lunedì 7 luglio 2014

Storie di recupero: può andare meglio!

Come in tutte le storie simili quel'è il terribile messaggio che viene fuori? 
Che lo stigma, e  tutto il contorno dell'attuale paradigma psichiatrico di malattia mentale - crudele - cronica - degenerativa ecc. contribuisce grazie alle loro droghe a rendere maledettamente complicato un problema altrimenti temporaneo e più facilmente risolvibile. Così complicato e deprimente che spesso porta a compiere l'azione estrema del suicidio quando vi è consapevolezza della propria misera condizione, specialmente quando ogni speranza di miglioramento viene soffocata e sepolta da un sistema spietato.

Quello che mi ha colpito in questa storia, è che la sua 'promessa' di 10 anni fa l'ho fatta anche io, ma senza scrivere una lettera. Nell'autunno  2004 ero nel mezzo del mio periodo di 'cure' prichiatriche ed avevo appena subito il secondo 'trattamento' coatto della mia vita. 
L'incubo per fortuna finì dopo l'ultima crisi del 2006 quando decisi di smettere le loro 'cure'. La 'resa dei conti' scadeva nel 2008, anno in cui cominciavo a riprendere in mano in pieno la mia salute mentale.

L'esperienza di Bertel  aggiunge una  speranza per tutti coloro che si trovano in una simile trappola. E in definitiva :


Può andare molto meglio!

Di Bertel Rüdinger



Poco più di 10 anni fa, quando avevo 29 anni e a 2 settimane di distanza dal compierne 30, ero un paziente nel sistema psichiatrico qui a Copenaghen. Io sono un farmacista e mi sono specializzato in neurochimica e psicotropi durante i miei studi.

Mentre stavo lavorando nei laboratori presso il Royal Danish School of Pharmacy ero intento a ottenere un lavoro come chimico medicinale presso Lundbeck - l'azienda farmaceutica danese che sta dietro Celexa e Lexapro, secondo loro, l'unica azienda specializzata esclusivamente nello sviluppo di farmaci per la il trattamento di disturbi neurologici e psichiatrici.

All'università ci hanno insegnato che i disturbi psichiatrici sono malattie proprio come il diabete e l'ipertensione. Ci hanno detto che tutte le 'verità' che gli psichiatri ora ammettono erano miti sui cosiddetti squilibri chimici nel cervello e una chiara componente genetica della schizofrenia e di altri disturbi psichiatrici.

Ho sentito voci da quando avevo 14 anni e ho sempre saputo che se lo avessi detto a uno psichiatra vi era un rischio significativo che sarei stato etichettato schizofrenico. Avevo mantenuto quella parte della mia vita nascosta per molti anni. Ero così abile a prescindere dal fatto che sentivo voci che potevo scherzare con i miei amici di "non finire là" quando passavamo davanti al locale reparto psichiatrico.

La vita non è senza ironia. Non sono mai arrivato al punto in cui ho potuto contribuire alla prosperità della Lundbeck in altro modo se non come un cliente alla mia farmacia locale e ce l'ho fatta a finire in quel reparto psichiatrico. La prima volta  ho 'visitato' quel reparto soggiornandovi per 8 lunghi mesi.

Nel giugno 2004 ero appena tornato a Copenaghen e vivevo con mia madre, dopo un periodo di 11 mesi in vari reparti psichiatrici in tutta la Danimarca. In quei giorni ho raramente scritto qualcosa e ho poca memoria di aver scritto una lettera per me. Eppure in qualche modo nel corso degli anni sono riuscito a tenere al sicuro la busta che avevo attentamente etichettato: "Da aprire il 19 giugno 2014 ".

Non mi ricordo di aver scritto quella lettera. Tale evento è impantanato in una nebbia indotta da neurolettici e benzodiazepine ma in qualche modo ho avuto sia la forza che l'intuizione di scrivere questa lettera per il mio futuro.

Ricordo di aver visto la busta quando mi sono trasferito in una struttura di sostegno nel 2006 e di nuovo nel 2009, quando mi sono trasferito nel mio appartamento e, infine, quando ho comprato la mia attuale casa e mi ci sono trasferito nel 2011.

Nel 2006 e nel 2009 ero ancora fortemente medicato così ho subito dimenticato la busta e nel 2011 avevo finalmente dismesso tutte le medicine, la vita era così piena di nuove impressioni, colori e conquiste che mi ero quasi dimenticato della lettera.

Mercoledì 18 giugno 2014 ho aperto la lettera. Vi era scritto una nota mal formulata dicendomi che se fossi rimasto  ancora un paziente nel sistema psichiatrico e un disabile civile non  c'era davvero alcun motivo per celebrare il mio 40° compleanno. Ho speso più di 12 anni come  paziente psichiatrico e se non avessero trovato la giusta combinazione di farmaci da allora era mia intenzione scrivere una lettera addio alla mia famiglia e prendere l'overdose di farmaci necessaria.

Nel 2004 la mia 'cura' consisteva in un mix pazzesco di Risperdal, Zeldox, Nortriptilina, Mirtazapina, Clorpromazina, Clonazepam e Movane.  Eppure, nonostante fossi così pesantemente drogato, sono stato abbastanza lucido  nella mia testa per sapere che non svegliarmi più sarebbe stato molto facile.

In precedenza, nel giugno 2004 la mia famiglia ed io avevamo avuto il primo di molti colloqui con lo psichiatra che ha sottolineato che ero malato cronico, che non avrei mai potuto lavorare di nuovo, che avrei avuto sempre bisogno di cure psichiatriche e psicofarmaci necessari e che dovevo accettare che la vita sarebbe stata molto diversa da quello che avevo sognato.

Mi ricordo che mia mamma mi disse poi di non ascoltare gli psichiatri. "I medici dicono tante cose, nessuno sa cosa porterà il futuro."

Ho ascoltato i consigli di mia madre, ma avevo preso una decisione per cui, se dieci anni non portavano ad un miglioramento sufficiente, allora avrei guadagnato il diritto di porre fine a questa miseria.

Anche se gli psichiatri sono più abili a predire il futuro di quanto non siano a scoprire la causa della 'schizofrenia', il futuro tetro che lo psichiatra aveva previsto in quel piccolo ufficio nel 2004 non si sarebbe avverato.

Nel 2007 mia mamma aveva bisogno di un sito web e anche se non ho potuto fare la programmazione,  mia mamma mi chiese di disegnarlo. Quando presentai il progetto alla la donna che alla fine lo ha programmato, mi ricordo pensai che codificare una pagina web non può essere così difficile se lei poteva farlo.

Lei non sarebbe potuto essere un genio del computer, ma eccelleva nella fatturazione e con le sue fatture mi ha mostrato un modo promettente per guadagnare qualche soldo extra. In novembre e dicembre 2007 ho iniziato a seguire tutti i corsi e-learning sulla programmazione web che potevo e nel febbraio 2008 ho frequentato un corso serale sulla programmazione HTML avanzata. Nel maggio del 2008 ho iniziato la prima delle sei settimane di corsi di web design e DTP (Desktp publishing) che hanno cambiato il mio futuro. Nel gennaio 2009 mi sono trasferito fuori della struttura  dove avevo soggiornato per quasi 3 anni.

Il 15 di marzo ho iniziato a lavorare come webmaster in una casa residenziale psichiatrica dove ho imparato a conoscere il recupero e sentito parlare di un approccio completamente diverso al disagio mentale. Il fatto che il grave disagio mentale e le esperienze traumatiche sono collegate risuonato profondamente dentro di me. Quando sono diventato parte del Hearing Voices Network in Danimarca, ho appreso del loro approccio nel trattare con le voci. Ho creato un sito web per il Hearing Voices Network in Danimarca e nell'ottobre 2009 ho partecipato alla prima Conferenza Internazionale di Hearing Voices  a Maastricht. Improvvisamente mi resi conto di quanto emotivamente insensibile i farmaci mi avevano fatto diventare quando  ho sentito Jacqui Dillon raccontare la sua storia e ho visto come ha interessato le persone intorno a me, mentre io ero più concentrato su come ottenere il mio prossimo colpo di caffeina.

Quando sono tornato da Maastricht ho iniziato il processo di sospensione graduale dei miei farmaci. Sono anche tornato con una chiara comprensione che, come un farmacista con esperienza personale di circa il 40% dei farmaci psichiatrici utilizzati in Danimarca, ho potuto giocare un ruolo  importante nell'aiutare le persone che si sentivano ostacolati dai loro farmaci psichiatrici.

Ho parlato con Jørn Eriksen, il capo della struttura in cui lavoro, per cambiare il mio lavoro da webmaster a diventare il primo farmacista clinico che lavora con gli utenti in psichiatria sociale in Europa.

Dagli ultimi quattro anni e mezzo mi batto per i diritti degli utenti psichiatrici in difficoltà per scendere i loro farmaci ed ho aiutato molte persone a trovare una nuova vita senza assumere psicotropi. Ho visto come le persone cambiano e prosperano quando dismettono i loro farmaci e li ho sostenuti nelle loro consultazioni con gli psichiatri in tutto il paese.

Dan Savage ha lanciato la campagna 'C'è di meglio'  dopo che tre adolescenti LGBT (Lesbiche , Gay, Bisessuali, Transgender ndt) si sono suicidati in tre mesi. La campagna si concentra sul portare il messaggio di speranza ai ragazzi gay aiutandoli a comprendere che la vita potrebbe essere difficile in questo momento, ma se superano l'inferno della scuola superiore, quindi quello che sembra una vita travagliata cambierà e avranno una chance per realizzare i loro sogni di una vita serena.

La campagna comprende i video dei singoli LGBT,delle celebrità gay e degli alleati che raccontano le loro storie personali e le società che promettono i diritti degli omosessuali, garantendo un ambiente equo e solidale di lavoro per persone LGBT e politici che promuovono il loro parere su come migliorare i diritti civili per la comunità LGBT.

Per molto tempo ho voluto lanciare una campagna simile per le persone sottoposte a trattamento psichiatrico. Dopo aver sperimentato il processo di 'coming out'(uscire allo scoperto ndt) come gay e lo stigma associato all' avere una etichetta psichiatrica, la mia esperienza è che il coming out come gay è facile rispetto alla lotta contro lo stigma associato con una o più diagnosi psichiatriche.

Questo sito (MIA) è ricco di storie di speranza e di recupero e diventa chiaro che coloro che vogliono recuperare dal disagio mentale devono interrompere il trattamento chimico e le loro credenze in una causa biologica.

Per coloro che leggono questo post e sono ancora in cura - credetemi, c'è di meglio - anche se al momento sembra impossibile. Anche se gli uomini e le donne onniscienti in camice bianco ti dicono diversamente. Anche se la tua famiglia ti dice che sei chimicamente squilibrato/a. Anche se stare svegli più di 6 ore al giorno  o scrivere ai vostri futuri sé richiede più energia di quello che avete - IT GETS BETTER!

Sarà sempre meglio il giorno che lascerete il sistema psichiatrico  e troverete la vostra strada - non tornando a chi eravate, ma la bella persona che siete, senza droga!

Fonte: madinamerica.com

Nessun commento:

Posta un commento