Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

sabato 16 dicembre 2017

La famiglia Iatrogenica

    

La cultura farmaceutica induce un falso senso di benessere, così bene spinto dai media attraverso la pubblicità, in cui vediamo persone giovani e belle preoccupate dai piccoli acciacchi della vita quotidiana, per lo più dovuti ad uno stile di vita eccessivo e contro natura. 
In realtà la TV non ci dirà mai né  mai lo vedremo  scritto sui giornali e le riviste e neppure sarà mai sulla bocca dei nostri cari medici di famiglia: il termine Farmaco deriva dal greco Pharmakon che significa rimedio, medicina ma anche VELENO. 
Ogni farmaco è quindi una sostanza tossica per il nostro organismo, il quale infatti non ne può tollerare più di un certo quantitativo. Basti pensare ad esempio alla banale aspirina e quanto relativamente poca ne basterebbe per ucciderci.

Migliaia di tipi diversi di farmaci vengono ingoiati a tonnellate nell'era moderna per 'curare' ogni disturbo possibile e immaginabile; tutti o quasi hanno un effetto sintomatico, cioè tendono a ridurre o far scomparire un sintomo, ma quasi mai riescono ad intaccare e correggere  la vera causa del malessere. Sarebbe come avere il motore della macchina surriscaldato per una falla sul radiatore, e il meccanico anziché correggere la falla, cioè cambiare o riparare il radiatore lo riempisse soltanto di Coca-cola  ogni volta  che la macchina si deve muovere. La Coca-cola,  come saprete contiene acido solforico, un potente corrosivo per i metalli. Alla lunga il motore si rovinerebbe irrimediabilmente. 

Così a poco a poco il veleno agisce producendo gli inevitabili effetti indesiderati. Si perché qualunque farmaco purtroppo ha immancabilmente questa comune caratteristica: "può avere effetti indesiderati anche gravi" . Già mi immagino il fastidio che questa frase provoca nei  produttori e venditori di farmaci. Cavolo, ci deve essere per legge non possiamo farne a meno, il bugiardino però nessuno lo legge grazie al cielo. Ma tanto si sa, il beneficio di non avere mal di testa, di denti o la febbre proprio prima di fare qualcosa di divertente o importante vale bene il rischio da correre. Si, poco importa se alcuni più sfortunati, e si parla di migliaia di esseri umani, vengono danneggiati in modo grave a causa di questi effetti. Poco importa se per esempio il numero dei morti dell'aspirina supera quello di quelli morti per overdose di eroina. Sono cose che non dovrebbero preoccuparci, giusto? Già, finché non diventiamo noi le vittime designate va tutto bene. Come succedeva in un vecchio racconto di Dino Buzzati, la bomba atomica per fortuna era destinata solo a un  vicino di casa. 

Oggi assistiamo a pubblicità, oltre che ingannevoli anche assassine che di questi veleni ti consigliano addirittura la confezione formato famiglia da 36!
E' bene averne in casa in abbondanza, a parte quelli che si buttano via perché non si pagano, se ne usano solo una parte (e meno male) e poi scadono, in casa non devono mancare mai i farmaci cosiddetti da banco, per ogni evenienza. 

Il bimbo ha qualche linea di febbre?  Giù di Tachipirina. 
E' arrivato il ciclo nella donna giovane? Giù di Brufen, Oki, ecc qualunque cosa basta che passi più in fretta possibile. Mal di denti? Mal di schiena? Mal di testa? Tutti questi sintomi hanno le loro cause , principalmente dovute ad uno stile di vita innaturale o troppo stressante per l'organismo. Troppe sostanze non proprio salutari ingerite in modo assai disinvolto ogni giorno, a colazione,  pranzo  cena, negli spuntini ecc ecc, una continua esposizione a tossine ambientali, scarso esercizio fisico ecc.. 
Siamo quindi arrivati al punto che (ormai da anni) è perfettamente normale per un bambino di 10-12 anni avere già i denti cariati per l'eccessivo consumo di zuccheri nelle merendine  industriali e nelle bibite consumate a litri. Ma questo è solo un effetto palese, non si vedono gli effetti occulti che crescono e sbocciano in età adulta in patologie croniche come il diabete, l'ipertensione, l'asma ecc. quando va bene. 
Ma che importa? Tanto per ciascuna di queste patologie inguaribili esiste la relativa 'cura' a base di pillole, anche se c'è la seccatura di doverle prendere ogni santo giorno fino alla morte, anche se si entra nel panico quando la farmacia non ce l'ha pronte, anche quando ci si dimentica di prenderle con effetti non proprio piacevoli ecc.
Poi per colmo della sfiga arriva una malattia ben più seria, in grado di minacciare la vita stessa e si pensa subito al caso o la fatalità, nemmeno ci sfiora per l'anticamera del cervello l'idea che vi possa essere una relazione causale con gli insulti che abbiamo inflitto al nostro corpo per tutta la vita e che ora sia arrivata la resa dei conti. 

La famiglia 'Iatrogenica' dunque è quella che coltiva una sempre maggiore dipendenza da farmaci, che con molta probabilità deriva in parte dai farmaci stessi, unito allo stile di vita, che ricordiamolo giammai verrà messo in dubbio in primo luogo. 

Dopo attenta osservazione della mia stessa famiglia in cui sono capitato, sono arrivato  alla conclusione che la fonte di tutto questo sfacelo sia fondamentalmente l'ignoranza e la paura. L'ignoranza che viene coltivata da una eccessiva acriticità verso i messaggi veicolati da gente senza scrupoli che lucrano sulla pelle della gente. Dai medici stessi che raramente usano cautela nel prescrivere tali veleni, che raramente danno consigli sullo stile di vita, o se lo fanno non hanno alcun effetto. La paura della  sofferenza e del dolore, la ridotta capacità di sopportazione che tutti abbiamo acquisito. La paura della malattia che se 'non curata a dovere' arriva ad uccidere. 

Ora non mi si fraintenda: sono da benedire tutti i farmaci salvavita atti debellare un problema serio: un'infezione grave,  una malattia virale particolarmente aggressiva , un grave trauma  ecc.  Penso che sia ingiusto demonizzare la medicina tutta. Ma purtroppo gran parte risulta dannosa, tanto che la morte per Iatrogenia ( dovuta a effetti avversi dei farmaci) sta rapidamente diventando  la prima causa di morte della civile popolazione  occidentale , ora al terzo posto in classifica dopo il cancro e le malattie vascolari. 

Dalla classe medica poi ci si aspetterebbe un consumo di farmaci almeno pari a quello di tutti gli altri, dato che ne dispensano continuamente a piene mani, così per i farmacisti, gli oncologi, i pediatri, i cardiologi, eccetera. Invece statistiche alla mano si scopre che sono quelli più restii a prenderli, probabilmente proprio perché sanno cosa sono in realtà.  Mio padre, laureato in medicina ci pensava più volte prima di  somministrare un farmaco quando noi figli avevamo qualche problema di salute non grave. Lo faceva in rarissimi casi e solo se il problema non si risolveva da solo con l'adeguato riposo e la guarigione spontanea in capo a qualche giorno. Nella maggioranza delle  famiglie moderne invece questi rimedi chimici sono diventati così di routine che non fa alcuna differenza che si tratti di caramelle o medicinali. 
Mio padre purtroppo è venuto a mancare troppo presto e non l'ho visto invecchiare. Mia madre è invecchiata e come quasi tutte le persone anziane, con un carico di malattie croniche e farmaci annessi, ma stai sicuro che per ogni minimo problema che potresti manifestare la frase di rito è sempre la stessa:  "ma non hai preso nulla?".
Io ha fatto 'voto' di non prendere alcun farmaco, escluso emergenze, e sono med-free da oltre 10 anni. Come conseguenza di questo mio comportamento scellerato non ne avverto più il bisogno o la necessità. Se mi viene l'influenza passa da sola dopo un paio di giorni di riposo. Difficilmente ho mal di testa e altri disturbi minori. 
Se fosse per me, le farmacie potrebbero anche chiudere, anziché prosperare oggi come non mai, la mia spesa sanitaria mensile è pari a ZERO euro in confronto ai 200 di media (solo di farmaci non gratuiti) della famiglia iatrogenica.  

Quindi in conclusione, statemi lontano non seguite il mio esempio; solo gli animali allo stato libero e i pazzi come me non vogliono vedere medici né prendere medicinali.  

Pace e bene

Recuperamente

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