Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

mercoledì 13 settembre 2017

Chi crede agli psicofarmaci crede nelle favole


Salve, ho una brutta notizia da darvi: Babbo Natale e la Befana non esistono,  le favole sono invenzioni frutto della fantasia, vi hanno imbrogliato. Lo so che per voi era bello, piacevole, confortante credere alle favole e a Babbo Natale ma vi posso garantire che vi sbagliavate. Come dite? Che sono crudele a dirvi ciò? Che in fondo avevate qualche piccolissimo sospetto dentro di voi, ma non ci pensavate?  
Già.. secondo il vostro pensiero positivo, questo è il mondo migliore possibile non è vero? Non siamo mai stati nella storia così buoni e bravi.
Tutta la scienza medica, gli psicofarmaci, gli psichiatri  esistono  esclusivamente per il bene dei pazienti, le case farmaceutiche preferirebbero fallire piuttosto che vendere prodotti dannosi, gli psichiatri si taglierebbero una mano prima di disattendere il loro giuramento di 'primo non nuocere', giusto? 

Leggo spesso, non solo nei blog dedicati e nei gruppi pro-psichiatria della feroci critiche a chi osa andare contro corrente, a chi osa affermare ad esempio che gli psicofarmaci possono portare a commettere atti violenti, come omicidio e suicidio. 
Vediamo come potrebbe andare un possibile dialogo: 

"Ma via, ora prendere un antidepressivo ti espone a tali rischi? Io l'ho preso in un periodo in cui stavo male, sono stato subito bene quindi l'ho mollato e adesso sono anni che non prendo più nemmeno un'aspirina. E' così che dovrebbero funzionare i medicinali." 

Si , nelle favole però. Nella realtà cosa succede? Se per caso si viene diagnosticati con una delle malattie psichiatriche riconosciute, lo psicofarmaco sarà imposto con le buone o con le cattive vita natural durante. Tu che sei tra coloro che credono nelle favole della psichiatria non capisci una cosa talmente banale che la capirebbe perfino il mio cane: tutto quello che è scritto nel foglietto illustrativo o bugiardino non sono accadimenti altamente improbabili se il farmaco viene preso a vita, tutti i santi giorni, anno dopo anno. Anzi vi sarà una probabilità maggiore, in relazione al tempo di assunzione. Tale probabilità aumenterà con gli effetti sinergici dei cocktails, tanto amati dagli psichiatri i quali spesso e volentieri non stanno nemmeno a informarsi su eventuali incompatibilità tra le loro sostanze, tutte allegramente prescritte a piene mani con estrema disinvoltura. 

"Si dai però ora stai esagerando, non credo proprio che questi professionisti laureati a pieni voti, che si sono fatti un mazzo così, studiando per anni interi medicina, farmacologia, tossicologia, ecc ecc si permettono di assegnare un medicinale a caso, ascoltando  i sintomi per 5 minuti e consultando il loro manuale infallibile." 

Forse esistono tra questi, alcuni più prudenti ma non sono la norma. Purtroppo quello che succede normalmente è proprio un modo di lavorare standardizzato: ad ogni tipologia di sintomo specifico corrisponde un farmaco (falsamente) specifico. Hai mai passato del tempo in un reparto ospedaliero chiuso? O in una casa di cura? Vedrai gente con diagnosi differenti prendere tutti lo stesso farmaco, generalmente antipsicotici atipici  che vengono distribuiti come caramelle un po a tutti: maniacali, depressi, nevrotici, ossessivi, ecc ecc. sempre a dosaggi elevati e sempre affiancati ad altri farmaci come gli stabilizzatori dell'umore, (litio,  antiepilettici , acido valproico) e gli immancabili tranquillanti minori (benzodiazepine) tra i quali sicuramente i più gettonati sono le flebo di EN.
Sei mai entrato in un gruppo di 'pazienti' psichiatrici su Facebook o su un forum? Ci fosse qualcuno che non si lamenta. Tutti a lamentarsi, a dare la colpa di tutto alle proprie malattie ipotetiche. Ma guai a parlare male dei loro psichiatri e delle loro cure! Solo questi medici sanno cosa fare, sanno come curarti al meglio con i loro intrugli alchemici, nessuno deve osare criticare diagnosi e cure.     

"Si vede che questi pazienti hanno una malattia tale per cui devono assumere questi farmaci a vita, un po come succede col diabete, con l'asma o la pressione alta. D'altra parte sappiamo tutti che non esistono alternative in questi casi." 

La sola differenza tra te e questi pazienti è che questa gente non è stata altrettanto fortunata. La loro presunta malattia è iniziata più o meno come è successo a te: un pochino giù di corda, un periodo di forte stress per tutta una serie di  motivi, una piccola prescrizione di antidepressivo o ansiolitico. 
Non tutti hanno la stessa capacità di assimilare queste sostanze tossiche in modo indolore e senza conseguenze. Questi sono stati così sfortunati che le loro condizioni sono col tempo peggiorate (anche forse dopo un miglioramento iniziale) ed è infine subentrata la diagnosi che corrisponde ad una condanna a vita. Da quel momento la trappola si è chiusa intorno al malcapitato. 
Le alternative ci sono eccome! Anche se si volesse seguire la strada biochimica esiste il modo sano di riequilibrare i neurotrasmettitori. Ma i nostri professionisti sono succubi della loro supponenza e troppo pigri per cominciare solo a pensare di poter cambiare paradigma. E poi ci sono i protocolli standardizzati da seguire, ma scherziamo?

"Mah, ammettiamo anche che possa andare così ma sarà un caso su mille. Si può accettare che uno su mille non ce la fa se agli altri 999 guariscono."  

E' proprio qui che casca l'asino! 
Innanzitutto tu parli di 'guarigione'; tale terminologia non è ammessa  né contemplata in psichiatria, la malattia mentale si può solo tenere a bada con gli psicofarmaci.
Se si va a vedere gli studi fatti, tutte le revisioni dei test sugli antidepressivi, solo una piccola percentuale 'migliora' grazie probabilmente più all'effetto placebo che al farmaco, tutti gli altri vengono danneggiati, ovvero peggiorano a altri ancora  rimangono malati come prima. 
Una qualunque altra specialità medica che avesse un tale risultato sconfortante sarebbe subito messa al bando. Non capisci che la psichiatria è l'unica specialità medica che non vuole che i suoi  "pazienti"  stiano bene? Che è l'unica specialità in medicina, dove il loro "trattamento" crea un problema peggiore della "malattia" originale?
Prima del 1960 le altre specialità mediche ridevano della psichiatria e addirittura dichiaravano  che questi ciarlatani non erano veri e propri medici. Ora hanno paura di dire qualcosa a causa del potere immenso che la psichiatria ha ottenuto oggi. Come abbiamo potuto  entrare in questo pasticcio, in primo luogo? Come abbiamo potuto essere così ingenui?

Tu ora sei giovane, pieno di vita e di speranze. Pensi positivo ed è giusto così, sei ottimista, vedi sempre il bicchiere mezzo pieno, hai completa fiducia nella scienza e nella capacità innata della compassione dell'essere umano verso i suoi simili. 
Ti fidi del  tuo medico di famiglia quando ti prescrive un ansiolitico, un tranquillante o lo sciroppino di Risperidione per la nonna agitata che non dorme. 
Sai perfettamente chi sono i 'cattivi' e perché lo sono diventati, (in fondo sono malati anche loro) ma non fanno sicuramente parte della classe medica né dei dirigenti delle compagnie farmaceutiche, nemmeno chi pianifica azioni di marketing e falsifica test e  analisi di laboratorio per ottenere l'approvazione delle loro sostanze tossiche.
I cattivi uccidono decine di persone senza un motivo, ma vengono a loro volta uccisi o messi in galera per il resto dei loro giorni come in effetti si meritano. Questi qui invece, con i loro veleni spacciati per cure  uccidono milioni di persone e non si fanno un solo giorno di carcere.
Ora tu sei convinto che il mondo della psichiatria non sia diverso dal resto della medicina, che un farmaco svolge la sua funzione al bisogno e successivamente viene meno. Che tuttavia per le malattie croniche ci sia bisogno di farmaci per sempre fino all fine. Che una cura deve essere somministrata anche contro la volontà del paziente, naturalmente solo per il suo bene.
Ma aspetta, io non ho fretta, lascia passare un po' d'acqua sotto i ponti e risentiamoci più in la nel futuro. Buona fortuna!

Molto tempo dopo... 

"Ho appurato che Babbo Natale non esiste, che il mondo reale non è l'immagine utopica che avevo in mente quando ero giovane.  Il mondo è assolutamente ingiusto, dove il posto, la famiglia di nascita determina il tuo futuro, ecc ... Ma niente, assolutamente niente, ti prepara a vedere tolta la tua libertà senza aver commesso alcun reato attraverso un processo "legale", avviato da persone di cui credevi di fidarti e di essere stigmatizzato per il resto della tua vita. Niente ti prepara a vedere i tuoi aguzzini "lodati" sulla TV nazionale per aver rovinato la tua vita "per il tuo bene". A tal proposito, siamo su un terreno molto peggiore rispetto alle vittime di stupro. Almeno le  vittime di stupro hanno i loro stupratori svergognati in pubblico. Abbiamo bisogno di imparare a vivere in una società che glorifica i nostri carnefici? Non ho altro che disprezzo per la psichiatria ed i suoi praticanti."

Ma le favole hanno sempre un lieto fine. Ecco io vorrei tanto che tra non molto si scrivesse una storia vera che comincia così: "C'era una volta la psichiatria e gli psicofarmaci.. è difficile spiegare cosa fossero e a che servissero.."

Buona vita

Recuperamente

1 commento:

  1. Prima di scrivere almeno cerca di argomentare le tue affermazioni con studi più approfonditi e non con sole supposizioni. Leggendoti sembri il classico amante del complotto che generalizza le sue disgrazie passate a chi sta vivendo ben altre esperienze.

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