Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

sabato 4 dicembre 2021

La mia esperienza con il cosiddetto covid-19




Si lo so, volevo smettere di aggiornare questo blog ma non ho resistito alla tentazione di narrare la mia esperienza con questa famigerata malattia tanto temuta che da quasi 2 anni è così di  moda.

Lo scorso settembre, più o meno verso la metà del mese mi è capitato una cosa della quale ho avuto forse solo una sola esperienza in 60 e rotti anni di vita: mentre ancora la calda estate imperversava ,  ho preso l'influenza. La  volta precedente avevo circa 15, 16 anni, ero al mare e mi beccai una bella febbre dovuta ad una 'frescata' perché mi immersi in apnea fino a 10 metri senza tuta di protezione.

Quindi con mia grande sorpresa è arrivata; non me la sarei mai aspettata in tale periodo, inoltre pure in misura ridotta stavo continuando la mia integrazione a rinforzo del sistema immunitario. Cominciava però a ventilarsi l'adozione del lasciapassare verde obbligatorio per lavorare ed io ero fermamente deciso a non cedere alle lusinghe di tutte le persone care e conoscenti  per spingermi ad accettare la santa inoculazione dell'elisir di lunga vita. Quindi ero combattuto sul da farsi e angustiato per non dire angosciato dalla possibilità di lasciare un lavoro che in fondo mi piace e che mi lascia del tempo libero. Non è che mi spaventa la possibilità di rimettermi in gioco, di ripartire da zero, piuttosto mi spaventa ritornare ad una condizione che ho già sperimentato di vita in continuo affanno nella cronica penuria di risorse economiche, nello ingegnarsi giorno dopo giorno per riuscire a sbarcare il lunario. In altre parole, sono ri-diventato  succube dello stipendiuccio sicuro e puntuale ad ogni fine del mese.

Era venerdì 10 quando alla fine del mio turno di lavoro mi accingevo ad uscire con uno strano malessere addosso: mi sentivo dolorante e febbricitante,  mantenendomi in tali condizioni per un paio di giorni passando un fine settimana a casa con circa 38 - 39 di febbre. Altri sintomi erano la mancanza quasi totale di appetito e un dolore diffuso verso la bocca dello stomaco di notte. Il lunedì sarei dovuto andare da mia madre per accompagnarla ad una visita medica e lei, terrorizzata più o meno come tutti quelli che seguono diligentemente i telegiornali mi impone di andare subito in farmacia a tamponarmi per verificare di avere il 'codice' come lei dice..

Naturalmente il tampone ha un esito positivo anche se debole, e il farmacista mi consiglia di fissarne un altro regolare con il mio medico. Il tampone eseguito il giorno dopo avrà esito positivo sia per me che per mia madre.  

Insomma sono rimasto a casa una settimana con sintomi lievi, niente febbre, con inappetenza e parecchio sonno: dormivo anche 14 ore al giorno.  Tranne una cura di antibiotici praticamente imposta da mia madre e dal medico per una tosse insistente non ho preso nessun altro farmaco, pur continuando e anzi, aumentando molto l'assunzione di Acido Ascorbico fino ad anche 30-40 grammi /die circa nei due giorni più critici.

 A mia madre che invece segue diligentemente i consigli del suo medico , naturalmente allineato con le linee guida attuali, ovvero tachipirina a gogo, vigile attesa e antibiotici, ha sviluppato una polmonite che gli è costata un mesetto tra ricovero in ospedale e clinica di riabilitazione. In tale occasione ha chiesto  ai medici perché si fosse ammalata nonostante la doppia inoculazione. Gli hanno prontamente risposto che dopo 3 mesi l'intruglio magico pare perdere di efficacia e comunque la malattia sviluppata sarà più lieve senza conseguenze fatali proprio grazie a tale siero salvifico, così giusto per non sfiduciare completamente i numerosi pazienti, tutti devotamente bi-punturati ospiti come lei del sanatorio.

Io dopo una settimana circa di scarso appetito e molto sonno, sono ritornato in forze, ma confinato in quarantena fino al 21 esimo giorno e in ferie forzate dal lavoro finché il tampone settimanale restava seppur debolmente positivo.

Mi chiedo a questo proposito perché si sente dire dai 'complottisti' che la validità dei tamponi è uguale al lancio di una monetina. Nel mio caso hanno risposto esattamente alle aspettative, se fossero stati veramente  aleatori o comunque maggiormente predisposti a rivelare una positività avrei avuto risposte differenti, o no?

Alla fine mi sono rinegativizzato collezionando una 35 ina di giorni di assenza dal lavoro.

L'esperienza di restare completamente isolato, senza poter ricevere nessuno o uscire se non dopo la quarantena di 21 giorni mi ha fatto riconsiderare l'ebbrezza del vivere da scapolo felice. Senza obblighi di sorta, senza orari, stress o affanno tale da rigenerare assai il mio stato mentale. Libero  di dedicarmi ai miei 'balocchi' , occupazioni ludiche per tenere ferma l'attenzione, sviluppare nuove capacità ed abilità.  Come ad esempio fare cose per le quali  non si era proprio portati fin dalla nascita. Una di queste è il disegno e la pittura per esempio e perciò armato  di matite mi sono messo ad imbrattare decine di fogli e un blocco da disegno.

Ma questo è solo una delle numerose attività, e qui veniamo alla stranezza che ho riscontrato che mi premeva qui esporre.


Da piccolo amavo seguire mio padre nelle sue passioni. Essendo egli ricercatore per hobby e medico veterinario di formazione aveva una certa dimestichezza con la biologia e coltivava i suoi studi su una sostanza da lui scoperta che pare avesse proprietà antitumorali. Nonostante la sua formazione medica lavorava come insegnante di matematica e scienze alle scuole medie. Si era quindi fatto prestare dalla scuola un microscopio monoculare con caratteristiche di poco superiori ad un giocattolo, con un massimo di un centinaio di ingrandimenti più o meno.

Io mi divertivo a giocarci quando lui  non lo usava per i suoi studi:  ricordo  di avere avuto improvvisamente accesso ad mondo sconosciuto nell'osservare le ali di una mosca, un capello, cristalli di sale, i puntini delle immagini stampate ad offset, la buccia di un arancia, e qualunque altra cosa che mi capitasse sotto tiro.

Purtroppo dopo qualche tempo dovette restituire lo strumento alla scuola e questo mi intristì parecchio anche perché non ci saremmo potuti permettere  un altro microscopio, neanche  giocattolo.

Verso i miei interessi e hobbies non sono stato mai troppo costante; le passioni più tenaci che ho avuto sono state la chitarra comunque appesa al chiodo per oltre 15 anni e l'elettronica che a periodi alterni tornava in auge.  Adesso che sono in prossimità della vecchiaia  e potrei godermi la pensione ammesso che me la diano,  stanno tornando anche vecchi interessi come la chimica, organica e inorganica.

Per questo un giorno al mercatino dell'usato mi casca l'occhio su una strana scatola di legno marrone con su scritto 'Bresser'.

Era un microscopio di quelli ottici monoculari che arriverebbe fino a 1200 ingrandimenti, dotato perfino di telecamerina da collegare al pc. Così sono tornato ad osservare un mondo quasi dimenticato, con in più la possibilità di filmare quello che vedevo sia in tempo reale che in modo accelerato o 'Time-Lapse'.

Rispetto a strumenti più sofisticati si ottengono immagini a bassa risoluzione ma tuttavia sufficienti per divertirsi un po'.

Mi ero procurato dell'acqua di fiume stagnante e stavo osservando i  microorganismi presenti individuandone 3 tipi: dei parameci che sono organismi monocellulari, delle larve, e altri esseri molto più piccoli non identificati.

Allora, cosa è accaduto?

Mi è venuto spontaneo analizzare il muco espettorato quando è comparsa una fastidiosa tosse grassa, dopo l'accertamento della positività.

Nell'immediato non si vedeva niente di particolare. Ma dopo un giorno, l'acqua di tale 'coltura' si popolava di organismi che avrei continuato a definire della stessa razza di quelli che stavo conservando raccolti nel fiume ma molto più numerosi e vivaci.


Anche l'acqua che conservavo in un bicchiere, che usavo per pulire la pipetta di gomma si popolava rapidamente degli stessi esseri.

Pensavo quindi che fosse una cosa normale trovare dei microrganismi nell'acqua lasciata per 24 ore o più in un bicchiere di plastica. Dopo tutto l'acqua stagnante, nel fiume si riempiva lo stesso di minuscoli protozoi e altro.

Fu quindi grande la mia sorpresa quando dopo qualche giorno non sono stato più in grado di trovare anima viva nell'acqua, né in quella coltivata e addirittura nemmeno nell'acqua piovana stagnante dentro un sottovaso. Pure il mio allevamento di fiume si era de-popolato in modo preoccupante.

Ora non sono molto ferrato in biologia quindi non so se devono sussistere particolari condizioni affinché si ottengano tali risultati. Ma le sole  variabili possibili sono il periodo, cioè la stagione più fredda e la positività al 'codice'.  

Non riesco a concepire l'ipotesi che vi sia una relazione, anche perché se così fosse veramente sarebbe saltata fuori: cosa ci vuole a  osservare al microscopio l'espettorato di un positivo messo in coltura come ho fatto io?

Quindi cosa è accaduto veramente?

La domanda è purtroppo destinata per ora a rimanere senza risposta.

Oppure la risposta è semplicemente: hai avuto una infezione batterica e quelli erano batteri, quindi la positività non c'entra nulla. E allora il "vairuss" non esiterebbe, perché si osserverebbero  le solite malattie   stagionali o infezioni batteriche, anche queste potenzialmente fatali con in aggiunta una grande carica di terrore instillato dai media di regime come già detto in precedenza mescolato a terapie altamente tossiche.



La cosa veramente sorprendente di questa cosiddetta fanta-pandemia non è tanto il numero delle persone coinvolte che deve comunque rispettare la narrazione 'scientifica' relativamente ad una epidemia, piuttosto l'uniformità di reazione nei paesi occidentali e la disparità di trattamento nel resto del mondo.

Se veramente il mostro malvagio esistesse e il suo potenziale di fare danni fosse veramente quello che dicono, allora nessun popolo al mondo dovrebbe sfuggire alla santa inoculazione giacchè basterebbe uno sparuto gruppo di persone in cui questo ipotetico animaletto non vivente venga fatto circolare liberamente a mettere in scacco l'intera popolazione mondiale. Ne consegue che se si vuole mantenere viva tale narrazione si deve coinvolgere veramente tutto il mondo. Purtroppo io ho l'impressione che qui da noi si ragioni e si agisca come se il problema riguardasse essenzialmente l'Italia e che raggiunto il risultato della santa inoculazione per tutti gli individui compresi bambini, animali e sassi ci salveremo dal mostro a prescindere da quello che fanno gli altri paesi.
Si può allora facilmente  capire che seguendo tali ragionamenti non si arriverà mai da nessuna parte, a meno che questo aggeggio, sempre ammesso che ci sia,  non decida autonomamente di sparire così come è venuto.

Ma oggi siamo arrivati a vedere le persone scappare a gambe levate davanti ad una 'banale' influenza e così terrorizzati da fare qualunque cosa pur di rimanere affannosamente immuni da una condizione che fa parte di una naturale reazione di difesa dell'organismo umano ad una aggressione. Disposti ora a farsi tutti i richiami consigliati e imposti per le categorie prescritte e molto probabilmente in un prossimo futuro, disposti pure a farsi impiantare un microchip e pagare di tasca propria ogni dose ad un prezzo maggiorato. Sempre nella continua illusione di sfuggire alla natura, al corso naturale della vita, perfino anche alla morte grazie al magico siero che renderà tutti Highlanders immortali. 
Magia delle scienza medica !

Drawings by Alon Leggs

venerdì 23 luglio 2021

Se solo sapessero la verità

"Il virus è l'unico nemico; il corpo umano è  un bersaglio facile; solo il governo ha le risposte; solo il cartello farmaceutico ha il rimedio."

Rompo un attimo il silenzio perché mi è capitato questo articolo di A. W. Saul., di cui ho tradotto altre cose in questo blog. Egli  fa una semplice e precisa analisi della situazione che stiamo vivendo ormai da 1 anno e mezzo, con parole molto semplici e comprensibili a chiunque. 
Lo fa in modo ironico scrivendo  in terza persona come se fosse uno degli ipotetici personaggi che nessuno osa menzionare per non passare da complottista. 
La cosa tuttavia veramente sconvolgente è che lui da americano parla essenzialmente di quello che succede nel suo paese, ma si può tranquillamente  verificare con quello che è accaduto e sta accadendo da noi. Segno che tutto il mondo è paese, tutto il mondo  o perlomeno tutto il civilizzato e 'democratico' mondo occidentale sta vivendo la stessa assurdità . 




Lincoln aveva ragione quando diceva: "Non puoi ingannare tutte le persone per sempre". E non ce n'è bisogno. Dobbiamo solo ingannare la maggior parte delle persone per più tempo possibile. Abbiamo lavorato a lungo per piantare il "demone" nella democrazia. Il COVID lo ha fatto splendidamente. Persino i think tank di Hades (e all'inferno abbiamo serbatoi pieni di pensatori) non si aspettavano seriamente che la stragrande maggioranza dell'intera popolazione mondiale indossasse placidamente le mascherine per mesi e mesi. Ancora più piacevole è stata la scoperta che la maggioranza si è allineata così volentieri nel momento in cui i politici e le autorità "sanitarie" non elette hanno invocato "poteri di emergenza". Tale cooperazione è stata prontamente ricompensata bloccando le vite dei cittadini, le loro libertà e la loro ricerca della felicità.

Il nostro coronamento è stato quello di monetizzare la miseria medica di massa. I nostri partner nell'industria farmaceutica sono stati davvero all'altezza della situazione, come previsto dal loro record di condanne precedenti. Big pharma non è mai stato conosciuta per rifiutare camion pieni di soldi. Né loro, né i governi che hanno sponsorizzato i loro prodotti per loro, possono essere ritenuti legalmente responsabili. I sieri sperimentali frettolosamente "testati" hanno ucciso migliaia e ferito centinaia di migliaia di persone. Ed è stato tutto pagato con i soldi delle tasse delle vittime. Dillinger e Al Capone non avrebbero mai avuto un simile successo.

È stata la televisione a sigillare l'accordo. Il continuo mantra martellante:  "Resta a casa; stai al sicuro" ha portato a "Sii depresso; mangia di più". Una popolazione già in sovrappeso è stata mantenuta ancora più sedentaria, messa in sussidio e spaventata in una grande varietà di modi per mesi e mesi e mesi. Ma il colpo di genio è stato quello di dare al pubblico l'illusione di essere informato e curato mentre lo sviava completamente. L'onnipresente messaggio televisivo era: "Il COVID ti ucciderà e non esiste alcun trattamento preventivo o efficace. Quindi rimani fermo fino a quando non ti avremo inoculato il nostro vaccino salvavita".

Certo, abbiamo quasi perso la testa quando si è sparsa la voce che un certo numero di terapie esistenti, tra cui le vitamine C e D, venivano utilizzate per trattare il COVID con eccellente successo. Ma abbiamo completamente innaffiato quel messaggio sotto un vortice di interminabili traffici di paura. È stato facile. I mass media conoscono bene e praticano diligentemente il vecchio adagio: "Se sanguina, può morire". Inoltre, il reddito dei media dipende dalla pubblicità farmaceutica e dipendono dal governo per le loro licenze di trasmissione e l'accesso alle conferenze stampa. Quindi sapevamo di avere in mano i media fin dall'inizio. Un resoconto obiettivo ed equilibrato non era nemmeno possibile, figuriamoci probabile.

Ma l'abbiamo davvero inchiodato quando abbiamo preso il controllo dei social media così velocemente da far arrossire Joseph Goebbels. Qualsiasi discussione seria sulla lotta al COVID, ad esempio rafforzando il sistema immunitario è stata prontamente cestinata da mercenari "verificatori". Coltivare  la resistenza del corpo attraverso l'esercizio fisico e l'integrazione alimentare è diventato un tabù. Intere pagine Facebook con centinaia di migliaia di follower sono scomparse. Le pagine di Wikipedia sono state cancellate e i video di YouTube censurati.

Continueremo a spingere la nostra narrativa infernale: il virus è l'unico nemico; il corpo umano è solo un bersaglio facile; solo il governo ha le risposte; solo il cartello farmaceutico ha il rimedio.

Se solo la popolazione sapesse la verità. Se le persone iniziassero a esaminare la prevenzione e il trattamento nutrizionale, non starebbero più zitti, non sorriderebbero  più davanti all'infermiere che gli somministra la  loro amata iniezione.

Non possiamo iniziare, ora, vero?


fonte: www.orthomolecular.org/

venerdì 6 novembre 2020

Il connubio perfetto: dalla psichiatria alla pandemia


Introduzione

Al momento che scrivo questo articolo si stanno inasprendo le restrizioni a colpi di DPCM e un passo dopo l'altro ci stiamo avvicinando verso una nuova chiusura totale.

Nonostante evidenti anomalie, come una situazione migliore di quegli stati che non hanno intrapreso una linea 'dura' ossia dettata dalla massima salvaguardia della salute rispetto a tutto il resto, unita al criterio di massima prudenza per non avere anime sulla coscienza, si continua con questo 'gioco al massacro'  così definito da molti ' eretici', a vantaggio di cosa non è dato saperlo, si può soltanto immaginare o fare delle ipotesi fantasiose.

Dato che in questo blog mi sono occupato in prevalenza di psichiatria mi piaceva esporre una serie di analogie fra questa situazione pandemica e l'operato della psichiatria.  Oggi vediamo l'ingerenza della 'scienza' medica nella vita dei cittadini e l'importanza forse anche eccessiva che viene data alla cosiddetta tutela della salute per una situazione che in realtà a detta di molti esperti non sarebbe poi così terribile come la si dipinge. L'insensatezza diventa altresì evidente quando niente viene fatto all'atto pratico per tutelare veramente la salute delle persone, anzi, le restrizioni contribuiscono semmai a peggiorare la salute di chi è già debole e cagionevole.

Questo è esattamente quello che ha sempre fatto la psichiatria: peggiorare una situazione preesistente, togliere la libertà, forzare un trattamento medico anche quando non è desiderato.

Le persone si meravigliano, si lamentano ma non si ribellano, almeno in gran parte perchè è stata fatta loro una grandiosa opera di persuasione attraverso i media. Pertanto mai come adesso le persone arrivano a toccare con mano la cultura e la narrazione psichiatrica, anche se non se ne rendono conto.

D'altra parte lo stress, la disperazione e il fallimento economico già sta producendo un nuovo esercito di clienti per gli psichiatri che si stanno fregando le mani soddisfatti. Per loro è tutto grasso che cola. 


La potenza della narrazione 'scientifica' del contagio

La potenza della narrazione organicista della malattia mentale


Entrambe le argomentazioni provengono da lontano, e sono profondamente radicate nella nostra esistenza.  

Oggi lo scientismo è senza dubbio diventato la nuova religione, e come tale espone i suoi dogmi, i quali non  vanno giammai confutati, anzi chi osa confutarli è tacciato di eresia e dunque scomunicato,offeso, definito terrapiattista o peggio ancora negazionista. Eppure, se andiamo ad esaminare a fondo queste teorie scientifiche si scopre con sorpresa che presentano grandi zone oscure. Insomma sembrerà strano ma pare che non si possa dimostrare in modo assoluto la teoria del contagio o separarla da un determinato ambiente biologico. Lo stesso Pasteur disse la famosa frase nel letto di morte: "Il germe non è nulla, il terreno e tutto" volendo sottendere l'errore di considerare il microrganismo unicamente e imprescindibilmente responsabile della malattia. Eppure conviviamo in perfetto equilibrio simbiotico con miliardi di miliardi di microbi. Come si spiega l'immunità 'innata'? Perchè l'intera popolazione mondiale ancora esiste prospera e cresce a dismisura a dispetto delle numerose pestilenze subite nella storia?

Cosa sono i virus? Perchè si parla di organismi viventi quando non hanno alcuna caratteristica che li definisce tali?

Sono domande legittime che chiunque dotato di un briciolo di curiosità si potrebbe porre, per scoprire alla fine quanto in questo nuovo millennio siamo ancora lontani dalla verità.

Tuttavia  la maggioranza delle persone ormai crede alla teoria virale anche se non è pienamente dimostrata , così come crede alla teoria organicista della malattia mentale anche se pure questa non è mai stata dimostrata in modo inequivocabile.

Con questo non voglio negare a priori la teoria virale e fregarmene di conseguenza del contagio, con sprezzo del pericolo comportarmi da irresponsabile agli occhi degli altri. Voglio lasciarmi un margine di dubbio , più cha altro per un principio di prudenza e di buon senso, anche se capisco chi grida alla buffonata mondiale di questa secondo loro finta pandemia pur credendo comunque alla teoria virale.

Così resta un'esigua minoranza di chi sostiene l'inutilità delle neurotossine psichiatriche allo stesso modo chi sostiene l'inutilità (anzi la dannosità) dell'arma vincente per eccellenza sulla brutta pandemia: Il vaccino.

E questo ci introduce alla prossima similitudine:


Rimedi farmacologici ed  enfasi sul vaccino

Enfasi sugli psicofarmaci in psichiatria


Si diceva dunque che ammettendo l'origine organica della malattia mentale si arriva di conseguenza a comprendere come una sostanza estranea al corpo che tenti di ripristinare un equilibrio chimico interrotto o precario sia altamente auspicabile. Anzi tutto il resto è inutile: psicoterapia di ogni tipo può andare bene come terapia integrativa, utile come potrebbe esserlo un corso di cucito ma non è certamente risolutiva dello squilibrio organico che rimarrebbe tale  senza l'intervento dello psicofarmaco. Tuttavia badate bene si ammette pure che gli psicofarmaci non 'curano' nel senso comune del termine. Ovvero, non funzionano come l'idrossiclorochina che viene presa al bisogno e poi basta. No, questi vanno presi per tutta la vita perché funzionano ci hanno detto come l'insulina per il diabete.

Dunque così come per i vaccini il 'terreno' non ha alcuna  importanza. Le persone si ammalano indipendentemente dal loro stile di vita che comprende ciò che mangiamo e le nostre relazioni, lo stress: cibo tossico e relazioni tossiche.  E' sorprendente che il nostro sistema immunitario non viene mai citato da questi medici virologi luminari da salotto, se non per puro caso, così come dagli psichiatri non viene mai citato il nostro stile di vita.  

Anche gli psicofarmaci come i vaccini sono una fonte di business notevole. Non importa che innumerevoli vittime verranno immolate all'altare della pseudoscienza medica tra effetti indesiderati dei farmaci che insieme a quelli dei vaccini o raggiungeranno a grandi passi la prima causa di morte in assoluto nel mondo. Si ma questo è il male minore rispetto all'annientamento totale dell'umanità a causa di un piccolissimo e insidioso virus fuori controllo, non è vero?


Lo stigma e la paura del diverso

Terrorismo mediatico e la paura dell'altro.


Gli altri siamo noi cantava qualcuno anni fa. Adesso non più; gli altri sono potenziali assassini untori. Pure i bambini piccoli si dovranno abituare a questa regola. Il 'nemico' la persona scomoda , che incute timore, non è più confinato al sicuro dentro un manicomio reale o chimico ma si trova intorno a noi, ci viene incontro minaccioso quando camminiamo sul marciapiede, lo vediamo che ha lo sguardo torvo perché ce l'ha con noi, cosa gli abbiamo fatto di male? Se poi tiene male la mascherina sul volto è ancora più temibile. Se non la porta per niente , sprezzante del pericolo è un povero incosciente, folle! C'è uno sketch di Giorgio Gaber che magistralmente illustra questa situazione, un vero genio preveggente. Se finora ci si poteva rifugiare nel senso di appartenenza ad un gruppo, adesso non è più possibile. Ci sentiamo al sicuro e non poi tanto in verità solo in famiglia dentro le mura di casa, ma anche così non è sempre vero. Zelanti esperti stanno pure dando consigli su come sopravvivere chiusi in casa con i congiunti che dovranno comunque rimanere a debita distanza sociale muniti di museruola.

A certi pazzi rinchiusi nel manicomio si mettevano bavagli per impedirgli di sputare addosso al personale. Il concetto non cambia, la sola differenza era che i pazzi non erano coscienti di trasmettere il contagio, quindi erano consapevoli di non mettere a rischio la vita altrui con il loro comportamento.

Ho già raccontato qui di come mi sentivo a disagio davanti ad un amico in preda ad una crisi psicotica. Nonostante l'amicizia che ci legava, sapendo pure che non avrebbe mai  osato torcermi un capello, istintivamente cercavo di mantenermi a debita distanza da lui. Questo perché l'inconoscibile, l'imprevedibile fa paura. Così come un pericolo invisibile fa più paura delle bombe (così dice mia madre che ha vissuto l'ultima guerra mondiale) Questo perché le bombe sono prevedibili, vengono annunciate, si può scappare nei rifugi. Questo temibile virus invece non si annuncia con una sirena e riesce comunque a raggiungerti anche se ti nascondi sotto terra o scappi al polo nord.

Il terrorismo mediatico poi, mantiene le persone a rosolare lentamente nella graticola, senza mai cedere, mai mollare la presa. Dicono che meglio essere prudenti anche se non vi è un reale bisogno, anche se poi l'eccessiva prudenza produce stress. Ma allora perché alcuni paesi hanno scelto una narrazione molto meno stressogena?  

Diventa allora inevitabile chiedersi se esiste un preciso disegno, se a qualcuno fa comodo tenere la gente nel continuo terrore.  Io non sono propenso a credere ai complotti, forse sono troppo ingenuo ma vorrei credere che esista anche un minimo di rispetto per la vita, anche se dubito fortemente dell'umanità di alcuni personaggi , specialmente chi produce armi di distruzione di massa come le neurotossine spacciandole per buone medicine.


Responsabilità unica del virus indipendentemente dal Sistema Immunitario e dall'ambiente

Responsabilità unica della biologia cerebrale a dispetto dell'ambiente, dell'alimentazione, delle relazioni e dello stile di vita


Questa analogia è già stata accennata in precedenza ma è bene approfondirla. Medici 'dissidenti' stanno dicendo tutti indistintamente quanto è importante 'allenare', rinforzare e proteggere il nostro sistema immunitario.  Immaginiamo questo nostro alleato come un sistema assai complesso e articolato; non solo quindi un semplice produttore di anticorpi ma un'insieme di organismi biologici che lavorano in simbiosi, frutto di milioni di anni di evoluzione. Cosa ci dicono i grandi esperti, questi  luminari alla TV cosa ci consigliano?  

Le sole cose che riescono a concepire come misure preventive sono la mascherina, il distanziamento sociale e la disinfezione. Anche se posso capire l'uso della mascherina per i potenziali infettati sintomatici penso che possa essere dannosa  in tutti gli altri casi; vuoi  perché pochissimi la stanno usando correttamente, me compreso, vuoi perché respirare la nostra anidride carbonica emessa non è proprio il massimo della salute. Il distanziamento può avere un senso logico ma io non credo proprio che possa bloccare o limitare il presunto virus letale, lo stesso dicasi per la mascherina. Quando alla disinfezione, basti pensare che i luoghi più disinfettati al mondo (gli ospedali) producono da soli 49 mila morti all'anno in Italia per infezioni, come se lungi da essere luoghi completamente asettici fossero allevamenti di super batteri ultra resistenti. I disinfettanti infine, pare che distruggono il microbiota cutaneo nelle mani che ci dovrebbe proteggere ulteriormente dagli attacchi esterni. Meglio quindi un sano lavaggio acqua e sapone.

Lo stress psicologico, la paura instillata dai media, la limitazione dell'attività fisica, dell'esposizione solare, il soffocamento respiratorio, l'alimentazione sbagliata, limitata o edulcorata, ecc sono tutti fattori che indeboliscono il nostro sistema immunitario.  In altri termini, tutti i buoni consigli che vengono ininterrottamente propinati alla Tv si rilevano alla fine  peggiorativi della salute.  Dunque c'è l'interesse di qualcuno a tenerci malati e deboli? Per quale motivo?


In psichiatria abbiamo visto come l'argomentazione ufficiale dell'ipotetico squilibrio chimico giustifichi l'uso indiscriminato e protratto vita natural durante delle neurotossine. Ciò lungi dal debellare la presunta ,malattia una volta per tutte, favorisce invece il suo cronicizzarsi, come si evince da migliaia e migliaia di esperienze di chi è cascato in questa trappola. Ecco dunque che anche la medicina ufficiale in accordo al meccanismo perverso fondato sulla logica del profitto non può comportarsi diversamente. Sto esagerando? Perché allora nessuno di questi capoccioni consiglia ad esempio la vitamina C come prevenzione, perfino come ottimo antivirale? Semplicemente perché costa troppo poco e farebbe fallire le case farmaceutiche, come dimostrava egregiamente Linus Pauling (Cit. Risparmio della spesa sanitaria almeno del 70% con l'uso massivo della Viamina C).  

Vi è dunque una grande responsabilità dei medici che per mantenere viva una narrazione fasulla preferiscono vedere morire i loro pazienti, come scrive questo vecchio MD 


Psichiatri allineati e dissidenti

Medici allineati e medici dissidenti


Anche di fronte ad un evento di questa enorme portata, esistono pochi medici che non hanno paura di perdere i loro privilegi acquisiti, o rischiare ala radiazione dall'albo e provano a dare una diversa interpretazione di questo fenomeno. Di medici di questa risma, ho avuto occasione di seguirne alcuni, e sentendoli argomentare riescono a dare delle spiegazioni assai logiche e coerenti, a dispetto dei grandi esperti che si pavoneggiano in TV parlando di cose che non conoscono o dando per scontato cose che non lo sono affatto. Tra i dissidenti, tra questi medici eretici vi sono anche quelli che hanno lavorato sul campo in piena emergenza, perciò non proprio sprovveduti, perfino premi Nobel. Chi ha avuto la pazienza di seguirne un certo numero si sarà fatto un'idea diversa da quella che ci stanno proponendo da più parti. Sembra proprio di essere in mondi completamente diversi. Ho questa strana sensazione ogni volta che per sbaglio ascolto l'inizio di un telegiornale qualunque.

 Molto meno tuttavia sono gli psichiatri  non allineati con il mainstream, con la massa dei loro colleghi, ma esistono. Tanto per citare qualche nome penso a Thomas Szasz, Abram Hoffer, Peter Breggin, Loren Mosher, R.D. Laing ecc. Di questi più famosi che ho citato rimane in vita soltanto Breggin ma ne esistono alcuni meno noti tuttavia non meno critici verso la loro materia e i loro colleghi.


L'informazione mainstream tutta compatta acritica verso le case farmaceutiche


Da sempre anche verso la psichiatria , tutta l'informazione di massa è veicolata nella narrazione ufficiale da diffondere: gli psicofarmaci (neurotossine) sono medicinali specifici, mirati e sicuri per curare le malattie mentali. Le case farmaceutiche hanno a cuore la salute della popolazione: è come dire che le fabbriche di armi lavorano per mantenere la pace nel mondo.

Secondo quanto dichiarato da ricercatori definiti indipendenti, chi produce vaccini non è soggetto a particolari obblighi per garantirne la sicurezza, né è responsabile penalmente verso eventuali danni inflitti dalle inoculazioni. Qui da noi, a differenza degli stati uniti non mi risulta che siano mai state intentate cause per danni derivati dall'uso di psicofarmaci. Eppure abbiamo anche noi una marea di persone danneggiate , perfino decedute a causa diretta e indiretta di queste neurotossine.

Naturalmente in tutto il mondo non un solo CEO di queste fiorenti aziende si è mai fatto un giorno di galera nonostante l'avere le mani grondanti di sangue innocente.


La malattia mentale manda in secondo piano vere patologie

L'attenzione eccessiva e l'accanimento sul virus diminuisce l'assistenza verso altre gravi patologie.


Sarà capitato anche a voi , chissà. Quando qualcuno è malauguratamente etichettato con il marchio indelebile della malattia mentale, automaticamente può venire selezionato qualora avesse bisogno di un vero aiuto medico per una patologia i cui sintomi si possono confondere con la presunta malattia psichiatrica. Non è impossibile, né infrequente quindi che una vera malattia che può coinvolgere il comportamento come ad esempio una encefalite, la sifilide, la pellagra, un tumore cerebrale ecc venga trattata come una manifestazione della diagnosi psichiatrica di cui il paziente risulta portatore, aggravando così la sua condizione.

Così sta succedendo ora in fase pandemica, che altre patologia anche gravi perdono  importanza rispetto alla priorità del momento,  con un danno facilmente immaginabile per i pazienti. Non ricordo bene ma solo  l'oncologia si sono 'persi' una cifra enorme di interventi importanti, rimandati a data da destinarsi o fino a morte prematura del paziente per mancanza di adeguata assistenza.  

Si arriva poi a limitare al minimo l'assistenza alle persone più deboli rinchiuse nelle RSA, anziani lasciati soli in balia delle loro paure senza poter vedere neanche uno straccio di parente, che muoiono di paura, incuria  e solitudine ma ufficialmente sono morti sicuramente a causa  di un virus letale. 


Potere assoluto dei virologi (di una task force composta anche da virologi) sulle libertà delle persone

Potere assoluto degli psichiatri sulle libertà delle persone


Questa similitudine non ha bisogno di tante spiegazioni: è una dato di fatto che possiamo osservare tranquillamente intorno a noi. Una non ben definita task force di personaggi selezionati da chi non sappiamo, di cui non sappiamo nulla fornisce su base 'scientifica' secondo le direttive dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

le norme di comportamento e le restrizioni emergenziali da mettere in atto da parte del governo di ogni stato in tutto il pianeta.

Questo produce delle limitazione alla libertà personale, specialmente nei momenti critici nei quali è stato imposto il lock down. Come avevo scritto in precedenza, la gente si è avvicinata a rendersi conto di cosa significa per esempio finire in TSO vedendosi negare tutti i diritti più elementari, come la libertà, in nome della salvaguardia della salute. Allo stesso modo chi finisce in TSO vedrà negati i suoi diritti elementari con la scusa di salvaguardare la propria salute e quella degli altri.

La cosa più dolorosa e terribile è stata per molti l'impossibilità di avere il denaro per la sopravvivenza propria e della propria famiglia. Nei miei TSO ho accusato parecchio questo colpo basso perché prima di arrivare ad essere richiuso avevo in corso numerosi progetti i quali sono miseramente falliti a causa dell'interruzione e dal successivo DOWN.  

Cosa manca ancora da subire alle persone comuni rispetto a chi finisce in reparto psichiatrico? Naturalmente l'obbligatorietà delle 'cure'. Già infatti si sta prospettando l'obbligatorietà dei vaccini, contro ogni diritto costituzionale sulla libertà di cura.

Questo non sarebbe un grande problema se i vaccini fossero veramente sicuri ed efficaci, tuttavia ciò non è affatto dimostrato e anzi, alcuni studi non diffusi nè pubblicizzati dimostrano la loro inefficacia specialmente quelli contro l'influenza.  


Notizie contraddittorie dai cosiddetti esperti che indicano i limiti dello scientismo.

Diagnosi contraddittorie da psichiatri differenti


Nel corso di questa 'giostra' come amano definirla alcuni complottisti, ci è stato detto di tutto e il contrario di tutto. Inutile qui ricordare la fallacità di questi esimi sapienti di fronte a qualcosa di assolutamente inedito, ossia di un presunto virus finora sconosciuto al genere umano che a loro dire avrebbe fatto un salto evolutivo passando dal pipistrello all'uomo. Oppure a detta di altri costruito appositamente in laboratorio, quindi liberato per oscuri motivi o in modo accidentale,  non lo sapremo mai.

Se ammettiamo la veridicità della teoria virale, niente mi porterebbe a minimizzare una siffatta situazione se fosse veramente così. Chi dice che niente in natura è letale e che possiamo convivere tranquillamente con miliardi di virus trascura semplicemente il fatto che in natura esiste anche la radioattività e l'essere umano che ha inventato la bomba atomica che potrebbe distruggerci tutti indistintamente.

Tuttavia i numeri al momento darebbero ragione ai 'negazionisti' in quanto a pericolosità infatti siamo ai livelli pari se non inferiori a una banale influenza.  

Anche gli psichiatri sono notoriamente propensi a dire una cosa e il suo contrario, con la differenza che uno psichiatra difficilmente cambia parere su una diagnosi, ma due psichiatri possono sovente  decretare diagnosi differenti, perfino complementari sullo stesso soggetto.


La pandemia domina tutti gli aspetti della vita

La malattia mentale domina tutta la vita


Questa altra similitudine è una conseguenza di quello che ho scritto in precedenza sulle restrizioni.

Mai come in questo periodo abbiamo rivoluzionato il nostro modo di vivere, di lavorare, di andare a scuola , di relazionarsi con gli altri. Smart working prima di questa situazione era una parola ai più quasi sconosciuta. Io parlavo di telelavoro già 25 anni or sono ma c'è voluto una situazione emergenziale di questa portata per applicarlo su larga scala. Così anche l'E-leraning o insegnamento a distanza. Il risultato di questo passaggio non è tuttavia quantificabile. Secondo me presenta vantaggi e svantaggi occorre vedere come si evolverà la situazione, ovvero se a pandemia finita si tornerà o meno ad affollare i luoghi di lavoro, le strade e i mezzi pubblici oppure no.

C'è chi afferma con sicurezza che non sarà più possibile tornare alla vita di prima. Ci sarà quindi chi riuscirà a cogliere un vantaggio da questa situazione ma anche a altri che subiranno un danno irreparabile.

La malattia mentale per contro, domina tutti gli aspetti della vita quasi sempre in senso negativo. Limita o annulla la capacità lavorativa, mina le relazioni isolando il malato mentale anche in senso fisico (quelli richiusi) lo rende dipendente da sostanze neurotossiche per sopravvivere, e lo rende dipendente nei casi più gravi dai familiari o amministratori di sostegno.  


La pandemia rischia di essere per sempre (cambiano i virus e rimane la paura)

Una diagnosi psichiatrica è per sempre


Questo purtroppo potrebbe essere uno scenario futuro se non accade qualcosa in grado di rovesciare le carte in tavola. I virus di questo tipo sono per definizione mutevoli, pertanto ad intervalli di tempo vi saranno nuove emergenze in quanto i vaccini prodotti non saranno più validi per il virus mutato, in un continuo rincorrersi di  nuovi problemi e soluzioni tardive, senza soluzione di continuità.

L'esempio banale dell'influenza è una dimostrazione: i vaccini per l'influenza vengono prodotti per un virus che è già diverso al momento dell'immunizzazione. Nell'immaginario collettivo l'influenza è infinitamente più blanda di questo nuovo virus killer, come ce lo stanno dipingendo in tutte le salse, pertanto il nuovo terrorismo che metterà in ginocchio l'umanità intera è lungi da terminare, neanche con il tanto atteso vaccino.

Allo stesso modo, una diagnosi psichiatrica è come i diamanti, è per sempre. Puoi dire di essere guarito e non sarai mai creduto, puoi non avere sintomi per anni e anni  e ti verrà detto che la malattia è sempre pronta a riemergere.  Proprio come l'influenza può colpirti quando sei indebolito o hai fatto degli stravizi, o non sei stato attento.


Dal virus non vi è mai la certezza della guarigione duratura, ma si potrà tenere a bada con i vaccini

Dalla malattia mentale non è mai contemplata la guarigione, ma si può tenere a bada con i farmaci


Detto in altre parole anche questa similitudine riguarda l'argomento appena enunciato. Abbiamo quindi un problema sanitario ma la soluzione è solo una: vaccini. In psichiatria abbiamo le malattie mentali e la soluzione è sempre quella: neurotossine (psicofarmaci).


I movimenti 'negazionisti' non hanno voce in capitolo

I movimenti antipsichiatri non hanno influenza sull'operato della  psichiatria


Nonostante esistano movimenti che si oppongono a vario titolo a questo stato di cose, da quelli più calmi a quelli più estremisti, tutti rimangono parecchio nell'ombra. E' stato per esempio molto significativa la censura mediatica rivolta alle manifestazioni di Berlino che hanno raccolto folle abbastanza imponenti, che tuttavia sono state bollate come sparuti gruppi di fascisti negazionisti, contro ogni evidenza.  

Chi ha in mano l'informazione riesce molto bene a nascondere evidenze che potrebbero destabilizzare la credenza comune della maggioranza e di conseguenza alterare o rendere meno credibile il messaggio terroristico che si vuole diffondere. Io posso capire ciò che viene chiamato il principio della massima prudenza onde evitare che le persone si ribellino e se ne infischiano del pericolo che incombe. Ma non riesco a capire quando davanti all'evidenza empirica, ai dati numerici, all'esperienza di paesi che hanno scelto un approccio assai diverso e meno penalizzante, si continui a ostinatamente perseguire lo stesso  sistema fallimentare.  Viene naturale allora pensare che ci siano altri interessi in gioco, diversi  dalla semplice tutela della salute delle persone. Insomma se ai nostri governati stava veramente a cuore la salute delle persone, perché hanno lasciato aperti i tabaccai?  Perché hanno lasciato da soli e abbandonati i vecchi ospiti delle case di riposo? Perchè hanno sconsigliato addirittura vietato fare attività salutari all'aria aperta? ecc.

Allo stesso modo i movimenti anti psichiatri non hanno mai avuto il potere di fermare ad esempio i TSO o l'elettroshock. Perché anche questi non sono stati in grado di scuotere a fondo l'indignazione delle persone, perchè la potenza della narrazione psichiatrica è grande, diffusa e fa leva su bassi istinti come la paura del diverso, del folle.

La stessa cosa sta succedendo adesso e i cosiddetti negazionisti hanno una enorme resistenza di quella parte della popolazione ormai convinta dalla ininterrotta campagna mediatica a reti unificate.

Come ho avuto modo di dire più volte, io sono pronto a cambiare le mie idee, fino a rovesciarle se mi si dimostra in modo inequivocabile che sono nel torto. Certamente mi sono fatto anche io le mie idee sulla questione, e probabilmente propendo per una parte che mi è più congeniale, naturalmente quella della minoranza.  Non dico perciò di vivere nel mondo migliore possibile pur con tanti difetti, sicuramente da migliorare ma dove chi lavora per la salute delle persone ha a cuore veramente questo e niente altro. Purtroppo questo non lo vedo, anzi vedo spesso il contrario, nel comportamento di chi considera corretto avere un sistema sanitario impostato e gestito con logica aziendale sul principio e priorità del profitto prima del benessere delle persone.  


Gli effetti collaterali dei vaccini sono trascurabili rispetto ai benefici

Gli effetti collaterali degli psicofarmaci sono trascurabili rispetto ai benefici


Mi hanno impressionato molto le parole di un ricercatore indipendente che si è messo ad esaminare i vaccini comunemente usati per i bambini, anche dati a quelli piccolissimi. Egli pare avere trovato in queste sostanze quantità di tossine (in particolare metalli pesanti) fino a 800 volte quelle ammesse quindi tollerabili dal corpo umano. Veleni che siamo obbligati a inoculare ai bambini  fin dalla più tenera età. Se questo fosse vero, sarebbe cosa assai grave. Ho poi sentito di una statistica riguardante la mortalità infantile praticamente azzerata in paesi che non somministrano vaccini ai bimbi fino ad una certà età. Anche questi dati dovrebbero essere di pubblico dominio, perciò facilmente verificabili.

Quando sento parlare di psicofarmaci 'sicuri' mi sembra di essere davanti ad un ossimoro. La sicurezza non è certo caratteristica comune delle neurotossine. I vaccini sono farmaci prodotti dalle stesse case farmaceutiche che producono tutti gli altri veleni, e pare che non possono evitare di contenere determinate sostanze tossiche.  Quindi è naturale aspettarsi anche per i vaccini effetti indesiderati su una certa percentuale della popolazione. Bisogna vedere quanto incideranno questi effetti collaterali, rispetto ai presunti benefici.  Un grande genio  ha detto che un milione di morti da vaccino sarebbe una cosa accettabile rispetto alla presunta pericolosità  di questo malefico virus.


I vaccini antinfluenzali peggiorano il problema

Gli psicofarmaci cronicizzano e peggiorano il problema


Questo è quello che alcuni medici non allineati stanno dicendo: la maggiore mortalità si è verificata nei soggetti avanti negli anni già debilitati da patologie croniche,  vaccinati anche con 2 tipi diversi di vaccino: anti influenzale e anti meningococco. Naturalmente nessuno si è preso la briga di indagare l'eventuale nesso, ma c'è chi si azzarda ad affermare che questa sintomatologia, lungi dall'essere conseguenza del virus non è altro che uno dei possibili effetti collaterali dei vaccini.  Anche se rimane piuttosto forte l'eventualità non mi sembra poi così lontana e assurda, specialmente se consideriamo che una significativa percentuale (mi sembra il 30%) dei deceduti non era risultato positivo al virus.  

Sono esagerazioni?  Finché non mi si dimostrerà il contrario, dati alla mano, restano ipotesi in grado di spiegare la grande selettività territoriale di questa strana bestia.

Quello che normalmente vediamo in psichiatria è un progressivo peggioramento delle condizioni di salute o aggravamento della presunta malattia mentale. L'alibi perfetto per gli psichiatri è affermare che è il normale decorso della 'malattia' , la quale sarebbe ancora peggio se non curata a dovere.

 

Il terrorismo mediatico spinge all'aumento dei suicidi

La medicalizzazione psichiatrica spinge all'aumento dei suicidi


Le ragioni cambiano alla base naturalmente. I suicidi psichiatrici sono il risultato di una serie di fattori che coinvolgono anche le cure psichiatriche. Per questo motivo il suicidio viene riportato come effetto collaterale nei bugiardini di certi farmaci, proprio quelli che dovrebbero impedirlo.

I suicidi come conseguenza di questo stato di emergenza sono chiaramente per la maggior parte una risposta ad un fallimento economico, quando in altri casi è accaduto anche che si siano tolti la vita per la paura del contagio.  Quindi nel primo caso, sono direttamente responsabili le misure emergenziali estreme, nell'altro direttamente il terrorismo mediatico.


 La psichiatria priva le persone della libertà con i TSO

La pandemia priva le persone della libertà con i DPCM


Questo punto somiglia a quello sul potere degli psichiatri e dei virologi sulla libertà della popolazione già trattato in precedenza. Qui vorrei analizzare meglio la mancanza della libertà.

La privazione della libertà in un caso è giustificata dalla presunta pericolosità del virus, nell'altro dalla presunta pericolosità del 'pazzo'.  In entrambi i casi si privano le persone  della libertà in modo cautelativo.

Lo psicotico che da fuori di testa può venire privato arbitrariamente della sua libertà anche se si dimostra innocuo, allo stesso modo abbiamo visto che si può venire cautelativamente privati della nostra libertà anche se non vi è un reale pericolo.

Indipendentemente dalla legittimità o meno, io non mi schiero anche se posso ben capire  chi mette la libertà perfino al di sopra della salute, in effetti nelle guerre si muore facilmente e specificamente per la libertà,  tuttavia l'analogia che mi sembra di cogliere con la psichiatria è quella di considerare sempre e comunque il 'pazzo' pericoloso a prescindere. Insomma vige sempre il principio di massima prudenza.

Ma se volessimo applicare lo stesso principio anche ad altri aspetti della vita si dovrebbe:

- Vietare di andare in giro in macchina, in treno , in aereo , per nave  per pericolo di incidenti

- Vietare la vendita di Sigarette per pericolo di cancro ai polmoni

- Vietare l'utilizzo di alcolici per rischio salute e incidenti

- Usare il distanziamento sociale , mascherina e disinfettante anche per la altre malattie contagiose come la 'banale' influenza.

- Eccetera eccetera

Quindi alla fine ciò che vediamo accadere oggi con questo stato pandemico non ci deve meravigliare quando conosciamo l'operato della psichiatria. Il problema è per chi non aveva mai avuto la sfortuna di entrare nel mondo della salute mentale.


Scaricare i danni da vaccini sul virus

Scaricare i danni da psicofarmaci sulla malattia mentale

Aggiunta suggerita da Natale Adornetto

Come ho accennato in precedenza, qualcuno ha ipotizzato (credo sia stato un medico non allineato) che gli effetti di questo presunto virus non siano altro che effetti indesiderati dei vaccini, in  quanto è perfettamente sovrapponibile l'aumento della mortalità con l'aumento vaccinale, in particolare la massiccia campagna effettuata proprio nelle zone maggiormente colpite. Per la precisione in italia potrebbe essere stata una concomitanza di fattori tra i quali appunto i vaccini anti-influenzali e anti-meningococco, un ambiente pesantemente inquinato, e l'accensione del famigerato 5G. 

Sulle microonde personalmente da elettronico ho sempre pensato che siano comunque dannose ma il danno è possibile solo oltre una certa potenza di irradiazione o anche a bassa potenza ma a lunghissima permanenza. 

I detrattori del 5G ipotizzano però che è la frequenza (mai vista prima così alta) ad essere nociva, in quanto non sufficientemente testata sull'ambiente animale e umano.

A parte questo, è pratica usuale in psichiatria scaricare i danni degli psicofarmaci o neurotossine sulle presunte malattie mentali. Risulta peraltro ovvio e molto facile agire in questo modo perché così facendo si deresponsabilizza totalmente il medico che rimane impunito e potrà dormire sonni tranquilli dacché la sua coscienza risulterà immacolata, scevra da qualsivoglia senso di colpa. 

Allo stesso modo si può ipotizzare un comportamento del genere sui futuri danni da vaccini: naturalmente non diranno mai che sono danni vaccinali, nè che il vaccino è inefficace nel migliore dei casi. Diranno che è sempre colpa del virus che nel frattempo sarà mutato, togliendo così ogni responsabilità ai medici prescrittori fino agli stessi produttori i quali faranno sempre più palate di $$ sulla nostra pelle. 


Il prossimo  punto è piuttosto azzardato; qui siamo ancora più dentro il regno delle ipotesi , perciò invito a non prendere acriticamente per buono tutto quello che si leggerà.


La narrazione della malattia mentale diventa una profezia auto-avverante

La narrazione pandemica diventa una profezia auto-avverante


Qui si sta rasentando la metafisica. Anche se rispetto alla psichiatria ho già affrontato questo punto e un po ne sono convinto, non è proprio la stessa cosa riguardo alla nostra attuale situazione pandemica.

E' quindi soltanto una ipotesi che qui vorrei sottolineare ma che secondo me potrebbe contenere elementi di verità. Senza scomodare principi come risonanza, entanglement e similari , mi sembra plausibile, e già questo è appannaggio della medicina psicosomatica, che possono esservi malattie fisiche auto prodotte perchè si è assolutamente convinti di ciò. Ora c'è chi afferma con sicurezza che alla base di qualsiasi malattia vi è un conflitto , una situazione irrisolta a livello psicologico.  So che  è difficile da accettare questa cosa anche se sta alla base di una ipotesi ben definita (mi riferisco alla cosiddetta medicina germanica), ma se non siamo così ottusi da ignorare del tutto l'interazione mente-corpo  anche senza scomodare Hamer può avere senso logico. Può avere senso immaginare che questa pandemia  sarà terribile non a causa di un famigerato virus ma specialmente a causa del terribile impatto psicologico che questa narrazione ha avuto sulle persone.  Se questo fosse vero allora ne consegue che la situazione attuale non potrà che peggiorare fino a diventare incontrollabile. E questo danno inflitto sarà tanto più grande quanto maggiore sarà il terrorismo mediatico che produrranno in una tragica escalation senza fine, a meno che non venga interrotta da una drastico cambiamento di rotta nella comunicazione.   Io sono propenso a credere che questo cambiamento di rotta nella comunicazione probabilmente avverrà quando sarà pronto il vaccino e di conseguenza le persone accorreranno in massa a farsi inoculare la salvezza.

Insomma, da una situazione banale di un pericolo reale ma assolutamente controllabile e curabile, otterremo una tragedia epocale che si autoalimenta facilmente perchè risulterà facilissimo incolpare questo fantomatico virus come per gli psichiatri risulta facilissimo incolpare sempre e comunque la famigerata malattia mentale. 


Conclusioni

Ho qui esposto una serie di analogia ma ce ne saranno anche altre che non ho colto. Invito perciò i lettori che hanno avuto la pazienza di arrivare fin qui a suggerire altre che ho trascurato.


Buona vita

Recuperamente

martedì 14 luglio 2020

Il fallimento epocale della medicina moderna

Basterà questo sfacelo a permettere finalmente un radicale cambiamento di paradigma?




Nel mio articolo precedente mi ero fermato prospettando un bivio: una via che va verso l'autodistruzione della razza umana che consiste nel proseguire lo stesso andamento adottato finora oppure andare verso una rivoluzione radicale del concetto stesso di 'cura' che tiene conto di tutto ciò che può conseguire il traguardo di una buona salute duratura.
Oggi sempre più persone si starebbero 'svegliando' ad una nuova concezione della vita intesa come modo più corretto di stare al mondo. Molte sono le teorie ed i consigli in tal senso ma tutti più o meno concordano su un paio di punti basilari: Il primo è l'attenzione verso ciò che si mangia secondo il detto Ippocratico: "Fai del cibo la tua medicina" il secondo è di natura prettamente spirituale, quasi una logica conseguenza del primo e da qui il detto: "Mens sana in corpore sano" (Mente sana in un corpo sano), mente che dovrebbe tendere al riconoscimento e alla liberazione da un parassita chiamato ego.
Durante questa cosiddetta 'pandemia' non ho potuto fare a meno di notare che nessuno tra i 'liberi pensatori' considerate guide spirituali, ovvero persone dotate di un certo livello di consapevolezza, e non solo medici o esperti di medicina, nessuno di questi dico ha accettato acriticamente quello che era il dogma della scienza ufficiale.
Per contro, ho invece visto alcuni amici o conoscenti che già avevano la loro brava posizione pro-psichiatrica ed hanno mantenuto tale posizione in difesa di questa 'falsa scienza' anche contro le più schiaccianti evidenze. Casualmente sono comunque persone che non hanno avuto alcun danno da questa tragedia.
Chi invece viene danneggiato difficilmente accetta acriticamente  una certa narrazione della realtà quanto da più parti si levano voci contrastanti. E' naturale che si cercherà di comprendere più a fondo la questione.  Chi ha fatto questo avrà avuto l'occasione di compiere un ulteriore  passo in avanti, magari ribaltando completamente il proprio paradigma, e queste io credo che siano le persone più fortunate.  
Come diceva qualcuno, ricevere solo conferme sul proprio pensiero non è di alcuna utilità rispetto invece a qualcosa che ha la potenzialità di ribaltare completamente la propria concezione della questione. Certo che diventa una cosa dolorosa, perchè perdere una certezza può fare anche molto male. Ma una volta superato  il trauma iniziale ci si accorge di essere cresciuti un bel po'.
A me è capitato,  raramente ma è capitato , penso che a tanti non capiti mai, ma non perchè  non hanno occasione di guardare 'fuori dalla loro caverna' , piuttosto perché hanno paura del dolore dovuto alla perdita delle loro certezze. Eppure la vita stessa è dominata dall'incertezza e dalla impermanenza di tutti i fenomeni.

Ma anche sul tema del 'risveglio' vi sono più tendenze. Ci sono quelli più moderati che si mantengono cauti davanti alle teorie più azzardate complottiste, tra presunti illuminati , rettiliani alieni, demoni e angeli in lotta per la supremazia, falsi filantropi, persone assai danarose diventate mostri assetati di sangue e chi più ne ha più ne metta. Io cerco di mantenere verso  queste teorie una certa distanza e non do mai nulla per completamente campato in aria o assolutamente vero. In effetti se non ho modo di valutare la veridicità di una teoria, qualunque essa sia, semplicemente la ignoro, non sto a prenderla come oro colato ne a denigrarla.
Faccio un piccolo esempio relativamente  a questa situazione pandemica.
Dicono che le migliaia di persone che sono morte intubate non avrebbero necessitato di questo trattamento estremo, come abbiamo scoperto più avanti ma bensì di ben altro trattamento a base di farmaci specifici contro la cosiddetta  'tromboembolia polmonare' ; sono allora morte per caso o per un preciso disegno?  
Io sarei propenso a credere che i medici in buona fede hanno applicato quel protocollo pensando ad una situazione ben differente, ovvero un trattamento di routine davanti a dei sintomi che potevano ricondurre alla polmonite interstiziale. Ma io adesso faccio una semplice constatazione: possibile che dopo mesi di studio su questo problema in cina non sia arrivato niente  a noi?
A quel tempo  mi ero documentato su siti cinesi trovando un protocollo che guarda caso rispecchiava la giusta cura o una cura senz'altro migliore di quella praticata qui da noi. Cosa significa tutto ciò?
Nemmeno prendersi la briga di parlarsi fra persone di scienza? Di scambiarsi le proprie esperienze in una situazione così drammatica? Per quale motivo?
E questa è solo una cosa, purtroppo ci sono tante cose di questa faccenda destinate a rimanere senza una risposta chiara.
Perchè vietare (sconsigliare) le autopsie quando è risaputo che un virus non può sopravvivere su un'ospite morto? Eccesso di prudenza o cosa altro?  
Perchè incenerire subito i corpi?
Perchè nessun capoccione della task force governativa ha mai accettato un confronto serio con colleghi molto più preparati ma con pareri discordanti?  
Ci sarebbero altre questioni ma mi fermo qui, veniamo al punto di questo articolo.

Quindi abbiamo appurato che anche il fiore all'occhiello della scienza medica, la medicina di urgenza e salvavita, l'unica cosa che forse si poteva salvare dell'attuale paradigma medico ha fallito miseramente davanti ad un virus letale quanto un'influenza o un raffreddore o poco più. Anzi la cura è diventata la condanna a morte dei malcapitati, partiti da questo mondo infame senza nemmeno un saluto e un'abbraccio dei propri cari. Si dirà che tanto erano vecchi , tanto erano malati.. in effetti la maggioranza erano anziani e malati in modo grave ma anche in quelle condizioni potevano 'godere' della loro vita ancora per un po di tempo proprio grazie ai loro farmaci 'salvavita' tra i quali ACE inibitori guarda un po' favorenti il disordine da COVID.  
Dunque siamo sempre convinti che la cosa migliore per gestire malattie croniche sia il farmaco salvavita vita natural durante?  Siamo davvero convinti che non ci siano valide alternative?
Non sono della stessa opinione centinaia di medici olistici, naturopati, fisioterapisti , igienisti ecc.  
Il farmaco, i vaccini e il metodo allopatico sembrano funzionali solo agli interessi economici di chi li produce, non certo alla buona salute dei pazienti.
Spero che sempre più persone si rendano conto di questo inganno e considerino prioritaria la prevenzione essenzialmente tramite una corretta educazione alimentare, il miglioramento dello stile di vita che non favorisca lo stress, la messa in sicurezza fin quanto e possibile degli ambienti ma non tramite disinfestazione inutili e dannose, piuttosto con l'abbattimento delle fonti inquinanti dell'aria e delle acque. Limitare i trasporti inquinanti favorire mezzi di trasporto puliti specialmente nelle città e per i piccoli spostamenti.  
Nonostante i disagi , si è visto che una drastica riduzione delle attività industriali e gli spostamenti hanno fatto soltanto del bene al nostro ambiente. La strada è tracciata, lavoriamo per una cambiamento possibile finché siamo in tempo ad invertire questa tendenza maligna.
L'alternativa quale sarebbe? Lasciare tutto come sta, tornare ai tempi precedenti il problema, affidare la salvezza del genere umano ai fabbricanti di vaccini e aspettare il prossimo turno con una vera ecatombe che decimerà questa volta davvero la popolazione mondiale. Una ecatombe secondo alcuni complottisti ben programmata e realizzata proprio tramite i vaccini. 
Ma davvero siamo intellettualmente così limitati?
Mi ritorna in mente un commento che scrissi in un gruppo di discussione tanti anni fa, credo oltre 20 anni or sono: in breve predissi che con lo sviluppo del web sarebbe sparito o comunque messo fortemente in crisi il concetto di privacy. "Se accettiamo che internet sia un'estensione della nostra mente" dissi, "si arriverà ad un punto che ricalca ciò che Asimov descrisse così brillantemente nella sua trilogia, quando si sarebbe andati verso la condivisione dei pensieri di tutti tramite telepatia". Quello che infatti è accaduto finora è che la nostra privacy è diventata sempre più preda dei grandi network  del web, e nonostante timidi tentativi di limitare il loro strapotere, siamo arrivati al punto di accettare che i nostri gusti e abitudini siano acquisiti e usati per 'guidarci' nelle nostre scelte nell'acquisto di prodotti, ma niente vieta a questi signori di carpire informazioni ben più sensibili, cose che per esempio riguardano la nostra salute o la nostra disponibilità economica.  
Il bivio odierno credo sia quello di dover arrivare ad accettare che anche questi 'padroni' sconosciuti sono o saranno soggetti ad uscire allo scoperto proprio grazie ai loro stessi strumenti con i quali stanno tenendo sotto controllo le masse. Ne consegue che arriverà il momento in cui 'ogni giustizia sarà provata' ed ogni crimine punito, senza necessariamente mettere in ballo la legge del  karma o per chi ci crede, alla resa dei conti finale nel giorno del giudizio.  
Sarebbe auspicabile allora tornare o incominciare a considerare la dignità della vita al centro della scala dei valori, spodestando il profitto e la ricerca del potere. Non una rivoluzione nel senso canonico del termine perché sarebbe soltanto un ennesimo passaggio dei poteri da un gruppo ad un'altro. Piuttosto auspico una sorta di rivoluzione umana che nasce dall'interno, dal cuore di ogni singolo individuo. I poteri oscuri tendono a dividere le persone, a metterle l'una contro l'altra e questo lo stiamo vedendo sempre più accentuato. Ma la salvezza rimane nel reciproco aiuto, dopo tutto siamo animali sociali come diceva qualcuno.
C'è una metafora molto bella che mi ha sempre colpito la illustro brevemente per chi non la conosce:
Un tizio visita l'inferno accompagnato da una guida. Ad un grande tavolo rotondo pieno di ogni prelibatezza siedono i dannati, tristi e dall'aspetto scarno perchè nonostante avessero tutto quel ben di dio davanti a loro non riuscivano a portarselo alla bocca a causa di lunghe bacchette legate agli avambracci.  
Il tizio esclama: "cavolo che terribile punizione è questa qui!".
"Andiamo a vedere il paradiso" disse la guida. Stessa scena , stesso tavolo , stesse bacchette , ma la gente mangiava allegramente. Beh cosa era cambiato? Semplicemente ciascuno imboccava la persona che aveva davanti.
La soluzione per vivere tutti meglio forse esiste e sarebbe anche semplice come un piccolo, ma profondo cambiamento nella visione del mondo.

mercoledì 1 aprile 2020

TSO per tutti prossimo venturo?

La dittatura sanitaria sta arrivando?



Citazione presa dalla rete:

"Il Virus passerà, ma il vostro odio resterà se non imparare ad Amarvi.
Gente che sventola il Tricolore orgogliosa e poi filma, denuncia e mette alla gogna pubblica un corridore, voi odiate il prossimo, oggi perché non rispetta le regole, ieri perché non era del vostro partito o perché non tifava la vostra squadra del cuore.
L'Italia è un eterno asilo, ma al contrario dei bambini gli adulti sarebbero disposti ad uccidere per dimostrare di avere ragione.
Il Coronavirus ha tirato fuori il peggio di molte persone che non hanno perso l'occasione per abbaiare le proprie frustrazioni come cani rabbiosi.
Tutti che temono per la loro vita, quando fino a ieri hanno mangiato schifezze industriali, hanno accettato aziende sputaveleno perché "danno lavoro", hanno accettato i pesticidi nel vino e sulla frutta e gli scarichi industriali dove i bambini poi d'estate fanno il bagno.
E quando la gente gli diceva: "guarda che questa cosa fa male" altri rispondevano: "Però è buona..."
Ed ora tutti allarmati per la propria vita, non per i tramonti persi, non per i cieli azzurri persi, non per i sogni infranti, ma per l'incertezza di non poter tornare a fare le stesse cose di sempre"


Lo so che non avrei scritto nuovi articoli su questo blog ma non ho resistito a non dire la mia in questa situazione particolarmente delicata di emergenza sanitaria.
Penso che al di la dei proclami altisonanti dei depositari della verità assoluta, spesso dimostratisi fallaci e perfino in disaccordo fra di sè, bisognerebbe cercare per quanto possibile di ragionare con la propria testa, facendo uno sforzo di astrazione e di umiltà per non cadere nei dogmi radicati nel profondo e arrivare finanche a smascherare le favole che fin dalla nascita ci hanno raccontato.
La prima cosa che mi viene da pensare è che ora come ora i canali mainstream facciano tutti a gara per terrorizzare le persone, anziché tranquillizzarle fornendo dati reali, e non gonfiati ad arte per seminare preoccupazione e terrore.
Eppure lo sanno bene anche questi capoccioni che l'ansia e lo stress sono i nemici numero uno del nostro sistema immunitario.

Si dice che questo virus Covid-19 attacchi in modo specifico il sistema respiratorio. Ok dunque ci si aspetterebbero consigli del tipo: state fuori a ossigenarvi all'aria pulita e a prendere il sole (ma guarda, abbiamo un grande effetto positivo della quarantena con traffico quasi azzerato e aria che non è mai stata così pulita) Invece è vietato uscire di casa, consentito solo per lavoro, comprare il necessario per vivere o altre ragioni di emergenza. Niente ossigenazione dei polmoni, niente restrizione ai fumatori incalliti che allegramente continuano ad avvelenarsi i polmoni  a valanga. Mai sentito un capoccione affacciarsi alla tele e dire di stare attenti al fumo attivo e passivo delle sigarette. Mi moglie è una grande fumatrice, io mi sono allontanato da lei per necessità. Con dispiacere perché mi manca molto la sua persona ma non mi manca affatto il suo fumo passivo.

Altra cosa che non mi quadra: non capisco come un virus così facilmente trasmissibile non abbia già infettato tutto il mondo. Un affarino così minuscolo si sposterebbe comodamente nell'aria e si trasmetterebbe con estrema facilità fra le persone nonostante tutte le quarantene che vogliamo, nonostante ogni precauzione. Questo non ci vuole molto a capirlo. Una mascherina di quelle più comunemente usate non offre alcuna protezione al virus perché passa dalle fibre molto facilmente. Ha senso tuttavia usare la mascherina per il potenziale infetto che così limiterebbe lo spargimento di bacilli nell'aere dentro goccioline di saliva, sudore e altri liquidi. Per il rischio di prendere il virus cosa serve la mascherina se poi abbiamo gli occhi e gli orecchi necessariamente esposti all'aria?

Quindi l'idea che io mi sono fatto, è che questo virus dovrebbe in teoria già essere arrivato a convivere pacificamente con la maggioranza della popolazione, come sappiamo di convivere pacificamente con centinaia di miliardi di altri microbi e batteri a meno che non si abbia un sistema immunitario già compromesso. Questo spiegherebbe perché i più colpiti sono anziani che fra l'altro hanno anche gravi patologie pregresse e prendono farmaci immuno-soppressori.
Ma anche se a un giovane questa cosa può interessare relativamente, a me e anche ad altri interessa come metterebbe in allarme chiunque abbia vicino un genitore con età avanzata e specialmente con patologie croniche in particolare che affliggono il sistema respiratorio.
Se poi aggiungiamo anche la 'leppa' ecco che la frittata è già bella pronta. Ecco che in questo modo si spiegano anche le morti di persone apparentemente in buona salute e il colpo di grazia a quelle già debilitate.

Cos'è la 'leppa'?

Per spiegare devo raccontare un piccolo aneddoto. Purtroppo tanti anni fa mi sono fatto convincere ad operarmi di ragadi anali dopo un'estate infernale di estrema sofferenza. Ancora purtroppo non sapevo che avrei potuto superare il problema anche tramite cure naturali.

Mentre ero in preparazione nell'anticamera della stanza operatoria sapevo che stavano per farmi una iniezione nel midollo spinale con una sostanza che mi avrebbe paralizzato tutta la parte inferiore del corpo.  Guardo l'ago enorme della siringa con il sottofondo del mio battito  cardiaco già monitorato. Sento il battito che scende paurosamente, comincio a sudare freddo , mi gira la testa vacillo sto per perdere i sensi, mi afferra prontamente l'infermiere dicendomi: ecco la Leppa!  Dopo qualche minuto che sono rimasto fermo, mi spiega che la mia reazione era dovuta alla paura di questa iniezione.

Quindi mi chiedo semplicemente: se la paura di una 'banale' iniezione può arrivare a tanto, posso immaginare una persona dichiarata positiva al covid-19 già provata da una martellante propaganda di una presunta pericolosità mortale di questa nuova bestiola. Aggiungiamo che tale persona abbia delle patologie specifiche al sistema respiratorio come asma o bronchite cronica  (come ne è affetta mia madre 88 enne) ed ecco che una eventuale ospedalizzazione con molta probabilità può esserle fatale. Si pensi ad una persona fortemente impaurita, che viene trasportata lontano dalla stabilità della sua casa , dalla sua routine sconvolta da personaggi scafandrati come alieni, immessa in un letto in rianimazione o i reparto esposta alle sovra-infezioni, sola senza alcun sostegno dei familiari. Aggiungiamo infine che le terapie farmacologiche applicate siano sperimentali o date a casaccio lungi da essere salvifiche possano peggiorare ulteriormente la situazione. Aggiungiamo infine farmaci da banco presi per automedicazione a dosaggi elevati: antiepiretici, antiinfiamatori, aspirina, paracetamolo e compagnia bella. Ecco allora come  si spiegherebbe un surplus di persone costrette in terapia intensiva tutte nello stesso periodo, una tempesta perfetta.  Purtroppo questo diventa un ciclo che si autoalimenta da solo finché non caleranno i nuovi casi, in modo che come già accaduto in cina (si ipotizza) sarà raggiunta una certa immunità di gregge.


Quindi sarebbe opportuno cercare di informarsi anche su canali non ufficiali cercando di tagliare ogni estremismo, che provenga da quelli più catastrofici di cui purtroppo è piena l'informazione mainstream, ma anche di quelli che sostengono la completa innocuità di questo virus. Ascoltare persone non solo ferrate sul problema ma che sono in grado di dare spiegazioni logiche e ragionevoli, dati reali alla mano, sulla situazione reale.

Probabilmente c'è qualcuno che gode a tenere le persone nel terrore, che forse perfino guadagnerebbe da questa situazione ma questo non è il momento di fare simili congetture, ci si potrà pensare forse tra qualche mese. Ricordo le parole dell'illuminato: " Se vieni trafitto da una freccia avvelenata è perfettamente inutile che stai a disquisire sul tipo di veleno o chi l'ha tirata. La cosa più sensata da fare nell'immediato è togliere velocemente la freccia!"


Le persone 'comuni' danno il peggio di sé in questi frangenti. Sono tutti diventati spie e controllori degli altri , ciascuno pronto ad accaparrarsi anche più del necessario a scapito di altri che ne avrebbero pari necessità.  Siamo diventati sospettosi di tutti, l'altro giorno al supermercato una signora che evidentemente mi conosceva perché mi ha chiamato per nome mi ha rimproverato che stavo avvicinandomi troppo a lei, forse 80-90 centimetri, probabilmente aveva un metro digitale impiantato nei bulbi oculari. Ho fatto una battuta mi ha guardato malissimo. Sono convinto che se una a persona venisse un mancamento per la strada nessuno si avvicinerebbe per soccorrerla. Già questa indifferenza era in auge prima nelle grandi città, adesso sarà endemica.

Mi viene in mente una scena del film 'La Pelle'  in cui ad un personaggio di spicco apparentemente tranquillo che se ne stava a casa sua fu chiesto : scusi ma lei non teme l'eruzione del Vesuvio in corso?  "La sola cosa abbiamo ragione di temere",  disse, "è la stupidità umana".

Comunque non mi voglio dilungare e vengo all'argomento principale di questo post.

Quello che mi preme dire qui è che vorrei far riflettere, che siamo ad un bivio fondamentale. Seguendo la solita strada che abbiamo intrapreso finora il genere umano andrà paurosamente alla deriva verso una situazione molto pericolosa di dittatura sanitaria. Presto per esempio potranno imporre obbligatoriamente la vaccinazione a tutti, in nome di una  falsa sicurezza che non è mai stata dimostrata. Questo non sarebbe un grande problema se i vaccini fossero veramente sicuri, efficaci  e affidabili, ma , stando a sentire cosa sta dietro ad un vaccino,  non c'è affatto da stare  tranquilli.  Non voglio qui disquisire sulla sicurezza e efficacia dei vaccini  e rimando ad informarsi presso persone , medici ricercatori, scienziati molto più ferrati in merito, preferibilmente professionisti non collusi con aziende produttrici.

Una delle novità che io immagino sarà l'estensione del TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) anche a persone che non danno segni di squilibrio mentale. Magari persone che per motivi propri si rifiutano di farsi inoculare veleni, che vengono portate a forza e ricoverate per farsi iniettare delle sostanze sconosciute, con molta probabilità inutili e tossiche. Già adesso i bambini non vaccinati non vengono ammessi a scuola ma questo sarebbe ancora il minimo di ciò che ci aspetterà.

Fin qui sono considerazioni più o meno condivisibili, che possono piacere oppure no poco conta, ma io mi vorrei adesso spingere un po oltre e azzardare un possibile futuro scenario.

Un mondo dove il pensiero unico domina incontrastato (come se non lo stesse già facendo) dove le menti vengono ancora di più plasmate e portate a dimenticarsi di ragionare con il proprio intelletto, perdendo lo spirito critico. Vedo avvicinarsi minacciosamente un periodo cupo, fatto di polizia sovranazionale dotata di poteri assoluti al di fuori delle leggi locali o da ogni logica di buon senso, addestrata a punire chi sgarra, chi osa parlare fuori dal coro. Temo che molta più gente capirà cosa significa Trattamento Sanitario Obbligatorio, non solo nel campo ristretto ma non troppo dei cosiddetti problemi mentali, ma in ogni aspetto della vita quotidiana.

Se per esempio rifiuti la vaccinazione obbligatoria, oppure l'impianto di un microchip, tutto fatto nel nome di una presunta sicurezza per il bene della collettività, allora saremo passabili di internamento coatto e forzato.  Ecco allora che tanta gente scoprirà cosa significa arrivare ad una situazione paradossale in cui tutto quello che dici e tutto il suo contrario viene usato come scusa per privarti della libertà e inocularti sostanze tossiche con la forza senza il tuo consenso. Tanti proveranno quella rabbia soffocata, quel senso terribile di impotenza, confusione , disperazione, disillusione. Ecco che il libero pensiero diventerà l'ennesima patologia mentale da inscrivere nel nuovissimo DSM VI, e badate bene che non mi sto riferendo unicamente ai cosiddetti complottisti.

Cari miei, siamo arrivati ad un bivio. Il futuro del genere umano  dipenderà esclusivamente dal quanti riusciranno a svegliarsi e contribuire a svegliare le moltitudini narcotizzate.

Lo scenario che auspico vivamente che arrivi, che si superi una massa critica di individui 'risvegliati' a livello planetario che si ribellino alla dittatura sanitaria. Che la medicina come scienza perda completamente o quasi di credibilità una volta che le menti si saranno aperte e accorte delle infinite possibilità di guarigione del corpo umano. Che ci si renda conto della insensatezza e pericolosità del metodo allopatico tossicomolecolare ormai fallimentare in quanto responsabile della maggioranza delle morti, adesso al terzo posto tra le cause di morte nei paesi occidentali.  Che il sistema capitalistico imploda ricoprendo se stesso e riscoprendo un approccio completamente diverso e nuovo dell'uso del denaro e delle risorse, focalizzato sul mutuo aiuto e le relazioni. Ecco vorrei essere ottimista, diversamente l'alternativa  può essere purtroppo solo l'estinzione della razza umana in tempi molto brevi.