Recupero

Guarire dalla malattia mentale si può? Come si può 'guarire' da se stessi?

Ma la malattia mentale esiste? Si può definire malattia un carattere, una diversa attitudine, un'emozione intensa? Purtroppo secondo la psichiatria organicista, la malattia mentale esiste ed è inguaribile, tuttavia curabile necessariamente con i farmaci, anche se non è mai stato dimostrato alcuno squilibrio chimico alla fonte né che gli psicofarmaci curino qualcosa. Numerose esperienze di 'sopravvissuti' e indagini indipendenti dimostrano invece l'esistenza di una 'trappola farmacologica' molto subdola che, lungi dal 'guarire', favorisce il mantenimento o la cronicizzazione della supposta malattia.
Questo spazio vuole dare la possibilità ai cosiddetti malati mentali di conoscere le reali implicazioni dei farmaci , di cui spesso ne abusano, di riflettere sulla propria condizione, di acquisire nuove conoscenze diventando capaci di riprendersi il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
Si potrà 'guarire' soltanto quando ci allontaneremo dal nostro punto di vista limitato per abbracciare il problema nella sua globalità, con un approccio di tipo olistico.

Attenzione: È potenzialmente pericoloso dismettere psicofarmaci senza un'attenta pianificazione. È importante essere bene istruiti prima di intraprendere qualsiasi tipo di interruzione di farmaci. Se il vostro psichiatra accetta di aiutarvi a farlo, non date per scontato che sappia come farlo al meglio, anche se dice di avere esperienza. Gli psichiatri non sono generalmente addestrati sulla sospensione e non possono sapere come riconoscere i problemi di astinenza. Numerosi problemi di astinenza sono mal diagnosticati come problemi psichiatrici. Questo è il motivo per cui è bene educare se stessi e trovare un medico che sia disposto ad imparare con voi. In realtà tutti i medici dovrebbero essere sempre disposti a fare questo ai loro pazienti che lo desiderano.

giovedì 22 gennaio 2015

Omaggio a Leonard Roy Frank

Leonard è morto il giorno 15 Gennaio 2015, a causa di complicazioni dopo una caduta. Aveva 82 anni. Membro del WNUSP (unione mondiale utenti sopravvissuti psichiatrici) è stato uno dei più importanti attivisti americani. Questa è la sua storia così come riportata nel sito mindfreedom. Leonard venne etichettato con 'schizofrenia paranoide', una diagnosi di quelle più gravi e infamanti. Come conseguenza subì una lunga serie di trattamenti di elettroshock abbinati a coma insulinici e inoltre gli furono somministrati  neurolettici con la forza. Tutto questo perchè aveva abbracciato il veganismo e la non violenza e si era fatto crescere una barba incolta.  Dal 1963 smise di prendere psicofarmaci e da allora ha lottato con tutte le sue forze come attivista contro il sistema psichiatrico fino alla fine dei suoi giorni. R.I.P. Leonard e grazie del tuo grande contributo in questa vita.     


Leonard Roy Frank



Sono cresciuto a Brooklyn, New York. Sono andato a una scuola privata, e poi sono andato al Wharton School of Finance presso l'Università della Pennsylvania, dove mi sono laureato con una specializzazione in marketing nel 1954. Ho poi continuato a servire nell'esercito, di stanza a Fort Myers in Virginia nella guardia d'onore presidenziale. 
In seguito, sono tornato a New York, dove ho conseguito la licenza immobiliare.  Ho lavorato nel settore  nelle vendite immobiliari per due o tre anni in quella zona e in Florida. Nel 1959, mi sono trasferito a San Francisco. Avevo in mente in quel momento che avrei continuato la mia carriera come un vero venditore immobiliare. Stavo lavorando per una società immobiliare nel centro di San Francisco. 

In quel periodo, mi sono interessato alla lettura, in particolare quei soggetti che in precedenza non mi avevano interessato più di tanto: la politica, la storia, la religione, la psicologia e la filosofia. Improvvisamente questi temi sembravano un po illuminarmi. Ricordo il libro che mi girava intorno era l'autobiografia di Mohandas Gandhi, sottotitolato "Il mio esperimento con la verità." Questo libro mi portò a diventare un vegetariano e ad interessarmi alla religione, alla spiritualità e la non violenza. Tutta la mia mentalità e il mio atteggiamento cambiò. In precedenza ero orientato verso il lato commerciale e materialista ma ora ero diventato molto più idealista e molto più interessato alla spiritualità. Divenni sempre più interessato a leggere e studiare, e sempre meno interessato al settore immobiliare.
Fu allora che persi il mio lavoro; avevo perso ogni interesse nei mattoni e nella malta. Ero determinato a mettere queste nuove idee al centro della mia vita e metterle in pratica.

I miei genitori non  apprezzarono i cambiamenti che stavo attraversando. Mentre io vedevo questi cambiamenti come un indizio di progresso, loro li vedevano come un passo indietro per me. Erano molto, molto preoccupati, mi spinsero a vedere uno psichiatra o uno psicoterapeuta per avere un aiuto. Dissi  loro che non avevo bisogno di quel tipo di aiuto. Beh, questo è andato avanti per circa due anni e i miei genitori diventavano sempre più preoccupati per la situazione. Ero a corto di soldi. Ho vissuto con i miei risparmi fino a quel punto. Ero quasi alla fine delle mie risorse. 
Poi, nel mese di ottobre del 1962, hanno insistito che vedessi uno psichiatra. E al mio ennesimo rifiuto, venne lo psichiatra a farmi visita insieme alla polizia per arrestarmi. 
Venni prelevato dal mio appartamento, e portato in un ospedale locale - Mt. Zion Hospital di San Francisco. Lì sono stato tenuto per alcuni giorni e poi mandato a Napa State Hospital. Dopo circa un mese e mezzo che ero lì sono stato mandato in un sanatorio privato chiamato Twin Pines a Belmont, California, che è appena a sud di San Francisco. 

Sono stato in grado di recuperare una buona parte delle mie cartelle cliniche nove o dieci anni dopo che venni rilasciato dall'ospedale. C'era il rapporto del medico legale - solo un paragrafo - con una diagnosi provvisoria di schizofrenia. Questa relazione diceva in parte che ero diventato asociale, mi ero fatto crescere la barba, che non lavoravo, che ero diventato un vegetariano, e utilizzando la loro frase esatta, "Vivevo  in una certa misura la vita di un beatnik (esponente della beat generation n.d.t.)." 
Con quelle prove inconsistenti , venni commesso. Sono stato messo in un manicomio criminale, in effetti, e lasciato li per un periodo di 7-7 mesi e mezzo.  Secondo quanto scritto sui registri, mi esortarono a radermi la barba ed essere "normale". Solo che non collaboravo con loro in nessun modo. Sentivo che ero un prigioniero. Ma immagino che sinceramente hanno creduto che fossi una persona malata di mente e che necessitassi di un trattamento-shock. 

Sempre secondo i documenti, mi fecero in totale 85 trattamenti d'urto: 50 trattamenti di coma insulinico e 35 elettroshock. E mentre ero in coma da insulina, mi radevano la barba. Così in questo particolare ospedale, non mi è stato somministrato solo il trattamento d'urto, ma pure la terapia di 'rasatura barba' mentre ero in stato comatoso! Questo è stato come un doppio colpo - se l'insulina non aveva effetti, li avrebbero ottenuti con la scossa elettrica. Questa è stata davvero l'artiglieria pesante della psichiatria. Non c'era niente di peggio che avrebbero potuto farmi, a meno di una lobotomia. (grazie al cielo l'ha evitata n.d.t.)  
Mi furono somministrati anche farmaci psichiatrici in quel periodo. Uno di questi era il Prolixin. I dati indicano che ho avuto una terribile reazione ad esso. Alla fine mi dimisero dalla struttura di salute mentale, perché completai il ciclo di trattamenti. Ma specialmente perché alla fine feci uno sforzo reale per stare al  loro gioco, essere passivo, rispondere alle loro domande, ecc. 

E 'stato un duro compito ricostruire la mia mente dopo l'uscita dall'ospedale. Ho capito subito che stavo per avere a che fare un sacco di studio per tornare da dove ero partito. Così sono tornato a rileggere i libri che mi ricordavo vagamente  durante il periodo precedente all'ultimo trattamento d'urto. Ho iniziato a rieducare me stesso. Ho anche continuato a scrivere liste di parole su schede 3x5, di solito coppie di parole o terne di parole derivate dai libri. E'stato un meraviglioso esercizio, perché ha ristabilito la mia capacità di associare una parola con un altra. In ogni caso, praticamente stavo nel mio appartamento e studiavo. Poi ho iniziato a frequentare una classe di lettura della Bibbia la matttina nel centro di San Francisco. Così sono diventato amico di un rivenditore d' oggetti d'arte. 

Alla fine andai a lavorare per lui come venditore d'arte nella sua galleria. Dopo circa un anno, ebbi un certo successo, tale che mi  portò a pensare che in realtà potevo fare qualcosa per conto mio. Così aprii  una mia galleria d'arte. Non è andata male e l'ho tenuta aperta per cinque anni. 
Nel 1971, ho incontrato David Richman e Sherry Hirsch che avevano appena iniziato una pubblicazione chiamata "News Madness Network"  un ciclostilato di 18 o 20 pagine  sui modi alternativi di guardare la psichiatria, che ho apprezzato molto. Ho davvero avuto un assaggio di anti-psichiatria grazie al mio lavoro con News Madness Network. Tuttavia, abbiamo ritenuto che  avere una rivista del genere non era sufficiente;  avevamo bisogno di agire politicamente. Così abbiamo deciso di formare un'altra organizzazione, che chiamammo Network Against Psychiatric Assault o NAPA. L'organizzazione era focalizzata sull'uso forzato dell'elettroshock in un ospedale che ora è una parte della UC Medical Center di San Francisco. Abbiamo messo su  una campagna con proteste, manifestazioni, comunicati stampa e TV, interviste radiofoniche contro l'uso dell'elettroshock in questo ospedale. 

Allo stesso tempo, abbiamo conosciuto un legislatore che poteva essere in sintonia con l'introduzione di un disegno di legge che regolasse e limitasse l'uso dell'elettroshock e la psicochirurgia. Attraverso i suoi buoni sforzi, c'è stata una legge approvata in California, che penso che sia stata la prima nel paese, che di fatto ha limitato e regolato l'elettroshock in una certa misura. Abbiamo fatto anche una campagna contro la psicochirurgia,  conducendo un sit-in presso l'ufficio del governatore Brown a Sacramento per protestare contro la morte discutibile di alcuni detenuti psichiatrici in ospedali statali, soprattutto a causa della somministrazione forzata di psicofarmaci. 

Ho anche lavorato su diverse pubblicazioni. Nel 1978, ho prodotto una compilation chiamata "The History of Shock Treatment". Ho scritto tre libri pubblicati a partire dal 1996. Il primo è stato chiamato "Minds influence". Il mio secondo libro, "Quotationary  Random House Webster" è composto da più di 20.000 citazioni organizzate in mille categorie disposte in ordine alfabetico. Poi, nel novembre 2000, Random House ha pubblicato un altro mio libro, "Wit di Random House Webster" e "Humor Quotationery". 

Oggi, vedo la psichiatria come una forza estremamente potente nella società americana e occidentale in generale - essenzialmente una forza repressiva distruttiva dei valori umani. Questo è ciò che dobbiamo combattere, e io penso che sia nostra responsabilità di sopravvissuti farlo. Abbiamo bisogno di essere la voce del numero incalcolabile di vittime passate e presenti della psichiatria. Dobbiamo essere testimoni per quei milioni di persone che non sono considerate "autentiche" per qualsiasi motivo.

Sento che questo è il ruolo che nostro movimento ha bisogno di portare avanti in questo momento nella società:  parlare, dire la verità su quello che abbiamo conosciuto, quello che abbiamo vissuto nella nostra vita. Dobbiamo sottolineare la necessità di cambiare gli atteggiamenti umani, in modo da poter liberare la società dalla  psichiatria, ovvero una forza che è in grado di imporsi sulle persone che per qualsiasi ragione non  possono svolgere un ruolo che è stato assegnato loro dal resto della società. 

Fonte: Mindfreedom.org

Leonard è noto a molti come uno dei padri fondatori del moderno movimento dei consumatori / sopravvissuti. Relatore meravigliosamente articolato, competente e appassionato. Anche dopo tutto quello che ha vissuto e testimoniato, Leonard ha espresso ancora grande speranza che le persone si uniranno, e che un giorno, supereremo tutto questo.

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