Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

venerdì 8 febbraio 2013

Luoghi comuni in psichiatria X


10 - Poiché i disturbi mentali nell'infanzia hanno un forte impatto nel futuro di queste persone, solo un trattamento precoce, mirato ed efficace potrà prevenire il rischio di un aumento dei malati mentali nel futuro.


Questo sembra ragionevole. In effetti, cogliere ad esempio un tumore al primo stadio di sviluppo quando è appena agli esordi offre migliori possibilità di guarigione rispetto a quando è già molto sviluppato.
Però in realtà cosa significa oggi 'trattamento precoce' nel caso delle malattie mentali? Significa indubbiamente usare farmaci tossici per lungo tempo su delicati organismi in fase di crescita. Inevitabilmente queste sostanze influiranno sullo sviluppo di questi bambini, adolescenti con esiti difficilmente prevedibili.

L'epidemia di bambini bipolari
Negli stati uniti c'è stata una fioritura di diagnosi pediatriche , a parte la nuova sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) sono cresciute in modo esponenziale anche le diagnosi di disturbo bipolare nei bambini. Si stima che il numero di bambini americani e adolescenti trattati per il disturbo bipolare sia aumentato di ben 40 volte dal 1994 al 2003.
Diagnosi che nel passato non esistevano affatto. Segno che vi è stato un marcato interesse dei fornitori di farmaci verso una delle fasce più deboli della popolazione: l'infanzia, l'adolescenza in concomitanza con il trattamento sempre più diffuso della vecchiaia anche semplicemente per rendere docili i vecchietti irrequieti senza necessariamente essere di fronte ad una vera e propria diagnosi psichiatrica.
Per esempio, si stima che in USA oltre 500.000 bambini in età scolare stanno attualmente assumendo antidepressivi. 
Il libro The Bipolar Child, pubblicato nel 2000 ha venduto 70.000 copie in sei mesi e ha fatto la differenza per una bambina, la cui mamma, dopo averlo letto, ha cambiato medico per correggere la diagnosi di sua figlia da ADHD alla “corretta” diagnosi di disordine bipolare, poiché secondo la madre la bambina era peggiorata con il trattamento per l’ADHD. Come risultato all’età di due anni è stata la bambina più giovane ad avere una diagnosi per disturbo bipolare in Texas.
Leggere queste cose mi rende veramente triste, tanto che potrei affermare che:
Rendere i bambini dipendenti dagli psicofarmaci è tanto criminale e inaccettabile quanto abusarne fisicamente.
Oggi le persone per bene sono molto sensibili verso la violenza sui bambini: sono pronte a denunciare senza indugio una maestra dell'asilo a cui è scappata una sberla, castrerebbero chimicamente il pedofilo che approfitta di un bambino, ecc. Anche se allo stesso tempo sono indifferenti alle migliaia di giovani vite perse ogni giorno per denutrizione e conflitti nel mondo, non si sognerebbero mai di prendersela col loro medico, con lo psichiatra che sta drogando i loro figli, a meno che non ci scappi il morto come purtroppo a volte accade.

Maria Bradshaw ha perso il suo unico figlio nel 2008, suicida mentre era in cura con antidepressivi SSRI. Co-fondatrice di CASPER (Azione Comunitaria in materia di istruzione Prevenzione Suicidio & Ricerca), ha ottenuto l'ammissione di responsabilità dall'azienda produttrice del farmaco.

Maria Scrive:

“In Nuova Zelanda abbiamo registrato un aumento del 140% nella prescrizione di antidepressivi per neonati e bambini di età compresa tra 0-4 anni in un periodo di 12 mesi, il periodo in cui l'unità di salute mentale infantile è diventata una delle caratteristiche dei nostri servizi di salute mentale.”

Quali sono le ragioni per cui vengono prescritti gli antidepressivi ai lattanti? Una di queste è perché il bambino piange troppo. Una volta i neonati piangevano per via di una ragione precisa, per esempio avevano le classiche coliche. Oggi invece a quanto pare ci sono bambini che piangono molto senza una ragione! Questo giustificherebbe l'uso di farmaci tossici su queste piccole vite innocenti.

Ecco alcuni pensieri, il primo di un operatore sanitario:
Quando ho iniziato a lavorare molti anni fa, terapisti, assistenti sociali e molti medici sapevano che i giovani hanno un modo di comportarsi, di sentire e di agire che non dovrebbe destare preoccupazioni, perché è una parte dell'essere giovani. Al giorno d'oggi invece sembra che tutto deve essere definito, diagnosticato ed etichettato, in un modo che ha conseguenze enormi, sia per le singole persone, che per la società e la nostra idea comune su ciò che significa essere umani.
Un medico, Dr.Michael Cornwall:
Quando il Prozac ha cominciato ad essere prescritto a bambini e ragazzi che vedevo in terapia, ho assistito diversi giovani che hanno avuto reazioni drammatiche sul controllo degli impulsi del farmaco.
Una paziente (Vanessa)::
In sostanza, gli effetti collaterali di un singolo farmaco (Prozac), prescrittomi a 16 anni per un livello adeguato di una situazione di tristezza ha aperto la strada per 15 anni di vita sui farmaci più pesanti. In ultima analisi, sono rimasta insensibile, malata, con problemi cognitivi e ancora più staccata da me stessa e gli altri rispetto a prima di entrare nel sistema di salute mentale.

Giù le mani dai bambini
Non voglio affermare qui che i problemi di alcuni bambini non esistono o sono da sottovalutare.
Rispetto alle generazioni precedenti, oggi i piccoli sono sottoposti a dosi crescenti di stress: le loro giornate sono frenetiche, piene di impegni. Le madri non hanno tempo di preparare cibi genuini e spesso i bambini mangiano roba ad alto tasso di industrializzazione , perciò contenente dosi spropositate di zuccheri raffinati e nocivi, coloranti, conservanti sintetici e particelle metalliche. L'obesità infantile poi, non è più una rarità. I bambini alle feste si comportano con i dolci come gli adulti con l'alcool. Ed in effetti il saccarosio ha un alto contenuto energetico che produce uno 'sballo' simile all'euforia prodotta dall'alcool.
Il problema dei bambini medicalizzati per ADHD ha assunto in USA proporzioni allarmanti, si stima che siano circa l'11%  6 milioni 400 mila (!!) i bambini con una diagnosi per ADHD e sottoposti a terapia con farmaci stimolati come il Ritalin, una sostanza che è stata introdotta nella tabella degli stupefacenti alla stregua della cocaina.
Che stranezza: uno stimolante che funge da calmante per i bambini irrequieti.. chissà perché non hanno cominciato subito con gli antipsicotici o gli ansiolitici. Forse perché ritenuti troppo pericolosi per un utilizzo pediatrico? Macchè, questi ultimi verranno ampiamente dispensati quando il Ritalin dopo qualche tempo avrà reso 'psicotici' i poveri pazienti, così come è successo alla piccola bambina 'bipolare' del Texas.