Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

domenica 3 settembre 2017

Dissonanza cognitiva e stupidità

Io penso che gli psichiatri e le psichiatre che di fatto danneggiano i loro pazienti tramite la somministrazione, anche coatta dei loro amati veleni, lo fanno perché credono che in ultima analisi sia il male minore rispetto a lasciarli in balia della loro follia, così come ho scritto in un mio articolo precedente. Inoltre, gli è stato insegnato che non esiste altro tipo di 'trattamento' altrettanto valido.  Ne consegue che spesso si inizia con una prescrizione per una cosa da nulla (un po' di ansia , non si dorme bene, un po giù di corda ecc) e si continua con la cosiddetta cascata da prescrizione dove si aggiungono farmaci e diagnosi fino ad arrivare a disabilitare il paziente e rovinargli la vita, i sogni e le speranze. Tutto fatto in modo completamente legale e sopratutto per 'il bene del paziente' con la coscienza a posto e zero sensi di colpa. Eppure sono ben consapevoli del fatto che la maggioranza dei loro pazienti sta sempre peggio mese dopo mese, anno dopo anno, in attesa perenne del classico 'giusto mix di veleni'  come se fosse una magica pozione definitiva o un elisir miracoloso. Purtroppo niente è così aleatorio come giocare con la chimica del cervello in modo così 'settoriale' con una corrispondenza univoca farmaco-sintomo senza affatto considerare 'piccolezze' come effetti imprevisti da sinergia, da sospensione improvvisa (cambio terapia repentino) da sovradosaggio ecc. 
Il non accorgesi del danno inflitto si chiama dissonanza cognitiva. Ovvero anche se ci si può immaginare che le cose possono stare effettivamente così, cioè che si sta facendo del male ai pazienti piuttosto che del bene, questo fatto viene rimosso dalla coscienza. Allora Michael nell'articolo che segue parla di stupidità, valendosi della definizione classica del termine presa dal dizionario: un comportamento che dimostra una mancanza di buon senso o giudizio. 
Questo è il comportamento di persone anche intelligenti ma rese cieche da un sistema di credenze assai radicato e difficile da scalfire. Per questo ci sarà sempre  più bisogno di prove che l'attuale paradigma è fallimentare e che si può fare meglio senza farmaci e senza psichiatria. 


Gli Psichiatri danneggiano i loro pazienti per stupidità?


Di Michael Cornwall, PhD
25 giugno 2017

Gli psichiatri che credono al modello medico della cosiddetta malattia mentale e lo praticano a scapito dei loro pazienti stanno mostrando, a mio parere, una caratteristica che l'Oxford Dictionary descrive come “stupidità” - vale a dire: “un comportamento che dimostra una mancanza di buon senso o giudizio.”

A poco a poco sono arrivato a questa convinzione sulla maggior parte degli psichiatri perché ho lavorato a loro fianco ogni giorno per 28 anni nel sistema di salute mentale pubblica, qui nella Bay Area a S. Francisco. Probabilmente ho conosciuto professionalmente 40 o 50 psichiatri nel corso degli ultimi 40 anni. Molti di loro personalmente li considero miei amici. Sono tutti brillanti, medici affermati molto dediti a praticare la loro specialità della medicina a beneficio della salute dei loro pazienti, in quanto sono stati addestrati a fare come gli viene suggerito dall'APA e dal NIMH (agenzia del farmaco e sistema di salute mentale USA ndt).

Nessuno di loro soffre di una mancanza di intelligenza. Ma solo sei di loro tra quelli che ho conosciuto hanno praticato da una prospettiva che mostra  buon senso e giudizio, e questo perché non erano devoti al modello medico di malattia mentale. Quei sei medici, come Loren Mosher di Soteria House e il mio amico e mentore John Weir Perry di Diabasis, sono stati fautori di un approccio  non-patologizzante,  umanistico e centrato sul cuore per aiutare le persone in stati estremi e altre esperienze di sofferenza emotiva.

Ho già scritto su l'enorme mancanza di immaginazione della maggior parte degli psichiatri che è insita nella loro formulazione e lo zelo nella difesa del modello di malattia. Esploro tale mancanza di immaginazione nel mio articolo intitolato “ Se la follia non è quello che dice la psichiatria, allora che cos'è? ” Nella rivista ISPS psicosi. I vincoli stretti della teoria e della pratica basate modello di malattia creano un sistema chiuso di pensiero in cui esiste una sorta di conformità acritica - quello che manca è il permesso per una più ampia esplorazione immaginativa, così come lo era ad esempio la scintilla e la genesi per la potente opera di RD Laing. La ribellione eretica di Laing ha ampliato la portata della nostra comprensione. La sua immaginazione e la sua brutale onestà gli hanno permesso di vedere la foresta per gli alberi. Poteva vedere il quadro più ampio dei fattori sociali ed economici tossici della moderna società industriale che allontanano e traumatizzano tutti noi e le nostre famiglie.

La visione innovativa di Carl Jung (che disse: “Gli dei sono diventati malattie ... curiosi esemplari nella stanza di consultazione del medico.”) Mostra anche come una prospettiva più ampia può contribuire a incoraggiare l'esplorazione del nostro diritto di nascita come esseri umani. Noi non siamo automi, esseri difettosi che hanno bisogno di tecnici per gestirci e modulare una gamma arbitrariamente definita di esperienze emotive e di espressione, come gli psichiatri sembrano fare nella loro catena di montaggio,  dove in fretta vengono scanditi e regolati i dosaggi dei farmaci di quattro o cinque pazienti ogni ora. Al contrario, Jung, Perry e altri leader umanistici del transpersonale quali Maslow hanno visto che il nostro diritto di nascita  includeva l'aspetto spirituale, l'anima, psichica, l'archetipo, la dimensione mistica, le dimensioni sciamaniche e mitiche le quali hanno bisogno di essere onorate per essere delle manifestazioni sacre.

Su questo blog (madinamerica.com ndt) ho anche scritto un articolo sfidando l'arroganza degli psichiatri come Jung affermò. Si intitola: “ Alcuni psichiatri sono dipendenti dalla deferenza? ” Anche questo si concentra su quello che ho immaginato porta gli psichiatri a credere a quello che fanno e agiscono con il loro modo di fare nei confronti di coloro che cercano di servire. Il loro status elevato come medici autorizzati dà loro un potere enorme,  dominante nella gerarchia della salute mentale in cui si sentono di essere in cima alla catena alimentare. La maggior parte degli psichiatri con i quali ho lavorato a fianco si aspettano arrogantemente   deferenza dai loro pazienti e colleghi di lavoro. La prendono come impertinenza se le loro idee e la loro autorità vengono messi in dubbio o in discussione.

Anche se ho scritto qui fin dal 2012 contro l'egemonia della struttura di potere psichiatrico e il suo sistema di credenze di base, ho ancora voglia di tentare di demistificare ulteriormente l'aura di legittimità self-serving in cui la maggior parte degli psichiatri si avvolge per proteggersi. Ho voglia di farlo a causa del coro di angoscia da parte delle persone che vedo ogni settimana che sono stati feriti dalla psichiatria. Decine di persone nel corso di decenni mi hanno sostanzialmente fatto lo stesso tipo di domanda angosciante: “Come può una persona molto intelligente come il mio psichiatra, una persona con una laurea in medicina, che si è seduto vicino a me per anni, continuare a  mancare totalmente  quello che mi serve e persistere nel trattamento  come se fossi invisibile?”

Così oggi, con tutte quelle persone che soffrono nei miei pensieri e le  domande schiaccianti che bruciano dentro di me, ho deciso di scrivere questo articolo sulla stupidità intrinseca di aderire ciecamente alla teoria e alla pratica fallimentare della psichiatria.

Il fatto più eclatante e tragico che risulta da questa cieca fedeltà al modello fallimentare di malattia è il track record nel mondo reale di questo modello. Lì, la psichiatria si trova sola, tra tutte le altre specialità mediche con un tasso di mortalità dei pazienti psichiatrici di 25 anni prima di quanto sarebbe l'aspettativa di vita media. E questo tasso di mortalità osceno è per le cosiddette malattie - come ad esempio quella che erroneamente viene chiamata schizofrenia - che avrebbero invece zero rischio letale, fisico o biologico. Il modello di malattia della psichiatria è anche usato come giustificazione per i veri abusi dei diritti umani, quali il trattamento forzato, il trattamento dei bambini e degli adolescenti,  gli anziani vulnerabili, l' ECT (Elettroshock), la  psicochirurgia e altro ancora.

Quindi penso che sia giusto dire che molti psichiatri mostrano un enorme mancanza di buon senso e giudizio - che la mia definizione di stupidità che gli sto affibbiando è forse meritata.

Ho visto questa stupidità manifestarsi molto chiaramente quando uno psichiatra che è stato in presenza di persone in difficoltà emotiva innumerevoli volte, risponde in modo coerente con l'importo più parsimonioso possibile di empatia e compassione. A causa della loro ideologia nella quale sono stati indottrinati alla facoltà di medicina, poi rafforzata dall'appartenenza alla corporazione, la maggior parte degli psichiatri percepisce la persona sofferente seduta a pochi passi da loro attraverso l'apertura della patologia. E da quel punto di osservazione clinicamente indipendente, diagnosi-centrico, si mantengono emotivamente a distanza e colpiscono alla cieca con interventi medici che spesso danneggiano piuttosto che aiutare la persona in difficoltà. Essi proclamano anche che tale malattia rimane per tutta la vita, diagnosticando le persone con etichette in una cerimonia rituale del degrado dell'identità e dell'uccisione della speranza.

E' una testimonianza del potere del lavaggio del cervello che è stato fatto agli psichiatri  una tale credenza rigida, non scientifica e quasi religiosamente zelante della cosiddetta malattia mentale, segno distintivo di questi professionisti. Gli psichiatri sono saldamente aggrappati a un campo di forza collettiva di un sistema di credenze quasi fondamentalista che li acceca sui  danni che involontariamente infliggono e sulle violazioni dei diritti umani che commettono. NAMI, big pharma, la maggiore ricerca universitaria, un enorme finanziamento del programma federale e le leggi di trattamento forzato draconiane si combinano per rafforzare, promuovere e sostenere finanziariamente questo sistema di credenze. Dall'interno della cassa di risonanza cultuale della convenzione e l'ortodossia delle scuole mediche, rinforzate dal costante martellamento della APA e il NIMH, v'è un'enorme pressione esercitata sui 25.000 psichiatri negli Stati Uniti per non deviare dalla linea di partito del modello di malattia.

Gli psichiatri dissidenti molto coraggiosi che ho conosciuto personalmente, come Loren Mosher, Peter Breggin, Daniel Fisher e John Weir Perry hanno tutti pagato a caro prezzo la rottura con i loro colleghi psichiatri. Essi sono stati ostracizzati come traditori della classe, sono stati emarginati e derisi per i loro approcci umani per aiutare le persone.

Mi piace come il profeta sociale George Orwell senza mezzi termini mette in guardia sulla propensione umana ad abbracciare ciecamente la stupidità: “Vedere cosa si trova di fronte al proprio naso richiede una lotta costante. ” leggendo il saggio che Orwell pubblicò nel 1946  ho cominciato ad avere alcuni indizi sull'enigma del perché gli psichiatri possono comportarsi con una tale mancanza di buon senso e di giudizio, aggrapparsi ciecamente a un paradigma che sfida i fatti, non importa quanto intelligenti siano. Penso che il vecchio Orwell ha contribuito con qualcosa di più di ciò che ha rivelato attraverso la teoria della dissonanza cognitiva, che racconta di come possiamo ingannare noi stessi e creare narrazioni self-serving che alleviano il nostro disagio emotivo, anche se chiaramente non sono oggettivamente vere.

Orwell ha scritto, “Siamo tutti capaci di credere a cose che sappiamo essere false, e poi, quando siamo finalmente smentiti, sfacciatamente distorciamo i fatti in modo tale da dimostrare che avevamo ragione. Intellettualmente, è possibile portare avanti questo processo per un tempo indefinito: l'unico controllo di questo è che prima o poi una falsa credenza urti contro una realtà solida, di solito su un campo di battaglia “.

Vediamo questa dinamica anche nella storia iconica di Anderson “ I vestiti nuovi dell'imperatore ”, che è diventato un idioma classico sulle fallacie logiche - errori di ragionamento che invalidano l'argomento. In questa storia la vista ingenua ma onesta e chiara del bambino è stata in grado di vedere oltre la bufala alla quale gli altri credevano, e ben presto cominciarono a vedere tutti in questo modo:

“Ma lui non ha nulla addosso!” Tutta la città gridò alla fine.

L'Imperatore rabbrividì, perché sospettava che avessero ragione. Ma pensò: “Questa processione deve andare avanti.” Così camminò più orgoglioso che mai, con i suoi nobili a tenere alto un strascico che non c'era affatto.

A ormai 71 anni, soffermandomi su queste riflessioni, mi sembra che il flusso della storia ha spesso il modo di renderci ciechi su ciò che è venuto prima e ciò che può emergere dopo. Questo capitolo del nostro modo di capire e rispondere alla sofferenza emotiva degli altri è chiaramente dominato dal modello di malattia psichiatrica della cosiddetta malattia mentale. Ma io credo che un capitolo successivo si sta affacciando grazie al nostro vivace movimento mondiale di protesta, umano e di cuore che sta aprendo la strada in questo momento.

Ogni giorno un crescente coro di voci proclama la nuda verità sul modello di malattia della psichiatria. Non è una questione di chiederci se crollerà, ma piuttosto quando. La psichiatria si basa su un errore logico:   l'idea che la sofferenza emotiva deve essere causata da un malattia fisica. E per questo motivo non si può più sopportare.

Fonte: madinamerica.com

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