Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

giovedì 3 aprile 2014

Domande agli psichiatri

Ecco una carrellata di domande che vorrei fossero poste agli psichiatri da ogni loro 'cliente'.  Ad alcune di queste domande ho provato a darmi una risposta ma altre non ne hanno oppure sono troppo imbarazzanti. Chi avesse in mente altre domande da porre, può aggiungerle come commento a questo articolo ed io avrò cura di inserirle. Chissà infine se qualche esperto della salute mentale si degnerà di rispondere o confutare alcune di queste affermazioni che lungi dall'essere esclusivamente farina del mio sacco provengono da persone molto competenti e con una lunga esperienza alle spalle. 



Psicofarmaci

Perché tra gli effetti secondari degli psicofarmaci ci sono proprio  i sintomi delle malattie che tentano di correggere?

Perché la dismissione improvvisa di psicofarmaci porta quasi sempre a una crisi?

Perché così tanti problemi di dismissione non sono riconosciuti e sono invece considerati e trattati come "malattia di base"?

Perché non viene data corretta informazione sugli effetti iatrogeni, e non vi è alcuna competenza né disponibilità dei medici rispetto alla corretta dismissione di queste sostanze?

Perché secondo gli psichiatri non ci sono problemi ad interrompere un trattamento con antidepressivi mentre in rete esistono forum tematici dove migliaia di persone raccontano una storia completamente opposta e parlano di enormi difficoltà e problemi dovuti alla loro dismissione?

Perché molti psichiatri amano fare l'esempio del diabete per giustificare l'assunzione cronica di psicofarmaci,quando è evidente che non vi sono  test biologici come nel diabete per le malattie mentali, nè esistono evidenze che gli psicofarmaci siano indispensabili al pari dell'insulina?

Perché la maggior parte degli  psichiatri continuano a prescrivere psicofarmaci in abbondanza e in polifarmacia mentre molte revisioni di studi ci dicono che a lungo e medio termine sono dannosi e meno efficaci del placebo?

Perché nonostante l'uso massiccio di antidepressivi (1 su 5 persone in USA li assumono) i suicidi non sono affatto diminuiti? 

Perché alcuni psichiatri amano prescrivere neurotossine come i tranquillanti maggiori, sostenendo perfino che l'uso continuativo di tali veleni sia neuro protettivo a fronte di una terribile malattia neuro-degenerativa chiamata schizofrenia?

Perché gli psichiatri sono convinti così come lo è l'opinione pubblica che gli effetti indesiderati dei neurolettici (discinesia tardiva, sindrome maligna, degenerazione fisica e mentale) siano invece le  conseguenze di una terribile malattia cronica e degenerativa chiamata schizofrenia?

Perché la stragrande maggioranza dei medici danneggiano ulteriormente  i loro pazienti, dicendogli che i sintomi di astinenza significano che sono ancora malati e hanno ancora bisogno di psicofarmaci?

Se un alcolista sta peggio quando non beve più alcool,  questo significa che gli mancava l'alcool nel cervello quando ha iniziato a bere? 

Il fatto che l'alcool sia efficace contro la timidezza significa necessariamente che quest'ultima è una malattia e che l'alcool sia una medicina appropriata?

Siete d'accordo che una medicina ci dovrebbe aiutare a stare meglio, e non provocare malfunzionamenti o danni al nostro sistema nervoso centrale?

Perché da quando sono stati introdotti gli psicofarmaci il tasso di disabilità per malattie mentali è aumentato di 10 volte? 


Trattamenti

Perché le malattie mentali sono in aumento nonostante le cure? Tante malattie che una volta imperversavano sono state debellate dalla medicina; perché non è accaduto la stessa cosa con le malattie mentali?

Perché un'aspettativa di vita mediamente inferiore di 20-25 anni per chi assume cronicamente farmaci psichiatrici e almeno 150 mila morti all'anno nel mondo per cause riconducibili alle cure  mediche, terza causa di morte dopo cancro e problemi cardiovascolari, dovrebbe considerarsi un successo della medicina moderna? Successo per i miliardi che le farmaceutiche raccolgono?

Perché gli psichiatri sono generalmente all'oscuro rispetto ai  metodi non farmacologici di successo per il trattamento dei problemi mentali quali ad esempio Soteria, Dialogo aperto finlandese, Medicina Ortomolecolare, tanto per citarne alcuni?

Perché nei paesi più sviluppati dove sono disponibili i trattamenti farmacologici più innovativi e maggiori risorse finanziarie per la salute mentale vi sono i peggiori pazienti? Perché nei paesi del terzo mondo, dove l'uso di farmaci è più limitato  vi è un tasso di recupero maggiore?

Per quale motivo negli stati uniti, in meno di 10 anni (1994 -2003) il numero dei bambini bipolari è cresciuto di circa 40 volte?

Perché i paesi con i migliori servizi psichiatrici sperimentano tassi di suicidio più elevati?

Perché si dovrebbe continuare un trattamento che non migliora , anzi peggiora le condizioni del destinatario? Eppure questo è ciò che si vede fare più di frequente.

Quali sono le prove a sostegno del modello di recupero in voga, ovvero  che le persone con una malattia mentale dovranno arrendersi alla propria disabilità per mezzo di un processo continuo di accettazione e di adattamento, e la riformulazione delle loro aspirazioni di vita?


Accuratezza delle diagnosi psichiatriche

Perché al giorno d'oggi l'etichetta diagnostica "disturbo bipolare" o "malattia maniaco-depressiva" sta aumentando la sua popolarità per la stessa costellazione di sintomi che sono stati utilizzati in passato per raccogliere l'etichetta di "Schizofrenia"?

Perché molti pazienti si sono sentiti assegnare diagnosi diverse consultando differenti psichiatri? 

Perché spesso si usa giustificare il fallimento di una terapia farmacologica dicendo che la diagnosi era sbagliata mentre vediamo al contempo trattamenti identici a fronte di diagnosi completamente diverse?

Perché si arriva all'assurdo di fare diagnosi secondo la risposta individuale ai farmaci, dando così l'illusione che tali sostanze siano specifiche e mirate secondo la patologia quando non è vero?
Per esempio supponiamo che una persona abbia problemi di sonno. Se gli viene dato un farmaco per trattare il disturbo bipolare e questa persona riesce a dormire, ciò significa che l'individuo ha il disturbo bipolare?


Perché non si vuole ammettere che: 

1 - qualsiasi persona "normale", dato il giusto insieme di circostanze, può  sperimentare il disagio cognitivo ed emotivo estremo come una parte normale della gamma umana di risposte agli stimoli interni ed esterni traumatici.

2 - Le persone possono e recuperano pienamente anche dal disagio cognitivo ed emotivo più estremo

3 - Le esperienze umane di stati estremi detengono senso e saggezza per essere comprese dalla persona che le vive.

4 - Le persone che avvertono estrema angoscia cognitiva ed emotiva non dovrebbero perdere nessuno dei loro diritti come esseri umani, compreso il diritto di prendere decisioni per se stessi, il diritto al consenso pieno e informato in ogni aspetto della fornitura di servizi di salute mentale.

5 - Il paternalismo e la patologizzazione sono i nemici della guarigione e della collaborazione relazionale.

6 - Il paradigma "malattia mentale" interferisce con le nostre risorse naturali e innate in movimento verso la guarigione e la crescita.


E per finire, lo sapevate che:

Lo stigma aumenta se la gente pensa di avere una malattia mentale causata da uno squilibrio biochimico al contrario di una malattia mentale derivante da eventi comprensibili nella vita di una persona.

Le sindromi depressive dopo la remissione della psicosi e sotto trattamento con farmaci psichiatrici, non sono rare, anzi avvengono in circa i due terzi dei pazienti, talvolta anche più  frequentemente, specialmente se sono usate iniezioni depot. Senza trattamento con farmaci psichiatrici, dopo la riduzione completa, le sindromi depressive si rinvengono solo in casi eccezionali. 

Gli antidepressivi SSRI inibiscono il desiderio sessuale anche una volta dismessi.

L'uso a lungo termine di antipsicotici aumenta la probabilità di sviluppo di una condizione psicotica cronica e riduce in modo significativo la probabilità di recupero, oltre a svolgere l'elevata probabilità di causare altri danni gravi fisici, cognitivi ed emotivi.

Le disfunzioni cerebrali generalizzate prodotte dagli psicofarmaci, tendono a ridurre l’abilità individuale a percepire la disfunzione stessa; spesso il paziente si rende poco conto del grado di danno mentale o emozionale fino a quando il farmaco non viene sospeso per qualche tempo. Questa condizione è nota come Anosognosia

Ci sono prove  con anti-psicotici e con litio in particolare, che quando si interrompono questi farmaci, si diventa sempre più vulnerabili a una ricaduta del problema in questione. E la  vulnerabilità è maggiore di quanto sarebbe stata se non si fossero mai presi questi farmaci,fin dall'inizio.

Il tasso di suicidi da parte di coloro che hanno utilizzato i servizi di salute mentale entro l'anno precedente è 18 volte superiore a quello di coloro che non hanno utilizzato i servizi durante l'anno prima della loro morte.

A detta di molti le benzodiazepine danno enormi problemi di dipendenza e la dismissione di queste sostanze dicono sia peggio della dismissione dell'eroina.

Le persone possono sperimentare una ripresa a lungo termine dalla schizofrenia e stati psicotici senza farmaci, e per molte di queste persone, rifiutare il tradizionale trattamento psichiatrico è stata la loro salvezza.

La supposta pericolosità di un malato di mente è un luogo comune non dimostrato dalle statistiche dei crimini commessi maggiormente da individui considerati sani.

Secondo la convenzione ONU sui diritti dei disabili (CPRD) la somministrazione forzata, specialmente di neurolettici può costituire una forma di tortura o maltrattamento.
E che l'esistenza di una disabilita non può in nessun caso giustificare la privazione della libertà.

Negli ultimi 15 anni o giù di lì, i ricercatori hanno annunciato la scoperta di 'geni per' disturbo da deficit di attenzione, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo bipolare, schizofrenia, autismo, dislessia, alcolismo, dipendenza da eroina, alto QI, omosessualità maschile, tristezza , estroversione, introversione, impulsività, aggressività, ansia, anoressia, disturbo affettivo stagionale,  gioco d'azzardo patologico e finora, non una di queste affermazioni è stata confermata.

La psichiatria non è stata costretta a fare alcunché dai nazisti. Essa ha utilizzato Adolf Hitler e il nazismo, per poter realizzare il suo programma omicida e continuare la distruzione di massa delle persone inutilizzabili.

Nei primi anni novanta l'aspettativa di vita delle persone affette da "malattie mentali" è stata indicata come "10-15 anni più corta" rispetto alla media nazionale.
Nel 2007 è stata calcolata di 25 anni più breve rispetto alla media nazionale.

Secondo studi recenti, molti dei farmaci psichiatrici più ampiamente prescritti, tra cui antidepressivi, antipsicotici e stimolanti, aumentano le possibilità di violenza e  suicidio .

La maggior parte degli assassinii di massa e altri orribili episodi di violenza che erano sconosciuti solo venticinque anni fa sono stati compiuti da persone sotto l'effetto di psicofarmaci che erano stati regolarmente prescritti.

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