di circa 240 milligrammi al giorno, 100 volte questa dose, ovvero 24 grammi, al massimo fa venire il mal di pancia e la diarrea ma per i reni può avere solo effetti benefici, a detta del doppio Nobel Linus Pauling. Una dose assai più modesta di litio carbonato, 1200 mg al giorno è sufficente a danneggiare seriamente i reni se protratta per anni. 10 volte questa dose potrebbe bastare a mandarci al creatore in un sol colpo.

Ricordo ancora molto bene quando drante il mio ultimo ricovero forzato lo psichiatra capo mi disse che mi sarei fottuto i reni con tutta la vitamina C che prendevo (circa 6 grammi al giorno). Naturalmente non me la fecero assumere durante il ricovero con conseguenze piuttosto sgradevoli che non starò qui a raccontare. In quel momento purtroppo non avevo il cervello sveglio a causa dei veleni che mi avevano fatto prendere con la forza, altrimenti gli avrei risposto subito a tono: "Non si preoccupi della mia vitamina, pensi piuttosto ai reni delle centinaia di persone che ha distrutto con il suo fottuto litio!"

Dedicata a tutti i miei compagni di 'ventura' che sono così contenti del loro amato litio. Tanto da chiamarlo "San Litio stabilizzatore, protettore dei maniacali" anzichè col suo vero nome: VELENO!



12 anni di litio (1984 - 1996)

di Julie Greene, MFA


Mi è stato prescritto carbonato di litio nella primavera del 1984, e mi è stato tolto  dal mio medico curante nel 1996. Ho preso queste pillole fedelmente senza mai sgarrare e sono anche andata volentieri ai periodici  prelievi ematici  ogni volta che mi sono stati prescritti. Il mio livello (la litemia ovvero la quantità di litio nel sangue misurata in meq/l ndt) si era stabilizzato  in un perfetto 1.0 - altrettanto perfetto come i miei voti universitari. Una dose di quattro capsule da 300 mg al giorno mi teneva a questo livello "terapeutico" che avrebbe dovuto fare qualcosa di importante - salvarmi la vita dicevano, "essenziale come l'insulina per un diabetico."

A differenza di miei voti, però, il mio livello di litio nel sangue non ha riflettuto un nuovo apprendimento.  Purtroppo, non ho mai accumulato crediti nel sistema di salute mentale che mi hanno portato alla laurea, né a un diploma. Invece, mi hanno portato giù per la strada di mattoni gialli. Non posso dire che mi sono sentita molto con un senso di realizzazione o di euforia, a meno che io non tenga  conto delle battute scherzose ogni volta che finivano di farmi il prelievo del sangue:

"Ma sei sicuro che il mio sangue è rosso? "

"Mi raccomando, non scambiarlo con altri dello stesso nome!"

"Mica te lo bevi nel tempo libero, vero?"

Se potevo  farli sorridere,  era un punto  a favore di me stessa. La risata mi avrebbe fatto passare una buona giornata.

La mia faccia era come qualsiasi altra giovane faccia da carbonato di litio: tutta punteggiata di brufoli come un campo pieno di papaveri. Le mie mani tremavano, un promemoria che sarei stata eliminata o morta prima che le colture più saporite venissero mietute.

Come molti pazienti che hanno preso litio sono ancora in vita. Statisticamente un terzo di quelli che lo hanno preso in quantità apprezzabile per molto tempo, finiscono con tanti danni renali che non possono sopravvivere a lungo.

Io però sono sopravvissua. Mi è stato tolto il litio nel 1996, ma sono rimasta  su altri farmaci. Mi ci sono voluti altri 6 anni, fino al 2012 per realizzare che la psichiatria è una farsa. Cerco di mettere in guardia gli altri pazienti in questi giorni, anche se devo dire che è difficile scherzare su qualcosa che uccide le persone. La malattia renale non è uno scherzo. Così spesso la gente mi dice, "non mi interessa come sarà la mia vita tra 10 anni, voglio solo stare bene ora. "Forse io ho detto la stessa cosa vent'anni fa. Ora, col senno di poi so che il mio punto di vista di allora era ottimismo giovanile.

Adesso, che ho danni permanenti ai miei reni a causa del litio, e danni pure ad altri organi, ecco com'è la mia vita. Per prima cosa, sono costantemente esausta. Non solo un po 'stanca, ma così stanca che mi sento come se sto per addormentarmi mentre sono  in piedi alla cassa del supermercato o in attesa di un autobus. Oggi sono  quasi caduta  alla fermata dell'autobus. Si tratta di una battaglia costante, che non ti lascia mai. Per molti anni non ho goduto di un solo momento di relax.

Una ragione di ciò è che la malattia renale comporta scarsa qualità di sangue. Immaginate i vostri globuli rossi senza fiato per tutto il giorno, non in grado di fare il loro lavoro in modo adeguato per il trasporto di combustibile in tutto il corpo. Sono così esausti che si deformano. I reni non filtrano mai correttamente, trattengono troppo, o lasciano andare fuori troppo. I miei lasciano  fuori troppa acqua così il bisogno di acqua del mio corpo è sei volte quello della persona media, molto di più durante l'estate. L'ecografia ha rivelato che i reni sono così piccoli che si confondono con le mie ovaie. Riesco a malapena a dormire la notte.

Questo significa che ogni volta che esco, ho bisogno di portare l'acqua con me  altrimenti devo trovare acqua potabile in fretta se ne ho bisogno. A volte sto per ore disperatamente assetata. La mia vescica si riempie rapidamente e quando arrivo in un bagno, fare fuori due litri di pipì non è raro.

Significa che, anche se il mio cervello è sempre stato - ed è tuttora - intellettualmente ben attrezzato, sono nata molto intelligente, la fatica e la stanchezza costante mi trascinano verso il basso e mi assillano tutti i giorni mpedendomi di lavorare a tempo pieno. Non posso nemmeno stare  in piedi per lunghi periodi.

Dal momento che i miei reni non possono filtrare bene, la mia pelle fa gran parte del lavoro. Le sostanze nel sangue come i minerali e gli acidi che dovrebbero andare nel gabinetto ora arrivano attraverso i pori con il sudore. Purtroppo, il mio sudore è ora così acido che mi punge. Questo significa che la mia pelle brucia letteralmente e prude così tanto che muoio dalla voglia di togliermi i vestiti, anche in pubblico. Non posso fare questo, però, a meno che non voglio finire di nuovo in un manicomio.

Ogni giorno mi precipito a casa, sbatto la porta, e, assicurandomi che nessuno stia guardando, mi tolgo i vestiti il più velocemente possibile. Con  rabbia li butto in un mucchio. Non posso farne a meno. Io non voglio essere così arrabbiata, ma è così che mi sento, e nessuno dovrebbe guardarmi mentre getto i vestiti in questo modo. Vorrei poter piangere o urlare, ma non voglio arrivare a tanto, e non farò questo stupido "coping", in quanto so che la mia rabbia è ben giustificata. Ognuno dei miei medici conoscevano i danni del litio. Questi danni sono noti da decenni. Questa non è la mia opinione. Questo è stabilito infatti non è nemmeno discutibile.

«Perché ho preso quelle pillole?" Mi chiedo. "Perché  quei medici che me l'hanno date non mi hanno  almeno chiesto scusa? Perché ero così stupida da credere a tutte quelle sciocchezze sullo squilibrio chimico, quando non era vero?" 
Ma io raramente piango. A volte mi stendo per ridurre il gonfiore dei miei piedi e delle gambe. O semplicemente perché sono così stanca che non riesco più a combattere.

Ho smesso di seguire gruppi su Facebook da quando non ho avuto più nulla di positivo da dire. Ogni volta che ho cercato di mettere in guardia altre persone sulla psichiatria mi sono sentita rispondere da persone "belle" che mi dicono quanto sono bravi i loro medici. Questo tipo di fede cieca mi ha fatto venire   il vomito.

Questa è la mia vita a 58 anni. Spero che le circostanze migliorino se trovo lavoro, dal momento che avere un lavoro sarà un passo dalla posizione di chi non ha voce in captolo come mi trovo ora. Spero di trovare altre persone che mi apprezzano come un essere umano sufficiente per permettersi di prendere con me un caffè di tanto in tanto.

I medici non sono dèi. Essi non possono risolvere la vostra vita o il vostro matrimonio. Di sicuro non hanno risolto il mio disturbo alimentare. La maggior parte degli psichiatri mi ha solo fischiato più volte. la psichiatria ha ucciso molti dei miei amici. Si prega di cercare le vostre risposte da questi falsi medici.
Non ci sono vere e proprie cure su quella strada di mattoni gialli. Troverete che il Wizard (aiuto in forma di protocollo psichiatrico credo ndt) è un imbroglio. Eppure, se avete viaggiato per tali percorsi, come ho fatto io, non è ancora troppo tardi per noi. Sentite cosa ripetiamo, in risposta all'uomo dietro la tenda:

Non c'è nessun posto come casa.

Non c'è nessun posto come casa.

Ora so che non ci vorrà la scienza spaziale, né le pillole magiche, né tutto l'oro del mondo né la magia per rispondere alle nostre preghiere, i nostri desideri e la nostra angoscia. Abbiamo bisogno di amore, pazienza, comprensione, ascolto, e cura. Non abbiamo bisogno di volare in aria dentro un uragano, e  nascondere la testa tra le nuvole. Noi stiamo bene solo nel modo in cui siamo, proprio qui sulla terra.

* * * * *

Scritto in memoria amorevole di tutti coloro che sono morti prima del tempo a causa di psicofarmaci e simili attacchi.

Fonte: madinamerica.com

venerdì 3 luglio 2015

Io non credo in Dio ma credevo nel Litio

Dedicato al mio caro amico GM prematuramente scomparso a causa di anni di tossico litio.


L'autrice di questo articolo è una psichiatra anglosassone, ricercatrice indipendente che  ha un atteggiamento piuttosto critico verso gli psicofarmaci e in generale tutto l'operato psichiatrico. Prima di leggere i suoi scritti sul litio io era abbastanza convinto che questa sostanza (in effetti una cosa naturale, un sale metallico) fosse da considerarsi più come un integratore che un farmaco e inoltre , da bravo 'maniaco-depresso',  che fra tutto l'armamentario psichiatrico fosse la sostanza più mirata per la cura della cosiddetta  sindrome maniaco-depressiva o il termine più fuorviante moderno 'disturbo bipolare di tipo I'. Insomma credevo che il litio fosse davvero una soluzione azzeccata, forse l'unica opera buona della psichiatria. Ma adesso vedo che mi sbagliavo. 

In realtà il litio è una sostanza veramente tossica, che si trova in piccola parte in natura e come diceva ad esempio il doppio premio nobel Linus Pauling, il litio non può considerarsi una sostanza ortomolecolare ovvero essenziale per il funzionamento del corpo umano. Rame, Ferro, Zinco ad esempio sono anch'essi metalli ma hanno un ruolo importante in alcune funzioni biologiche mentre il mercurio  è tossico a tutti i livelli, cosi anche l'alluminio oppure il piombo. E' curioso ricordare che proprio il mercurio fosse usato dai medici dell'antichità come medicinale, prima di venire messo in bocca con le otturazioni dentali e nei vaccini anche oggi. 
Il 'magico litio' cura la cosiddetta mania esattamente come farebbe qualunque veleno. Perché come sappiamo dalla storia della psichiatria, la gioia , l'esaltazione troppo grande, la rabbia incontrollata o l'agitazione  psicotica può essere opportunamente trattata con successo tramite  uno shock negativo altrettanto grande quale una bella doccia ghiacciata, un coma insulinico oppure  un bello shock elettrico con convulsioni indotte che va tanto di moda anche oggi. 

Tuttavia gli psichiatri con il litio si sono sbizzarriti somministrando da oltre 60 anni questa sostanza a vita  e a dosaggi molto vicini alla tossicità, coerentemente col detto anti-ippocratico più male fai al paziente meglio riesce la cura. Tali dosaggi tossici richiedono un continuo monitoraggio, pertanto pure la continua seccatura di ricorrere a frequentissimi prelievi di sangue. 
La psichiatra Joanna nell'articolo che segue dimostra come in realtà questo litio non sia poi quella sostanza miracolosa che si crede, anzi che i danni superano di gran lunga l'eventuale beneficio ammesso che ci sia. 

E adesso come faccio a dire ai miei colleghi di sventura, gli amici che prendono diligentemente il litio da anni che potevano risparmiarsi tranquillamente la fatica ottenendo gli stessi risultati senza queste magiche pillole blu? 



Ragioni per non credere nel litio

Di  JOANNA MONCRIEFF, MD


'Io non credo in Dio, ma credo nel litio' è il titolo di un articolo apparso sul New York Times di Jamie Lowe sulla sua depressione maniacale (ora solitamente chiamata disturbo bipolare I). Il pezzo ci ricorda quanto questa condizione può essere devastante e terrificante , quindi è comprensibile che l'autrice si sia fidata ciecamente  della miracolosa cura psichiatrica che gli hanno raccomandato, in auge fin dal 1950: sali di litio.

Lowe ha cominciato ad assumere litio a partire dall'età di 17 anni per 20 anni, fino all'età di 37 o giù di lì quando gli è stata diagnosticata un'insufficienza renale grave, un risultato diretto di questo trattamento. Lei avrà bisogno di dialisi, e un trapianto di rene - un prezzo alto da pagare per un trattamento davvero efficace. 
La cosa triste è che abbiamo poche prove che il litio è un trattamento davvero efficace, o addirittura che sia efficace in generale.

Il litio è una neurotossina; inibisce il funzionamento del sistema nervoso in modo che la gente di solito prova sonnolenza, letargia e un rallentamento generale. Questi effetti sono stati osservati inizialmente in cavie, e poi nelle persone con mania dal medico australiano, John Cade, che per primo propose che il litio poteva essere un trattamento utile per la depressione maniacale. Nel 19 ° secolo il litio veniva usato per il trattamento della gotta, poi è diventato un ingrediente popolare di bibite toniche (ad esempio il nome 7-up della famosa bibita deriva dal numero atomico del litio ndt) e perfino della birra, fino a quando venne dimostrato che non scioglieva i cristalli di acido urico che provocano la gotta, come invece era stato richiesto.

Gli effetti sedativi e di rallentamento del litio, anche se di solito descritti come effetti collaterali, rappresentano il motivo per cui il  litio può contribuire a ridurre i livelli di eccitazione e di attività in persone con sintomi maniacali acuti. Quindi non vi è nulla di magico o specifico sulle azioni del litio nella depressione maniacale. Il Litio eserciterà i suoi effetti caratteristici in chiunque, anche se non hanno la mania o depressione maniacale. In teoria, questi effetti possono sopprimere la comparsa di un episodio maniacale, nonché ridurre la gravità dei sintomi dopo che un episodio è iniziato. Tuttavia l'evidenza che il trattamento  di lunga durata con il litio riduce il verificarsi di episodi maniacali o depressivi è in realtà molto debole.

Il problema principale è che non esiste uno studio in cui le persone che sono state iniziate al litio sono stati confrontati con le persone che non lo sono state. Ogni studio randomizzato di litio verso placebo inizia con le persone che sono già in trattamento farmacologico di un tipo o di un altro, spesso litio da solo. Ora, ci sono prove - accettate dai maggiori sostenitori del litio -  che togliere il litio può precipitare una ricaduta di depressione maniacale, in particolare di un episodio maniacale. Tre studi hanno dimostrato, per esempio, che le persone hanno maggiori probabilità di avere una ricaduta dopo l'interruzione del litio di quanto non fossero prima di cominciare a prenderlo.  Nessuno conosce il meccanismo per questo fatto, ma è come se la rimozione della soppressione neurologica prodotta da litio facesse sì che il sistema nervoso di una persona suscettibile di andare in over-drive, precipiti in una ricaduta maniacale.

[...]

(Evito qui di tradurre un resoconto di studi citati per dimostrare la scarsità delle prove sull'efficacia del litio.) 


A mio avviso, la prova che il litio aiuta a prevenire episodi di depressione maniacale è troppo debole per superare i danni che può causare (che comunemente includono danni alla tiroide, danni ai reni, e la tossicità neurologica acuta a dosi molto vicine a quelle utilizzate nella pratica, da qui il necessità di un monitoraggio del sangue). La Depressione Maniacale è una condizione molto variabile. Alcune persone hanno molti episodi, alcuni pochi, e il modello di episodi varia nel corso della vita. 

Lunghi periodi di stabilità  non sono necessariamente la prova di efficacia di un trattamento. Per dimostrare l'efficacia e il valore del litio quello che ci vorrebbe è uno studio prospettico randomizzato in cui le persone che prima non erano in trattamento farmacologico a lungo termine sono stati assegnati in modo casuale a iniziare il litio o un placebo. Allo stato attuale, la mia opinione è che la prova che il litio possa essere efficace non è abbastanza forte da giustificare un tale processo, tenuto conto dei rischi per la salute connessi con questa sostanza.

Come Jamie Lowe esprime in modo eloquente, la depressione maniacale può essere una condizione terribile, e so che la gente dirà: " se non va bene  il litio, cosa si fa?" Ma l'evidenza che qualsiasi trattamento farmacologico a lungo termine è meglio di niente non è forte. 

Molti medici e pazienti sono molto a disagio con questa conclusione, e sentono che ci deve essere qualcosa che funzioni. E se la gente vuole provare una sorta di trattamento farmacologico, come antipsicotici o anticonvulsivanti, poi sente che i medici dovrebbero aiutarli a scegliere il più sicuro possibile, a partire dalla dose minima possibile. Ma i medici dovrebbero essere onesti circa lo stato delle prove per il litio, non sono convinta che ci siano circostanze che giustificano i rischi che esso comporta.

Nel 1957 un farmacologo si lamentò della  moda del trattamento 'per avvelenamento da litio'. 
Un giorno, credo, ci sveglieremo e realizzeremo che la  sua preoccupazione era fondata!

Fonte: madinamerica.com