Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

venerdì 6 novembre 2020

Il connubio perfetto: dalla psichiatria alla pandemia


Introduzione

Al momento che scrivo questo articolo si stanno inasprendo le restrizioni a colpi di DPCM e un passo dopo l'altro ci stiamo avvicinando verso una nuova chiusura totale.

Nonostante evidenti anomalie, come una situazione migliore di quegli stati che non hanno intrapreso una linea 'dura' ossia dettata dalla massima salvaguardia della salute rispetto a tutto il resto, unita al criterio di massima prudenza per non avere anime sulla coscienza, si continua con questo 'gioco al massacro'  così definito da molti ' eretici', a vantaggio di cosa non è dato saperlo, si può soltanto immaginare o fare delle ipotesi fantasiose.

Dato che in questo blog mi sono occupato in prevalenza di psichiatria mi piaceva esporre una serie di analogie fra questa situazione pandemica e l'operato della psichiatria.  Oggi vediamo l'ingerenza della 'scienza' medica nella vita dei cittadini e l'importanza forse anche eccessiva che viene data alla cosiddetta tutela della salute per una situazione che in realtà a detta di molti esperti non sarebbe poi così terribile come la si dipinge. L'insensatezza diventa altresì evidente quando niente viene fatto all'atto pratico per tutelare veramente la salute delle persone, anzi, le restrizioni contribuiscono semmai a peggiorare la salute di chi è già debole e cagionevole.

Questo è esattamente quello che ha sempre fatto la psichiatria: peggiorare una situazione preesistente, togliere la libertà, forzare un trattamento medico anche quando non è desiderato.

Le persone si meravigliano, si lamentano ma non si ribellano, almeno in gran parte perchè è stata fatta loro una grandiosa opera di persuasione attraverso i media. Pertanto mai come adesso le persone arrivano a toccare con mano la cultura e la narrazione psichiatrica, anche se non se ne rendono conto.

D'altra parte lo stress, la disperazione e il fallimento economico già sta producendo un nuovo esercito di clienti per gli psichiatri che si stanno fregando le mani soddisfatti. Per loro è tutto grasso che cola. 


La potenza della narrazione 'scientifica' del contagio

La potenza della narrazione organicista della malattia mentale


Entrambe le argomentazioni provengono da lontano, e sono profondamente radicate nella nostra esistenza.  

Oggi lo scientismo è senza dubbio diventato la nuova religione, e come tale espone i suoi dogmi, i quali non  vanno giammai confutati, anzi chi osa confutarli è tacciato di eresia e dunque scomunicato,offeso, definito terrapiattista o peggio ancora negazionista. Eppure, se andiamo ad esaminare a fondo queste teorie scientifiche si scopre con sorpresa che presentano grandi zone oscure. Insomma sembrerà strano ma pare che non si possa dimostrare in modo assoluto la teoria del contagio o separarla da un determinato ambiente biologico. Lo stesso Pasteur disse la famosa frase nel letto di morte: "Il germe non è nulla, il terreno e tutto" volendo sottendere l'errore di considerare il microrganismo unicamente e imprescindibilmente responsabile della malattia. Eppure conviviamo in perfetto equilibrio simbiotico con miliardi di miliardi di microbi. Come si spiega l'immunità 'innata'? Perchè l'intera popolazione mondiale ancora esiste prospera e cresce a dismisura a dispetto delle numerose pestilenze subite nella storia?

Cosa sono i virus? Perchè si parla di organismi viventi quando non hanno alcuna caratteristica che li definisce tali?

Sono domande legittime che chiunque dotato di un briciolo di curiosità si potrebbe porre, per scoprire alla fine quanto in questo nuovo millennio siamo ancora lontani dalla verità.

Tuttavia  la maggioranza delle persone ormai crede alla teoria virale anche se non è pienamente dimostrata , così come crede alla teoria organicista della malattia mentale anche se pure questa non è mai stata dimostrata in modo inequivocabile.

Con questo non voglio negare a priori la teoria virale e fregarmene di conseguenza del contagio, con sprezzo del pericolo comportarmi da irresponsabile agli occhi degli altri. Voglio lasciarmi un margine di dubbio , più cha altro per un principio di prudenza e di buon senso, anche se capisco chi grida alla buffonata mondiale di questa secondo loro finta pandemia pur credendo comunque alla teoria virale.

Così resta un'esigua minoranza di chi sostiene l'inutilità delle neurotossine psichiatriche allo stesso modo chi sostiene l'inutilità (anzi la dannosità) dell'arma vincente per eccellenza sulla brutta pandemia: Il vaccino.

E questo ci introduce alla prossima similitudine:


Rimedi farmacologici ed  enfasi sul vaccino

Enfasi sugli psicofarmaci in psichiatria


Si diceva dunque che ammettendo l'origine organica della malattia mentale si arriva di conseguenza a comprendere come una sostanza estranea al corpo che tenti di ripristinare un equilibrio chimico interrotto o precario sia altamente auspicabile. Anzi tutto il resto è inutile: psicoterapia di ogni tipo può andare bene come terapia integrativa, utile come potrebbe esserlo un corso di cucito ma non è certamente risolutiva dello squilibrio organico che rimarrebbe tale  senza l'intervento dello psicofarmaco. Tuttavia badate bene si ammette pure che gli psicofarmaci non 'curano' nel senso comune del termine. Ovvero, non funzionano come l'idrossiclorochina che viene presa al bisogno e poi basta. No, questi vanno presi per tutta la vita perché funzionano ci hanno detto come l'insulina per il diabete.

Dunque così come per i vaccini il 'terreno' non ha alcuna  importanza. Le persone si ammalano indipendentemente dal loro stile di vita che comprende ciò che mangiamo e le nostre relazioni, lo stress: cibo tossico e relazioni tossiche.  E' sorprendente che il nostro sistema immunitario non viene mai citato da questi medici virologi luminari da salotto, se non per puro caso, così come dagli psichiatri non viene mai citato il nostro stile di vita.  

Anche gli psicofarmaci come i vaccini sono una fonte di business notevole. Non importa che innumerevoli vittime verranno immolate all'altare della pseudoscienza medica tra effetti indesiderati dei farmaci che insieme a quelli dei vaccini o raggiungeranno a grandi passi la prima causa di morte in assoluto nel mondo. Si ma questo è il male minore rispetto all'annientamento totale dell'umanità a causa di un piccolissimo e insidioso virus fuori controllo, non è vero?


Lo stigma e la paura del diverso

Terrorismo mediatico e la paura dell'altro.


Gli altri siamo noi cantava qualcuno anni fa. Adesso non più; gli altri sono potenziali assassini untori. Pure i bambini piccoli si dovranno abituare a questa regola. Il 'nemico' la persona scomoda , che incute timore, non è più confinato al sicuro dentro un manicomio reale o chimico ma si trova intorno a noi, ci viene incontro minaccioso quando camminiamo sul marciapiede, lo vediamo che ha lo sguardo torvo perché ce l'ha con noi, cosa gli abbiamo fatto di male? Se poi tiene male la mascherina sul volto è ancora più temibile. Se non la porta per niente , sprezzante del pericolo è un povero incosciente, folle! C'è uno sketch di Giorgio Gaber che magistralmente illustra questa situazione, un vero genio preveggente. Se finora ci si poteva rifugiare nel senso di appartenenza ad un gruppo, adesso non è più possibile. Ci sentiamo al sicuro e non poi tanto in verità solo in famiglia dentro le mura di casa, ma anche così non è sempre vero. Zelanti esperti stanno pure dando consigli su come sopravvivere chiusi in casa con i congiunti che dovranno comunque rimanere a debita distanza sociale muniti di museruola.

A certi pazzi rinchiusi nel manicomio si mettevano bavagli per impedirgli di sputare addosso al personale. Il concetto non cambia, la sola differenza era che i pazzi non erano coscienti di trasmettere il contagio, quindi erano consapevoli di non mettere a rischio la vita altrui con il loro comportamento.

Ho già raccontato qui di come mi sentivo a disagio davanti ad un amico in preda ad una crisi psicotica. Nonostante l'amicizia che ci legava, sapendo pure che non avrebbe mai  osato torcermi un capello, istintivamente cercavo di mantenermi a debita distanza da lui. Questo perché l'inconoscibile, l'imprevedibile fa paura. Così come un pericolo invisibile fa più paura delle bombe (così dice mia madre che ha vissuto l'ultima guerra mondiale) Questo perché le bombe sono prevedibili, vengono annunciate, si può scappare nei rifugi. Questo temibile virus invece non si annuncia con una sirena e riesce comunque a raggiungerti anche se ti nascondi sotto terra o scappi al polo nord.

Il terrorismo mediatico poi, mantiene le persone a rosolare lentamente nella graticola, senza mai cedere, mai mollare la presa. Dicono che meglio essere prudenti anche se non vi è un reale bisogno, anche se poi l'eccessiva prudenza produce stress. Ma allora perché alcuni paesi hanno scelto una narrazione molto meno stressogena?  

Diventa allora inevitabile chiedersi se esiste un preciso disegno, se a qualcuno fa comodo tenere la gente nel continuo terrore.  Io non sono propenso a credere ai complotti, forse sono troppo ingenuo ma vorrei credere che esista anche un minimo di rispetto per la vita, anche se dubito fortemente dell'umanità di alcuni personaggi , specialmente chi produce armi di distruzione di massa come le neurotossine spacciandole per buone medicine.


Responsabilità unica del virus indipendentemente dal Sistema Immunitario e dall'ambiente

Responsabilità unica della biologia cerebrale a dispetto dell'ambiente, dell'alimentazione, delle relazioni e dello stile di vita


Questa analogia è già stata accennata in precedenza ma è bene approfondirla. Medici 'dissidenti' stanno dicendo tutti indistintamente quanto è importante 'allenare', rinforzare e proteggere il nostro sistema immunitario.  Immaginiamo questo nostro alleato come un sistema assai complesso e articolato; non solo quindi un semplice produttore di anticorpi ma un'insieme di organismi biologici che lavorano in simbiosi, frutto di milioni di anni di evoluzione. Cosa ci dicono i grandi esperti, questi  luminari alla TV cosa ci consigliano?  

Le sole cose che riescono a concepire come misure preventive sono la mascherina, il distanziamento sociale e la disinfezione. Anche se posso capire l'uso della mascherina per i potenziali infettati sintomatici penso che possa essere dannosa  in tutti gli altri casi; vuoi  perché pochissimi la stanno usando correttamente, me compreso, vuoi perché respirare la nostra anidride carbonica emessa non è proprio il massimo della salute. Il distanziamento può avere un senso logico ma io non credo proprio che possa bloccare o limitare il presunto virus letale, lo stesso dicasi per la mascherina. Quando alla disinfezione, basti pensare che i luoghi più disinfettati al mondo (gli ospedali) producono da soli 49 mila morti all'anno in Italia per infezioni, come se lungi da essere luoghi completamente asettici fossero allevamenti di super batteri ultra resistenti. I disinfettanti infine, pare che distruggono il microbiota cutaneo nelle mani che ci dovrebbe proteggere ulteriormente dagli attacchi esterni. Meglio quindi un sano lavaggio acqua e sapone.

Lo stress psicologico, la paura instillata dai media, la limitazione dell'attività fisica, dell'esposizione solare, il soffocamento respiratorio, l'alimentazione sbagliata, limitata o edulcorata, ecc sono tutti fattori che indeboliscono il nostro sistema immunitario.  In altri termini, tutti i buoni consigli che vengono ininterrottamente propinati alla Tv si rilevano alla fine  peggiorativi della salute.  Dunque c'è l'interesse di qualcuno a tenerci malati e deboli? Per quale motivo?


In psichiatria abbiamo visto come l'argomentazione ufficiale dell'ipotetico squilibrio chimico giustifichi l'uso indiscriminato e protratto vita natural durante delle neurotossine. Ciò lungi dal debellare la presunta ,malattia una volta per tutte, favorisce invece il suo cronicizzarsi, come si evince da migliaia e migliaia di esperienze di chi è cascato in questa trappola. Ecco dunque che anche la medicina ufficiale in accordo al meccanismo perverso fondato sulla logica del profitto non può comportarsi diversamente. Sto esagerando? Perché allora nessuno di questi capoccioni consiglia ad esempio la vitamina C come prevenzione, perfino come ottimo antivirale? Semplicemente perché costa troppo poco e farebbe fallire le case farmaceutiche, come dimostrava egregiamente Linus Pauling (Cit. Risparmio della spesa sanitaria almeno del 70% con l'uso massivo della Viamina C).  

Vi è dunque una grande responsabilità dei medici che per mantenere viva una narrazione fasulla preferiscono vedere morire i loro pazienti, come scrive questo vecchio MD 


Psichiatri allineati e dissidenti

Medici allineati e medici dissidenti


Anche di fronte ad un evento di questa enorme portata, esistono pochi medici che non hanno paura di perdere i loro privilegi acquisiti, o rischiare ala radiazione dall'albo e provano a dare una diversa interpretazione di questo fenomeno. Di medici di questa risma, ho avuto occasione di seguirne alcuni, e sentendoli argomentare riescono a dare delle spiegazioni assai logiche e coerenti, a dispetto dei grandi esperti che si pavoneggiano in TV parlando di cose che non conoscono o dando per scontato cose che non lo sono affatto. Tra i dissidenti, tra questi medici eretici vi sono anche quelli che hanno lavorato sul campo in piena emergenza, perciò non proprio sprovveduti, perfino premi Nobel. Chi ha avuto la pazienza di seguirne un certo numero si sarà fatto un'idea diversa da quella che ci stanno proponendo da più parti. Sembra proprio di essere in mondi completamente diversi. Ho questa strana sensazione ogni volta che per sbaglio ascolto l'inizio di un telegiornale qualunque.

 Molto meno tuttavia sono gli psichiatri  non allineati con il mainstream, con la massa dei loro colleghi, ma esistono. Tanto per citare qualche nome penso a Thomas Szasz, Abram Hoffer, Peter Breggin, Loren Mosher, R.D. Laing ecc. Di questi più famosi che ho citato rimane in vita soltanto Breggin ma ne esistono alcuni meno noti tuttavia non meno critici verso la loro materia e i loro colleghi.


L'informazione mainstream tutta compatta acritica verso le case farmaceutiche


Da sempre anche verso la psichiatria , tutta l'informazione di massa è veicolata nella narrazione ufficiale da diffondere: gli psicofarmaci (neurotossine) sono medicinali specifici, mirati e sicuri per curare le malattie mentali. Le case farmaceutiche hanno a cuore la salute della popolazione: è come dire che le fabbriche di armi lavorano per mantenere la pace nel mondo.

Secondo quanto dichiarato da ricercatori definiti indipendenti, chi produce vaccini non è soggetto a particolari obblighi per garantirne la sicurezza, né è responsabile penalmente verso eventuali danni inflitti dalle inoculazioni. Qui da noi, a differenza degli stati uniti non mi risulta che siano mai state intentate cause per danni derivati dall'uso di psicofarmaci. Eppure abbiamo anche noi una marea di persone danneggiate , perfino decedute a causa diretta e indiretta di queste neurotossine.

Naturalmente in tutto il mondo non un solo CEO di queste fiorenti aziende si è mai fatto un giorno di galera nonostante l'avere le mani grondanti di sangue innocente.


La malattia mentale manda in secondo piano vere patologie

L'attenzione eccessiva e l'accanimento sul virus diminuisce l'assistenza verso altre gravi patologie.


Sarà capitato anche a voi , chissà. Quando qualcuno è malauguratamente etichettato con il marchio indelebile della malattia mentale, automaticamente può venire selezionato qualora avesse bisogno di un vero aiuto medico per una patologia i cui sintomi si possono confondere con la presunta malattia psichiatrica. Non è impossibile, né infrequente quindi che una vera malattia che può coinvolgere il comportamento come ad esempio una encefalite, la sifilide, la pellagra, un tumore cerebrale ecc venga trattata come una manifestazione della diagnosi psichiatrica di cui il paziente risulta portatore, aggravando così la sua condizione.

Così sta succedendo ora in fase pandemica, che altre patologia anche gravi perdono  importanza rispetto alla priorità del momento,  con un danno facilmente immaginabile per i pazienti. Non ricordo bene ma solo  l'oncologia si sono 'persi' una cifra enorme di interventi importanti, rimandati a data da destinarsi o fino a morte prematura del paziente per mancanza di adeguata assistenza.  

Si arriva poi a limitare al minimo l'assistenza alle persone più deboli rinchiuse nelle RSA, anziani lasciati soli in balia delle loro paure senza poter vedere neanche uno straccio di parente, che muoiono di paura, incuria  e solitudine ma ufficialmente sono morti sicuramente a causa  di un virus letale. 


Potere assoluto dei virologi (di una task force composta anche da virologi) sulle libertà delle persone

Potere assoluto degli psichiatri sulle libertà delle persone


Questa similitudine non ha bisogno di tante spiegazioni: è una dato di fatto che possiamo osservare tranquillamente intorno a noi. Una non ben definita task force di personaggi selezionati da chi non sappiamo, di cui non sappiamo nulla fornisce su base 'scientifica' secondo le direttive dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

le norme di comportamento e le restrizioni emergenziali da mettere in atto da parte del governo di ogni stato in tutto il pianeta.

Questo produce delle limitazione alla libertà personale, specialmente nei momenti critici nei quali è stato imposto il lock down. Come avevo scritto in precedenza, la gente si è avvicinata a rendersi conto di cosa significa per esempio finire in TSO vedendosi negare tutti i diritti più elementari, come la libertà, in nome della salvaguardia della salute. Allo stesso modo chi finisce in TSO vedrà negati i suoi diritti elementari con la scusa di salvaguardare la propria salute e quella degli altri.

La cosa più dolorosa e terribile è stata per molti l'impossibilità di avere il denaro per la sopravvivenza propria e della propria famiglia. Nei miei TSO ho accusato parecchio questo colpo basso perché prima di arrivare ad essere richiuso avevo in corso numerosi progetti i quali sono miseramente falliti a causa dell'interruzione e dal successivo DOWN.  

Cosa manca ancora da subire alle persone comuni rispetto a chi finisce in reparto psichiatrico? Naturalmente l'obbligatorietà delle 'cure'. Già infatti si sta prospettando l'obbligatorietà dei vaccini, contro ogni diritto costituzionale sulla libertà di cura.

Questo non sarebbe un grande problema se i vaccini fossero veramente sicuri ed efficaci, tuttavia ciò non è affatto dimostrato e anzi, alcuni studi non diffusi nè pubblicizzati dimostrano la loro inefficacia specialmente quelli contro l'influenza.  


Notizie contraddittorie dai cosiddetti esperti che indicano i limiti dello scientismo.

Diagnosi contraddittorie da psichiatri differenti


Nel corso di questa 'giostra' come amano definirla alcuni complottisti, ci è stato detto di tutto e il contrario di tutto. Inutile qui ricordare la fallacità di questi esimi sapienti di fronte a qualcosa di assolutamente inedito, ossia di un presunto virus finora sconosciuto al genere umano che a loro dire avrebbe fatto un salto evolutivo passando dal pipistrello all'uomo. Oppure a detta di altri costruito appositamente in laboratorio, quindi liberato per oscuri motivi o in modo accidentale,  non lo sapremo mai.

Se ammettiamo la veridicità della teoria virale, niente mi porterebbe a minimizzare una siffatta situazione se fosse veramente così. Chi dice che niente in natura è letale e che possiamo convivere tranquillamente con miliardi di virus trascura semplicemente il fatto che in natura esiste anche la radioattività e l'essere umano che ha inventato la bomba atomica che potrebbe distruggerci tutti indistintamente.

Tuttavia i numeri al momento darebbero ragione ai 'negazionisti' in quanto a pericolosità infatti siamo ai livelli pari se non inferiori a una banale influenza.  

Anche gli psichiatri sono notoriamente propensi a dire una cosa e il suo contrario, con la differenza che uno psichiatra difficilmente cambia parere su una diagnosi, ma due psichiatri possono sovente  decretare diagnosi differenti, perfino complementari sullo stesso soggetto.


La pandemia domina tutti gli aspetti della vita

La malattia mentale domina tutta la vita


Questa altra similitudine è una conseguenza di quello che ho scritto in precedenza sulle restrizioni.

Mai come in questo periodo abbiamo rivoluzionato il nostro modo di vivere, di lavorare, di andare a scuola , di relazionarsi con gli altri. Smart working prima di questa situazione era una parola ai più quasi sconosciuta. Io parlavo di telelavoro già 25 anni or sono ma c'è voluto una situazione emergenziale di questa portata per applicarlo su larga scala. Così anche l'E-leraning o insegnamento a distanza. Il risultato di questo passaggio non è tuttavia quantificabile. Secondo me presenta vantaggi e svantaggi occorre vedere come si evolverà la situazione, ovvero se a pandemia finita si tornerà o meno ad affollare i luoghi di lavoro, le strade e i mezzi pubblici oppure no.

C'è chi afferma con sicurezza che non sarà più possibile tornare alla vita di prima. Ci sarà quindi chi riuscirà a cogliere un vantaggio da questa situazione ma anche a altri che subiranno un danno irreparabile.

La malattia mentale per contro, domina tutti gli aspetti della vita quasi sempre in senso negativo. Limita o annulla la capacità lavorativa, mina le relazioni isolando il malato mentale anche in senso fisico (quelli richiusi) lo rende dipendente da sostanze neurotossiche per sopravvivere, e lo rende dipendente nei casi più gravi dai familiari o amministratori di sostegno.  


La pandemia rischia di essere per sempre (cambiano i virus e rimane la paura)

Una diagnosi psichiatrica è per sempre


Questo purtroppo potrebbe essere uno scenario futuro se non accade qualcosa in grado di rovesciare le carte in tavola. I virus di questo tipo sono per definizione mutevoli, pertanto ad intervalli di tempo vi saranno nuove emergenze in quanto i vaccini prodotti non saranno più validi per il virus mutato, in un continuo rincorrersi di  nuovi problemi e soluzioni tardive, senza soluzione di continuità.

L'esempio banale dell'influenza è una dimostrazione: i vaccini per l'influenza vengono prodotti per un virus che è già diverso al momento dell'immunizzazione. Nell'immaginario collettivo l'influenza è infinitamente più blanda di questo nuovo virus killer, come ce lo stanno dipingendo in tutte le salse, pertanto il nuovo terrorismo che metterà in ginocchio l'umanità intera è lungi da terminare, neanche con il tanto atteso vaccino.

Allo stesso modo, una diagnosi psichiatrica è come i diamanti, è per sempre. Puoi dire di essere guarito e non sarai mai creduto, puoi non avere sintomi per anni e anni  e ti verrà detto che la malattia è sempre pronta a riemergere.  Proprio come l'influenza può colpirti quando sei indebolito o hai fatto degli stravizi, o non sei stato attento.


Dal virus non vi è mai la certezza della guarigione duratura, ma si potrà tenere a bada con i vaccini

Dalla malattia mentale non è mai contemplata la guarigione, ma si può tenere a bada con i farmaci


Detto in altre parole anche questa similitudine riguarda l'argomento appena enunciato. Abbiamo quindi un problema sanitario ma la soluzione è solo una: vaccini. In psichiatria abbiamo le malattie mentali e la soluzione è sempre quella: neurotossine (psicofarmaci).


I movimenti 'negazionisti' non hanno voce in capitolo

I movimenti antipsichiatri non hanno influenza sull'operato della  psichiatria


Nonostante esistano movimenti che si oppongono a vario titolo a questo stato di cose, da quelli più calmi a quelli più estremisti, tutti rimangono parecchio nell'ombra. E' stato per esempio molto significativa la censura mediatica rivolta alle manifestazioni di Berlino che hanno raccolto folle abbastanza imponenti, che tuttavia sono state bollate come sparuti gruppi di fascisti negazionisti, contro ogni evidenza.  

Chi ha in mano l'informazione riesce molto bene a nascondere evidenze che potrebbero destabilizzare la credenza comune della maggioranza e di conseguenza alterare o rendere meno credibile il messaggio terroristico che si vuole diffondere. Io posso capire ciò che viene chiamato il principio della massima prudenza onde evitare che le persone si ribellino e se ne infischiano del pericolo che incombe. Ma non riesco a capire quando davanti all'evidenza empirica, ai dati numerici, all'esperienza di paesi che hanno scelto un approccio assai diverso e meno penalizzante, si continui a ostinatamente perseguire lo stesso  sistema fallimentare.  Viene naturale allora pensare che ci siano altri interessi in gioco, diversi  dalla semplice tutela della salute delle persone. Insomma se ai nostri governati stava veramente a cuore la salute delle persone, perché hanno lasciato aperti i tabaccai?  Perché hanno lasciato da soli e abbandonati i vecchi ospiti delle case di riposo? Perchè hanno sconsigliato addirittura vietato fare attività salutari all'aria aperta? ecc.

Allo stesso modo i movimenti anti psichiatri non hanno mai avuto il potere di fermare ad esempio i TSO o l'elettroshock. Perché anche questi non sono stati in grado di scuotere a fondo l'indignazione delle persone, perchè la potenza della narrazione psichiatrica è grande, diffusa e fa leva su bassi istinti come la paura del diverso, del folle.

La stessa cosa sta succedendo adesso e i cosiddetti negazionisti hanno una enorme resistenza di quella parte della popolazione ormai convinta dalla ininterrotta campagna mediatica a reti unificate.

Come ho avuto modo di dire più volte, io sono pronto a cambiare le mie idee, fino a rovesciarle se mi si dimostra in modo inequivocabile che sono nel torto. Certamente mi sono fatto anche io le mie idee sulla questione, e probabilmente propendo per una parte che mi è più congeniale, naturalmente quella della minoranza.  Non dico perciò di vivere nel mondo migliore possibile pur con tanti difetti, sicuramente da migliorare ma dove chi lavora per la salute delle persone ha a cuore veramente questo e niente altro. Purtroppo questo non lo vedo, anzi vedo spesso il contrario, nel comportamento di chi considera corretto avere un sistema sanitario impostato e gestito con logica aziendale sul principio e priorità del profitto prima del benessere delle persone.  


Gli effetti collaterali dei vaccini sono trascurabili rispetto ai benefici

Gli effetti collaterali degli psicofarmaci sono trascurabili rispetto ai benefici


Mi hanno impressionato molto le parole di un ricercatore indipendente che si è messo ad esaminare i vaccini comunemente usati per i bambini, anche dati a quelli piccolissimi. Egli pare avere trovato in queste sostanze quantità di tossine (in particolare metalli pesanti) fino a 800 volte quelle ammesse quindi tollerabili dal corpo umano. Veleni che siamo obbligati a inoculare ai bambini  fin dalla più tenera età. Se questo fosse vero, sarebbe cosa assai grave. Ho poi sentito di una statistica riguardante la mortalità infantile praticamente azzerata in paesi che non somministrano vaccini ai bimbi fino ad una certà età. Anche questi dati dovrebbero essere di pubblico dominio, perciò facilmente verificabili.

Quando sento parlare di psicofarmaci 'sicuri' mi sembra di essere davanti ad un ossimoro. La sicurezza non è certo caratteristica comune delle neurotossine. I vaccini sono farmaci prodotti dalle stesse case farmaceutiche che producono tutti gli altri veleni, e pare che non possono evitare di contenere determinate sostanze tossiche.  Quindi è naturale aspettarsi anche per i vaccini effetti indesiderati su una certa percentuale della popolazione. Bisogna vedere quanto incideranno questi effetti collaterali, rispetto ai presunti benefici.  Un grande genio  ha detto che un milione di morti da vaccino sarebbe una cosa accettabile rispetto alla presunta pericolosità  di questo malefico virus.


I vaccini antinfluenzali peggiorano il problema

Gli psicofarmaci cronicizzano e peggiorano il problema


Questo è quello che alcuni medici non allineati stanno dicendo: la maggiore mortalità si è verificata nei soggetti avanti negli anni già debilitati da patologie croniche,  vaccinati anche con 2 tipi diversi di vaccino: anti influenzale e anti meningococco. Naturalmente nessuno si è preso la briga di indagare l'eventuale nesso, ma c'è chi si azzarda ad affermare che questa sintomatologia, lungi dall'essere conseguenza del virus non è altro che uno dei possibili effetti collaterali dei vaccini.  Anche se rimane piuttosto forte l'eventualità non mi sembra poi così lontana e assurda, specialmente se consideriamo che una significativa percentuale (mi sembra il 30%) dei deceduti non era risultato positivo al virus.  

Sono esagerazioni?  Finché non mi si dimostrerà il contrario, dati alla mano, restano ipotesi in grado di spiegare la grande selettività territoriale di questa strana bestia.

Quello che normalmente vediamo in psichiatria è un progressivo peggioramento delle condizioni di salute o aggravamento della presunta malattia mentale. L'alibi perfetto per gli psichiatri è affermare che è il normale decorso della 'malattia' , la quale sarebbe ancora peggio se non curata a dovere.

 

Il terrorismo mediatico spinge all'aumento dei suicidi

La medicalizzazione psichiatrica spinge all'aumento dei suicidi


Le ragioni cambiano alla base naturalmente. I suicidi psichiatrici sono il risultato di una serie di fattori che coinvolgono anche le cure psichiatriche. Per questo motivo il suicidio viene riportato come effetto collaterale nei bugiardini di certi farmaci, proprio quelli che dovrebbero impedirlo.

I suicidi come conseguenza di questo stato di emergenza sono chiaramente per la maggior parte una risposta ad un fallimento economico, quando in altri casi è accaduto anche che si siano tolti la vita per la paura del contagio.  Quindi nel primo caso, sono direttamente responsabili le misure emergenziali estreme, nell'altro direttamente il terrorismo mediatico.


 La psichiatria priva le persone della libertà con i TSO

La pandemia priva le persone della libertà con i DPCM


Questo punto somiglia a quello sul potere degli psichiatri e dei virologi sulla libertà della popolazione già trattato in precedenza. Qui vorrei analizzare meglio la mancanza della libertà.

La privazione della libertà in un caso è giustificata dalla presunta pericolosità del virus, nell'altro dalla presunta pericolosità del 'pazzo'.  In entrambi i casi si privano le persone  della libertà in modo cautelativo.

Lo psicotico che da fuori di testa può venire privato arbitrariamente della sua libertà anche se si dimostra innocuo, allo stesso modo abbiamo visto che si può venire cautelativamente privati della nostra libertà anche se non vi è un reale pericolo.

Indipendentemente dalla legittimità o meno, io non mi schiero anche se posso ben capire  chi mette la libertà perfino al di sopra della salute, in effetti nelle guerre si muore facilmente e specificamente per la libertà,  tuttavia l'analogia che mi sembra di cogliere con la psichiatria è quella di considerare sempre e comunque il 'pazzo' pericoloso a prescindere. Insomma vige sempre il principio di massima prudenza.

Ma se volessimo applicare lo stesso principio anche ad altri aspetti della vita si dovrebbe:

- Vietare di andare in giro in macchina, in treno , in aereo , per nave  per pericolo di incidenti

- Vietare la vendita di Sigarette per pericolo di cancro ai polmoni

- Vietare l'utilizzo di alcolici per rischio salute e incidenti

- Usare il distanziamento sociale , mascherina e disinfettante anche per la altre malattie contagiose come la 'banale' influenza.

- Eccetera eccetera

Quindi alla fine ciò che vediamo accadere oggi con questo stato pandemico non ci deve meravigliare quando conosciamo l'operato della psichiatria. Il problema è per chi non aveva mai avuto la sfortuna di entrare nel mondo della salute mentale.


Scaricare i danni da vaccini sul virus

Scaricare i danni da psicofarmaci sulla malattia mentale

Aggiunta suggerita da Natale Adornetto

Come ho accennato in precedenza, qualcuno ha ipotizzato (credo sia stato un medico non allineato) che gli effetti di questo presunto virus non siano altro che effetti indesiderati dei vaccini, in  quanto è perfettamente sovrapponibile l'aumento della mortalità con l'aumento vaccinale, in particolare la massiccia campagna effettuata proprio nelle zone maggiormente colpite. Per la precisione in italia potrebbe essere stata una concomitanza di fattori tra i quali appunto i vaccini anti-influenzali e anti-meningococco, un ambiente pesantemente inquinato, e l'accensione del famigerato 5G. 

Sulle microonde personalmente da elettronico ho sempre pensato che siano comunque dannose ma il danno è possibile solo oltre una certa potenza di irradiazione o anche a bassa potenza ma a lunghissima permanenza. 

I detrattori del 5G ipotizzano però che è la frequenza (mai vista prima così alta) ad essere nociva, in quanto non sufficientemente testata sull'ambiente animale e umano.

A parte questo, è pratica usuale in psichiatria scaricare i danni degli psicofarmaci o neurotossine sulle presunte malattie mentali. Risulta peraltro ovvio e molto facile agire in questo modo perché così facendo si deresponsabilizza totalmente il medico che rimane impunito e potrà dormire sonni tranquilli dacché la sua coscienza risulterà immacolata, scevra da qualsivoglia senso di colpa. 

Allo stesso modo si può ipotizzare un comportamento del genere sui futuri danni da vaccini: naturalmente non diranno mai che sono danni vaccinali, nè che il vaccino è inefficace nel migliore dei casi. Diranno che è sempre colpa del virus che nel frattempo sarà mutato, togliendo così ogni responsabilità ai medici prescrittori fino agli stessi produttori i quali faranno sempre più palate di $$ sulla nostra pelle. 


Il prossimo  punto è piuttosto azzardato; qui siamo ancora più dentro il regno delle ipotesi , perciò invito a non prendere acriticamente per buono tutto quello che si leggerà.


La narrazione della malattia mentale diventa una profezia auto-avverante

La narrazione pandemica diventa una profezia auto-avverante


Qui si sta rasentando la metafisica. Anche se rispetto alla psichiatria ho già affrontato questo punto e un po ne sono convinto, non è proprio la stessa cosa riguardo alla nostra attuale situazione pandemica.

E' quindi soltanto una ipotesi che qui vorrei sottolineare ma che secondo me potrebbe contenere elementi di verità. Senza scomodare principi come risonanza, entanglement e similari , mi sembra plausibile, e già questo è appannaggio della medicina psicosomatica, che possono esservi malattie fisiche auto prodotte perchè si è assolutamente convinti di ciò. Ora c'è chi afferma con sicurezza che alla base di qualsiasi malattia vi è un conflitto , una situazione irrisolta a livello psicologico.  So che  è difficile da accettare questa cosa anche se sta alla base di una ipotesi ben definita (mi riferisco alla cosiddetta medicina germanica), ma se non siamo così ottusi da ignorare del tutto l'interazione mente-corpo  anche senza scomodare Hamer può avere senso logico. Può avere senso immaginare che questa pandemia  sarà terribile non a causa di un famigerato virus ma specialmente a causa del terribile impatto psicologico che questa narrazione ha avuto sulle persone.  Se questo fosse vero allora ne consegue che la situazione attuale non potrà che peggiorare fino a diventare incontrollabile. E questo danno inflitto sarà tanto più grande quanto maggiore sarà il terrorismo mediatico che produrranno in una tragica escalation senza fine, a meno che non venga interrotta da una drastico cambiamento di rotta nella comunicazione.   Io sono propenso a credere che questo cambiamento di rotta nella comunicazione probabilmente avverrà quando sarà pronto il vaccino e di conseguenza le persone accorreranno in massa a farsi inoculare la salvezza.

Insomma, da una situazione banale di un pericolo reale ma assolutamente controllabile e curabile, otterremo una tragedia epocale che si autoalimenta facilmente perchè risulterà facilissimo incolpare questo fantomatico virus come per gli psichiatri risulta facilissimo incolpare sempre e comunque la famigerata malattia mentale. 


Conclusioni

Ho qui esposto una serie di analogia ma ce ne saranno anche altre che non ho colto. Invito perciò i lettori che hanno avuto la pazienza di arrivare fin qui a suggerire altre che ho trascurato.


Buona vita

Recuperamente