Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

mercoledì 23 novembre 2016

Antidepressivi: il tuo peggiore nemico

Anni fa, quando frequentavo i gruppi di discussione on line su temi psichiatrici, si parlava naturalmente anche di cure tra persone accomunate dalla stessa diagnosi. 
Ricordo che anche allora ero abbastanza convinto della dannosità degli psicofarmaci;  senza avere ancora approfondito al riguardo, sentivo d'istinto che non potevano alla lunga fare del bene. 
Puntualmente ogni volta che parlavo male degli antidepressivi venivo duramente rimproverato dagli altri membri del gruppo, accusandomi di voler favorire i suicidi che sarebbero avvenuti allorquando la malattia non trattata sarebbe drammaticamente esplosa quando qualche persona particolarmente fragile seguendo i miei 'consigli' sconsiderati avesse  smesso di prendere i suoi farmaci.
Allora non sapevo ancora che in effetti il suicidio è contemplato tra gli effetti indesiderati degli antidepressivi, un bel paradosso, per farmaci che dovrebbero impedire alle persone depresse di togliersi di mezzo.  Ma c'è ancora di più, come dire, al marcio non vi è mai fine, adesso si comincia a scoprire altri effetti di questi 'innocui' farmaci prescritti con leggerezza a chiunque li voglia, anche senza averne effettivo bisogno sempre ammesso che vi sia un caso specifico in cui sono veramente utili. 
Finché si è in pericolo per sé stessi è sempre una cosa grave ma limitata alla sfera intima personale. Ma se il pericolo riguarda le altre persone ignare, allora siamo veramente alla frutta. Ma scusate, non era caratteristica della malattia mentale psicotica diventare  un pericolo per gli altri? 
Benissimo, allora il cerchio si chiude, si è  trovato anche l'alibi perfetto, non è mai colpa degli psicofarmaci, ma della malattia mentale, figuriamoci. Guai a sostenere il contrario!  



Che c'è di male nel prendere un antidepressivo?
Di Kelly Brogan, MD, ABIHM
6 novembre 2016

Sappiamo che tutti i farmaci hanno effetti collaterali. Questa è solo una parte del gioco, giusto? Ma è davvero possibile che un antidepressivo può rendere una persona sana di mente in grado di agire come un criminale a sangue freddo?

Ho immaginato cosa il mio pubblico si sarebbe chiesto quanto sono arrivata al King College di Londra in una giornata insolitamente fredda. Ero lì a condividere  quello che ho imparato  sui farmaci che ho così diligentemente e fedelmente prescritto durante la prima parte della mia carriera, e anche per condividere il profondo potenziale per la guarigione dalla depressione in modo semplice,  sicuro, secondo la  più recente scienza.

Il giorno prima del mio volo, avevo ricevuto una email da un uomo che avevo scelto di invitare sul palco con me quel giorno. Il suo nome è David  e questo è ciò che mi scrisse:

"Ho ucciso mio figlio Ian di 11 anni il 31 luglio 2004, mentre ero in uno stato di psicosi indotta dal Paxil. Venni accusato di omicidio di primo grado. Nel settembre del 2005 Mi giudicarono "non penalmente responsabile a causa di un disturbo mentale"  e preso in carico  dal sistema psichiatrico forense (in Ontario, Canada) fino a dicembre 2009. Da Settembre 2010 ho dismesso  tutti i farmaci da prescrizione. Prima della nostra tragedia familiare, ero un consulente di sport fisicamente attivo con nessuna storia di violenza o malattia mentale ".

Quel giorno ho chiesto a un pubblico di medici e pazienti, come è possibile che un cittadino normale, a cui viene prescritto un farmaco apparentemente sicuro per lo stress correlato al lavoro, va a commettere un atto atroce di violenza contro il suo amato figlio.

Questo evento dovrebbe essere raro, giusto? Totalmente anomalo, vero?

Sbagliato.

E 'diventata mia opinione che la roulette russa che si gioca con ogni nuova prescrizione di farmaci psicotropi viola il principio più primordiale di un medico - primo non nuocere - e lo fa in assenza di qualsiasi cosa possa assomigliare a un consenso informato.

La violenza come effetto collaterale?

Per fortuna, abbiamo più possibilità di svegliarsi a una verità più grande. Sta diventando più facile che mai. Con le piattaforme di base come madinamerica.com, le informazioni sono là disponibili, quando si è pronti a guardare al di là dei main stream dei media  ciò che le vere vittime stanno sostenendo.

La verità sugli antidepressivi e la violenza è anche nella letteratura di più recente pubblicazione, tra cui  una revisione critica, fresca di stampa, da Carvalho et al, dove gli autori si tuffano nella ricerca sulla presunta sicurezza di SSRI e SNRI (due classi di farmaci antidepressivi ndt). In questo documento, presentano un serraglio di orrori basati sull'evidenza di modi in cui un semplice antidepressivo può far deragliare la vostra vita. Lasciando i pazienti con nuove diagnosi mediche, gli antidepressivi prescritti spesso per le transizioni difficili della vita come i divorzi e le morti, possono portare a rischi documentati che il medico non può assolutamente raccontarvi perché se lo sapessero, metterebbero via immediatamente il loro ricettario.

Facciamo un giro. Ordinatamente riassunti qui, gli effetti negativi degli antidepressivi possono suonare come quella voce monotona negli spot televisivi che siamo abituati a quanto ci è stato detto: "gli effetti collaterali sono rari, e comunque compensati dai benefici."

Ma se i  benefici sono incredibilmente limitati, allora diamo uno sguardo più da vicino a questi effetti collaterali ...

I rischi che mi hanno fatto smettere di pescriverli

 Essendo sempre rappresentati come sicuri ed efficaci per i miei pazienti, ho messo giù il mio ricettario dopo aver appreso 3 fatti sui farmaci psichiatrici:

1 - Danno risultati peggiori a lungo termine 
2 - Sono debilitanti e assuefanti 
3 - Sono causa di violenza imprevedibile

Queste intuizioni erano apparentemente solo la punta di un iceberg. Dopo diversi anni tra le storie di orrore di esperienze dei pazienti e nuovi rapporti con attivisti di base, io sono arrivata a chiedermi: Cosa diavolo  sono  queste medicine? Come possono delle molecole di composizione chimica essere in grado di deragliare, distorcendo, e sopprimendo l'esperienza umana fino a questo punto?

Con più incognite che certezze, a questo punto, la segnalazione  di danni è in crescita e l'allineamento dei pazienti con questo modello di assistenza, sta diminuendo.

Ho preso alcune frasi scelte  per  un'ulteriore chiarimento qui avanti, ma basta dire che molti di questi effetti collaterali danno  problemi talmente gravi se non tragedie  che rendono le prestazioni a livello di placebo di questi farmaci totalmente inaccettabili.

Disturbi intestinali :

"Alcuni degli effetti indesiderati più frequentemente riportati associati con l'uso di SSRI e inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI) comprendono nausea, diarrea, dispepsia, emorragia gastrointestinale e dolori addominali."

Tossicità epatica:

"Due principali meccanismi possono essere coinvolti nella tossicità epatica degli antidepressivi: 
Una tossicità epatica indotta, cioè una componente metabolica e/o un percorso immuno-allergico. Una sindrome da ipersensibilità con febbre ed eruzioni cutanee come manifestazioni cliniche, nonché con autoanticorpi,  eosinofilia, e un periodo di latenza breve (1-6 settimane)  che porta a un meccanismo fisiopatologico prevalentemente immunoallergico, considerando che la mancanza di sindrome da ipersensibilità e un periodo di latenza più lungo ( vale a dire 1 mese a 1 anno) punta a un meccanismo metabolico idiosincratico. "

Aumento di peso:

"Nonostante la complessità dello scenario clinico, prove convincenti indicano che l'uso della maggior parte degli  antidepressivi può aumentare il peso in una percentuale significativa di pazienti".

Problemi di cuore:

"SSRI e SNRI possono promuovere un decremento nella variabilità della frequenza cardiaca (HRV). Anche se l'impatto degli effetti antidepressivi sulla HRV rimane da stabilire, i dati indicano che una HRV inferiore è un predittore significativo di eventi cardiovascolari ".

Problemi urinari:

"Gli SSRI possono causare ritenzione urinaria agendo sulle vie centrali della minzione. La Serotonina può aumentare l'efflusso simpatico centrale che porta allo stoccaggio urinario, e allo stesso tempo inibisce il flusso parasimpatico, che colpisce lo svuotamento. "


Disfunzione sessuale:

"... Un corpus significativo di dati mostra che gli antidepressivi possono influenzare in modo differenziato la funzione sessuale in molteplici aspetti, con conseguente riduzione della libido, disfunzione dell'eccitazione (erezione nei maschi e lubrificazione vaginale nelle femmine) e disfunzioni orgasmiche".

Squilibrio ormanale ADH e bassa concentrazione di sodio:

"I meccanismi di iponatriemia SSRI indotta rimangono non completamente chiariti, ma questi agenti possono agire o aumentando il rilascio di ormone antidiuretico (ADH) o aumentando la sensibilità di ADH risultante in un quadro clinico simile alla sindrome da inappropriata secrezione di ADH."

Indebolimento delle Ossa (osteoporosi)

"L'uso di SSRI è stato associato con una riduzione della densità minerale ossea (BMD) e un consistente elevato rischio di fratture."

Sanguinamento:

"Tutti gli antidepressivi serotoninergici sono stati associati ad un aumentato rischio di sanguinamento. Il meccanismo probabilmente responsabile per queste reazioni avverse è una riduzione della ricaptazione della serotonina dalle piastrine, sebbene altri meccanismi sono stati implicati ".

Sistema nervoso :

"Tutti i tipi di EPS [sintomi extrapiramidali] sono stati osservati in pazienti che assumono antidepressivi, ma L'acatisia (irrequietezza grave ndt) sembra essere la presentazione più comune seguita da reazioni distoniche,  movimenti parkinsoniani e discinesia tardiva ... il mal di testa era uno degli effetti collaterali più comuni  associato con l'uso di antidepressivi in un'ampia coorte retrospettiva di adolescenti e adulti ".

Sudorazione:

"La maggior parte degli studi indicano che circa il 10% dei pazienti trattati con SSRI possono sviluppare sudorazione eccessiva, anche se l'incidenza può essere maggiore per la paroxetina."

Disturbi del sonno:

"Gli SSRI e la venlafaxina sono associati con un aumento della latenza del sonno REM e una riduzione del tempo totale trascorso nella fase REM durante il sonno."
(questo sembra una sciocchezza ma ha ripercussioni enormi sugli individui molto sensibili alla privazione del sonno come me ndt)

Cambiamenti di umore:

"Molti pazienti che assumono SSRI hanno segnalato una sorta di ottundimento emotivo. Spesso descrivono le loro emozioni come 'smorzate' o 'attenuate', mentre alcuni pazienti riferiscono  una sensazione come vivere in ua sorta di  'limbo' senza più 'preoccuparsi' dei problemi che prima erano significativi ... Inoltre, i pazienti che assumono antidepressivi possono sperimentare ansia, agitazione, attacchi di panico, insonnia, irritabilità, ostilità, aggressività e impulsività nei primi 3 mesi di trattamento. Questa eventualità è chiamata sindrome da attivazione"

Suicidalità:

"L'incidenza del suicidio e del tentato suicidio è stato un esito avverso frequentemente sottostimato dagli studi sugli  antidepressivi."

Tossicità da Overdosaggio:

"I pazienti con diagnosi di depressione maggiore (MDD) sono ad aumentato rischio di suicidio e l'overdose di farmaci prescritti è un metodo comune utilizzato per tentare il suicidio."

Sindrome da astinenza:

"Questi sintomi includono sintomi simil-influenzali, tremori, tachicardia, sensazione di scossa elettrica, parestesia (disturbo della sensibilità, in particolare degli arti con formicolii, prurito, itorpidimento), mialgia (dorlori muscolari), tinnito (acufeni; rumore acuto fastidioso nelle orecchie), nevralgie, atassia (perdita progressiva della coordinazione muscolare) , vertigini, disfunzioni sessuali, disturbi del sonno, sogni vividi, nausea vomito, diarrea, peggioramento dell'ansia e instabilità dell'umore. "

Malattie degli occhi:

"Un sottogruppo di pazienti che assumono SSRI segnala disturbi visivi aspecifici ... gli SSRI possono aumentare la pressione intraoculare e portare alla nascita di glaucoma ad angolo chiuso ... Uno studio ha trovato  una maggiore probabilità di cataratta dopo l'esposizione agli antidepressivi di nuova generazione."

Squilibrio ormonale:

"Aumenti duraturi dei livelli di prolattina periferici sono occasionalmente osservati nei pazienti che usano gli antidepressivi, inclusi gli SSRI; l'iperprolattinemia può avere conseguenze deleterie per la salute  (ad esempio, una riduzione della densità minerale ossea  e ipogonadismo .[insufficente produzione di ormoni sessuali ndt]). "

Gravidanza / rischio allattamento al seno:

"La maggior parte dei dati che descrivono la presenza di difetti alla nascita associati all'uso di SSRI sono stati ottenuti sulla base di studi osservazionali e registri aziendali. Pertanto, il significato clinico di questi dati è discutibile. " 

Rischio di cancro:

"Gli studi preclinici hanno scoperto che gli antidepressivi possono aumentare la crescita di fibrosarcomi e melanomi, e possono anche promuovere la carcinogenesi mammaria."


Accidenti! Ora si che è deprimente. Perché non sappiamo nulla di tutto questo? Perché il medico non lo dice. Recentemente ho sentito  di un paziente a cui è stato prescritto un antidepressivo in simultanea con un antibiotico "solo nel caso in cui l'antibiotico potesse causare la depressione o cambiamenti di umore". Siamo addestrati a trattare questi farmaci come "perché no?", la verità è che, come gli autori affermano:

"... La storia della tossicologia ci ricorda vividamente il ritardo che spesso si verifica tra la prima approvazione di un farmaco per l'uso negli esseri umani e il riconoscimento di alcuni eventi avversi. "

Considerando tutti questi rischi, gli antiderpessivi risultano  tanto più inutili  rispetto ai risultati robusti della medicina basata sullo stile di vita, gli interventi multimodali a più livelli che sono a basso costo, immediatamente disponibili. Come concludono gli autori:

"I risultati di questa revisione suggeriscono che il trattamento a lungo termine con questi farmaci di nuova generazione dovrebbe essere evitato se sono disponibili trattamenti alternativi ".

Mi trova pefettametne d'accordo e inoltre vorrei affermare che questi trattamenti "alternativi" sono infatti disponibili. Questi trattamenti offrono non solo la risoluzione dei sintomi e l'eliminazione o la prevenzione del bisogno di farmaci, ma una nuova esperienza di sé. Non si tratta di ottenere un "ritorno alla normalità", si tratta di integrazione, evoluzione, e vitalità. Ho lavorato per diversi anni per rendere l'auto-guarigione a disposizione di tutti e riconsiderare la possibilità di venire fuori dagli antidepressivi  per meno del prezzo di una visita medica.  Provare per credere!

Fonte: madinamerica.com

Nessun commento:

Posta un commento