Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

venerdì 10 agosto 2018

Perché dovresti smettere : storia di JanCarol

Ecco un'altra storia di recupero. Questa volta non sarà la classica storia di malattia-diagnosi-apertura occhi-recovery ma ci concentreremo solo sulla parte del processo di dismissione dei farmaci. Infatti questo è un post che fa parte di un forum pubblico, molto frequentato, specializzato nello scalaggio e dismissione degli psicofarmaci, qui chiamati comunemente 'droghe'. 

Quello che risulta evidente fin dall'inizio è la necessità di avere una grande determinazione per farcela, supportata dall'esperienza di numerose altre persone che a loro volta ce l'hanno fatta. Come risulta altrettanto importante riuscire a svuotarsi la testa dei preconcetti inculcati dalla psichiatria, sul fatto di essere malati, cronici e con tutto quello che ne consegue. 

Anche in questa esperienza è interessante notare delle cose comuni alle altre esperienze di recupero, cose che se ignorate possono perfino decretare il fallimento con conseguente ritorno allo status di psichiatrizzati conformi e intossicati a vita. 

Abbiamo visto che dovremmo agire sia dal punto di vista biologico che dal punto di vista psicologico. Questo modo di fare indica che niente viene tralasciato o disatteso. E comunque, come si suol dire, nel dubbio meglio abbondare che deficere. Solo la psichiatria è così sicura del suo dogma biologico che non è capace di fornire altro che le sue soluzioni chimiche. 

Quindi riepilogando , vediamo quali sono gli aspetti prettamente biologici:

1- Alimentazione : 

Probabilmente la cosa più importante, in effetti ciò che mettiamo dentro dall'esterno è il carburante, la base chimica da cui si sviluppano tutte le molecole essenziali per un corretto funazionamento del corpo e del cervello. Inoltre, è stato dimostrato che i neurotrasmettitori si 'fabbricano' nell'apparato digerente. Strettamente collegato a questo aspetto vi è:

2 - Attenzione a derminate sostanze 

Questa è la trappola in cui cascano la maggioranze delle persone che intendono recuperare, e allo stesso tempo non possono rinunciare alle loro sostanze tanto care. E qui si va di solito a considerare le sostanze di abuso più comuni, tra le quali senz'altro ci sono le sostanze psicoattive, gli stupefacenti e l'alcool ma nache roba più 'innocente' come la caffeina e gli zuccheri, perfino glutine e latticini, poi ovviamente sono da includere tutti i farmaci da prescrizione. 

3 - Supplementi

In un corpo intossicato con un intestino che non funziona come dovrebbe, è molto probabile che non vi sia una corretta assimilazione dei nutrienti essenziali, intesi come vitamine e minerali. Quindi risulta spesso necessario integrare per sopperire a queste carenze. Jan Carol ha considerato di usare il magnesio e l'olio di pesce perché ha visto che ne trae giovamento e così sarà stato per molti altri che ha conosciuto, tuttavia questa è una ricerca personale e il fabbisogno di questi elementi dovrebbe essere individuale. La cosa interessante è che i micronutrienti non sono farmaci, e il loro uso e perfino sovradosaggio non produce danni. Pertanto è possibile sperimentare dei trattamenti con queste sostanze relativamente senza rischi. 

4 - Esercizio fisico, aria aperta e esposizione alla luce solare

Ultimo aspetto 'biologico' importante: esercizio fisico all'aria aperta, possibilmente nella natura in una zona non soggetta ad inquinamento dell'aria. L'esercizio moderato favorice l'ossigenzione e le endorfine benefiche purchè diventi una consuetudine. La quantità ottimale di esercizio può variare ma non meno di 20 minuti al giorno e 8 mila passi di camminata sarebbero un obbiettivo da mantenere. Infine l'esposizione alla luce solare, è importante anche per la produzione naturale della vitamina D. 

Passando ora agli aspetti psicologici: 

1 - Praticare una forma di meditazione

JanCarol ha scelto il Tai Chi e ha preferito non essere coinvolta in alcuna organizzazione di tipo religioso perchè ha avuto esperienze negative in passato. 

Anche se ciò mi trova completamente d'accordo non mi sento di sconsigliare ad alcuno di seguire anche con passione e senso di missione una qualsiasi forma di fede purchè sia compatibile con i valori etici universalmente riconosciuti. 

La mindfulness ad esempio è una forma di meditazione che nonostante provenga dal Buddismo non è considerata una religione. Così altre pratiche tendono a convergere tutte ad ottenere quel distacco necessario e sviluppare la nostra parte spirituale sopita. Occorre qui fare però attenzione perché per alcune 'patologie psichiatriche' un 'risveglio' spirituale può facilmente venire scambiato come un sintomo della malattia mentale che riemerge. 

2 - Rapporti umani 

Avere relazioni soddisfacenti non intendo solo a livello amoroso / sessuale anche se lo ritengo molto importante. Una misura contro l'isolamento che inevitabilmente si abbatte nelle persone psichiatrizzate (anche in tante altre che non lo sono). 

JanCarol ha conosciuto tante persone virtualmente nel suo forum e può darsi che dopo sia accaduto a lei come a me di arrivare a conoscere le persone anche fisicamente. Questa è una buona cosa ma anche le relazioni di amicizia sono impermanenti. Sta alla volontà individuale e alle possibilità logistiche riuiscire a mantenere vivi tali rapporti. Non sarebbe poi male che in caso di bisogno vi fosse una sorta di rete di protezione. 

3 - Desiderare di aiutare gli altri in situazioni simili

Un aspetto che non emerge direttamente dalla storia di JC ma che si può immaginare ad esempio da suo impegno nel trasmettere la sua esperienza agli altri e il sua partecipazione al forum. 
Con una diagnosi di questo tipo, e dai farmaci che questa donna prendeva, posso intuire che sia stata diagnosticata 'bipolare di tipo I' ovvero maniaco-depressa come me dunque soggetta a sbalzi di umore tali da passare dal delirio di onnipotenza alla depressione più nera. 
Una storia dove non manca un passato di abuso di sostanze, di eccessi e conseguenti incidenti di percorso anche importanti, tali da richiedere interventi chirurgici. 
Non è il mio caso , tuttavia ho conosciuto persone così e posso bene comprendere come siano diventati assidui difensori e strenui assuntori delle loro terapie farmacologiche. Benché siano anche loro stati convinti della necessità di assumere vita natural durante delle neurotossine, ne hanno combinate di così grosse che il solo pensiero di poter tornare maniacali e/o nella depressione terribile che segue è una cosa insopportabile , pertanto sono disposti a fare di tutto, anche sopportare il 'male minore' di intossicarsi inutilmente a vita. Dico inutilmente perché i farmaci non hanno di per sé il merito di 'tenera a bada' la bestia, anzi, sono proprio queste sostanze 'demoniache' a cronicizzare il problema. Ma tale è la convinzione dei bravi pazienti della necessità delle droghe psichiatriche che pensano bene anche a rigare dritto, ovvero smettere di desiderare emozioni forti, anche perché no, resi disinteressati al sale della vita dagli stessi farmaci che arrivano ad assumere così diligentemente. 

Quindi se un effetto 'terapeutico' ce l'hanno questo effetto dipende essenzialmente da una menomazione importante. Allo stesso modo in cui in passato si otteneva una docile remissione dei sintomi più importanti dopo avere praticato una bella leucotomia transorbitale, alias distruzione di pezzi di cervello con uno strumento che veniva introdotto nella cavità oculare.

Posso capire, dicevo, queste persone e la loro paura di tornare preda della terribile condizione di 'folli' ma a loro è stato detto che da soli non possono farcela, devono necessariamente rivolgersi agli 'esperti' e alle magiche pillole necessarissime , indispensabili, inoppugnabili, indiscutibili e tassativamente assunte a vita eterna amen.
Ma c'è una frase che la 'ragazza poster' scrive ad un certo punto: "Nessuno ti dice che puoi gestire il tuo stato d'animo. In effetti, nessuno ti dice che sei l' unica persona in grado di gestire il tuo stato d'animo!"
La mia storia così come questa storia e quella di tante altre persone con questo genere di problemi dimostra come sia possibile vincere la 'bestia' senza usare neurotossine a vita, senza bisogno di menomarsi emotivamente, fisicamente e intellettivamente. 


Il nocciolo della questione è decidere una volta per sempre di cambiare, di passare dello status di 'cattivo ragazzo' a 'bravo ragazzo'. Con 'cattivo ragazzo' non intendo semplicemente indicare una persona ribelle o non conforme o dedita all'abuso di droghe, ma essenzialmente una persona che non si comporta bene con sé stessa. Una persona viziata, viziosa a cui manca la capacità di auto regolarsi. Nonostante molti storceranno il naso, me compreso, temo che questa sia una caratteristica predominante in questo tipo di temperamenti, specialmente per quelle persone che non riescono ad uscire da questo giro di schiaffi. Parlo di quelli che arrivano alla diagnosi dopo anni e anni di cicli estremi, di montagne russe , di tutto di più senza soluzione di continuità. 

Probabilmente la ragazza di questa storia è stata una caso di questi. Tuttavia anche lei dopo anni di conformità e assoluta convinzione di essere gravemente malata dunque convinta e obbligata ad assumere neurotossine a vita ha cambiato idea. E' bastato informarsi meglio, una ricerca, un libro e qualcosa in lei è scattato dentro. Ma soprattutto ha visto gente che prima di lei ce l'ha fatta. 

Se penso alle persone che leggo nei vari gruppi di gente conforme su Facebook sono così inquadrati e cervello-lavati che se vedono una persona di questo tipo pensano come del resto pensano gli psichiatri che sono casi rari di diagnosi sbagliate o persone mai state malate o irriducibili malati infelici, problematici inconsapevoli di esserlo.

Sono talmente assuefatti al verbo psichiatrico che tendono a rimuovere ogni possibilità che possa esistere una via di uscita differente, fuori dalle grinfie della psichiatria. Tali individui suscitano in me sentimenti di estrema compassione mista a rabbia. Rabbia perché difficilmente potranno salvarsi dalla rovina. 





Storia di recupero di JanCarol


Inizierò con la parte di successo, prima di spiegare la storia.

Sono una classica storia di "Why You Should Taper" (perchè dovresti scalare ndt) per ragazze poster. Pensavo che non potevo uscire dalla droga psichiatrica, ero convinta di essere una "bipolare biologica" - ma usando la conservazione del 10% o meno del sistema di diminuzione di SA (forum Surviving Antidepressant ndt), Questa volta non ho avuto effetti da ritiro, ho potuto controllare i miei sintomi e lasciare spazio ai miei fattori di stress. Sono un esempio vivente del perché qualcuno dovrebbe dismettere e trattenere per poterne uscire. E non esiste una cosa troppo lenta.

Attribuisco il mio successo al cono di SA, e un certo numero di strategie di coping.

Ho avuto il supporto di uno psicologo, che era del tutto favorevole. Ho maltrattato il mio psichiatra per fare il cono "a modo mio" invece che a modo suo. In realtà mi aveva dato anche suggerimenti utili per i cambiamenti dello stile di vita. Ho avuto un agopunturista, un massaggiatore e in seguito ho aggiunto un medico ortomolecolare e un osteopata. L' ho detto a mio marito e a tutti i miei amici. Mi sono preparata per il mio cono.

Devo così tanto a coloro che hanno percorso questa strada davanti a me: AltoStrata, GiaK, Rhiannon, Petunia, BrassMonkey, MammaP, Bubble, Dalsaan, MeiMeiQuest, CymbaltaWithdrawal5600 e molti altri. E - per andare più lontano - Robert Whitaker per il suo eccellente libro, "Anatomy of an Epidemic", e Will Hall per la "Icarus Harm Reduction Guide to Coming off Psychiatric Drugs" per avermi mostrato che si poteva fare, e come. E per aiutarmi ad accettare che io possa essere diversa - ma questa diversità non è una condizione medica.

Mi sono incuriosita e ho letto tutto quello che potevo sul web; ho imparato molto. Ho imparato di più da SA e Beyondmeds.com. La maggior parte di ciò che ho scritto come moderatore non è originale - ma è qualcosa che ho imparato qui o nelle mie ricerche, che ho applicato alla mia vita e che ho trovato efficace.

Il mio psichiatra ha resistito al mio desiderio di diminuire, ma mi ha detto che mi avrebbe sostenuto se avessi messo alcune cose a posto. Abbiamo stabilito un contratto con il mio maritino, in modo che se fossi uscita dai binari, sarebbe stato in grado di ottenere un aiuto per me. Non mi assottigliava i farmaci se non mi impegnavo a fare passeggiate al sole per la terapia della luce e la stabilizzazione dell'umore. Mangio anche carne e pesce per la stabilizzazione dell'umore e la nutrizione del cervello. Ho iniziato una pratica di Tai Chi e ho trovato uno studio di yoga che mi supporta. I miei compagni di karate mi hanno sempre supportato, anche quando stavo troppo male per partecipare.
Nel frattempo, la mia psicologa andò a sentire una conferenza di Robert Whitaker e realizzò quanti dei casi che vedeva erano persone che soffrivano degli effetti degli psicofarmaci. Ha scritto lettere di progresso incandescenti al mio psichiatra, il quale non ha avuto altra scelta che dire "Ok, immagino che stia andando bene".

Insomma, ho impiegato un anno per eliminare una bassa dose di reboxetina (è il SNRI meno efficace al mondo, in realtà meno efficace del placebo) e altri 2,5 anni per togliere il litio. Poiché soffrivo di tossicità da litio (diabete insipido), ho alternato alcuni dei miei coni SNRI con il cono di litio. Ho diminuito del 10% al mese, o se durante il taglio a secco, dovevo diminuire del 15% (il mio cono maggiore), l'avrei tenuto un mese in più. Lo mantenevo un mese in più se avessi avuto problemi o fattori di stress: funerali, viaggi, malattie, cattive notizie, ecc. L'ho mantenuto 3 mesi dopo che lo SNRI era sparito prima di diminuire di nuovo il litio. 

Le mie candele erano relativamente prive di sintomi. La maggior parte dei miei sintomi derivavano dalla preoccupazione che io fossi davvero pazza - e c'erano stati dei picchi dell'umore finché non ho imparato a gestire il mio umore da sola. 

Questo è ciò che avrei dovuto sapere quando sono stata diagnosticata 20 anni fa. Nessuno ti dice che puoi gestire il tuo stato d'animo. In effetti, nessuno ti dice che sei l' unica persona in grado di gestire il tuo stato d'animo!

Ho ridotto notevolmente il glutine, in particolare il grano e il latte. Ho tagliato il caffè. Inizio la giornata con proteine (buone per le ghiandole surrenali) e finisco la giornata con i carboidrati. Faccio bagni di magnesio ogni volta che mi sento "croccante" e dopo ogni sessione di allenamento. Bevo frullati di cibi crudi 2 volte alla settimana. Prendo un certo numero di supplementi per gestire la mia salute senza farmaci. I più importanti: magnesio e olio di pesce. Per l'umore ed energia: NAC (N-Acetyl Cysteine) ndt. 

Non potevo ricominciare la meditazione, a causa degli abusi di setta nel mio passato, ma posso praticare il tai chi e lo yoga e amo la meditazione del respiro e della consapevolezza. Ho trovato un grande beneficio nella pratica sciamanica, perché non consiste nell'adorazione di alcuna divinità straniera o guru, e la mia esperienza interiore è la guida di ciò che sto imparando e di come sto crescendo.

Ho ripreso a fare pratiche creative, come la musica, il disegno, la pittura e la scrittura. Sono in corrispondenza con persone speciali qui su SA e in altri luoghi, così ho potuto imparare e crescere condividendo con gli altri. 

Sono stata ben supportata da tutte queste persone e queste pratiche e sento di avere una rete che mi proteggerà se mai dovessi di nuovo cadere.

A volte adesso mi manca una pratica. Potrei non far entrare tutto il sole, o potrei mangiare grano o latte. Ma ora sto abbastanza bene - sono abbastanza gagliarda - e ho abbastanza pratiche - sufficenti per cui se mancano uno o due blocchi Jenga non fanno cadere la torre (Jenga è un gioco da tavolo con blocchi di legno da sovrapporre ndt). Aiuta anche a non avere una torre troppo alta - la nostra società chiede troppo a noi, credo, a volte è inumana)

Quando torno, racconterò di più sulla mia storia: pazza, abusata, selvaggia, suicida, depressa, con inesorabile fatica, e di come ero convinta di essere "bipolare".

Ora, non ho diagnosi (conservo la classificazione medica in modo da poter rifiutare i farmaci - "No dottore, non puoi darmelo, sono bipolare!"), Il mio corpo è danneggiato da interventi chirurgici, abuso di sostanze, incidenti e dolore. Il mio principale effetto duraturo dei farmaci è la disfunzione metabolica e autonoma, ma anche questi sono aggravati dagli interventi chirurgici. Ho ancora un grave disturbo del sonno a ciclo ritardato (ma ce l'ho sempre avuto: è la mia caratteristica ), e un inesorabile acufene.

Ma la mia vita mentale ed emotiva è più sana di quanto non lo sia mai stata prima. Ho compassione per i miei simili umani in un modo che non avevo prima. Ho passione per quello che sto facendo e un senso di scopo nella vita. 

Sono spinta a creare, condividere, imparare, crescere. Adoro incontrare persone e ascoltarle e mi sento così incredibilmente fortunata. Sono più vecchia e più saggia che mai, e ho ancora molte cure da fare. Ma sono sveglia, viva e grata di esserlo. 

Fonte survivingantidepressant.org