Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

martedì 31 gennaio 2012

Luoghi comuni in psichiatria VII

7 - Gli psicofarmaci non producono danni irreversibili. Gli effetti indesiderati degli psicofarmaci sono il male minore.

Ecco una testimonianza presa tra le tante dello stesso tenore, tra le più drammatiche:
"Dirigo il più grande gruppo di supporto per i disturbi dell'umore e membri familiari nella zona di Philadelphia.
Diagnosticata  bipolare sono stata curata per circa 8 anni e adesso sono libera da tutti medicinali.
Il giorno di Natale compirò 65 anni. La gente rifiuta di credere che sono guarita per sempre. So di altre due persone che, a questa età, si sono privati dei farmaci e stanno bene da tanto tempo.
Purtroppo ho bisogno di un trapianto di rene a causa di 16 anni di litio e conosco tanti altri nella stessa situazione. 
Vorrei mettere in guardia chi usa il litio da tanto tempo, consideri questo problema spesso  sottovalutato dai medici i quali dicono che non c'è una correlazione diretta con problemi renali, nonostante queste testimonianze.
Dunque avere i reni distrutti dal litio, si può definire un 'male minore'?
E' noto inoltre che il litio influisce sul funzionamento della tiroide. Tanto che molti sotto terapia di litio sono costretti ad assumere una farmaco apposito chiamato Eutiorox.
Anche avere la tiroide compromessa si può  ancora definire un male minore?
Ho già abbondantemente parato dei neurolettici, quindi non mi dilungherò in dettagli sui loro effetti deleteri a carico del sistema nervoso in primo luogo, del sistema cardiovascolare, del metabolismo. del diabete, del pancreas ecc ecc.
Una vita ridotta ad automi, con la salute che è il bene più prezioso, gravemente compromessa si può dunque definire il male minore?

“E' stato evidente da molti anni che l'esposizione cronica a farmaci antidepressivi SSRI rende spesso le persone  apatiche o meno impegnate nella loro vita, e in definitiva più depresse. Nella mia esperienza clinica, questo è un motivo frequente per cui i familiari incoraggiano i pazienti a cercare aiuto nel ridurre o interrompere i loro farmaci. L' apatia indotta si verifica negli adulti e comprende perdite nelle funzioni cognitive e funzioni del lobo frontale. “

Sento sempre con maggiore frequenza le persone sotto terapia, in particolare antidepressivi che non hanno più stimoli sessuali. La libido risulta gravemente ridotta sia nelle donne che negli uomini. In questi in particolare, sono frequenti casi di impotenza sessuale. La cosa si fa drammatica fino ad assumere un fattore importante nella scelta del mio 'amico virtuale' di togliersi la vita a soli 33 anni di età.
Dunque avere il desiderio sessuale compromesso, specialmente nei giovani è da considerarsi il male minore? Cosa altro gli resta a queste persone? Sfogarsi nel cibo spazzatura? Farsi preti?
La cosa più drammatica è che alcuni effetti rimangono anche dopo anni di sospensione dei farmaci. Segno che qualcosa è stato modificato in modo permanente e irreversibile.
Ecco un estratto molto eloquente dal libro "Anatomia di un epidemia":


Immaginate che un virus appaia improvvisamente nella nostra società, che fa dormire dodici, quattordici ore al giorno. Le persone affette da questo virus si muovono un po 'lentamente e sembrano emotivamente assenti. Molti acquistano quantità enormi di peso:  venti, quaranta, sessanta, e anche cento chili. Spesso i loro livelli di zucchero nel sangue salgono, e così fanno i loro livelli di colesterolo. Un certo numero di quelli colpiti dalla misteriosa malattia, compresi i bambini e gli adolescenti, diventano diabetici in modo molto precoce. Il governo offre centinaia di milioni di dollari per gli scienziati presso le migliori università per decifrare il funzionamento interno di questo virus, quindi riferiscono che il motivo che provoca tale disfunzione globale è che questo virus blocca un gran numero di recettori dei neurotrasmettitori nel cervello: recettori dopaminergici, serotoninergici, muscarinici, adrenergici e istaminergici. Tutte queste vie neuronali nel cervello sono compromesse. Nel frattempo, gli studi di risonanza magnetica trovano che in un periodo di diversi anni, il virus contrae la corteccia cerebrale, e questo ritiro è legato al declino cognitivo. 
Ora una tale malattia ha realmente colpito milioni di bambini e adulti americani. Abbiamo appena descritto gli effetti antipsicotici del farmaco best-seller di Eli Lilly, lo Zyprexa.


Già, tutti questi problemi però, secondo gli esperti sono bazzecole di fronte alla gravità dei sintomi depressivi o psicotici. Perciò meglio obesi, in dialisi, col fegato compromesso, cardiopatici, e chi più ne ha più ne metta , che pazzi!  Non è vero?

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