venerdì 7 ottobre 2011

L'importanza della nutrizione


L'alimentazione è un pilastro fondamentale nel recupero dalla malattia mentale. Noi assimiliamo così le materie prime di cui sono fatte le sostanze necessarie al cervello e tramite l'alimentazione possiamo controllarle. La maggior parte le esperienze di  ex-utenti psichiatrici , sopravvissuti , esperienze di dismissione farmaci ecc. hanno in comune l'attenzione verso ciò che entra nel nostro corpo attraverso il cibo.
Purtroppo normalmente gli psichiatri ignorano il fatto che uno squilibrio chimico del cervello può dipendere da uno squilibrio , una intossicazione di tutto il corpo.
Gli unici accertamenti che vengono fatti, se proprio sono scrupolosi, servono solo a escludere i droghe o abuso di alcool e simili intossicazioni.
Difficilmente si informano sulla dieta dei loro pazienti , su eventuali problemi di intolleranza o malassorbimento. Posso capire che questo richiede tempo e risorse ma secondo loro probabilmente non sono da prendere in considerazione come concause importanti della presunta malattia.
Eppure è un concetto molto facile da capire, talmente banale da venire quasi completamente ignorato dalla categoria nella pratica comune.

Allen Darman scrive:
Depressione, ansia, disturbo di panico, disturbo ossessivo compulsivo, ADHD, disturbo bipolare, disturbo schizo-affettivo, schizofrenia sono tutte malattie che ovviamente colpiscono il cervello. In effetti, questo è il motivo per cui queste malattie sono attualmente considerate di natura psichiatrica. Tuttavia, alcune persone (inclusi un cero numero di medici alternativi) attualmente si rendono conto che queste "malattie mentali" riguardano anche la ghiandola tiroidea, la ghiandola surrenale, il pancreas (per quanto riguarda sia la sua produzione di insulina e le funzioni di produzione di enzimi digestivi), il fegato , ed ogni altro organo e cellula del corpo umano in una certa misura. Queste persone si rendono conto che la malattia mentale è sempre una malattia del corpo intero, non è mai soltanto di natura mentale.
Molte persone sembrano esitare anche nel tentativo di acquisire una conoscenza utile del proprio corpo. Essi erroneamente suppongono che il loro corpo è troppo complesso per poterlo fare. Spesso sono convinti che avrebbero bisogno di andare a scuola di medicina e di diventare medici per essere in grado di curare gravi malattie mentali in sé stessi. Questo non è assolutamente il caso.
In realtà non è poi così difficile; basta acquisire una conoscenza pratica del proprio corpo, al fine di recuperare la salute, e comprendere qual'è la nostra "salute mentale"

Come si fa allora per capire se la nostra alimentazione non è corretta?
Oltre le comuni sostanze di abuso, ci sono alimenti il cui uso è stato messo in relazione alle malattie mentali. Tra questi figurano lo zucchero raffinato, il latte, il glutine, il caffè, i dolci etc.
La cosa più immediata e ovvia da fare potrebbe quindi essere quella di provare a togliere dalla nostra dieta queste sostanze, o a limitarle molto, una alla volta e vedere come ci si sente.
Purtroppo però non è cosa semplice da mantenere. Siamo spesso così legati ai nostri vizi che preferiamo soffrire piuttosto che privarci del piacere spesso illusorio che ci danno.
Ma se siamo veramente preoccupati della nostra salute, se ad esempio scopriamo di avere un cancro, solitamente è facile smettere di fumare. Allora perché per il dolore ancora più intenso, nel dolore mentale , per la depressione, le psicosi infernali non dovremmo fare una simile scelta?
Credo che sia semplicemente perché non ci crediamo. Ci rifiutiamo di credere che il nostro malessere possa dipendere da questo, mentre nel caso del cancro risulta molto più evidente la correlazione col fumo.
A mio parere la migliore terapia di attacco è una dieta vegana crudista, che già esclude molte sostanze potenzialmente nocive e da il giusto apporto di vitamine , sali minerali e proteine.
Può essere molto utile seguire forum dedicati e leggere le esperienze di chi ha fatto questa scelta ed eventualmente farsi consigliare.
Io non non fatto (ancora) questa scelta che in fondo è piuttosto importante e impegnativa, perché è stato sufficiente per me limitare e abbandonare sostanze potenzialmente dannose. Però è una cosa che vorrei provare per il mio benessere fisico, tenendo presente che non è separato dal mio benessere mentale.

Un'attenzione particolare va data al nostro sistema digestivo. Chiediamoci se il nostro intestino funziona bene oppure no. Gonfiori, alito pesante, stipsi, diarrea, irregolarità quanto sono frequenti?
Io sono stato molto irregolare in passato, infatti questo mi ha portato non pochi problemi fisici tra cui le emorroidi. Ripensandoci adesso però i periodo in cui stavo meglio erano quelli in cui riuscivo a mantenere la mia regolarità. Da un paio di anni ho scoperto il mio lassativo ideale (Acido ascorbico) e da allora il mio intestino si è miracolosamente normalizzato.

Darman scrive ancora:

Se il nostro tratto gastrointestinale (intestino) è troppo intossicato da Candida o altri agenti patogeni, o il nostro intestino non funziona perfettamente in modo tale che gli alimenti che mangiamo non vengono digeriti e assorbiti correttamente ... allora prima o poi potrebbero diventare causa di squilibrio chimico.
Per quanto riguarda i nutrienti, è abbastanza logico che sono alla base alla base dello squilibrio chimico che equivale a "malattia mentale".
Questo perché le sostanze nutritive essenziali sono quelle con cui tutti i nostri neurotrasmettitori, ormoni ed enzimi sono realizzati. Quindi se ci mancano dei nutrienti essenziali, ci mancherà quello che questi nutrienti costruiscono nel nostro cervello e nel corpo alle migliori condizioni.
Quindi qualsiasi problema relativo alla ingestione, digestione, o assorbimento di una quantità adeguata di nutrienti essenziali alla fin e risulta un fattore di "malattia mentale". Questa semplice logica sembra ovvia a molte persone. Purtroppo, questa semplice logica è totalmente ignorata dalla psichiatria.

Oggi abbiamo dimenticato che n fondo siamo ciò che mangiamo e tanti medici di famiglia ormai sono diventati molto avari nel dispensare i buoni consigli alimentari che davano una volta.

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