Esistono le malattie del cervello: si
pensi ad esempio al morbo di Alzheimer, al Parkinson all'encefalite
ecc. Come qualsiasi altro organo,anche il cervello è soggetto ad
ammalarsi. Ma questo interessa la neurologia e i neurologi.
Non esistono prove certe, di danni al
cervello provocati dalla cosiddetta malattia mentale. Esistono però
numerose prove dei danni al cervello provocati dagli psicofarmaci, in
particolare i neurolettici e recentemente gli antidepressivi ssri. I
primi visibilmente provocano un restringimento dell'area cerebrale:
dunque il termine 'lobotomia chimica' si rivela molto appropriato.
I secondi modificano, non si sa ancora
se in modo permanente, le cellule reputate all'assimilazione della
serotonina. Ne consegue che disturbi mentali possono venire indotti
da una terapia protratta nel tempo. A questo purtroppo dobbiamo
aggiungere numerosi disturbi secondari che spesso diventano altre
malattie fisiche e mentali. Una depressione dovuta ad un lutto per
esempio, una separazione, oppure provocata da una condizione di
disagio fisico, viene oggi facilmente trattata con psicofarmaci.
Se il trattamento si protrae abbastanza
a lungo, e anche una sola pillola può essere fatale per persone
estremamente sensibili, la serotonina non verrà più gestita come
prima, anche se si smette la terapia. Ne consegue che la depressione
da sporadica diventerà cronica. Questo lo si può osservare
continuamente nelle esperienze di 'malati mentali' e di persone
ordinarie che per qualche motivo, ne fanno uso occasionale.
Moderni studi di neuroimmagine basati
cioè su tecniche in grado di fotografare il cervello in sezione ,
riportarlo in 3d e discriminare i singoli componenti con l'uso di
marcatori specifici, dimostrerebbero piccole variazioni in
determinate aree nei soggetti ritenuti malati rispetto a altri
soggetti sani.
Solitamente simili studi vengono
puntualmente smentiti da quelli successivi, tuttavia anche se così
fosse cosa ci direbbero?
Che esiste una predisposizione
anatomica, ovvero una particolare 'carattere' che può, ma non
sempre, sfociare in disturbi mentali.Si scopre cioè che caratteri anatomici
differenti possono influire sul corso dell'esistenza.
Bella scoperta!
Nell'affannosa ricerca di una conferma
che probabilmente non si troverà mai, si continua a guardare dalla
parte sbagliata. Si spendono soldi ed energie per avvallare una
ipotesi costruita sul nulla, che non porterà alcun beneficio reale
alle persone sofferenti.
Gli amici convinti della bontà di
questa pseudoscienza sono fiduciosi nel futuro. Ogni volta che viene
annunciata una nuova scoperta si sente dire che siamo ad un passo
dalla soluzione, salvo poco dopo accorgersi che ci stiamo
inesorabilmente allontanando.
Tutto questo castello di carta
costruito su ipotesi non dimostrabili è in procinto di crollare
miseramente. L'euforia iniziale degli anni 80 e 90 ha lasciato il
posto ad uno scetticismo dilagante e i soli a non accorgesi di questo
sono i professionisti ancora convinti dell'esistenza della malattia
mentale di origine organica. Individui che senza nessuno scrupolo
contribuiscono ad alimentare uno stillicidio di vite umane di
proporzioni inaudite, in nome di una scienza medica fallimentare votata al profitto.
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