Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

martedì 31 marzo 2015

Una malattia chiamata infanzia

"Mai nella nostra breve storia qui sulla terra abbiamo  raggiunto un stato dell'esistenza talmente triste e deprimente  dove vi è un tempo i cui pensiamo che sia perfettamente normale e accettabile drogare un bambino per renderlo conforme e sottomesso"



Una malattia chiamata infanzia 

Una volta neanche molto tempo fa c'erano i bambini 'vivaci' e quelli un po più introversi (io ero tra questi ultimi). A volte quelli vivaci erano anche più dispettosi, irrispettosi e disubbidienti, perciò si diceva che erano 'maleducati' ovvero non erano stati educati bene dai rispettivi genitori per vari motivi: o perché i genitori erano assenti la maggior parte del tempo oppure perché vi erano effettivamente dei problemi tali per cui la situazione familiare e l'aria che si respirava non consentivano una crescita serena di questi bambini. 

Insomma mai si sarebbe pensato o solo minimamente sospettato che questi bambini difficili avrebbero avuto in realtà una curiosa malattia chiamata ADHD (Disordine dell'attenzione e iperattività) una malattia di cui non si conoscono le cause che sono probabilmente genetiche, di cui non esiste nessun esame ematico, nessun test fisiologico, ma solo la verifica di una serie di domande sul comportamento del tipo: 

- il bambino non sta mai fermo?
- Ha difficoltà a stare attento a scuola?
- Disubbidisce ai maestri , ai genitori? 
- ecc ecc

I genitori, piuttosto che cercare di comprendere le cause del comportamento loro figli, in particolare i maschietti perché si sa che questi ultimi sono più propensi ad ammalarsi delle femminucce, che possono avere un problema  dovuto magari ad intossicazione alimentare, ambientale, traumi irrisolti ecc ecc preferiscono dare dei farmaci appositi per 'stimolare' i loro figli, o meglio vengono convinti dagli psichiatri a drogare i loro figli (e qui viene il bello) con delle sostanze che somigliano molto alle droghe di strada (anfetamina e cocaina). 

Cosa sta succedendo qui? Ho capito bene? 
Allora, riepilogando: esiste una malattia chiamata ADHD, scoperta solo da qualche decennio, che viene diagnosticata sopratutto ai bambini basandosi esclusivamente sul loro comportamento tipico da bambini. Si dice anche che questa malattia, oltre a cronicizzarsi come del resto tutte le malattie psichiatriche,  può portare, se non trattata a disturbi ben più gravi come ad esempio al disturbo bipolare o alla dipendenza da stupefacenti e /o alcool. 
Quindi, ecco la cosa veramente geniale, si danno subito a questi bambini delle droghe stimolanti esattamente come quelle di strada in modo tale che li rendiamo subito dipendenti ma stavolta da qualcosa di legale. Non è una trovata fenomenale? 

Cosa succede a questi bambini dopo? 
Spesso e volentieri, esattamente come succede con l'uso prolungato di farmaci psichiatrici  detti anche psicofarmaci, si aggiunge una nuova diagnosi che sostituisce l'ADHD ormai 'guarita' dalle medicine. Quindi si ha un'esplosione di giovani bipolari (ora vanno molto di moda) pronti ad assumer psicofarmaci a vita (ormai sono abituati e sono stati resi dipendenti) con grande soddisfazione delle case farmaceutiche.

Le persone generalmente bevono tutto questo perché per qualche ragione sono disposte a credere  che i loro figli hanno una malattia quando invece non sono malati affatto. Le persone non vogliono avere più a che fare con le emozioni umane che escono da una norma che comunque non è ben definita, preferiscono invece vedersi affibbiare un'etichetta fasulla in modo che possono prendere farmaci tossici che li mandano il letargo  trasformandoli in zombie emozionali. 
Chi stabilisce cosa rientra nella norma e cosa invece non rientra ha tutto l'interesse a vendere qualcosa capace di 'correggere' questa devianza. 

Cosa significa questa esplosione di un'epidemia in passato sconosciuta? E tutti questi ex bambini che hanno avuto questa cosa chiamata ADHD e non si sono curati come avrebbero dovuto, che fine hanno fatto? Sono diventati tutti alcolisti, tossici, sono tutti morti di AIDS , di cirrosi epatica o di overdose?   

Io in effetti ho conosciuto dei giovani 'difficili' anche gente di buona famiglia che sono incappati delle maglie della droga pesante negli anni 80, quando si cominciava appena a parlare di AIDS, purtroppo molti di loro non sono sopravvissuti. Adesso scopro però che erano malati di ADHD e non hanno da subito cominciato a drogarsi, per questo sono passati all'uso di stimolanti illeciti e infine all'eroina. Se si fossero drogati legalmente fin da subito, non avrebbero probabilmente nemmeno avuto la voglia di provare delle cose più pesanti.

E io che credevo che fossero stati semplicemente dei giovani scapestrati, con una educazione volta all'esaltazione dell'arroganza del disprezzo degli altri e del disprezzo della vita stessa, che magari hanno pure avuto di tutto di più scodellato senza alcuno sforzo, destinati a cercare emozioni sempre più forti per evitare di morire di noia.  O nel migliore dei casi, ragazzi molto sfortunati che non hanno capito la gravità di ciò che stavano facendo.

Comunque sia, io penso che forse Amare i propri figli, incoraggiarli, favorire la costruzione della loro autostima apprezzando i loro pregi, pur mantenendo anche la loro modestia, sarebbe meglio che drogarli con psicofarmaci.


Ecco cosa diceva un medico, il dott. McGuinness nel 1989:

Gli ultimi 25 anni hanno portato ad un fenomeno quasi unico nella storia. Una  rigorosa ricerca metodologica .. indica che l'ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) come "sindrome" semplicemente non esiste. Abbiamo inventato una malattia, dato sanzione medica, e ora dobbiamo ripudiarla. La questione principale è come si può distruggere il mostro che abbiamo creato. Non è facile fare questo e ancora salvare la faccia ...

Ma i farmaci per questa malattia sono effettivamente sicuri e innocui? 

I sintomi dell'ADHD sono reali, ma i farmaci non curano la causa dei sintomi, mascherano appena la causa nel breve periodo, d'altronde come fanno tutti i farmaci psichiatrici. E mascherare i problemi, piuttosto che affrontare la causa principale, non è nel migliore interesse del bambino.

Ecco il parere di un altro medico: 

"Gli stupefacenti, sovrastimolano  il cervello di un bambino con malfunzionamento su una base quotidiana. E se si prende il tempo di leggere quello che abbiamo scoperto su  studi specifici su animali di laboratorio che assumono tali farmaci per l'ADHD, troverete anche che tali farmaci molto probabilmente causano danni permanenti al cervello.
Anche ammettendo che esista un disturbo come l'ADHD ciò non significa che i farmaci che vengono utilizzati siano appropriati. Come tutti i farmaci psichiatrici si è visto che a lungo andare fanno peggio che meglio. "

Cosa si evince dagli studi fatti?

Lo studio Raine, lo studio ADHD Montreal, il braccio a lungo termine dello studio MTA, e un recente studio finlandese - USA  indicano che i tassi di abbandono delle scuole superiori non sono migliorati con gli stimolanti. In effetti, lo studio Raine ha trovato che ragazzi che hanno preso stimolanti erano molto più propensi ad abbandonare (9 volte), anche se questo non è stato replicato ovunque.

Un altro recente studio ha dimostrato che l'attesa di un solo anno per l'ammissione alle scuole elementari ha ridotto il tasso di diagnosi "ADHD" del trenta per cento !!! Pensate a questo - quasi un terzo dei bambini con diagnosi di ADHD potrebbe essere salvato da questa diagnosi se avessero aspettato un anno per iniziare la scuola! "

Verrebbe piuttosto da chiedersi: non è che stiamo sovraccaricando troppo di impegni programmati i nostri piccoli? Non è che stiamo trasferendo su di loro una bella fetta del nostra vita stressante? 

Un caso esemplare: la storia di Rebecca Riley

Quando Rebecca aveva 28 mesi(!!) le è stato diagnosticato l' ADHD basandosi sulle parole di sua madre che aveva difficoltà a dormire. Gli fu quindi prescritto un farmaco fortemente sedativo: la Clonidina che fu dato anche al fratello e la sorella maggiore.L'obbiettivo evidente dei suoi genitori era quello di beneficiare degli assegni di invalidità e tenere i loro figli sedati per poterli gestire meglio. Quando Rebecca raggiunse i 3 anni di età, fu ulteriormente diagnosticata con disturbo bipolare e gli furono aggiunti 2 ulteriori farmaci : il Seroquel e il Depakin. A 4 anni Rebecca è morta per intossicazione da farmaci. Dopo la sua morte, il centro medico responsabile della psichiatra che l'aveva in cura  ha detto che le cure fornite a Rebecca erano adeguate, responsabili e dentro gli standard professionali... bene tutto nella norma nessun errore è stato commesso. 

Da un articolo di Maurizio Brasini su pensareoltre:

Derivare una sindrome psicologica da un certo parametro funzionale del cervello è un errore logico. Gli esseri viventi funzionano a feedback. Se sono felice nel mio cervello aumenta la concentrazione di certe sostanze dette endorfine e, viceversa, se aumenta la concentrazione di quelle sostanze mi sento felice. Poiché il funzionamento è circolare, stabilire una linearità causa-effetto è sempre un arbitrio: è come decidere dove inizia un cerchio.
[..]
Quello che noi chiamiamo ADHD e curiamo con degli psicofarmaci, forse non è una malattia ma un tentativo di cura; il tentativo di recuperare un'attività necessaria al cervello per sviluppare alcune competenze sociali; se così fosse, il farmaco, inibendo un processo riparativo naturale, cronicizzerebbe la malattia che intende curare.

Lo scopo nemmeno tanto noscosto della bio-psichiatria è infatti quello di rendere i pazienti dipendenti a vita dalle loro sostanze, cronicizzando queste presunte malattie. 

Infine un ultimo dato: 

Oggigiorno si è visto che circa il 17% degli studenti di college prende stimolanti come il Ritalin o l'Adderall perché credono che li aiutino nelle loro performance scolastiche. Quindi prendono questi psicofarmaci esattamente come se prendessero una droga di strada come la cocaina, per aumentare il loro rendimento scolastico, ma stavolta una droga legale e probabilmente più a buon mercato e facilmente reperibile. 

Giù le meni dai bambini !




lunedì 30 marzo 2015

Disastro Germanwings: 150 vittime della psichiatria?


Si sente molto parlare in questi giorni dell'infausto  gesto del co-pilota tedesco Andreas Lubitz, che a quanto pare si è deliberatamente schiantato con un aereo di linea sulle montagne francesi trascinando con se le  149 persone a bordo.
Tutti parlano di depressione, di tendenze suicide, di personalità contorta, condita di aneddoti sulla sua vita privata, perfino su suoi incubi notturni dove urlava: "precipitiamooooo!!". 

Il giornale tedesco Die Welt ha riferito che questa persona aveva in casa farmaci psichiatrici, in particolare antidepressivi che sono stati trovati durante la perquisizione nel suo appartamento. Farmaci di cui molto probabilmente faceva ancora uso. 
Ancora questo giornale ha citato un esperto non bene identificato il quale ha detto che Lubitz soffriva di una 'grave malattia psicosomatica' e 'depressione grave', cioè quella dove ci sono palesi tendenze suicide. 

Infine Lubitz aveva dei problemi alla vista insoliti che, guarda caso, possono essere tra gli effetti indesiderati riconosciuti  degli antidepressivi. 

In un articolo del 2010 dell'Huffington Post, il Dott.  Peter Breggin, noto ricercatore e psicologo antipsichiatra, nonché accanito sostenitore della nocività degli psicofarmaci,  lamentava che la FAA (Federazione piloti di volo americana ndt) aveva da poco tolto il divieto assoluto di assumere antidepressivi, e metteva in guardia sulle le reazioni indotte da farmaci pericolosi, tra cui il suicidio, la violenza e una varietà di comportamenti negativi imprevisti.  Breggin quella volta aveva avvertito che: "La FAA dovrebbe invertire la sua decisione prima che sia troppo tardi o centinaia di vite si perderanno quando un pilota diventerà impulsivo, suicida o violento - o perderà la sua lucidità  - Sotto l'effetto di farmaci antidepressivi" 

Mai parole furono più profetiche. 

Io arrivo a capire che una persona abbia nella vita delle tendenze suicide, posso capire che si arrivi ad uno stato tale da farne una vera ossessione, ma non riesco proprio a capire come si fa a desiderare anche la morte di altri allo stesso tempo e avere il desiderio di trascinarli con sé come si vede spesso dai fatti di cronaca delle persone depresse che improvvisamente 'impazziscono' in tal senso, senza avere un minimo di remora morale mandando al diavolo qualunque etica appresa, imposta, condivisa sulla sacralità della vita. 
Con le uniche eccezioni di fatti simili compiuti in nome del fanatismo religioso, delle ideologie più bieche, della guerra e dei conflitti etnici, cose del genere non dovrebbero verificarsi in una  società civile e in tempo di pace. A meno che... 

A meno che queste non siano azioni rese possibili perché la persona è in uno stato talmente alterato che i freni inibitori sono completamente azzerati, per cui tutto diventa allora possibile. 
Io personalmente ho vissuto e ho visto gli stati cosiddetti psicotici, ma posso dire con sufficiente certezza che se l'indole morale è sana (ovvero uno non ha di suo  un profondo odio per gli altri), nessuna psicosi mi avrebbe portato ad una qualunque azione violenta contro altri a meno che non divenga una reazione più che giustificata per una violenza inflittami, insomma  come farebbe chiunque, psicotico o meno. 

A sentire il resoconto della scatola nera, Lubitz ha mantenuto una incredibile freddezza fino allo schianto finale, nonostante le suppliche e le invettive del comandante dietro la porta della cabina chiusa, si sentiva perfino il suo respiro regolare, senza che tradisse particolare emozione. Proprio come se fosse inibito nelle emozioni, tipicamente a causa di assunzione di antidepressivi. Niente poteva distoglierlo dal suo lucido proposito, era talmente determinato nel suo gesto estremo che gli altri non esistevano più.
Una persona in vero stato psicotico sarebbe stata assai diversa, molto più caotica, difficilmente così lucida e determinata..

Quindi sto veramente male quando sento dire che un 'pazzo', cioè un malato di mente, uno psichiatrizzato etichettato con una diagnosi   terribile come depressione psicotica , mania, sindrome maniaco-depressiva , schizofrenia delirante e chi più ne ha più ne metta, può essere capace di certe azioni così crudeli e irresponsabili soltanto a causa della sua presunta 'malattia'. 

Nessuno in tv o sugli altri media oserà mettere in relazione comportamenti così violenti con l'uso di antidepressivi.
Gli sparatori seriali nelle scuole in america, fino alla mamma che annega insieme ai figli cosa hanno in comune oltre ad una diagnosi psichiatrica? 
La sola cosa che hanno in comune è quella di assumere o avere assunto psicofarmaci, in particolare antidepressivi. 

Credete che David Healy, Peter Breggin e altri che da anni sostengono questa micidiale correlazione (antidepressivi = comportamenti nocivi e imprevisti) siano nel torto? Allora basta farsi una domanda semplice semplice: 
Perché Queste cose non succedevano (almeno di tale gravità e senza motivazione di sorta) prima dell'avvento degli antidepressivi? 
Correlazione non significa sostenere che gli antidepressivi di per sé provocano necessariamente simili reazioni violente altrimenti saremmo tutti da tempo già estinti, se si considera il mercato che hanno avuto e continuano ad avere. Io credo che questi farmaci rendono possibile il compimento di atti che altrimenti sarebbero naturalmente inibiti in una personalità comunque già problematica. Persone che disprezzano i loro simili e in generale tutto il genere umano. 

Insomma, i parenti delle 149 vittime faranno bene a prendersela con la compagnia aerea e con il co-pilota suicida, ma farebbero bene a prendersela anche con chi produce e distribuisce a piene mani queste droghe così micidiali.  
E se consideriamo che ormai una persona adulta su 10  sta assumendo antidepressivi  direi che il genere umano è in  serio pericolo di estinzione.. quante altre persone dovranno morire prima che queste micidiali sostanze vengano messe al bando una volta per tutte? 

Per chi pensasse che questo sia una caso molto raro si legga qui.