Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

mercoledì 21 settembre 2011

Perchè sono contrario ai farmaci


La follia della medicina allopatica sta compromettendo la salute di milioni di persone nel mondo.
Non solo psicofarmaci, la maggior parte dei farmaci per curare anche le malattie fisiche come cancro, asma, allergie, problemi vascolari, artrite, reflusso acido, ecc ecc sono tossici.
Gli effetti collaterali della banale aspirina mietono più vittime della droga illegale.
Rimango sempre stupito dalla semplicità con cui tutti assumiamo farmaci comuni per ogni piccolo disturbo, ignorando che proprio queste sostanze alla lunga o a breve possono scatenare altri disturbi fisici e psicologici. Sono convinto che l'abuso di sostanze tossiche sia una delle principali concause dello sviluppo della malattia mentale, come lo era lo scienziato e doppio premio Nobel Linus Pauling.

Giorgio Antonucci, antipsichiatra, collaboratore di Basaglia noto per avere aiutato migliaia di persone ad uscire dalla trappola psichiatrica afferma: 

"Direi che un primo punto comprensibile a tutti è che gli psicofarmaci sono sostanze chimiche dello stesso tipo delle droghe, anche se in generale si dà il nome di droga alle sostanze proibite e non agli psicofarmaci. Si tratta di sostanze che si dicono "neurotrope", cioè che agiscono elettivamente sulle cellule nervose e sulle cellule cerebrali; sia gli psicofarmaci che le droghe proibite hanno le stesse caratteristiche di "neurotropismo".
La chimica cerebrale è così complessa e fine che qualsiasi intervento grossolano, che venga definito droga o psicofarmaco, comporta delle conseguenze negative anche se certi effetti iniziali, sia delle droghe che degli psicofarmaci, possano sembrare favorevoli. A lungo andare si costituisce la tossicodipendenza, che significa che le cellule nervose e le altre cellule che si sono difese dalla sostanza tossica, ad un certo punto hanno elaborato delle situazioni chimiche per cui cercano di inglobare la sostanza estranea e allora poi, quando questa sostanza viene sospesa, avviene la dipendenza farmacologica, che è un fatto anche questo biochimico. Se giustamente si fa la campagna contro le droghe in quanto danneggiano il sistema nervoso, si dovrebbe fare anche la campagna contro gli psicofarmaci.
Il guaio più grosso è che le persone prendono queste sostanze su consiglio dei medici o su influenza della cultura medica, pensando che migliorino il funzionamento del sistema nervoso centrale. Se qualcuno si vuole avvelenare, ha il diritto di farlo, ma il brutto è se uno si avvelena pensando di farsi del bene perchè il medico gli ha dato dei consigli sbagliati: questo è grave. Un medico che consiglia delle sostanze dannose per il cervello e per l'organismo fa il contrario di quello che dovrebbe fare."

Robert Whitaker, giornalista pluripremiato ha fatto indagini sul dubbio che gli psicofarmaci in realtà promuovono la malattia mentale con risultati sorprendenti:

Prima della diffusione degi antidepressivi, l'Istituto Nazionale di Salute Mentale (NIMH) diceva al pubblico che le persone regolarmente recuperavano da un episodio depressivo, e spesso mai sperimentavano un secondo episodio. Jonathan Cole del NIMH scriveva nel 1964: “ La depressione è, nel complesso, una delle patologie psichiatriche con la migliore prognosi per il recupero, con o senza trattamento" Tenuto conto di questa comprensione del corso naturale della depressione, gli esperti del NIMH credevano che gli antidepressivi potessero accorciare i tempi di recupero, ma non sarebbero stati in grado di aumentarli a lungo termine. La ragione, ha spiegato Dean Schuyler, capo della sezione depressione al NIMH, nel 1974, era che la maggior parte degli episodi depressivi "faranno il loro corso e fino ad un recupero praticamente completo senza intervento specifico.

Abram Hoffer, psichiatra ortomolecolare afferma:

La schizofrenia ha un tasso di recupero naturale è del 50%. Con la medicina ortomolecolare, il tasso di recupero è del 90%. Con i farmaci, è del 10%. Se si utilizzano solo farmaci, non sarà possibile ottenere miglioramenti.
Se la schizofrenia colpisce una persona a 25 anni, se prende solo farmaci è finita. Oggi ai pazienti vengono somministrati farmaci e poi  rilasciati a sè stessi.

Quindi la malattia mentale sta diventando un'epidemia creata a arte e la responsabilità di tutto questo sta nell'ingordigia innata dell'uomo e nell'ignoranza. Il dio denaro e la logica di profitto imperversano nel mondo di oggi. Hoffer conclude:

Il denaro, come l'acqua, si infila in ogni possibile crepaccio. Siamo letteralmente sommersi da questa acqua velenosa che viene dalla medicina moderna. Per troppo tempo  Big Pharma sta dettando legge.

Una cosa che posso augurare a tutti è quella di comprendere bene questo punto:
L'approccio allopatico della medicina moderna è fallimentare.
Prima si riesce a capirlo e meglio è. Occorre cambiare paradigma, liberare noi stessi da questo concetto sbagliato: chidetevi profondamente perchè dovete avvelenarvi per guarire da un sintomo.

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